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PC Magazine #182

Gatti, hardware, indie ed MMO nel nostro appuntamento settimanale

RUBRICA di La Redazione   —   15/11/2014

Nella follia collettiva che vede l'uscita e il successo di simulatori di ogni tipo, capre ed erba inclusi, sarete felici di sapere che potete spendere il weekend giocando il gratuito Cat Petting Simulator 2014: un'avventura testuale che ci chiede di vestire i panni di un gatto domestico. Non è eccitante e non è longeva, ma almeno potrete vantarvi di aver provato anche questa. Più concettuale la lettura che Gamasutra ci offre con la nuova uscita delle serie Game Design Deep Dive, questa volta dedicata al sistema di raccolta delle munizioni di Wolfenstein: The New Order, sparatutto rivelazione del 2014 che, pur non riscrivendo la storia degli FPS ha regalato diverse ore di divertimento e qualche spunto interessante. Infine se siete a caccia di una nuova configurazione PC e avete a disposizione un budget preciso, vi consigliamo ChooseMyPC, sito che offre diverse opzioni a seconda della cifra che si intende mettere sul piatto. Utile e di rapidissimo utilizzo.

Tutto il mondo del gioco su PC nella rubrica settimanale di Multiplayer.it!

PC Magazine #182
COMPONENTECARATTERISTICHEPREZZO
ProcessoreIntel Core i5-4430 € 170.00
Scheda MadreASRock Z97 Pro4 € 90.00
Scheda Video Radeon R9 280x € 180.00
RAM Corsair XMS3 8gb (2x4gb) ddr3 1600 MHz € 75.00
Alimentatore SeaSonic S12II 520 Bronze 520W € 70.00
Hard DiskHard Disk Seagate - Barracuda 500 GB + Samsung 830 128GB € 140.00
Lettore-Masterizzatore Ottico Samsung SH-S223Q SATA € 25.00
CaseCooler Master 690 II Advanced € 85.00
CONFIGURAZIONE COMPUTER DA GIOCO € 870.00
PC Magazine #182

Nvidia è già pronta a rilanciare ma AMD potrebbe avere in serbo un'arma segreta
Finale di settimana scoppiettante per il settore GPU che potrebbe presto accogliere una nuova Titan, ovviamente basata sulla nuova tecnologia Nvidia Maxwell. A dirla tutta abbiamo già sentito parlare di questa scheda e quello che ci è arrivato alle orecchie, ormai diversi mesi orsono, è l'altisonante stima di un 50% di prestazioni in più rispetto a una GTX 980. Numeri da capogiro che trovano un primo riscontro in alcuni rumor, più credibili di quelli comparsi in rete quattro mesi fa, spuntati in rete in questi giorni. Siamo ancora nel mondo delle indiscrezioni ma questa volta dobbiamo tenere conto del fatto che Nvidia ha da poco menzionato l'imminente arrivo di una nuova GPU next-gen che stupirà tutti. Risulta quindi lecito supporre che i dati rumoreggiati in questi giorni si riferiscano proprio a questa scheda che secondo le indiscrezioni dovrebbe arrivare con un bus a 384-bit, clock della GPU in modalità Boost sparato a 1390MHz, l'esagerato quantitativo di 12GB di GDDR5 e ben 3072 CUDA core che ammontano esattamente al 50% in più dei 2048 core della GTX 980.

