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Deliri a quattro ruote

Abbiamo provato Trackmania Turbo e le cose più folli non sono i giri della morte!

PROVATO di Lorenzo Fantoni   —   29/02/2016

Sono ormai più di dieci anni che Trackmania ha deciso che i giochi di corsa classici erano troppo noiosi e ha scelto un'altra strada, fatta di giri della morte, curve paraboliche, salti lunghissimi e incidenti spettacolari. Una svolta che nel corso degli anni ha permesso al gioco di costruirsi una solida base di utenti che adorano la sua pazzia e soprattutto non vedono l'ora di mostrare alla community il frutto delle proprie fatiche. Perché se c'è una cosa di Trackmania più estrema del domare un percorso tortuoso, è crearne uno ancora più incasinato e vedere gli altri che cercano di battere il tuo tempo. Ovviamente tutto ciò è presente anche nella nuova incarnazione, che abbiamo potuto toccare con mano negli studi milanese di Ubisoft, scoprendo alcune interessanti novità.

Abbiamo provato Trackmania Turbo e le cose più folli non sono i giri della morte!

Un mondo di piste

Non si può dire che l'offerta di Trackmania Turbo sia limitata: parliamo di oltre 200 tracciati, divisi in cinque leghe a difficoltà crescente, spalmati in quattro differenti ambientazioni che vanno dalla città ai boschi, passando per spiagge, campagna e atmosfere più industriali. Ogni gara ha tre differenti medaglie che possiamo ottenere: bronzo, argento e oro, e ovviamente a ciascuna di essere corrisponde un tempo migliore, visualizzato mentre corriamo da una ghost car che rappresenterà nei percorsi più difficili il nostro incubo peggiore.

Deliri a quattro ruote

Per accedere alle ultime due leghe è necessario sbloccare un determinato numero di medaglie argento e oro per ogni ambientazione. È giusto notare che la maggior parte dei tracciati sono piste abbastanza brevi, nell'ordine dei 40 o 50 secondi di percorrenza, che devono essere affrontate per un solo giro. Brevissime iniezioni di adrenalina in cui il minimo errore può essere fatale e che probabilmente ripeterete centinaia di volte per limare il tempo perfetto. Esistono poi percorsi più lunghi e tortuosi su cui per laurearci campioni dovremo resistere in testa per ben tre giri. Nella nostra prova, che comprendeva le prime tre leghe e tutte le ambientazioni, questo tipo di tracciati era presente almeno una volta per tipologia di scenario e in ogni lega, quindi parliamo di 12 gare più lunghe. Non sappiamo se anche nelle serie Rossa e Nera, le più difficili, la situazione sia la stessa o no. Per quanto riguarda il design, diciamo che negli studi di Nadeo deve girare della roba buonissima, perché la varietà di situazioni in cui ci ritroveremo a guidare è veramente alta: canyon tortuosi in cui dovremo guidare pulitissimo seguiti da momenti di puro off-road in controsterzo, che si alternano a salti lunghissimi e giri della morte mozzafiato. In una pista addirittura ci ritroveremo a correre all'interno di una galleria che gira su se stessa, si contorce come le budella di un serpente e in cui è facilissimo perdere l'orientamento e non capire più quale sia il sopra e il sotto. Curiosamente, ogni volta in cui verremo coinvolti in un giro della morte l'inquadratura cambierà automaticamente passando alla visuale in soggettiva, probabilmente per evitare problemi con la telecamera posta alle spalle dell'auto.

Guida senza pensieri

Ovviamente il modello di guida di Trackmania Turbo è totalmente votato all'arcade. Le auto sono praticamente dei bolidi velocissimi privi di inerzia e peso che possono essere mandati in sbandata senza doversi preoccupare del testa coda. Purtroppo non potremo scegliere l'auto all'inizio della gara, ma dovremo farci bastare quella standard.

