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Irreversibile

Tutte le scelte fatte trovano un senso nell'ultimo episodio di Life is Strange

RECENSIONE di Andrea Rubbini   —   22/10/2015

Life is Strange è una serie composta da cinque episodi. Questa è la recensione del quinto episodio, scritto e parlato in inglese. Contiene spoiler crudeli.

Max si risveglia nella camera oscura di Mark Jefferson, un maniaco fissato con la ricerca dell'attimo in cui la purezza, intesa come unione tra giovinezza e innocenza, viene contaminata dalla corruzione. Forse non è un caso quindi se Max indossa una maglietta con sopra disegnata una sfinge testa di morto, uno degli indizi su cui indaga l'agente Starling nel Silenzio degli Innocenti. L'inizio del quinto episodio soffre a causa delle lungaggini che hanno caratterizzato ogni episodio di Life is Strange, con i personaggi che non resistono a spiegare in ogni dettaglio quello che sentono e desiderano, senza lasciare molto spazio al sottotesto, ma è solo un piccolo pedaggio iniziale per quello che è uno dei finali più completi e soddisfacenti incontrati in questo genere di giochi.

Irreversibile

È anche un finale dove si guarda molto e si gioca poco, ma questo è ormai parte integrante del genere. Per fortuna, quando è il momento di giocare, le decisioni da prendere sono rilevanti. Gli sceneggiatori ci fanno vivere un'escalation che finisce per metterci con le spalle al muro in maniera credibile ma sorprendente. Quando compaiono i titoli di coda, abbiamo finalmente stabilito chi è davvero Max Caulfield, almeno per quanto riguarda la sua visione della vita e del mondo in quella precisa stagione della proprio esistenza. Ebbene, se ci avete seguiti fino a qui, saprete che non siamo mai stati affascinati da Max e dal suo mondo. Le vicende di Life is Strange ci sono sempre suonate false, remote, ferme in superficie. E quel tornado inspiegabile temevamo fosse una trovata in stile Lost - lo mettiamo perché crea scompiglio ma Dio solo sa se troveremo una ragione valida prima della fine. Come se gli sceneggiatori di Life is Strange non avessero avuto il pieno controllo su quello che stavano creando. Invece è chiaro che sapevano il fatto loro. Il tornado ha una spiegazione, l'apparente superficialità degli eventi anche, e Max getta finalmente la maschera di ragazza perfetta che tutti devono amare per mostrare i turbamenti e le ombre che si agitano nella sua coscienza come in quella di ogni essere umano. Ma andiamo con ordine, anzi, secondo lo schema di Life is Strange, facciamo tutto al contrario, partiamo dalla fine. Che è poi l'inizio.

Life is Strange: Polarized porta la storia alle sue estreme conseguenze, e dà un significato alla serie

Volere è potere?

Alla fine della serie (spoiler tremendo in arrivo), Max è sola con la sua amica Chloe davanti al famoso tornado. Scopriamo che lo scompiglio ambientale è una conseguenza dello scompiglio che Max ha causato quando ha salvato la vita di Chloe per la prima volta. Da quel momento, il fato, l'universo, Dio o una qualunque forza superiore alla volontà dei singoli ha cercato di correggere l'errore indirizzando Chloe verso una nuova morte. Ma ogni volta Max si è opposta, e facendolo ha creato sempre più disordine nella trama della natura. Ecco perché la storia sembrava rimanere sempre in superficie: Max stava cercando con tutte le sue forze di prevenire qualunque alterazione dannosa. Eppure qualcosa le sfuggiva sempre; nuove piccole coincidenze si sommavano e creavano diramazioni che Max non riusciva più a tenere sotto controllo. Finché non è più stato possibile contenere la forza della natura che si è manifestata alle porte di Arcadia Bay.

Irreversibile
Irreversibile

Di fronte allo spaventoso tornado, Max deve scegliere se lasciare morire Chloe quel giorno cruciale, e prevenire così un disastro che mieterà molte vittime nella cittadina, oppure opporsi al volere supremo e indifferente della natura e salvare la sua amica. Anche a scapito delle tante persone che saranno uccise dal tornado. Il tema antico dell'autodeterminazione si somma qui al dilemma insolubile se la vita di un singolo valga quanto la vita di molti. Per nostra grande fortuna, il gioco ci dà la possibilità di prendere in prima persona questa decisione impossibile. Comunque, prima di arrivare a questo culmine, Polarized ci porta avanti e indietro nel tempo nel corso di una sequenza onirica che dura per tutto lo sviluppo centrale della storia. Riviviamo scene passate ma con una nuova consapevolezza, e vediamo il destino delle persone care a Max che si forma e si altera di fronte alle nostre decisioni. In questo caos c'è posto anche per alcuni momenti particolarmente soddisfacenti, come quando parliamo con Jefferson durante la lezione in classe del primo episodio, sapendo però che è un sadico assassino, o quando scegliamo finalmente se Warren sia o meno qualcosa di più di un semplice amico. Anche i nostri sentimenti verso Chloe vengono finalmente chiariti, in un triangolo amoroso influenzato da molte scelte fatte negli episodi precedenti. Non basta infatti rigiocare il quinto episodio due volte per sperimentare tutte le alternative. Il treno di cause e conseguenze di Life is Strange è infatti molto più complicato di quello che può sembrare. Tante decisioni passate si intersecano per produrre o meno certi effetti nel finale. Pensate che se nel quarto episodio abbiamo cercato di proteggere Victoria, nel quinto capitolo scopriamo che proprio la nostra generosità l'ha uccisa. E questa è sola una delle tante linee narrative con un finale ironico che si producono giocando a Life is Strange. Ognuno può trarre la propria conclusione. A noi ha detto una cosa molto chiara: i risultati delle nostre scelte non dipendono dalla bontà o meno delle nostre ragioni. E non è un tema da poco su cui riflettere. Il giallo sui cui si concentra tutta la vicenda, mentre sullo sfondo un'altra vicenda si sviluppa, rappresenta la realtà che Max non può sistemare. Alla fine qualcuno l'amerà, qualcuno l'odierà e qualcun altro dovrà necessariamente morire. Max, e noi con lei, è costretta a trovare una propria collocazione nell'universo. E a ben pensarci, non è affatto una cosa negativa.

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Processore Intel Core i7 2600
  • 8 GB di RAM
  • Scheda video NVIDIA GeForce GTX 560 Ti
  • Sistema operativo Windows 7

Requisiti minimi

  • Processore Core 2 Duo 2 GHz o equivalente
  • 3 GB di RAM
  • Scheda video ATI o NVIDIA con 512 MB RAM
  • Direct X 9.0c
  • Sistema operativo Windows XP SP3

Conclusioni

Versione testata PC Windows
Digital Delivery Steam, PlayStation Store, Xbox Store
Prezzo 19,99 €
Multiplayer.it
8.0
Lettori (122)
9.0
Il tuo voto

Era da tanto tempo che non ci capitava di giocare a un finale capace di dare un valore a tutti gli episodi precedenti, riscattandoli completamente alla luce di un senso che ci sfuggiva, pur affiorando qua e là. Se solo la scrittura dei dialoghi e delle scene fosse stata più compatta e incisiva, Life is Strange ci avrebbe probabilmente convinto fin dal principio. Anche così rimane comunque una delle opere migliori nel suo genere.

PRO

  • Finale potente che soddisfa pienamente
  • Ramificazioni complesse
  • Scene visivamente forti

CONTRO

  • Dialoghi ancora poco incisivi e prolissi
  • Si passa un po' troppo tempo con il joypad posato