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Sembra che per arrivare a questa cifra Nvidia sia ricorsa a un DIE più ampio dei precedenti e questo per poter infilare tutti quei CUDA core in una scheda che parrebbe ancora legata al processo produttivo a 28 nanometri. Ed è questo il dettaglio che più ci interessa nell'ottica speculativa perchè questa informazione, se veritiera, potrebbe essere la conferma di quel rumor di cui andiamo parlando da tempo e che vede Nvidia decisa a saltare i 20 nanometri per lanciarsi direttamente sui 16. Più fonti riportano infatti che il GM200 sia stato pensato, come le revisioni del GM206 e del GM204, nell'ottica dei 16 nanometri mentre la versione in arrivo, che probabilmente finirà anche nella GTX 980Ti, parrebbe essere ancora legata ai 28 nanometri. Dobbiamo dire che le dimensioni generose del DIE combinate con l'ottimizzazione intrinseca della tecnologia Maxwell dovrebbero dare comunque vita a prodotti ottimi, sempre tenendo in mente che il prezzo della Titan II non sarà certo popolare, ma un problema potrebbe presentarsi successivamente, quando finalmente AMD scenderà in campo con, si presume, le sue nuove GPU basate sul processo produttivo a 20 nanometri. A causare il problema sarebbero, infatti, le tempistiche del gigante dei semiconduttori TSMC che impiegherà ancora parecchio tempo per giungere alla produzione effettiva di chip basati su FinFET Plus a 16 nanometri, i golosi transistor le cui performance teoriche, stimate intorno a 50% in meno nei consumi e al 40% in più in termini prestazionali, potrebbero aver spinto Nvidia a saltare i 20 nanometri. E a mettere in piazza queste tempistiche non è un rumor ma un comunicato ufficiale della compagnia taiwanese che annuncia l'avvenuto avvio della produzione di prova dei nuovi transistor. Solo una volta completata questa fase, dopo tutti i test del caso, si arriverà alla produzione di massa che è prevista per il luglio del prossimo anno. Questo significa che i prodotti a 16 nanometri delle compagnie legate a TSMC non arriveranno prima dell'inverno del 2015 ed è probabile che in alcuni casi l'attesa si prolunghi fino all'inizio del 2015. Quindi nel caso in cui AMD dovesse arrivare nella prima metà del 2015 con una scheda a 20 nanometri potrebbe trovarsi ad avere un vantaggio tecnologico che potrebbe durare tra i sei mesi e l'anno. Questo sempre che Nvidia non stia preparando una contromossa a 20 nanometri, magari tenuta nascosta proprio per sorprendere la concorrenza.

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Ma è anche possibile che la compagnia confidi così tanto in Maxwell dall'aver deciso di prendersi tutti i rischi del caso. Dall'altra parte, però, c'è un'AMD agguerrita che promette ottimizzazione in quantità per le sue schede della famiglia Fiji. Promesse che si fanno un po' più concrete con la comparsa della presunta AMD Radeon R9 390X nei database del benchmark SiSoft Sasndra. A quanto pare la nuova scheda di punta AMD partirà a tavoletta con 4096 stream processor, 256 unità dedicate alle texture e un bus da 4096-bit basato su un'interfaccia a 1024. Con la memoria impostata su un clock di 1.25GHz possiamo presumere che la nuova Radeon avrà a disposizione una banda di 640GB/sec arrivando quasi a triplicare quella di una GTX 980. Inizialmente la scheda dovrebbe arrivare con 4GB di memoria video per presentarsi a breve distanza con modelli equipaggiati con una dotazione di ben 8GB. Se le informazioni trapelate dovessero essere confermate e se la potenza di calcolo dei nuovi chip AMD dovesse essere tale da poter sfruttare effettivamente una banda del genere, potremmo avere per le mani una scheda a singola GPU capace di gestire giochi in risoluzione Ultra HD. E forse è proprio questo l'obiettivo di una AMD che deve passare al contrattacco e potrebbe aver trovato un terreno adatto a distinguersi dalla concorrenza sfornando, al contempo, una scheda capace di regalarci performance estreme anche alle risoluzioni classiche.

di Mattia Armani

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I creatori dello splendido To The Moon hanno pubblicato un nuovo gioco, A Bird Story. Dal trailer di gioco si capisce che sarà ancora una volta una storia toccante dai toni delicati, in bilico fra sogno e realtà. Rispetto al primo gioco, però, non ci saranno dialoghi. Un breve racconto digitale, insomma, che potrebbe piacere ai giocatori che cercano videogiochi capaci di fare vibrare un'emozione.

