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Resident Evil 2 Remake - Cosa vorremmo in…

Dopo l'atteso annuncio di Capcom, uno dei giochi più amati dai fan di Resident Evil tornerà in una nuova veste sui nostri schermi

RUBRICA di Massimo Reina   —   03/09/2015

Cosa vorremmo in... è una rubrica a cadenza mensile dedicata ai giochi più attesi dal pubblico. Ma rispetto alle tradizionali anteprime, essa tratta l'argomento in maniera più diffusa, immaginando come potrebbe essere un titolo, o come si vorrebbe che fosse, piuttosto di come sarà.

Resident Evil 2 è uno degli episodi della saga più amati di sempre dai fan del survival horror di Capcom. Ne sono prova le decine di discussioni sul gioco che ancora oggi si possono trovare sui forum di tutto il mondo e la gioia con la quale è stata accolta in tal senso la notizia dell'inizio dei lavori sul suo remake, presumibilmente per console di nuova generazione e PC, sotto l'occhio vigile di Yoshiaki Hirabayashi. Capcom, da sempre attenta al pubblico e al suo portafogli, ha subodorato l'affare e dopo un lungo tentennamento ha quindi finalmente rotto gli indugi e deciso di accontentare i fan. Ma in attesa di informazioni ufficiali, come potrebbe essere rielaborato dal punto di vista soprattutto delle meccaniche di gioco, il secondo episodio della serie? Sarà una sorta di avventura incentrata su elementi d'azione sul modello di Resident Evil 5 oppure opterà per un gameplay concettualmente più simile a quella originale, con situazioni e momenti che valorizzano quindi la tensione e i colpi di scena piuttosto che quelli sparatutto? Oppure, ancora, Capcom terrà un piede qua e uno là, cercando ancora una volta un difficile equilibrio e optando per la classica via di mezzo, prendendo come riferimento i singoli capitoli di Resident Evil 6? Noi, in attesa di risposte ufficiali, lo abbiamo immaginato così.

Capcom ha annunciato l'atteso remake di Resident Evil 2: noi abbiamo provato a immaginarlo

Paura nella città dei morti viventi

Iniziamo col sottolineare il fatto che noi, in base ai nostri gusti personali, vorremmo che il remake di Resident Evil 2 fosse fortemente pensato per l'esperienza in singolo e incentrato ovviamente su elementi classici quali la tensione, l'esplorazione, l'atmosfera. Che, compatibilmente con il nuovo contesto tecnico offerto dalle performanti piattaforme sulle quali il gioco verrebbe realizzato e dunque alle aspettative dei fan, fosse l'equivalente moderno di Resident Evil su Gamecube: un gioco che sappia muoversi sui binari tracciati dall'originale, ampliandone il mondo, la storia e la struttura, senza per questo trascurare l'integrazione di alcuni inediti elementi di gameplay, comprese la telecamera libera dei giochi moderni e una grafica spettacolare. Per iniziare, noi prenderemmo qualche spunto da alcuni episodi dei fumetti di Resident Evil: The Official Comic Magazine, e il resto dal romanzo La città dei morti di S.D. Perry, che è ambientato proprio durante i fatti di Resident Evil 2, ma che per ovvie ragioni è più dettagliato in termini di contenuti narrativi.

Resident Evil 2 Remake - Cosa vorremmo in…

In termini di gameplay, renderemmo quindi giocabile tutta l'introduzione che nel gioco originale del 1998 era stata affidata ai filmati, ampliando il percorso che i due protagonisti dell'avventura dovrebbero compiere per riunirsi e per andare alla stazione di polizia di Raccoon City. Immaginate quindi il giovane agente Leon Kennedy che nell'ottobre del 1998 arriva in città per prendere servizio attivo fra le forze dell'ordine locali, e si imbatte nel corpo di una ragazza in mezzo alla strada, sepolto da una decina di corvi intenti a banchettare sui suoi resti. Il giocatore entrerebbe quindi in azione proprio da lì: Leon scenderebbe dall'auto, controllerebbe il corpo, analizzerebbe l'area del crimine, ma verrebbe poco dopo aggredito sia dal cadavere della giovane morta che si risveglia, che da alcuni zombi piombati dai vicoli adiacenti. All'incirca nello stesso momento, lungo un altro percorso, giocando come Claire Redfield ci si troverebbe in una situazione analoga, attaccati e costretti alla fuga a piedi. Dopo varie vicissitudini Leon e Claire si incontrerebbero nel famoso fast food vicino al distributore di benzina che abbiamo visto nell'introduzione filmata del gioco originale. Da lì poi potrebbero muoversi per le caotiche strade di Raccoon City piene di gente in fuga, poliziotti che sparano e zombi che arrivano da tutte le parti, un po' come abbiamo visto nel sesto capitolo della saga, e a livello di gameplay avremmo una sistema di co-op fra i due eroi. Questo almeno fino a quando non ritrovano la macchina e si mettono in marcia verso la stazione di polizia, rientrando in termini di narrazione (e di giocabilità) all'interno dei binari del Resident Evil 2 di PlayStation uno.

