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Draghi online

Ce l'avrà fatta Capcom a rendere Dragon's Dogma un buon gioco online?

ANTEPRIMA di Simone Tagliaferri   —   28/09/2015

Dragon's Dogma è stato uno dei quei titoli passati come una meteora nel mondo dei videogiochi. Quantomeno non si è evoluto come molti si aspettavano in una serie, ma è vissuto in uno splendido isolamento fino all'annuncio che non ci sarebbe stato nessun seguito. Quando Capcom ha annunciato Dragon's Dogma Online per molti è stato un brutto colpo. Perché farlo diventare un MMORPG free-to-play? Eppure non era stato lo stesso publisher giapponese a dichiarare di essere rimasto sorpreso dal successo del primo capitolo? Purtroppo si tratta di una questione che non troverà risposta, almeno a breve, perché gli unici che potrebbero chiarirci qualcosa sono i vertici della società di Gun Smoke. Di nostro possiamo ipotizzare che la scelta sia stata fatta per seguire i mutamenti del mercato, soprattutto quello orientale, dove i titoli tradizionali perdono sempre più terreno nei confronti dei nuovi modelli di gaming, ossia il mobile e il free-to-play. Così eccoci qui a parlare dell'inatteso e non molto amato, per usare un eufemismo, Dragon's Dogma Online, disponibile da qualche settimana in Giappone. Saranno solo pregiudizi?

Classi e mondo di gioco

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La prima cosa che si nota giocando è il sistema di combattimento. Chi ha già provato Dragon's Dogma dovrebbe sapere di cosa stiamo parlando, visto che è rimasto praticamente identico. Quindi non stiamo parlando di un gioco di ruolo vero e proprio, ma di un gioco di ruolo d'azione con combattimenti più dinamici della media. Ma andiamo con ordine. All'inizio dell'avventura bisogna creare un personaggio scegliendo una tra quattro classi: il Combattente, specialista nel corpo a corpo; il Cacciatore, ovviamente abile negli attacchi a distanza; il Sacerdote, facilmente immaginabile come il guaritore del gruppo, lo Shield Sage, chiamato confidenzialmente dagli amici zio Tank. Ci sono anche quattro classi avanzate in cui si possono far sviluppare i personaggi base, che sono: il Cercatore, un altro damage dealer; lo Stregone, anch'esso orientato a fare danni; il Guerriero, indovinate un po', e l'Arciere elementale. Insomma, di originalissimo non c'è davvero molto, ma andiamo avanti. Creato il personaggio si entra subito in gioco nella città principale dove è possibile svolgere tutte le azioni mondane: andare in cerca di altri giocatori per formare un party, assumere dei seguaci, o pedine, se si vuole andare in solitaria, creare oggetti, cambiare classe, ottenere quest, parlare con i PNG del più e del meno per avere informazioni sui fatti generali e così via. Formato il party, di umani e non, e conclusi i preparativi si può uscire dall'area andando a esplorare il mondo di gioco. L'unica zona in cui si possono incontrare altri giocatori è la città, perché le altre regioni sono istanziate. Quando si è sul campo si fanno sostanzialmente tre cose: si combatte, si raccoglie bottino e si cercano dungeon. Questi ultimi richiedono che tutti i giocatori ci entrino fisicamente per essere affrontati. C'è anche un sistema di teletrasporto, ma richiede che almeno un membro del party abbia già visitato l'area in cui ci si vuole recare. Oltretutto non è possibile teletrasportare il party direttamente nei dungeon, quindi a volte gli spostamenti possono diventare un po' tediosi.

Scoprite le potenzialità di Dragon's Dogma Online nella nostra ricchissima anteprima

Sistema di combattimento

La parte migliore di Dragon's Dogma Online sembra essere il sistema di combattimento, ereditato dal gioco offline. Di base potremmo definirlo un copia/incolla, visto che è quasi identico, a parte gli aggiustamenti dovuti alla natura online del nuovo gioco. C'è veramente tutto, compresa la possibilità di salire sui boss per provare a eliminarli. Non è facile come sembra, visto che quando si infuriano possono colpire i giocatori che gli saltano in groppa, facendogli molto male. Quando si cavalca un boss o un nemico molto grosso, bisogna fare attenzione alle icone che appaiono, per agire con prontezza.