A sorpresa è uscito The Playwright, il primo episodio della seconda stagione di The Last Door. Se non la conoscete, si tratta di una serie di avventure grafiche punta e clicca collegate fra loro e realizzate in deliziosa pixel art. L'ambientazione lovecraftiana e l'ottima realizzazione hanno fatto di The Last Door un gioco di culto che si è finanziato grazie alle donazioni spontanee degli appassionati. Per giocare a The Playwright è sufficiente pagare una qualunque cifra superiore a un euro. Oppure, se proprio volete andare a risparmio, potete aspettare l'anno prossimo, quando l'episodio sarà rilasciato gratuitamente. Nel frattempo vi consigliamo comunque di cominciare dal principio e giocarvi la prima stagione di The Last Door. Ci sono mostri terribili là fuori, ma anche tesori videoludici che vale la pena di salvare dall'oblio.

Freddy Fazbear's Pizza ha rinnovato il suo parco robot per l'intrattenimento dei bambini. In Five Nights at Freddy's 2, i bambini possono perciò divertirsi come mai prima d'ora e in totale sicurezza. Almeno fino a quando l'attrazione non chiude e il sole tramonta. A quel punto i simpatici robot dall'aspetto cartoonesco cominciano a comportarsi in maniera strana e imprevedibile . Il precedente guardiano notturno ha pensato bene di farsi assegnare il turno diurno, perciò tocca a noi controllare l'attrazione fino alle sei del mattino. Ma nessuna paura, con la maschera di Freddy Fazbear potremo andarcene in giro senza essere attaccati, perché i robot penseranno che siamo uno di loro. Oppure no? A voi scoprirlo nel seguito di un folle e sinistro simulatore horror che riesce fin da subito a suscitare una sottile tensione, destinata a tramutarsi presto in orrore. Se ve la sentite, Five Nights at Freddy's 2 è in vendita su Steam a 7,99 euro.

Due classici sono tornati su Steam in edizione rinnovata. Parliamo di quel capolavoro di The Binding of Isaac: Rebirth, potenziato da una nuova grafica, un motore ottomizzato e centinaia di aggiustamenti al sistema di gioco, che già prima era semplicemente eccellente. Meno famoso, ma comunque degno di nota è Retro City Rampage, per il quale è disponibile l'aggiornamento gratuito DX, che rimasterizza il gioco portandolo a nuovi livelli di splendore.

The Joylancer: Legendary Motor Knight si aggiunge alla serie di giochi di piattaforme con un cavaliere armato in maniera inusuale, di solito capace di farsi strada letteralmente attraverso gli ambienti. In questo caso, per esempio, la nostra lancia è in realtà una lancia motorizzata. Questo significa che possiamo trapassare sfilze di nemici e scavare buchi nel terreno. Aggiungete pure che il nostro eroe si lancia in fulminee scivolate e che combatte a grande velocità, mulinando decine di colpi in rapida successione, e avrete un sistema di gioco frenetico senza tempi morti. D'altronde neppure i muri sono più un ostacolo. Un altro elemento di rilievo è la grafica ispirata ai giochi del vecchio Gameboy, con uno sfondo monocromatico sul quale spiccano le tinte dei nemici. Se volete provare l'ebrezza di imbracciare una lancia motorizzata senza correre rischi, potete provare prima la demo. Altrimenti The Joylancer: Legendary Motor Knight vi aspetta su Steam in Accesso Anticipato a 6,99 euro anziché 9,99 euro.

