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Un mese sulla Virtual Console - Febbraio 2015

Castlevania e Mega Man continuano a impazzare sulla Virtual Console!

RUBRICA di Alessandro Bacchetta   —   20/03/2015

Per tempistiche interne abbiamo rimandato questa rubrica dedicata alla Virtual Console di dieci giorni, evento che casualmente ci ha permesso di commentare in questa sede, pur brevemente, la recente conferenza stampa di Iwata. Abbiamo sempre criticato l'impostazione della Virtual Console su Wii U, sia rispetto a quello che sarebbe potuta (dovuta?) essere, sia in relazione all'ottimo servizio precedentemente proposto su Wii. Il caos generale in cui versa la situazione e la caoticità delle uscite adesso hanno una spiegazione: Nintendo nel 2013 ha voluto continuare la Virtual Console anche sulla nuova piattaforma, pur sapendo che presto sarebbe stata rivoluzionata l'intera infrastruttura online. E così da lì in avanti ci siamo ritrovati tra le mani tanti giochi da poter scaricare, provenienti da varie console, ma senza avere un'idea precisa del piano complessivo dell'azienda. Un piano che ora, appunto, assume una forma concreta: l'account unificato, atteso e promesso da anni, finalmente diverrà realtà quest'inverno. La Virtual Console, presto o tardi, ne verrà travolta. Impensabile che Nintendo non ridisegni l'interno servizio attorno alla nuova "membership", per utilizzare lo stesso termine di Iwata. Quanto e come il Wii U sarà sconvolto probabilmente lo sapremo durante l'E3. E adesso concentriamoci sui giochi pubblicati a febbraio 2015.

In attesa di novità sull'account unificato, altre gemme dal passato: conoscete Blaster Master?

Il gioco
Piattaforma: Nintendo Wii U
Costo: 4,99 Euro
Uscito nel 1988/1991
Sviluppato da Sunsoft pubblicato da Sunsoft

Blaster Master (NES)

Blaster Master è uno dei classici dell'epoca NES. Un gioco visionario e folle allo stesso tempo. Visionario perché strutturato à la Metroid, con un mondo unificato e da "aprire" barriera dopo barriera; folle per l'ambientazione e la storia, che vede contrapposti mezzi militari alieni a rane giganti.

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L'impostazione era atipica all'epoca e lo rimane anche adesso, col gioco diviso a metà tra sezioni in macchina ed altre a piedi: a dinamizzare ulteriormente il tutto sappiate che le parti in vettura sono a scorrimento orizzontale e strutturate a mo' di platform, quelle a piedi inquadrate dall'alto e tendenti allo shooter. In realtà l'aspetto più sorprendente dell'opera, singole componenti a parte, è proprio l'armonia con cui lega assieme così tanti elementi diversi: in Blaster Master sembrano nati per essere associati, ma evidentemente non lo sono, e il merito è tutto degli sviluppatori. I controlli al contrario non sono indimenticabili, soprattutto a causa della scarsa reattività. Rimane un classico nondimeno.
Voto: 7,5/10

Il gioco
Piattaforma: Nintendo Wii U
Costo: 4,99 Euro
Uscito nel 1986/1988
Sviluppato da TOSE pubblicato da Bandai Namco

Mappy-Land

Mappy-Land appare molto più vecchio di quanto effettivamente non sia. A colpo d'occhio infatti sembrerebbe appartenere alla prima generazione di giochi NES, quelli strettamente legati al mondo arcade e più elementari rispetto ai titoli successivi.

