Fondata nel 2005 nella splendida Budapest, la software house ungherese Neocore Games si è fatta apprezzare in ambiente Windows con l'interessante saga strategica di Re Artù, ma solo con la pubblicazione del gioco di ruolo d'azione The Incredible Adventures of Van Helsing, ispirato dal romanzo "Dracula" di Bram Stoker, ha raggiunto la propria consacrazione a livello internazionale, grazie al fascino e alla solidità della formula proposta.
Recentemente sbarcate su Steam col secondo capitolo della saga, del quale potete leggere la nostra recensione a questo link, le avventure di Van Helsing stanno per arricchirsi con un nuovo progetto, un curioso spin-off in salsa Tower Defense ambientato nel medesimo universo, ove il giocatore, coadiuvato dallo stesso sistema di controllo della serie originale, deve difendere alcune fortezze dall'invasione delle creature diaboliche dell'Ink, l'outworld di turno. Deathtrap, questo il nome del titolo, si ispira ai classici del genere d'appartenenza, pur portando in dote una discreta profondità nelle dinamiche da gioco di ruolo d'azione, che, suffragate dalla componente cooperativa, dal PvP, e soprattutto dall'interessante editor per mappe e mostri, potrebbe ritagliarsi una propria fetta di mercato in quello che a tutti gli effetti è uno dei filoni videoludici più inflazionati. Abbiamo provato la versione preliminare in Accesso Anticipato su Steam - uscita lo scorso 22 Ottobre - è queste sono le nostre prime impressioni.
Deathtrap mescola letali trappole, azione e un editor che potrebbe farne la fortuna
Trappola in alto mare
Come si evince dal nome stesso dell'opera, ispirato dalle meccaniche tradizionali per il genere, lo scopo del giocatore è piazzare trappole all'interno dei livelli per arrestare l'avanzata delle ondate di mostri, immancabilmente attratte dai portali d'accesso (al mondo dei viventi) che debbono essere necessariamente difesi a qualunque costo. Deathtrap, come specificato, offre un buon livello di profondità sia per quel che concerne la componente RPG che per il collaudato gameplay, basato su attacchi diretti, lancio di incantesimi sfruttando il Mana e tutta una serie di abilità, sia attive che passive gestibili con l'interfaccia dedicata. Nel prodotto finito, al di là dei DLC già previsti, saranno disponibili tre classi distinte, ovvero il Mercenario, il Cacciatore di taglie e la Sacerdotessa, quest'ultima, attualmente, l'unica utilizzabile nella versione Early Access e specializzata negli attacchi a distanza e nella magia. Uccidendo i nemici con gli attacchi di base e le varie abilità - oltre 50 per ciascuna classe - viene rilasciata la cosiddetta "Essenza", una valuta che può essere investita (anche in tempo reale) per piazzare le trappole sugli appositi piedistalli, oppure potenziarle qualora fosse possibile.
Il Level Cap dei personaggi sarà fissato a 100 e ciascuna skill avrà ben 10 differenti gradi di potenza da sbloccare, oltre che immancabili ramificazioni per specializzarsi, a tutto vantaggio della varietà tattica e strategica. Al termine di ciascun livello, composto generalmente da quattro ondate di nemici da sconfiggere (boss compreso), è possibile spendere i punti esperienza accumulati negli alberi delle skill, dedicati al combattimento e alle 25 trappole, queste ultime suddivise in 5 categorie e con oltre 150 aggiornamenti: numeri importanti che sottolineano la profondità del titolo Neocore Games. Tra le abilità d'attacco attive per la Sacerdotessa troviamo ghiaccio, fulmini e simili, mentre le trappole spaziano dai classici spuntoni che fuoriescono dal pavimento a mitragliatrici in chiave steampunk, passando per pozze di veleno, proiettili esplosivi e persino gabbie che liberano creature alleate, utilissime per far temporeggiare i mostri più pericolosi. Questi ultimi sono pescati a piene mani dal bestiario di The Incredible Adventures of Van Helsing, ma ve ne sono anche alcuni originali e non mancano poderosi boss, che vanno approcciati con la giusta strategia se non si vuol incappare nel fatidico Game Over. A tal proposito sottolineiamo che il livello di sfida è notevole anche giocando a Normale, e che al momento è possibile affrontare soltanto 5 delle 13 mappe previste per la campagna, con vari livelli di difficoltà e "tier" di impostazione. Sebbene il numero delle mappe non faccia gridare al miracolo, Deathtrap include un interessantissimo editor - usabile e di facile interpretazione - che permette di creare stage completamente personalizzati, oltre che impostare le abilità e il comportamento delle varie ondate di mostri. Sulla piattaforma Steamworks sono già numerosi i livelli prodotti dalla community, che in futuro potranno essere tradotti anche in campagne personalizzate. Al momento, purtroppo, non è ancora possibile giocare la modalità cooperativa (sino a 4 giocatori) o l'interessante PVP asimmetrico, che metterà di fronte un difensore - legato al gameplay classico - e un attaccante impegnato a controllare le creature diaboliche dell'Ink. Ne sapremo di più con i futuri aggiornamenti. Un'altra feature attualmente non accessibile è il crafting, mentre l'equipaggiamento, il cui inventario è del tutto sovrapponibile a quello visto della saga di Van Helsing, è limitato a vestiario, accessori e armi di livello base, conquistabili in battaglia o acquistabili nello store spendendo il classico oro.
Vade retro
Dal punto di vista artistico Deathtrap è totalmente ispirato allo stile gotico e tenebroso di The Incredible Adventures of Van Helsing, sia nei menù dell'interfaccia che nella rappresentazione del mondo di gioco, una scelta che tuttavia, a volte, si traduce in un pizzico di confusione sul campo di battaglia.
La palette cromatica desaturata e uniformata su colori scuri, infatti, tende sin troppo spesso a mimetizzare le creature nemiche con i dettagli del fondale, e quando si è attaccati in massa, soprattutto negli spazi più aperti, non sempre si riesce a gestire gli assalti come si vorrebbe. Per il caos su schermo, inoltre, può talvolta capitare di lanciarsi pericolosamente verso il nemico piuttosto che attaccare a distanza, cliccando forsennatamente col tasto sinistro del mouse in mezzo al "mucchio". Tecnicamente, al massimo del dettaglio e in 1080p, comunque, il titolo di difende piuttosto bene, e oltre ad una rappresentazione accurata dei vari ambienti - fortezze e labirinti situati in lugubri boschi o nei sotterranei - si notano buoni effetti particellari e discrete animazioni, gestiti agevolmente dal motore proprietario chiamato Coretech. Di buona fattura anche il comparto sonoro, limitato nelle campionature e nella soundtrack ma nel complesso godibile.
Conclusioni
PRO
- Componente RPG profonda e stratificata
- Tantissime trappole e abilità
- Il gameplay del titolo originale
- Editor usabile legato a Steamworks
CONTRO
- La palette cromatica genera un po' di confusione
- Menù non sempre chiarissimi