Ada, Hunk e possibili nuovi scenari

Ad ogni modo, pure dopo l'incidente d'auto che separa i due fuggiaschi, mantenendo alcune delle scene clou del titolo originale come la morte del venditore di armi Robert Kendo barricato nel proprio negozio, vorremmo che per arrivare nell'edificio delle forze dell'ordine di Raccoon City si operassero percorsi differenti e meno immediati. Dentro la stazione di polizia, che immaginiamo venga resa più credibile a livello di struttura e conformazione degli uffici, tenendo però sempre in mente la base dell'originale, sarebbe bello poter incrociare più superstiti, magari in un'ala dell'edificio piena di poliziotti e civili, dai quali ottenere qualche missione secondaria. Oppure per le strade della città o all'interno di qualche nuova area appositamente pensata per il remake, soprattutto quando i protagonisti escono dalle fogne-laboratorio di Birkin.

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Una volta completate le campagne di Leon e Claire si potrebbero poi sbloccare quelle di Ada Wong, Hunk e Sherry Birkin o Brian Irons, che seguendo un po' la struttura di quelle principali potrebbero servire non solo ad ampliare l'offerta, ma anche a fornire ulteriori dettagli sulla trama, presentando dei nuovi punti di vista.

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Nei panni della sensuale spia di origine asiatica si potrebbero per esempio esplorare scenari mai visti prima mentre è alla ricerca del presunto fidanzato, John, e di un campione di G-virus dai laboratori della Umbrella di Raccoon City per ordine di Albert Wesker, fino a quando, come nell'originale su PlayStation, finisce per incrociare il suo cammino con quello di Leon in alcuni momenti della storia. Solo che questa volta sarebbe l'utente a guidarla fisicamente in tutti quei segmenti che nel Resident Evil 2 del 1998 erano invece lasciati a delle scenette precalcolate. Tutto fino allo scontro con il Tyrant T-0400TP e alla fuga dalla città. In quelli del mercenario a capo dell'Alpha Team della Umbrella Security Service, gli utenti potrebbero invece operare per cercare di sottrarre allo scienziato William Birkin la sua nuova e distruttiva invenzione, il G-virus (versione potenziata del precedente T-virus). Rimasto da solo dopo l'annientamento del suo gruppo ma con i mano un campione del prezioso agente patogeno, il signor Morte dovrebbe poi attraversare le fogne e la stazione di polizia per raggiungere il tetto dell'edificio, e da lì fuggire in elicottero. Non vorremmo però che lo scenario si riducesse a una carneficina costante, pertanto ci piacerebbe che Capcom studiasse invece dei percorsi all'interno delle strutture citate poc'anzi, che prevedessero una serie di azioni differenti. Hunk potrebbe ad esempio trovarsi inizialmente con poche munizioni e dunque costretto a usare la testa piuttosto che la forza bruta. Di conseguenza dovrebbe agire con attenzione, distraendo i nemici, nascondendosi, prendendoli quando possibile alle spalle o attirandoli in trappola con qualche escamotage.

Resident Evil 2 Remake - Cosa vorremmo in…

Tante opzioni

Per Sherry Birkin, invece, si potrebbe pensare a uno scenario più breve, considerando l'età e le caratteristiche del personaggio, guidandola in un livello fortemente incentrato sulla mimetizzazione e l'azione stealth. Se invece gli sviluppatori optassero per sostituirla con il corrotto capo della polizia di Raccoon City, Brian Irons, allora si potrebbe pensare di raccontare la sua discesi agli Inferi dopo lo scoppio dell'epidemia in città e dopo che è stato infettato con il T-virus.

Resident Evil 2 Remake - Cosa vorremmo in…

Sotto i suoi effetti l'agente diventerebbe sempre più paranoico, soffrendo di allucinazioni e agendo in maniera irrazionale, con tutte le conseguenze del caso sulle meccaniche di gioco. Altrimenti si potrebbe immaginare un livello antecedente ai fatti di Resident Evil 2. Ad ogni modo, esiste sempre l'opzione DLC per introdurre nuovi scenari o personaggi all'interno del mondo di gioco, a patto che questi extra abbiano poi prezzi abbordabili e contenuti all'altezza delle aspettative. Non mancherebbero certo aree interessanti da proporre ai fan. Hunk potrebbe tornare protagonista di uno scenario ambientato nella Rockfort Island di Resident Evil Code: Veronica X, dove il mercenario si reca per consegnare un carico ad Alfred Ashford, come descritto in un file di rapporto leggibile nel videogioco. E che dire di un DLC con Jill durante le fasi iniziali di Resident Evil Nemesis, o con Barry Burton in azione fino al momento in cui va a salvare la collega (e Carlos Oliveira) a bordo di un elicottero? O ancora le ultime ora di vita di Robert Kendo, il proprietario del negozio d'armi che fa una brutta fine all'inizio di Resident Evil 2 su PlayStation? Questo è quanto abbiamo pensato noi per il remake di Resident Evil 2, ma siamo certi che si potrebbero sviluppare mille altre idee originali o perlomeno interessanti sul tema. Voi, per esempio, come lo vorreste?