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Cosa c'è da sapere sul film di Warcraft

Oggi Warcraft: L'inizio arriva in tutte le sale cinematografiche, scopriamo insieme i retroscena del film

SPECIALE di Christian Colli   —   01/06/2016

Oggi arriva nelle sale cinematografiche nostrane l'attesissimo Warcraft: L'inizio. Si tratta di un film di monumentale importanza per i fan della serie targata Blizzard e del mercato videoludico in generale, poiché il regista Duncan Jones si è preso la difficile responsabilità di rianimare lo sfortunato settore degli adattamenti cinematografici ispirati ai videogiochi, il quale ci ha dato ben poche soddisfazioni negli ultimi anni, tra semplici flop al botteghino o fallimenti catastrofici che hanno messo in ginocchio intere società. Annunciato nell'ormai lontano 2006 da Legendary Pictures e Blizzard Entertainment, il film ha vissuto una lavorazione lunga e travagliata che è durata ben dieci anni: per i milioni di appassionati che seguono l'universo concepito dai ragazzi di Irvine fin dal 1994, l'uscita del film rappresenta il coronamento di un piccolo sogno, una specie di riscatto nei confronti di un pubblico che magari ha sempre snobbato i videogiochi. Blizzard ci ha raccontato una storia incredibile in tutti questi anni, ora dobbiamo solo scoprire se il figlio del compianto David Bowie ha girato un film alla sua altezza. In attesa del nostro parere di videogiocatori, vi raccontiamo com'è nato Warcraft: L'inizio e cosa bisogna assolutamente sapere prima di entrare in sala.

Ecco cosa c'è da sapere su Warcraft: L'inizio, l'adattamento cinematografico del famoso titolo Blizzard

C'era una volta Sam Raimi

Come dicevamo, il primo, leggendario annuncio risale al lontano 9 maggio 2006 e a un comunicato stampa in cui Blizzard annunciava la partnership con Legendary Pictures per portare sul grande schermo il suo franchise più popolare in assoluto. Il film sarebbe dovuto uscire nel 2009 ma fu poi rimandato una prima volta al 2011 e, in seguito, a data da destinarsi. Appena ufficializzato, il film di Warcraft si imbatté immediatamente in una terrificante minaccia: Uwe Boll. Il famigerato regista tedesco, già autore di tie-in videoludici al limite del trash come Postal e Alone in the Dark, si era proposto per prendere il timone del film, ma Blizzard lo aveva candidamente rifiutato e deriso in pubblico.

Cosa c'è da sapere sul film di Warcraft

Del resto stiamo parlando di un tizio che ha girato film ispirati ai videogiochi sostenendo che il videogiocatore tipo è un pirata di software che non merita il suo rispetto, quindi non vi era da stupirsi. Inoltre, Blizzard aveva Sam Raimi. Il regista della prima trilogia di Spider-Man e della famosissima saga de La Casa aveva accettato di dirigere Warcraft non appena Blizzard lo aveva contattato, dichiarandosi entusiasta di poter mettere le mani su un franchise che amava molto. Le cose, però, andarono in modo completamente diverso.

Cosa c'è da sapere sul film di Warcraft

A Raimi la sceneggiatura firmata a quattro mani da Chris Metzen - praticamente il creatore dell'universo di Warcraft - e Charles Leavitt non piacque, così propose una sua visione del film alla Legendary Pictures e lavorò per quasi un anno a un nuovo copione solo per scoprire che a Blizzard non andava bene fin dall'inizio. Dovendo ricominciare tutto da capo, il tempo agli sgoccioli, Raimi decise di tirarsi fuori dall'intero progetto, abbandonando la barca per dedicarsi a una produzione molto più allettante: Il grande e potente Oz. Solo qualche tempo dopo Blizzard riuscì a trovare un sostituto alla sua altezza. Duncan Jones aveva già diretto gli ottimi Moon e Source Code, ma era anche e soprattutto un vero e proprio fanatico di World of Warcraft, capace di arrivare in ritardo sul set perché era rimasto in piedi a giocare fino a tardi la sera prima. Ironicamente, la seconda sceneggiatura non piaceva neppure a Jones, il quale la trovò fin da subito troppo stereotipata: c'erano gli umani buoni che combattevano gli orchi cattivi, una prospettiva decisamente diversa da quella che Blizzard aveva offerto in tutti quegli anni tra la trilogia di strategici e il pluripremiato MMORPG che le aveva fatto seguito. Questa volta Blizzard fu costretta a cedere e ad autorizzare il nuovo copione, corretto da Jones in prima persona secondo la sua personale visione della storia. Fu allora che il film di Warcraft cominciò a prendere davvero vita.