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Un'impressione scaturita perché, non inganni la data di pubblicazione, Mappy-Land è il sequel diretto di un arcade Namco del 1983: un progenitore da cui eredita parte dell'impostazione strutturale. Entrambi i giochi infatti scansionano il livello in varie strisce orizzontali (quattro o più), e basano l'azione proprio sul passaggio da un piano all'altro: sia per raccogliere oggetti sia, soprattutto, per evitare i felini nemici sempre alle calcagna del protagonista topo. Un concept ibrido tra rompicapo a platform, che risulta sviluppato meglio nell'opera originale: lo scrolling orizzontale introdotto da Mappy-Land infatti, almeno in questo caso, sembra fuori luogo. Inoltre i controlli poco precisi e l'inesistente inerzia del protagonista non giovano certo alla qualità del gioco.
Voto: 5/10

Il gioco
Piattaforma: Nintendo Wii U
Costo: 7,99 Euro
Uscito nel 1992/1993
Sviluppato da NCS Corp pubblicato da Konami

Cybernator (SNES)

Tra la fine degli anni '80 e l'inizio degli anni '90 sono usciti molti shooter "run and gun", dei giochi che i poligoni e le tre dimensioni hanno contribuito a far estinguere, tanto che adesso quasi non ne escono più. Cybernator non è certo una delle pietre miliari del genere, tuttavia è abbastanza atipico da poter essere ricordato dignitosamente.

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Questo perché, a differenza che nei titoli più celebri, il protagonista non è veloce né agile né scattante, bensì un robot grande, pesante e macchinoso. Quindi l'azione si sviluppa in modo più lento e meno frenetico del solito, e contempla un'esplorazione multidirezionale dello stage rispetto al solito "da sinistra a destra". Il fatto che i vari Contra, Gunstar Heroes e Metal Slug puntino su dinamismo e riflessi del giocatore è indicativo: il genere non può prescindere da questi elementi, e l'impostazione di Cybernator non potrebbe essere quella dominante. Come alternativa invece, lo ribadiamo, rimane ancora valida. L'idea è carina e i controlli adeguati alla situazione: voleste approfondire gli action-shooter da una prospettiva atipica non stenteremmo a consigliarvelo. Ma preparatevi a una (quasi) insostenibile mole di dialoghi tra un evento e l'altro.
Voto: 6,5/10

Il gioco
Piattaforma: Nintendo Wii U
Costo: 7,99 Euro
Uscito nel 1993
Sviluppato da Namco pubblicato da Bandai Namco

Pac-Attack (SNES)

Era buon costume in era SNES (e Genesis) donare ad ogni rispettabile personaggio-mascotte un puzzle-game dedicato. Pac-Attack è il tributo Namco alla sua sfera aurea, una creazione semplice e derivativa ma non carente di spunti originali.

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Partendo dalla "solita" impostazione di Tetris, quindi da una schermata fissa con degli elementi da sistemare mentre cadono dall'alto, Namco riesce a rinnovare l'esperienza aggiungendo i personaggi di Pac-Man, che alterno le dinamiche di gioco tanto quanto l'aspetto visivo. Infatti, oltre agli immancabili mattoni, qui cadono anche dei fantasmi che, una volta accostati, diventano vulnerabili e, conseguentemente, mangiabili dal protagonista; un Pac-Man anch'esso integrato tra gli oggetti, da piazzare vicino agli spettri, per una singola scorpacciata che termina entro pochi secondi. Come capita sempre coi puzzle game l'architettura ludica è più difficile da spiegare che da giocare, ma vi assicuriamo che funziona bene ed è anche divertente; peccato per le dimensioni eccessive dei mattoni (scordatevi le interazioni microscopiche di Tetris) e, soprattutto, per l'imprevedibilità dei movimenti di Pac-Man, la cui direzione di corsa non è sempre intuibile.
Voto: 5,5/10

Il gioco
Piattaforma: Nintendo Wii U
Costo: 6,99 Euro
Uscito nel 2003
Sviluppato da Inti Creates pubblicato da Capcom

Mega Man Zero 2 (GBA)

Questo secondo episodio della saga da molti è considerato il migliore, e il motivo è abbastanza chiaro: prende il concept del capostipite e lo amplia (e migliora) in ogni sua componente. Un seguito stile Rare dei tempi d'oro quindi, che aumenta la quantità (e spesso qualità) dei singoli ingredienti senza preoccuparsi troppo di aggiungerne altri.