Deliri a quattro ruote

Una scelta dovuta probabilmente al fatto di voler standardizzare i tempi e semplificare il design delle piste. Per quanto riguarda le caratteristiche dei mezzi, ci sono alcune differenze: le Dune Buggy sono senza dubbio più soggette alla sbandata e maneggevoli rispetto a una specie di Formula Uno dal raggio di sterzata molto ampio, con le quali sarà essenziale impostare le giuste traiettorie. Lo stile di guida è legato soprattutto alle ambientazioni: in Canyon Drift, come suggerisce il nome, saremo spinti verso una guida più "sporca" rispetto a International Stadium, dove sarà premiata una guida pulita. Parlando del modello fisico, le auto sono ovviamente leggerissime, il che può rappresentare un problema durante alcune sequenze di salti, che tendono a rendere le auto ingovernabili, o quando inspiegabilmente troviamo qualcosa sul percorso che ci manda a ruote all'aria senza capire minimamente il perché. Fortunatamente sono piccolezze, quando farete un errore in Trackmania Turbo saprete quasi sempre perché la situazione è andata male. Tecnicamente parlando abbiamo provato il gioco su PlayStation 4 e tutto è filato liscio come l'olio con una risoluzione di 1080p per 60 frame al secondo, ma d'altronde per un gioco così non ci potevamo aspettare niente di meno. Interessante anche il fatto che la colonna sonora, composta prevalentemente da ossessivi ritmi dance, si adatti alla nostra guida, aumentando ritmo e volume col salire dei giri del motore.

Follie cooperative

Ma Trackmania Turbo non è fatto solo di corse contro il cronometro. Intanto c'è tutta la parte relativa alla costruzione dei tracciati, che sarà la spina dorsale del gioco ma che abbiamo potuto soltanto scorgere e che permetterà ai più creativi di progettare dei veri e proprio incubi fatti di sopraelevate, galoppate nei campi, salti chilometrici e sfide alla gravità. Inoltre, esiste una "modalità segreta" che oltre a creare dei tracciati permette di sfruttare una serie di modificatori casuali legati ai tasti che premeremo sul pad prima dell'inizio della gara.

Deliri a quattro ruote

A volte andremo più veloce, altre avremo una gravità minore, oppure esploderemo al minimo contatto con le barriere, chi lo sa! Per chi poi volesse invitare qualche amico a casa, Trackmania Turbo si candida a gioco perfetto per movimentare le vostre serate. Per prima cosa c'è il classico split screen per quattro giocatori che promette di regalare grandissimi momenti di agonismo e odio reciproco, ma soprattutto sono presenti una modalità hot seat e quella cooperativa. Sì avete capito bene, cooperativa, ma procediamo con ordine. Nella modalità hot seat fino a otto giocatori si sfidano per chi fa il giro più veloce. L'ultimo deve ripetere il giro finché non fa meglio almeno del penultimo, il problema è che ogni partecipante ha un determinato ammontare di "benzina" che può utilizzare, sufficiente per tre o quattro tentativi, prima di essere eliminato, quindi il numero di giocatori in gara si assottiglierà fino a decretare il vincitore. Ma per apprezzare la vena di follia che scorre in Trackmania Turbo bisogna assolutamente provare il Double Driver Mode. In questa modalità due giocatori controllano contemporaneamente l'auto, che seguirà solo i comandi che vengono impartiti nello stesso modo, altrimenti proseguirà dritta. Se i due piloti non si coordinano si sbatte, se uno dei due è indeciso, non conosce la pista o non si fida dell'altro si sbatte, in un continuo addossarsi colpe e meriti. È un'idea assurda, ma come spesso accade in questi casi funziona alla grande ed è senza dubbio uno dei valori aggiunti di questo titolo.

CERTEZZE

  • Ottimo track design
  • Hardcore, ma con la giusta curva di apprendimento
  • La modalità cooperativa è geniale
  • Estremamente fluido
  • Un sacco di piste già pronte

DUBBI

  • Sarà facile costruire un tracciato usando il pad?
  • In single player quanto sarà profondo?
  • Il prezzo è ancora da capire