La GamesCom 2015 è iniziata, tra le altre cose, con il proseguire veramente incomprensibile del rapporto di corto circuito comunicativo che circonda il nuovo The Rise of the Tomb Raider, una delle più importanti esclusive all'arco di Xbox One di questo natale e gioco attesissimo dalla comunità di giocatori innamorati da questa sensualissima reincarnazione dell'archeologa più amata di tutti i tempi.
Siamo abbastanza certi che questa esclusiva sia costata molto a Microsoft che giustamente aveva visto in Lara una buona antagonista per Uncharted 4 che avrebbe dovuto capitanare il natale di PlayStation 4. Per fortuna degli uomini di Redmond, Nathan tornerà il prossimo anno, perché l'uso che si sta facendo da queste parti di questo nuovo capitolo è poco chiaro e ci spieghiamo subito meglio. Già a Los Angeles la demo presentata era molto spettacolare, ma indugiava troppo presto nella parte, sicuramente divertente ma molto poco entusiasmante, legata al crafting e alle sezioni di caccia del gioco. Insomma, chi ha provato il reboot di Tomb Raider sa che le parti in cui si cacciavano erano forti col pad in mano, ma non certo elettrizzanti dal punto di vista visivo. Per questo, ci siamo molto stupiti quando due mesi fa, nell'appuntamento a porte chiuse (che potete leggere cliccando qui), ci siamo trovati di fronte alla demo della prime delle nuove tombe che popoleranno il gioco e che segneranno un ritorno all'antica formula dei puzzle ambientali legati all'azione più pure, quel mix che era venuto tanto a mancare nell'ultimo capitolo. Un'appendice strepitosa, soprattutto dal punto di vista grafico, alla già ottima demo, appendice di cui però quasi nessuno aveva avuto testimonianza.
In attesa di provarlo, vi raccontiamo di nuovo dell'imminente Rise of the Tomb Raider
Solo per i tuoi occhi
Qui alla GamesCom il teatrino si è ripetuto, pure con un'aggravante: dopo il briefing, erano state organizzate e pubblicizzate sul programma demo di venti minuti in compagnia del gioco di Crystal Dinamics, solo che andando verso la zona deputata a ospitarle si veniva rimandati indietro da inservienti convinti che fossimo tutti vittima di un'allucinazione collettiva. I più caparbi fra i giornalisti, davvero pochi rispetto ai più di mille presenti al briefing, sono riusciti ad assistere a quella stessa demo vista all'E3 più un ulteriore pezzetto. Avendo letto il resoconto dell'E3 sapete di cosa si tratta, ovvero di una rocambolesca cavalcata tra ponti che crollano, elicotteri di pattuglia, sparatorie e fiumi sotterranei da attraversare fino al cuore di questa tomba in Siria con un altare dorato nel mezzo di una vasta caverna.
Il team non ha voluto mostrare al pubblico cosa accade quando si apre il forziere sotto le rovine e dopo un taglio piuttosto netto si è passato alla fase successiva, una sparatoria serratissima contro soldati, capitanati da quello che sembra a tutti gli effetti il cattivo di turno, calati dalla sommità della cava da un elicottero. Un putiferio di rocce che saltano in aria, colpi da evitare in copertura, mentre la volta della caverna crolla distruggendo il tempio e tutto quello che stava sotto, compreso un ponte di pietra da attraversare saltando sui mozziconi delle colonne portanti. Questo fino all'irrompere di fiotti d'acqua che, spaccando le pareti, investivano Lara trascinandola pericolosamente verso uno strapiombo che era però anche l'unica via d'uscita dalla tomba stessa. Una scena mozzafiato che si chiudeva con la nostra eroina rannicchiata contro una roccia, ansimante e mezza affogata che si interrogava su quanto le era appena successo. Un commento di un collega seduto accanto è stato, a caldo: "Avessero mostrato questa parte in conferenza, sarebbe scattata una valanga di preorder!" Il perché non sia successo ce lo stiamo ancora chiedendo. Voi, però, state all'erta, perché non abbiamo ancora finito di raccontarvi e magari tra stasera e domani avremo ancora qualche altra succosa novità...
CERTEZZE
- Le parti di combattimento sembrano davvero poco lineari
- Le animazioni di Lara
- Il rendering degli ambienti e dei personaggi
- I tanti effetti che illuminano le parti al sole
DUBBI
- Inspiegabile scelta sulle parti da mostrare al grande pubblico
- La quantità del puzzle solving rispetto all'azione più pura