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Del resto alterare una formula di successo non è certo una delle prerogative Capcom, e non c'erano presupposti perché la saga dedicata a Zero potesse costituire un'eccezione. Quindi anche stavolta si va avanti, si spara, si usa la catena e si raccolgono oggetti (compresi i "soliti" elfi cibernetici), e anche stavolta lo si fa in grande stile, perché il level design non è geniale ma decisamente corposo, e i vari boss di fine stage di grande qualità. Il livello di difficoltà, prevedibilmente, è molto elevato. Un gioco che sconsigliamo caldamente a chiunque non abbia apprezzato il progenitore, ma naturalmente vale anche il discorso opposto. Il multiplayer competitivo, divertente nell'originale, non è accessibile in questa versione per Virtual Console.
Voto: 7/10

Il gioco
Piattaforma: Nintendo Wii U
Costo: 6,99 Euro
Uscito nel 2002
Sviluppato da Konami TYO pubblicato da Konami

Castlevania: Harmony of Dissonance (GBA)

Il secondo Castlevania per Game Boy Advance è un episodio memorabile; mantiene la strutturazione che aveva fatto apprezzare il primo capitolo, ovvero la solita ambientazione unificata ricca di backtracking, e a questo aggiunge un protagonista più possente (aspetto che si riflette anche nei movimenti) appartenente alla famiglia Belmont e, soprattutto, un level design generato dall'intreccio di due differenti castelli, esistenti su dimensioni parallele.

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Un intreccio a volte caotico, ma generalmente molto interessante: le due ambientazioni hanno vari punti di contatto, e in certi casi per proseguire è fondamentale approfondirne le intersezioni. A livello grafico il predecessore era stato criticato per le tinte cupe, poco consone al piccole schermo del Game Boy Advance, delle osservazioni che Konami non si è fatta ripetere a lungo: Harmony of Dissonance infatti adotta l'approccio opposto, proponendo tonalità sature e varie, decisamente atipiche per qualsiasi produzione "horror". L'effetto è comunque disturbante, pur in maniera diversa al passato, grazie agli accostamenti azzardati. L'unico, vero punto debole del gioco, in questo pecora nera della famiglia, è costituito dalla scontata colonna sonora, priva di idee memorabili.
Voto: 7,5/10

Il gioco
Piattaforma: Nintendo Wii U
Costo: 6,99 Euro
Uscito nel 2002
Sviluppato da Capcom pubblicato da Capcom

Super Ghouls 'n Ghosts (GBA)

Già disponibile nella versione per SNES, Super Ghouls 'n Ghosts torna su Virtual Console nella sua edizione per GBA; un'edizione con dei livelli inediti (detti "remix"), e l'aggiunta di un sistema di salvataggio rispetto all'originale, entrambe modifiche abbastanza trascurabili (la seconda solo perché il Wii U già di per sé permette di creare save state).

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Per il resto si tratta sostanzialmente dello stesso gioco ammirato su SNES, venduto però a 1 Euro di meno: non doveste conoscerlo, prendete il concetto di un action game user-friendly, ribaltatelo completamente e avrete una minima idea, per quanto vaga, di cosa sia Super Ghouls'n Ghost. Più "domestico" del predecessore nella complessità e nelle diramazioni, ma altrettanto arcade nell'animo, è uno dei giochi più difficili che ci siano n circolazione: vi sommerge immediatamente di demoni, e come il predecessore vi consente di essere colpiti solamente due volte, lasciandovi letteralmente in mutande nel momento della vulnerabilità. Ben più articolato nei power-up rispetto a Ghosts'n Goblins, la principale differenza tra i due risiede nella maggiore lunghezza, nelle migliorie grafiche e nell'introduzione del doppio salto, caratteristica più rappresentativa dei controlli del gioco, che ha facilito la diffusione di questa mossa, poi adottata da vari brand: non aspettatevi una fase area modulabile come nei migliori platform, ma di sicuro il doppio balzo rende il tutto sufficientemente interessante anche da questo punto di vista, considerato anche che gli stage - ovviamente - sono disegnati per portare agli estremi limiti anche questa capacità, che in altri contesti avrebbe potuto fungere da ammortizzatore. Consigliatissimo.
Voto: 8,5/10