Sono cominciati i preordini per Odallus: The Dark Call, un gioco d'azione ispirato nello stile ai vecchi titoli per NES, ma che nella sostanza offre un'esperienza di gioco così ricca e intensa da farlo brillare fra la massa di giochi simili che hanno affollato il mercato negli ultimi due anni. Intanto lasciateci dire che Odallus è splendido da vedere. Ha un'atmosfera autentica con un tocco di modernità ben celato, ma soprattutto un sistema di gioco aggiornato dove serve, senza tradire le radici da cui prende ispirazione. Il gioco è suddiviso in livelli, ma non c'è una sola strada percorribile. Ognuno può tracciare il proprio destino seguendo il percorso che preferisce, ma sempre a colpi di spada, circondato da nemici imprevedibili e trappole bastarde. Da parte nostra promettiamo di tenerlo d'occhio e aggiornarvi non appena potremo mettere le mani sulla versione definitiva. Voi nel frattempo valutate se non sia il caso di ordinarlo subito a 14,99 dollari per approfittare dell'accesso immediato alla versione beta.

di Andrea Rubbini

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World of Warcraft
Concluso il BlizzCon 2014, dove è passato un po' in sordina, il kolossal Blizzard torna protagonista questa settimana con il lancio della nuova espansione, la quinta, Warlords of Draenor, che non sta andando esattamente come sperato. Si potrebbe dire che dieci anni di problematiche ed evoluzioni tecniche sarebbero dovuti servire a qualcosa.

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Si potrebbe dire che i ragazzi di Irvine non sono esattamente nuovi alle congestioni dei server (Ahn Qiraj, anyone?). Si potrebbe dire che hanno avuto almeno un anno per prepararsi al grande evento. Si potrebbe dire parecchio, ma in realtà tutto si riduce a una domanda: dove sono finite le guarnigioni? La nuova e più importante feature dell'espansione è al momento praticamente fuori uso, specialmente nei reami più popolati, perché ora sappiamo cosa succede quando centinaia di giocatori cercano di entrare nella stessa area ma in phasing diversi allo stesso tempo. Succede che scoppia tutto e nessuno va da nessuna parte. Succede che si resta bloccati sulle cavalcature, che non ci si può neanche scollegare, che non si possono consegnare le missioni e proseguire con il leveling. Insomma, Blizzard ha un po' toppato, forse sottovalutando l'attesa e l'afflusso di giocatori, ma c'è da dire che ai problemi ha contribuito una serie di fattori, non ultimo un attacco DDoS, che stanno rendendo difficile la vita agli sviluppatori, i quali hanno già implementato degli hotfix e ne hanno promessi altri nelle ore a venire. Al momento bisogna aspettarsi code su code nei server più popolati e nelle ore di punta, lag, problemi di connessione vari e repentini restart dei server, alcuni dei quali sono stati persino chiusi per limitare i problemi di congestione. Insomma, non è stato esattamente un bell'inizio di espansione...

WildStar
Se per Blizzard i problemi di connessione ai server di World of Warcraft possono essere causa di imbarazzo e poco più, non se la passa certo meglio Carbine col suo WildStar sul filo del rasoio. Abbiamo saputo, alcuni giorni fa, dei tantissimi licenziamenti che hanno colpito la sussidiaria di NCSoft, e il fatto che il sito ufficiale venda l'edizione digitale scontata del 33% è ulteriormente preoccupante.

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Se intanto le alte sfere di Carbine assicurano gli utenti che va tutto bene e che il gioco continuerà ad essere supportato, fonti ufficiali dipingono tutta un'altra faccenda. A quanto pare gli introiti di WildStar sono letteralmente colati a picco, calando di quasi il 43% negli ultimi sei mesi, in concomitanza a una sostanziale diminuzione delle scatole fisiche vendute nei negozi. La cattiva notizia arriva nella stessa settimana in cui Carbine ha schierato, finalmente, il nuovo aggiornamento del gioco, il cosiddetto Drop 3 intitolato Mystery of Genesis Prime. Sul fronte delle buone notizie, invece, qualcosina in fondo c'è: il team ha infatti annunciato di star continuando una lotta senza esclusione di colpi contro i cheater che hanno sfruttato un certo exploit per accumulare valanghe di soldi. Il communty manager ha annunciato che non si prevede un rollback dei server, ma che il team sta valutando di sospendere a vita gli account dei giocatori che hanno abusato del trucco... a meno che non contattino il customer support per consegnarsi alla giustizia, facendosi ridurre la pena e rimuovere tutti gli introiti guadagnati illegalmente. Questa storia vi ricorda nulla? A noi sì, purtroppo...

