Se avete letto la nostra recensione di Monster Hunter Generations, allora saprete sicuramente che il nuovo episodio della serie "action survival" targata Capcom vuole festeggiare il suo primo decennale con una specie di passaggio generazionale, attingendo alla crème de la crème dei mostri apparsi in queste prime quattro generazioni di Monster Hunter. Tra vecchie conoscenze e nuovi arrivati, ci siamo fermati a fare il punto della situazione, stilando una lista dei mostri che più ci è piaciuto cacciare in questi anni: la maggior parte delle creature elencate in questa top 10 appare in Monster Hunter Generations, Monster Hunter 4 Ultimate e Monster Hunter 3 Ultimate, ovvero gli episodi più facili da reperire che Capcom ha sviluppato per Nintendo 3DS negli ultimi tempi. Monster Hunter Generations, in particolare, è un ottimo punto di partenza per ogni cacciatore alle prime armi, grazie al sistema di combattimento maggiormente dinamico e a un livello di difficoltà più permissivo: non che premere tasti a caso serva a qualcosa, nel mondo di Monster Hunter...
Ecco quali sono i nostri dieci mostri preferiti di Monster Hunter!
Seltas Regina
Prima apparizione: Monster Hunter 4
La prima volta che abbiamo incontrato un Seltas siamo rimasti tutt'altro che impressionati. Assomiglia a un moscone cornuto, ma è maledettamente stupido e se non fosse per la saliva che sputa e che riduce la resistenza sarebbe quasi totalmente innocuo. Come si spiega? Molto semplicemente, il Seltas è un drone della Seltas Regina, il pezzo grosso della sua famiglia: un gigantesco scorpione corazzato in grado di mulinare la coda biforcuta, infilarsi sottoterra e agganciarsi letteralmente alla sua piccola controparte maschile. Una volta combinati in unico mostro, l'accoppiata può sfruttare le abilità dell'uno e dell'altra: la Seltas Regina può usare il Seltas come un mazzafrusto, e il Seltas può sputare da sopra la sua signora o persino sollevarla grazie alle sue ali. La Seltas Regina è tutt'altro che una brava amante, visto che può scagliare il suo Seltas all'indirizzo dei cacciatori o persino divorarlo per recuperare energia nel momento del bisogno. C'è un termine per descriverla che non useremo, visto che ci leggono anche i minorenni.
Tigrex
Prima apparizione: Monster Hunter Freedom 2
Abbiamo deciso di aggiungere il Tigrex nella nostra top 10 non tanto per la sua originalità, ma perché ha rappresentato, specialmente nei primi episodi in cui è comparso, il momento "make it or break it" dei nuovi cacciatori: le leggende norrene raccontano di PSP distrutte, scagliate fuori dalle finestre e messe al rogo in un'epoca in cui Dark Souls non esisteva ancora. In fondo, quel tenero cucciolone non ha un aspetto particolarmente intimidatorio. È sostanzialmente una viverna con la faccia di un mastino, le zanne aguzze e degli artigli affilati. Il problema del Tigrex - e dei suoi cugini Nargacuga e Barioth, del resto - è che è altamente imprevedibile: agilissimo, erratico, confonde le idee e quando si infuria è capace di compiere balzi enormi e di non dare un minimo di tregua ai cacciatori, senza contare che i suoi ruggiti infliggono danni e hanno una portata spaventosa. Anche dopo aver imparato i suoi comportamenti, il Tigrex riesce sempre a sorprendere, e le sue varianti, il Tigrex Brutale e il Tigrex Lavico, sono delle vere spine nel fianco.
Zamtrios
Prima apparizione: Monster Hunter 4
Lo Zamtrios non è uno dei mostri più ostici della serie; anzi, a dirla tutta è altamente prevedibile e qualunque cacciatore impara a sconfiggerlo piuttosto in fretta. Nonostante ciò, è sicuramente una delle creature più originali e divertenti che abbiamo affrontato, una specie di squalo a quattro zampe in grado di sputare acqua e palle di neve, di muoversi sottoterra e di sferzare la coda voluminosa per infastidire i cacciatori. Fin qui, non sembra niente di che... ma lo Zamtrios ha due assi nelle maniche. Il primo è la corazza di ghiaccio in cui si rinchiude quando si arrabbia davvero, ricoprendosi di aculei ghiacciati, tra i quali uno fastidiosissimo che gli sporge dal muso. Inutile dire che in queste condizioni devia i colpi delle armi più facilmente. Inoltre, lo Zamtrios può gonfiarsi come un gigantesco pallone, cambiando completamente comportamento e attacchi: in queste condizioni no è facile stabilire le sue condizioni di salute, e bisogna evitarlo quando rotola e quando sputa ghiaccio, anche se diventa più facile da colpire in volo e cavalcare.
