Abbiamo potuto dare un'occhiata da vicino a The Park con una demo giocata da Joel Bylos, direttore creativo di Funcom che abbiamo già avuto il piacere di conoscere durante alcuni eventi dedicati a The Secret World. Proprio grazie all'intervento di Bylos, l'MMO esoterico è passato alla formula free-to-play sopravvivendo a una fase difficile, ma in questo caso il titolo Funcom ci interessa per un altro motivo. Il parco dei divertimenti di questo nuovo prodotto è ambientato nello stesso mondo, anche se la struttura di gioco non ha nulla a che vedere con quella The Secret World. Ci troviamo infatti nel campo delle avventure in prima persona con una forte narrazione ambientale fatta di descrizioni, stralci di giornale, mappe del parco per orientarsi e strutture da esplorare. Lo stile è quello di titoli come The Vanishing of Ethan Carter ma in questo caso la dimensione psicologica assume caratteri decisamente differenti. La protagonista di The Park è Lorraine, una madre single che cerca di raggiungere suo figlio nel parco dei divertimenti Atlantic Island Park, creato nel 1977 dall'eccentrico affarista Nathaniel Winter. In pochi anni le risate dei bambini tanto amati da Winter si sono trasformate in drammatici titoli sui quotidiani tra uccisioni grottesche, incidenti orribili e misteriose presenze. E chi aiuterà Lorraine a ritrovare suo figlio in questo luogo lugubre? Noi, ovviamente...
Funcom torna alle avventure grafiche con The Park, un parco dei divertimenti da brivido
Un crescendo di tensione
Lorraine e suo figlio Callum si trovano alle porte dell'Atlantic Island Park quando il bambino inizia ad allontanarsi rifiutando di rispondere ai richiami della madre. Lorraine segue la voce di Callum lungo una ripida scala mobile che conduce alle attrazioni, quando la notte cala improvvisamente. Arrivata finalmente in cima, la nostra protagonista si trova di fronte a un panorama desolante. Il parco, immerso nel buio, appare trasformato e abbandonato anche se rifiuti, erbacce e strutture fatiscenti non sembrano scoraggiare Callum che ci appare brevemente di fronte, quasi come fosse un'ombra, per fuggire nuovamente. Lorraine prova a chiamarlo e il bambino risponde divertito ma continua ad allontanarsi: qui inizia l'avventura che ci porta a esplorare le diverse attrazioni del parco in un crescendo di ansia. Ed è proprio questo lo scopo degli sviluppatori, che hanno voluto creare una breve esperienza, della durata massima di circa due ore, caratterizzata da una forte intensità. I valori produttivi sono piuttosto alti con l'Unreal Engine che, soprattutto per quanto riguarda l'illuminazione, mostra i muscoli benché la resa complessiva non sia certo da mascella a terra.
Siamo comunque rimasti deliziati dalle animazioni sinuose dell'oscura figura che si intravede di tanto intanto, dai riflessi in tempo reale di innumerevoli specchi e dal fatto che ogni attrazione funzioni e sia basata sulla fisica, non su animazioni precalcolate. Questo significa che possiamo farci un giro su tutte le giostre o controllarle dai relativi pannelli, così come possiamo esplorare interamente la casa degli orrori nell'ovvia speranza che Callum si sia nascosto nell'inquietante struttura. Nonostante il dinamismo di alcuni elementi, The Park non è un'avventura aperta. Esplorazione e narrazione sono fortemente guidate per dare una coerenza alla progressione psicologica della protagonista. Ma è anche possibile disattivare gli aiuti e trovare un pizzico di soddisfazione nell' individuare da soli segreti, dettagli sul parco e particolari inquietanti. Inoltre nei panni di Lorraine possiamo chiamare Callum in ogni momento, per provare a capire dove si trova da un'eventuale risposta del bambino. È qui che entra in campo un elemento particolare del coinvolgente e curato comparto audio: la voce della protagonista cambia, infatti, a seconda della situazione. Nei momenti di tensione Lorraine non riesce a correre e la sua voce trema, singhiozza, prende una piega drammatica che scivola in ricordi e considerazioni sul rapporto col figlio, in esclamazioni di terrore e in battute sussurrate nella speranza di allontanare la tensione. Ma questa cresce inesorabilmente così come cresce la sensazione che davanti a noi ci sia qualcosa di inevitabile. Ed è proprio questo quello che Funcom vuole farci provare in un titolo che, per quanto abbiamo visto, funziona anche grazie a uno stile particolare che mescola attrazioni vintage e cartonati sorridenti con momenti di pura angoscia. Spiazzare il giocatore è un buon modo per mantenere la sospensione dell'incredulità, quantomeno in un'esperienza di durata paragonabile a un film. Ma non è detto che puntare sull'intensità sia un male e il prezzo è commisurato a un'esperienza che potrebbe riportare Funcom a dire la sua in un settore, quello delle avventure grafiche, che qualche anno fa l'ha vista tra i protagonisti assoluti. Inoltre l'idea di sfruttare come ambientazioni quelle degli MMO sviluppati dalla software house non è niente male e potrebbe dare inizio a una serie di esperimenti interessanti. Ovviamente questo dipenderà dalla risposta dei giocatori e proprio per questo Funcom potrebbe anche adattare i sottotitoli di The Park in italiano, anche se per ora la nostra lingua non figura tra quelle supportate. L'uscita è prevista per settimana prossima, quindi pochi giorni e potremo dirvi come è andata.
CERTEZZE
- Coinvolgente e inquietante
- Cura per il dettaglio elevata
- Comparto audio integrato nel gameplay e di ottimo livello
DUBBI
- L'esperienza è quasi interamente guidata
- Longevità ai minimi termini