A Realm Reborn: Final Fantasy XIV
La notizia di questa settimana riguardante Eorzea è legata a doppio filo con la conclusione del manga di Masashi Kishimoto, Naruto. No, non si tratta di un crossover in cui il Team 7 partecipa alle FATE, né c'entra il nuovo job del Ninja perché di Dark Sasuke, Naruto Forever e Kakaaashiii Thebest ne giravano parecchi anche prima della patch 2.4.

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Il punto, però, è proprio quello. Conclusosi Naruto, vien da pensare che l'interesse nei confronti del popolare manga e anime scemerà, così com'è successo per Bleach o Dragon Ball, e che centinaia di ragazzini finalmente si renderanno conto che i loro nomi storpiati sono la morte dell'immaginazione e dell'intelligenza. A quel punto potrebbero rendersi conto che il destino di Eorzea dipende da loro e che nessun super cattivo prenderebbe sul serio un eroe che si chiama Darkshadow Narutox. Ecco quindi che Square Enix ha implementato un servizio a pagamento per cambiare il nome del proprio personaggio: costa dieci dollari circa, un po' come la fiala per cambiare aspetto, e funziona anche con le ancor meno fantasiose e semmai più avvilenti combinazioni di nomi e cognomi provenienti da Il Trono di Spade. Provalo anche tu, Tyrion Targaryen: non te ne pentirai!

di Christian La Via Colli

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Cinemaware Anthology: 1986-1991
Con una mossa a sorpresa, che farà felici i retrogamer intemerati, Cinemaware ha pubblicato su Steam una raccolta comprendente la maggior parte dei titoli del suo catalogo usciti tra il 1986 e il 1991. Si tratta della bellezza di tredici giochi, alcuni dei quali venduti anche singolarmente su PC o su sistemi mobile, che vengono presentati in due differenti versioni: Amiga e PC. Va detto che non tutti i titoli offrono anche la versione PC. No, nessun complotto (subito a pensar male), semplicemente Cinemaware considerava l'Amiga (1000, 500, 2000) come piattaforma di riferimento e non convertì tutti i suoi giochi su PC o altri sistemi.

Aggiungiamo anche che le versioni migliori sono comunque quelle per i sistemi Commodore (all'epoca i PC non erano molto potenti). Insomma, con poco meno di dieci euro ci si porta a casa alcuni classici che per i giocatori più vecchi avranno sicuramente significato qualcosa, quantomeno come fama. Purtroppo in questo contesto non possiamo dedicare lo spazio che ognuno di questi titoli meriterebbe (ad esempio sapevate che parte dell'attuale impostazione dei titoli sportivi più famosi deriva dalla serie TV Sports di Cinemaware?), quindi vi dovete accontentare di descrizioni brevi e sommarie. Di nostro speriamo sempre di avere dei lettori abbastanza curiosi da poter capire quando valga o meno la pena riscoprire qualche titolo del passato (in questo caso emulati molto bene, con tanto di supporto per i moderni joypad). Ma ora veniamo a noi e vediamo tutti i giochi, presentati in rigoroso ordine alfabetico, che compongono la Cinemaware Anthology: 1986-1991.

Defender of the Crown (Amiga, PC)
Assedi, giostre (intese come tornei medievali tra cavalieri), assalti ai castelli e una grafica oltre qualsiasi concorrente presente allora sul mercato casalingo, oltre a una chiara impostazione cinematografica, hanno reso Defender of the Crown un classico amatissimo e ancora oggi ricordato da molti. Probabilmente il titolo più famoso della raccolta.