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L'icona che indica il pericolo maggiore è quella rossa, che impone di saltare a terra il prima possibile, pena subire un'immensa quantità di danni. Comunque vada attaccare un boss saltandogli sopra consuma carrettate di Stamina, quindi conviene sempre portarsi dietro un bel po' di pozioni per recuperarla. Per curarsi bisogna tornare alle locande. Quella cittadina ha dei prezzi molto accessibili, mentre quelle dei villaggi sparsi per i territori costano come hotel cinque stelle in alta stagione, pure se sono delle topaie. Per il resto il sistema di combattimento prevede attacchi base o speciali, diversi a seconda della classe e delle skill sviluppate. Queste ultime vanno migliorate nel classico albero delle skill. Diciamo che, più propriamente, vanno selezionate, perché se ne possono usare un massimo di quattro attive alla volta, con l'aggiunta di quindici punti di skill passive (ognuna ha un suo valore in punti che va a consumare il totale disponibile). Diciamo che all'inizio Dragon's Dogma Online non è molto difficile. I boss stessi non richiedono grossa dedizione, come avviene in altri MMORPG, perché basta studiarne il comportamento per riuscire ad anticiparli, un po' come accadeva in Dragon's Dogma versione offline. Ovviamente più si avanza e più la sfida si fa impegnativa, ma questo era abbastanza scontato, anche perché ci sono oggetti da comprare con soldi veri che altrimenti rimarrebbero a prendere la muffa nel negozio virtuale del gioco.

Chi paga vince?

Il sistema di microtransazioni di Dragon's Dogma Online è particolarmente aggressivo, perché prevede dei grossi vantaggi in termini di equipaggiamento. I filo giapponesi lo descriverebbero come un sistema Gashapon, o Gacha, ossia si paga per prendere dei pacchetti con dentro degli oggetti casuali, tra i quali viene assicurata la presenza di pezzi di valore.

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Avete presenti le microtransazioni di Farmvilleout... ahem, Fallout Shelter? Ecco, il principio è più o meno quello. Si tratta di un sistema molto apprezzato in Giappone e diffusissimo a livello mobile. Spendendo soldi è facile trovare equipaggiamento migliore di quello ottenuto in gioco, sia uccidendo mostri, sia tramite artigianato o crafting, come direbbero quelli che la sanno lunga. Addirittura si possono ottenere delle armi di livello inferiore rispetto a quelle che si trovano giocando, ma con delle caratteristiche nettamente superiori. Insomma, non c'è da specificare che trattandosi di un titolo free-to-play in qualche modo devono pur mantenerlo, quindi immaginiamo che sia giusto che così. Certo, passare decine di ore in gioco per ottenere risultati più magri di chi spende dei soldi può far storcere il naso, ma è la modernità. Comunque Capcom ha dichiarato che gli oggetti migliori si possono ottenere solo giocando. Speriamo che abbiano mantenuto la parola. Oltre ad acquistare pacchetti di oggetti casuali, è possibile anche abbonarsi per diventare utenti premium. I vantaggi dell'abbonamento sono diversi, a partire dall'aumento dello spazio per conservare il bottino, con la possibilità di accedere a quelli immagazzinati anche nelle piccole città, passando per l'utilizzo illimitato delle pietre della resurrezione e per la velocizzazione dell'accumulo di punti esperienza e oro. Vengono anche tolti dei limiti nella vendita degli oggetti. Complessivamente non c'è niente di indispensabile, ma si tratta di una serie di benefici che alla lunga possono tornare molto comodi, soprattutto quando la sfida si fa più dura, facendo risparmiare tempo e garantendo la possibilità di giocare con maggiore continuità.

Pedine

Ovviamente Dragon's Dogma Online ha una storia, che si sviluppa attraverso una serie di quest. Le prime missioni servono per prendere confidenza con il gioco, quindi per introdurre il sistema delle pedine o seguaci.

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Si tratta sostanzialmente di alleati personalizzabili in tutto come fossero personaggi giocanti e che, volendo, possono essere affittati agli altri giocatori. Sono molto comodi, soprattutto per il crafting, ma danno anche parecchi problemi. Ad esempio alcune classi, come lo Shield Sage, sembrano non comportarsi come dovrebbero in combattimento, quindi diventa difficile affidarsi completamente a loro per essere coperti. Comunque non vanno sottovalutati e in generale funzionano, soprattutto se non si vuole giocare con gli altri. Un party formato solo da seguaci permette infatti di affrontare Dragon's Dogma Online come se fosse un titolo single player. Chi non ha tempo da perdere per andare alla ricerca di altri esseri senzienti (o quasi) con cui giocare, apprezzerà sicuramente. Certo, così si perde parecchio dello spirito del gioco, ma c'è gente a cui interessa poco l'online. Comunque, il lato peggiore di Dragon's Dogma Online, che non crediamo potrà migliorare con la versione occidentale, è quello grafico. Mettiamola così: personaggi a parte, che sono ben modellati, su PlayStation 3 si tratta di un gioco graficamente mediocre... figuratevi su PlayStation 4 e PC. Certo, non si tratta di una caratteristica essenziale per il genere, ma qualcosa di meglio si poteva fare, visto che la concorrenza ha superato questo livello da tempo.

CERTEZZE

  • Il sistema di combattimento è quello di Dragon's Dogma
  • Scenario interessante

DUBBI

  • Tecnicamente arretrato
  • Sa molto di già visto