Gammoth
Prima apparizione: Monster Hunter Generations
L'ultimo Monster Hunter per Nintendo 3DS introduce quattro nuovi mostri copertina: per questa top 10 ne abbiamo scelti due, e uno di essi è il Gammoth. La ragione è piuttosto semplice: a differenza del Glavenus, dell'Altalos e del Mizutsune, il Gammoth non assomiglia a nessun altra creatura, il che lo rende davvero speciale. Inoltre, è gigantesco e, quindi, uno spasso da combattere, specialmente in stile Aereo grazie alla possibilità di attaccarlo facilmente in salto con qualsiasi arma. Questo non vuol dire che cacciarlo sia una passeggiata, anzi... tutt'altro. Il Gammoth infligge danni enormi se non lo si affronta adeguatamente preparati e non ci si scosta durante le sue cariche. Ovviamente può attaccare con la sua enorme proboscide, schiacciare i cacciatori sotto le zampe colossali e sollevare enormi ondate di neve, senza contare che si protegge la testa e le zampe con una corazza impenetrabile e, occasionalmente, con uno strato di ghiaccio. Le armature e le armi che possiamo fabbricare coi suoi pezzi hanno anche un'aria davvero massiccia!
Shagaru Magala
Prima apparizione: Monster Hunter 4
La campagna principale di Monster Hunter 4 Ultimate seguiva l'apparizione di un nuovo mostro, il Gore Magala, e il mistero del virus frenetico che si stava diffondendo in tutto il mondo, culminando nello scontro con lo Shagaru Magala, la forma evoluta e pressoché divina del Gore Magala. La battaglia è spettacolare e si svolge in un'arena molto semplice, in cui l'unico riparo può essere abbattuto dal mostro, lasciando i cacciatori allo scoperto. Lo Shagaru Magala, dal canto suo, è una vera forza della natura: possiede il potere frenetico della sua forma precedente ed è in grado di scatenare delle esplosioni ancora più ampie e distruttive del Gore Magala. Inoltre è come se fosse costantemente infuriato, e quando si arrabbia ancora di più sono guai. Combatterlo non è affatto facile, poiché bisogna imparare a schivare le esplosioni casuali e i suoi attacchi - specialmente quando si tuffa dall'alto - nonché a contrattaccare al momento giusto, specialmente se gli si vuole mozzare la coda o rompere le corna. In ogni caso, è uno dei mostri più interessanti solo solo per la storia che lo circonda.
Zinogre
Prima apparizione: Monster Hunter Portable 3rd
Fin da quando è stato presentato nel 2010, lo Zinogre è diventato subito uno dei mostri più amati dai fan di Monster Hunter, perciò non è un caso se è tornato in Monster Hunter Generations e si è guadagnato la sottospecie deviante del Fulgur Zinogre, ancora più cattiva e caotica di quella normale. Fondamentalmente è una viverna senza ali che assomiglia vagamente a un lupo; nonostante la sua mole massiccia, però, lo Zinogre è maledettamente agile e può confondere facilmente i cacciatori meno esperti. Si tratta di un mostro progettato intorno all'idea dell'elettricità, perciò può scagliare saette globulari e caricarsi come una batteria, fino a infuriarsi e a circondarsi di una fastidiosa aura elettrostatica. Come se non bastasse, le sue codate fanno un male cane. Combattere lo Zinogre è molto divertente perché il mostro impiega numerosissimi attacchi diversi ma tutti abbastanza prevedibili: abbiamo deciso che è una delle creature meglio progettate da Capcom. E poi gli si possono catturare le pulci elettriche col retino dopo averlo rovesciato, perciò è anche piuttosto buffo.
Glavenus
Prima apparizione: Monster Hunter Generations
Dopo il Gammoth, tocca al Glavenus... quello che in Giappone chiamano Dinovaldo. Meglio Glavenus. A prima vista, può sembrare un cugino del Deviljho scappato da Jurassic Park, ma non lasciatevi ingannare: se possibile, il Glavenus è anche più micidiale del mitico e temutissimo "Joe". Capcom si è ispirata al carnotauro per disegnare il Glavenus, solo che il carnotauro non sputava fuoco e non aveva una coda affilata come un rasoio che poteva infilarsi in bocca per limarla e renderla incandescente, aumentando la portata degli attacchi esplosivi lanciati sferzandola all'indirizzo dei poveri cacciatori. E dunque il Glavenus ha una coda chilometrica che si può tagliare soltanto quando va a fuoco, è agilissimo, sputa proiettili incendiari e infligge lo stato di scoppio. Che altro possiamo aggiungere? Ah, sì... ha anche una sottospecie deviante, l'Ignis Glavenus: è un vero incubo infernale in grado di eliminare in un sol colpo di coda i cacciatori meno attenti. Inutile dire che con i suoi pezzi ci si fabbricano alcune tra le armi migliori del gioco.