It Came From the Desert (Amiga, PC)
Stanno accadendo strane cose in paese dopo la caduta di un asteroide. Spetta al giocatore svolgere alcune indagini, interrogare personaggi e, quindi, affrontare le formiche giganti che minacciano di compiere una strage in questo b-movie videoludico che ha fatto epoca. Riuscirete a colpire le antenne?

It Came From the Desert II: Antheads (Amiga)
Il seguito di It Came From the Desert era molto simile al primo capitolo, con cui condivideva parte della struttura e gran parte delle meccaniche. Fortunatamente lo migliorava sotto parecchi aspetti, risultando comunque un ottimo sequel, da alcuni addirittura preferito al primo capitolo.

Lords of the Rising Sun (Amiga)
Prendete l'impostazione di Defender of the Crown e spostatela in oriente. Otterrete un piccolo gioiello con minigiochi legati al mondo dei samurai, che fanno da sfondo alla solita caterva di personaggi con cui parlare e sequenze animate da guardare.

Rocket Ranger (Amiga, PC)
Chi potrà mai fermare Hitler e il suo esercito di nazisti? Ma Rocket Ranger, chi altri?

Famoso per alcune sequenze davvero spettacolari (quella di volo all'epoca lasciava a bocca aperta), Rocket Ranger sta per ricevere un remake... sempre che la campagna Kickstarter vada a buon fine. La partenza è stata buona, staremo a vedere.

SDI (Amiga, PC)
Uno dei titoli meno ricordati tra quelli Cinemaware, forse perché tra i meno riusciti. Chiedeva al giocatore di controllare i cieli del pianeta Terra alla ricerca di minacce aliene da debellare. Anche qui non mancano i minigiochi, purtroppo meno appassionanti di quelli di altri titoli della raccolta.

Sindbad and the Throne of the Falcon (Amiga, PC)
Altro titolo avventuroso di stampo cinematografico, ispirato alle avventure di Sinbad il marinaio. L'eroe dovrà vedersela con ciclopi, una semplice fase strategica e donne dalla grande e misteriosa bellezza, degne del palazzo del sultano delle Mille e una Notte.

The King of Chicago (Amiga, PC)
Esiste un tema della narrativa popolare che Cinemaware non abbia affrontato? Assolutamente no, così eccoci negli Stati Uniti degli anni '30, all'epoca del proibizionismo, intenzionati a fare carriera nel mondo criminale prendendo il controllo di una violentissima Chicago.

TV Sports: Baseball (Amiga, PC) / TV Sports: Basketball (Amiga, PC) / TV Sports: Boxing (Amiga, PC) / TV Sports: Football (Amiga, PC)
Accorpiamo insieme i quattro titoli sportivi della compilation, non perché siano simili, ma perché nacquero tutti dallo stesso concept: riprodurre in un videogioco lo sport come visto in televisione, ossia nel modo più spettacolare possibile, con cambi d'inquadratura e sequenze d'intermezzo a sottolineare le azioni migliori. Oggi appaiono tutti molto datati (negli sportivi in particolare gli anni che passano si sentono tutti), ma alla fine degli anni '80 erano davvero dei titoli rivoluzionari.

Wings! (Amiga)
In Wings! il giocatore vestiva i panni di un asso dell'aviazione durante la Prima Guerra Mondiale, quando gli aerei non si pilotavano da soli e abbattere un nemico era un'impresa epica. Ogni nemico morto una tacca, ogni compagno perduto una lacrima. Di Wings! esiste una versione rimasterizzata molto recente, ma ve la sconsigliamo. Meglio la vecchia versione, che almeno ha dalla sua l'alibi della storia.

di Simone Tagliaferri

Titolo: Cinemaware Anthology: 1986-1991
Sviluppatore: Cinemaware
Anno di pubblicazione: sono tutti titoli usciti tra il 1986 e il 1991
Come reperirlo: La raccolta è stata appena pubblicata su Steam e GOG.com, quindi non avrete problemi a reperirla.
Perché giocarlo oggi: Un bel prezzo di storia a un prezzo onesto.