36

Un mese dopo

A un mese dal lancio, Heroes of the Storm si arricchisce con nuovi contenuti tutti ispirati al mondo di Diablo

SPECIALE di Mattia Comba   —   16/07/2015

Nonostante la community abbia giudizi variegati sull'effettiva validità del gameplay di Heroes of the Storm, è innegabile come il MOBA Blizzard sia riuscito a portare alcune interessanti novità all'interno di un genere da principio sempre uguale a se stesso. La decisione di non focalizzare le partita su di un'unica mappa ma averne molteplici, ognuna caratterizzata da obiettivi e creature specifiche, ha portato varietà e coinvolgimento, con un focus specifico sul gioco di squadra piuttosto che sulle abilità individuali. La presenze di universi così vasti e già ampiamente affermati nella community di videogiocatori ha in parte facilitato il lavoro della software house di Irvine che ha potuto pescare a piene mani dai ricchissimi personaggi di Warcraft, Diablo e StarCraft per plasmare modelli e abilità di quelli che sarebbero stati gli eroi a calcare la mappe del Nexus. Tuttavia, l'ipotetica abbondanza di materiale si è tradotta con un lancio piuttosto scarno in tal senso, con in più la scelta non felicissima di implementare un modello economico troppo avaro nei confronti del giocatore con prezzi elevati e poco appetibili. Per mantenere alta l'attenzione e auspicabilmente catturare nuovi giocatori, gli sviluppatori devono continuare incessantemente a espandere roster e numero di mappe a disposizione, e a un mese dal lancio ci ha pensato l'Eterno Conflitto ha rinvigorire il titolo con una serie di interessanti contenuti tutti provenienti dal mondo di Diablo.

A un mese dal lancio l'Eterno Conflitto porta nel Nexus nuovi eroi e una nuova mappa ispirati a Diablo

Macellai e Immortali

Dopo aver visto l'esordio del tank Johanna in occasione del del day one, Heroes of the Storm accoglie nel Nexus il Macellaio e una nuova mappa a tema Diablo, entrambi assolutamente interessanti. Partiamo dal nuovo eroe, un assassino da mischia davvero molto forte se utilizzato con la giusta accortezza e selezionando i talenti più efficaci.

Un mese dopo

Sono principalmente due i fattori che fanno del Macellaio un assassino temibile: da una parte c'è l'attacco base che infligge una ragguardevole quantità di danni, mentre dall'altra riesce a curarsi con una velocità disarmante, recuperando vita per ogni eroe o minion ucciso. Questo gli permette sostanzialmente di girare indisturbato per la mappa e di attingere alle fonti curative solamente per recuperare mana, senza aver bisogno di mettere mano alla pietra del richiamo per tornare al Nexus e rifocillarsi. In tal senso tutto va a beneficio delle abilità Mattanza e Attacco Spietato, che lo portano al centro dell'azione. La prima infligge danni e rallenta i nemici del 50% per 2 secondi e la seconda consiste in una carica inarrestabile con cui il Macellaio stordisce un nemico per un secondo. A queste si aggiunge l'eroica Carne da Macello che, se utilizzata al momento giusto, incatena più avversati al terreno rendendoli facile preda della furia dei compagni di squadra. In definitiva il Macellaio è un eroe molto forte e molto soddisfacente da utilizzare, con qualche talento che potrebbe andare incontro a leggeri nerf per limitarne soprattutto la rigenerazione di salute. Anche in questo caso Blizzard è riuscita a prendere un personaggio esistente, mantenerne intatte le caratteristiche e traducendone gli attacchi in abilità peculiari se comparate con quelle degli altri eroi disponibili in Heroes of the Storm.