Mondo Azeroth

La cosa più importante che bisogna capire prima di acquistare il biglietto è che Warcraft: L'inizio non è il film di World of Warcraft. Nelle due ore circa della durata non vedrete mai Arthas il Re dei Lich, Jaina Marefiero o il carismatico Thrall... anzi, no, non è vero, perché Thrall c'è, e lo avete già intravisto nei trailer: è quel tenero orchetto in fasce che Durotan tiene nel palmo della mano. E questo perché il film si svolge svariati decenni prima degli eventi di World of Warcraft, dato che è effettivamente la trasposizione cinematografica di Warcraft: Orcs and Humans, il primissimo strategico della serie uscito nel 1994.

Cosa c'è da sapere sul film di Warcraft
Cosa c'è da sapere sul film di Warcraft
Cosa c'è da sapere sul film di Warcraft
Cosa c'è da sapere sul film di Warcraft

Jones, Metzen e soci hanno rimaneggiato la trama originale per renderla più consona a una proiezione cinematografica, ma nonostante la finestra temporale in cui si svolgono i fatti e i cambiamenti apportati alla storia che molti fan conoscono a menadito, sull'intera produzione aleggia comunque l'ombra del World of Warcraft MMORPG. Non solo nei set, che Duncan Jones ha infarcito di dettagli e particolari che richiamano più il mondo di Azeroth contemporaneo che quello originale, ma anche nel cast e nella produzione stessa. Jones e i ragazzi di Blizzard hanno scelto con cura i loro collaboratori, allo scopo di preservare il più possibile l'anima della serie. Anche il supervisore degli effetti speciali Bill Westenhofer (attualmente al lavoro su Wonder Woman) era un accanito giocatore di World of Warcraft, e si è assicurato che il team elaborasse la soluzione perfetta per rendere gli orchi in computer grafica assolutamente fedeli alle loro controparti videoludiche. Nella fattispecie, Robert Kazinsky, l'attore che ha prestato le sue movenze al personaggio di Orgrim, ha cominciato a giocare il MMORPG Blizzard nel 2006 con l'espansione The Burning Crusade e per qualche tempo ha militato in una delle gilde più famose del mondo: Kazinsky ha addirittura suggerito il modo migliore per riprodurre le particolarissime andature degli orchi. Il cast è infatti diviso tra attori che interpretano gli umani - come Travis Fimmel (Vikings) nei panni di Anduin Lothar e Dominic Cooper (Captain America, Mamma mia!) in quelli del re Llane Wrynn - e attori che si sono prestati alla motion capture per dare vita agli orchi, come Clancy Brown (Lost, 99 Homes) che interpreta il brutale Manonera o Daniel Wu nel caso del perfido Gul'dan. A loro si aggiunge in una via di mezzo anche Paula Patton (Mission Impossible: Protocollo Fantasma) che, vestendo i panni di Garona Mezzorco, si è sottoposta a un intenso make-up. Alcuni di questi personaggi sono ben noti anche agli ultimi acquisti di World of Warcraft che la serie di strategici negli anni '90 non l'hanno mai giocata, poiché li abbiamo visti e rivisti soprattutto nelle ultime espansioni: per esempio, Gul'dan sarà uno dei principali avversari nell'imminente espansione Legion, mentre Manonera ha dato filo da torcere ai giocatori fino all'anno scorso nella Fonderia Roccianera di Warlords of Draenor. Agli effetti speciali del film ha lavorato la prestigiosa Industrial Light & Magic, perciò possiamo stare tranquilli sull'impatto visivo degli orchi e di tutte le altre creature fantasy che popolano l'universo di Warcraft e che appariranno nel film. A preoccuparci, semmai, è sempre stato non tanto il contrasto tra gli orchi in computer grafica e gli attori in carne e ossa, ma la resa visiva dello stile cartoonesco che ha contraddistinto il franchise in tutti questi anni. Considerando i commenti non proprio positivi dei critici che hanno già visionato Warcraft: L'inizio in queste settimane, ammettiamo di essere un po' preoccupati sul versante cinematografico. Siamo sicuri, però, che Duncan Jones ha infuso nel progetto tutta la sua grande passione, e questo nonostante i gravi problemi personali che lo hanno tormentato durante tutta la lavorazione (nel 2013 diagnosticavano un tumore a sua moglie nel giorno del loro matrimonio, all'inizio del 2016 moriva di cancro suo padre David Bowie). Ora non ci resta che andare al cinema, sospendere l'incredulità e goderci quello che speriamo essere il primo adattamento cinematografico di un videogioco a non farci rimpiangere i soldi del biglietto.