La saga di The Bard's Tale rientra tra le perle di una Interplay che ha indubbiamente giocato un ruolo importante nell'evoluzione degli RPG digitali. L'ispirazione, però, la si deve all'immortale Wizardry e la struttura è quella dei dungeon crawler vecchio stile, con numeri e testi che occupano la maggior parte dello schermo mentre la grafica è confinata in una piccola finestrella. Eppure all'epoca quel riquadro risicato era in grado di stupire portandoci per le strade tridimensionali di Skara Brae, impreziosite da animazioni estremamente curate. Il tutto mentre eravamo stregati dai brani musicali che oltre a dare un senso compiuto alla figura del bardo, esaltavano l'atmosfera avventurosa del titolo. Non stupisce, quindi, che le aspettative siano alte così come non stupisce il successo, pur risicato, della campagna Kickstarter. Sinceramente ci saremmo aspettati un'accoglienza migliore ma la mancanza di materiale da mostrare genera inevitabili perplessità. Eppure i segni sembrano essere propizi: il team di Brian Fargo ha dimostrato di saperci fare con RPG di stampo classico come Wasteland 2 che, nonostante qualche perplessità tecnica, si è dimostrato un titolo complesso e intrigante. Inoltre c'è anche l'attesissimo Torment: Tides of Numenera che è uno dei più attesi classic RPG del 2015. Infine The Bard's Tale è già nel DNA di inXile Entertainment. Lo spin-off del 2004 della celebre saga è proprio il titolo con cui è venuta al mondo questa software house, non a caso capitanata dal fondatore di Interplay.
The Bard's Tale torna in pista con un quarto capitolo dedicato a tutti i fan di una serie leggendaria
Un dungeon crawler moderno
Il quarto capitolo ufficiale della saga The Bard's Tale viene al mondo sorretto da un passato glorioso e dal curriculum di un team che negli RPG ha dimostrato di sapere il fatto suo. Ma il materiale a disposizione per farci un'idea di quello che ci aspetta è ancora poco: lo sviluppo del titolo è agli inizi e il video dedicato al comparto tecnico non ci aiuta a carpire dettagli importanti, anche se mette subito in chiaro che possiamo aspettarci qualcosa di decisamente più massiccio di Wasteland 2. Per parlare del gameplay ci dobbiamo invece affidare alle promesse degli sviluppatori, che se non altro includono la stragrande maggioranza dei fattori evolutivi del genere dei giochi di ruolo oltre ai caratteri topici di Bard's Tale.
Il combattimento è diviso in turni ma l'idea è quella di mantenere la massima fluidità. Secondo i piani degli sviluppatori, non appena un comando verrà impartito il personaggio lo eseguirà e sarà possibile impartire un nuovo ordine con l'azione precedente ancora in corso. Il dungeon crawling, l'esplorazione e le sinergie tra i membri del party resteranno elementi centrali dell'esperienza anche se il mondo di gioco e il gameplay saranno più ricchi e complessi. Non sappiamo quale sarà il numero massimo di membri del party, che nel primo titolo poteva includere ben sei eroi, ma possiamo dare per scontata un'ampia varietà di classi e un comparto sonoro massiccio. Il sistema di movimento sarà basato su una griglia ma chi preferisce sentirsi libero non abbia timori, visto che questa potrà essere disattivata. Inoltre ci fa molto piacere leggere che la difficoltà sarà elevata come in Wasteland 2 e che le scelte del giocatore avranno un impatto evidente sul mondo di gioco a partire dalle immancabili narrazioni bardiche che saranno capaci di influenzare le reazioni dei personaggi non giocanti.
In termini pratici questo consentirà o impedirà di accedere a determinate strutture e, quindi, di seguire determinate quest. L'evoluzione del party sarà un elemento chiave più che nel primo Bard's Tale: secondo quanto dichiarato da inXile Entertainment tutte le classi potranno accedere a diverse specializzazioni e, di conseguenza, il giocatore potrà plasmare il team in base al proprio stile di gioco e alle esigenze dettate dalla circostanze. Non si tratta di un approccio nuovo ma parliamo comunque di un sistema di gioco complesso che, sempre stando alle promesse degli sviluppatori, includerà sinergie articolate tra gli incantesimi e le potenti abilità speciali dei personaggi. Per quanto riguarda le razze, ci saranno tutte quelle del fantasy più classico ma gli sviluppatori vogliono introdurne di nuove integrandole nel background narrativo della serie. Infine, come ci si aspetta da un cRPG complesso, i personaggi non giocanti reagiranno alle peculiarità del nostro party, razze esotiche e gesta compiute incluse.
Skara Brae, cinquant'anni dopo
Le promesse di inXile sono massicce anche in relazione al comparto narrativo che punta a coinvolgerci in un'avventura tutta nuova ma integrata nel background dell'ambientazione con citazioni e legami ai primi tre capitoli della saga. Al nostro ritorno nelle lande di Skara Brae saranno passati cinquant'anni e troveremo una città profondamente cambiata, anche se sarà comunque uno snodo centrale pieno di taverne e negozi con la gilda degli avventurieri sempre aperta ad aspettarci.
E le tracce del passato le troveremo anche sotto terra, nei boschi e nei castelli che dovremo ripulire, là dove si nascondono anche quelle risposte che i fan della serie aspettano da ormai molti da anni. Ed è a questo proposito che è il caso di menzionare che i backer della campagna hanno accesso alla trilogia originale e, notizia ancora migliore, la programmatrice di The Bard's Tale III, al secolo Rebecca "Burger" Heineman, sta lavorando con il suo team per aggiornare i tre titoli in modo che funzionino sui PC e i Mac attuali, senza bisogno di emulatori. Un incentivo non da poco combinato con qualche extra minore, legato alle dinamiche social e con gli inevitabili stretch goal. Con il superamento di 1.25 milioni, inXile ha messo sul banco 1.25 milioni di tasca propria per garantire al progetto risorse adeguate. Al raggiungimento degli 1.3 milioni si è sbloccato un sistema avanzato per la gestione dei compagni, con due personaggi in più da inserire nel party. Il traguardo degli 1.35 milioni significa un sistema di crafting più avanzato mentre con la tappa degli 1.4 milioni il team ha accolto il designer di giochi di ruolo cartaceo Monte Cook che già collabora con il team per Tides of Numenera della cui ambientazione è creatore. A 1.5 milioni, quota che purtroppo potrebbe non essere raggiunta, il pacchetto si arricchirebbe con altri tre dungeon mentre a 1.7 milioni, cifra che purtroppo appare impossibile da raggiungere, si aggiungerebbe al team Colin McCom con un dungeon ambientato nel reame degli elfi e un'area chiamata Wilds of Lestras. In palio per gli 1.9 milioni c'è invece l'entrata in campo del celebre designer Chris Avellone ma, con quasi mezzo milione di dollari da raccogliere e soli quattro giorni per farlo, questa possibilità appare decisamente remota. Ciononostante ci troviamo di fronte a un team di tutto rispetto per un titolo che, per ora purtroppo solo su carta, promette una massiccia dose di atmosfera fantasy e sfide in quantità.
CERTEZZE
- Musica, incantesimi in melodia e un protagonista particolare
- Ambientazione di spessore
- InXile ha dimostrato di saperci fare con gli RPG di stampo classico
DUBBI
- Il materiale mostrato è ancora troppo poco per potersi fare un'idea
- Replicare la magia del primo The Bard's Tale non è cosa facile