Un mese dopo

Stesso discorso per la nuova mappa, i Campi di Battaglia Eterni, capace di ampliare il ventaglio di location proponendo un design particolare, mercenari inediti, nuove strutture e un obiettivo che induce ad elaborare nuove strategie. La mappa in sé non è particolarmente complessa, con due corsie e una vasta zona centrale all'interno della quale si consuma l'eterno scontro tra i due Immortali, con le forze del Paradiso rappresentate da Ilarian e quelle dell'Inferno da Beleth. Lo scopo di ogni fazione è di aiutare il proprio Immortale a sconfiggere l'avversario visto che i due essendo di pari potenza non riescono a sopraffarsi l'un l'altro. Proprio come in tutte le altre arene, è attorno al conseguimento dell'obiettivo che entrano in gioco tattica e strategia per sovvertire il bilanciamento dello scontro, con entrambe le squadre chiamate a raccolta in una piccola porzione di mappa che induce inevitabilmente al team fight. Le strade sono due: puntare sulla difesa del proprio Immortale e poi attaccare quello avversario una volta guadagnato il vantaggio, oppure caricare il gigante avversario a testa bassa puntando a infliggergli danni il più velocemente possibile.

La strada è tutta in salita

Confermando uno dei sui tratti distintivi più apprezzati e interessanti, anche nei Campi di Battaglia Eterni quando ci si raccoglie attorno all'obiettivo il ritmo si alza vertiginosamente e la situazione si fa caotica in un battito di ciglia, anche perché la posta in gioco come di consueto è sempre altissima.

Un mese dopo

Una volta che uno dei due Immortali viene sconfitto, quello vincente si sposta su una delle due linee supportando lo schieramento di appartenenza con un aiuto determinante in fase di "push". Tuttavia ogni cosa ha un prezzo e per sviluppare una mappa coinvolgente ma bilanciata come questa, al team di sviluppo sono serviti ben sei mesi, una quantità di tempo importante ma assolutamente ben spesa visto il risultato ottenuto. L'Eterno Conflitto però non si limita a una nuova mappa e a un nuovo eroe, ma ci sono altri contenuti creati appositamente per questo evento decisamente ricco tra cui i Goblin legati alle missioni giornaliere, i nuovi eroi Re Leoric e il Monaco quasi pronti al debutto e nuove skin a tema Diablo per l'omonimo Signore degli Inferi, Tyrael e Nova. D'altronde, Heroes of the Storm ha bisogno di giocatori e solo sviluppando nuovi contenuti può pensare di ampliare la propria base utenti, attualmente al di sotto delle aspettative. Dopo l'esplosione improvvisa di Hearthstone, Blizzard puntava in alto anche con il suo nuovo MOBA free to play, ma i numeri dicono che di strada ce n'è ancora tantissima da fare prima di poter dire con certezza di essere riuscita ad affermarsi in un settore così combattuto.

Un mese dopo

I numeri fatti registrare nel primo mese di vita su piattaforme come Twitch non sono che una frazione rispetto a League of Legends e DOTA2, sintomo che l'obiettivo di creare un ambiente competitivo sostenibile sul lungo periodo richiede investimenti mirati e una cura continua. In tal senso per aumentare l'interesse attorno alla manifestazione, l'ESL ha aumentato i premi per la Major League in Europa e nord America da 4.200 a 10.000 dollari, nella speranza di stimolare la formazione e la competizione di nuovi team in attesa del primo World Championship in programma al prossimo BlizzCon. Proprio su questo fronte Heroes of the Storm tarda ad ingranare, con la Hero League ancora ferma alla Pre-Season e un sistema di matchmaking non perfetto per tempistiche e accoppiamenti. C'è inoltre da considerare la severa policy di Blizzard verso coloro che sgarrano cresciuta gradualmente nei server di World of Warcraft e poi trasferita recentemente in quelli di Heroes of the Storm. Un'ondata di ban assolutamente legittima e che non può che far bene all'intera community, ma falcidiata da falsi positivi che hanno coinvolto giocatori ignari che da un giorno all'altro si sono trovati il loro account inspiegabilmente bloccato per un errore nel sistema di rilevazione. Insomma, c'è tanto da fare sia sul lato promozionale che tecnico, ma Blizzard non demorde, crede nel progetto e punterà tantissimo sull'affermazione di Heroes of the Storm come uno dei titoli più importanti nel panorama competitivo.