Lagiacrus
Prima apparizione: Monster Hunter Tri
Come lo Zinogre, anche il Lagiacrus ha colpito nel segno quando è apparso per la prima volta nel Monster Hunter per Wii del 2009... ma per un motivo completamente diverso. Monster Hunter Tri fu il primo episodio a implementare il combattimento acquatico, evitato in seguito perché non aveva conquistato poi molti fan. Tuttavia, c'era quel momento magico in cui ci si tuffava in acqua nell'Isola Deserta e si nuotava verso la sezione successiva della mappa... per vedersi arrivare incontro, nell'oscurità sommersa dell'abisso, questo gigantesco leviatano che ricorda un incrocio tra un drago e un serpente. Era un faccia a faccia emozionante che si traduceva in un difficile combattimento contro una creatura agile e sinuosa, nonostante la stazza, capace di generare elettricità sott'acqua. Non che sulla terraferma il Lagiacrus sia una mezza calzetta, anzi: in Monster Hunter Generations si combatte soltanto fuori dall'acqua, ma le sue nuove abilità lo rendono ancora più impertinente. Forse non è tra i mostri più originali, ma sicuramente ci è rimasto impresso nella memoria.
Rathalos
Prima apparizione: Monster Hunter
Impossibile stilare una top 10 sui mostri di Monster Hunter senza menzionare la creatura più iconica della serie, tant'è che molti la considerano la sua mascotte. In fondo è apparso in ogni singola iterazione del franchise, spin-off compresi. Signore e signori, ecco a voi il Rathalos, la rossa viverna che nel 2004 faceva perdere la verginità ai novelli giocatori di Monster Hunter. Non c'è molto da dire su questo mostro, tranne che vola, sputa fuoco, brandisce degli artigli avvelenati, può divorare il giocatore e si accoppia con la sua controparte verde o dorata più velenosa, la Rathian. Il Rathalos, proprio per via della sua importanza nella serie, ha generato diverse sottospecie come il Rathalos Azzurro, il Rathalos Argentato o il Rathalos Nero. In Monster Hunter Generations compare anche la sua forma deviante, il fortissimo Rathalos Rex. In realtà, il Rathalos non è poi un avversario tanto forte: imparati i suoi comportamenti, è facile spaccargli la faccia, tagliargli la coda e rompergli le ali. Tanti materiali in più per le nostre nuove armi!
Jhen Moran
Prima apparizione: Monster Hunter Tri
Chi ha giocato almeno un Monster Hunter sa che non contano soltanto l'aspetto e le abilità dei mostri, ma che è importante anche l'atmosfera: gli scontri devono essere coinvolgenti, avvincenti e ricchi di suspense.
Crediamo che la battaglia col Jhen Moran - e con la sua sottospecie, il Dah'ren Moan - incarni la quintessenza della serie Capcom perché è semplicemente favolosa, sia nella struttura, sia nella cornice audiovisiva: si svolge in due fasi, prima a bordo di un vascello che solca letteralmente le dune di un deserto, quindi a terra dopo che la suddetta nave è stata rovesciata. Sì, perché il Jhen Moran è un drago anziano, un mostro gargantuesco che i giocatori possono affrontare in mille modi diversi. Lo possono prendere a cannonate dalla nave, arpionarlo dalle apposite postazioni, possono saltargli in groppa per estrarre materiali rari a picconate o distruggergli le scaglie magari facendo saltare qualche barile esplosivo. E poi c'è il gong, da suonare per interromperlo i suoi attacchi al momento giusto, e l'ammazzadraghi, una trivella da estrarre per infilzarlo quando si avvicina troppo. E nella seconda fase dello scontro tutto diventa ancora più frenetico, perché il Jhen Moran incombe dall'orizzonte verso la nave e i cacciatori, in una corsa contro il tempo in cui bisogna abbattere il mostro prima che quello ci faccia a pezzi. A nostro giudizio, uno dei boss più belli mai affrontati in un videogioco: peccato non sia stato incluso in Monster Hunter Generations!