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Injustice 2 - Voci dal Sottobosco

Che cosa dobbiamo aspettarci dal sequel di uno dei picchiaduro più amati della scorsa generazione?

RUBRICA di Christian Colli   —   09/04/2017

Il primo Injustice, uscito nel 2013, colse un po' tutti alla sprovvista: chi si aspettava una versione all'avanguardia del discreto Mortal Kombat Vs. DC Universe del 2008 si ritrovò tra le mani un picchiaduro confezionato egregiamente che rappresentava, in un certo senso, l'esame di maturità dello sviluppatore NetherRealm Studios e del suo timoniere, Ed Boon: il padre di Mortal Kombat metteva la sua esperienza al servizio di una proprietà intellettuale complicata da gestire, soprattutto nei confronti dell'agguerrita concorrenza Marvel che aveva dalla sua la Capcom di Street Fighter e il recente revival di Marvel Vs. Capcom. A quattro anni di distanza da quel lancio fortunato, che nel frattempo ha dato il la a un'ottima serie a fumetti che ha riavvicinato molti lettori all'etichetta di Superman, Injustice 2 si prepara a coinvolgere eroi e criminali in una nuova battaglia per la salvezza del multiverso.

Injustice 2 non è un semplice picchiaduro come non lo è il multiverso degli eroi DC

La storia continua

È curioso scoprire che Injustice originariamente non avrebbe dovuto avere un seguito: nei piani di NetherRealm Studios, la collaborazione con la DC doveva limitarsi a quell'unico spin-off. "Il nostro obiettivo era semplicemente sviluppare un ottimo picchiaduro", ha spiegato Ed Boon in un'intervista risalente a qualche tempo fa. "Poi però abbiamo ampliato la storia con la serie a fumetti e la versione mobile del gioco e, senza rendercene conto, è nata una proprietà intellettuale a sé stante. A quel punto ci siamo resi tutti conto che dovevamo proseguire su quella strada".

Injustice 2 - Voci dal Sottobosco
Injustice 2 - Voci dal Sottobosco

A contraddistinguere Injustice dalla pletora di picchiaduro sul mercato - a cominciare dal chiacchieratissimo Street Fighter V - è proprio l'enfasi che NetherRealm Studios ha imposto sulla storia del gioco, dando un senso ai combattimenti in una lunga campagna che racconta l'incontro tra due realtà parallele: in una, Superman è impazzito dopo aver ucciso involontariamente sua moglie e suo figlio, trasformandosi in una specie di inarrestabile dittatore. La vicenda è stata descritta nel dettaglio nei fumetti - la serie è ancora in corso - ma Injustice 2 ci racconterà che cos'è successo dopo lo scontro finale del prequel. "Riprenderemo subito le fila del discorso: siamo entrati nel vivo della storia e in un certo senso Injustice 2 racconta il quarto capitolo della saga", precisa Boon, sottolineando l'importanza del fumetto nella mitologia di Injustice. "Persino gli scenari che abbiamo disegnato raccontano la storia: siamo sicuri che i fan del gioco si divertiranno a cercare tutti i particolari per mettere insieme i pezzi del puzzle". Boon indica lo scenario di Metropolis come esempio, nel quale si vedono le gru della Lexcorp sullo sfondo che ricostruiscono la città dopo che gli eroi e i super criminali l'hanno distrutta. "Il fatto è che nei picchiaduro la trama non conta mai nulla, ma noi vogliamo fare completamente l'opposto", conferma Boon. "Abbiamo preparato un'esperienza piena di cinematiche che raccontano una trama davvero articolata e, per farlo, abbiamo assunto scrittori e attori professionisti in grado di rendere i personaggi ancora più convincenti". Dunque Injustice 2 vorrebbe essere una specie di film interattivo in cui si interviene per menare le mani tra una cinematica e l'altra? È sicuramente una dinamica interessante, specialmente se si considera che persino Arc System Works - lo sviluppatore nipponico di Guilty Gear e Blazblue - ha gettato la spugna in merito, relegando il racconto della complicata trama di Guilty Gear XRD a una specie di cinematica opzionale. NetherRealm e DC invece stanno pensando in grande, ma forse incrociare il gioco e il fumetto potrebbe essere poco opportuno in territori dove gli albi in questione sono meno diffusi che negli Stati Uniti...

Dai giochi alla TV e ritorno

Una cosa però è sicura: i fan di Superman e soci non dovrebbero cogliere nella storia di Injustice 2 un guizzo del futuro dei fumetti DC. "Il concetto del multiverso infinito nei fumetti della DC è eccezionale perché ci permette di sfogare la nostra creatività senza influenzare la mitologia dei personaggi", spiega Boon. In pratica, Injustice 2 è e sarà sempre una realtà alternativa nonostante tutti i casini degli ultimi anni che hanno portato al caso Flashpoint, al New 52 e ora all'evento chiamato Rinascita.

Injustice 2 - Voci dal Sottobosco
Injustice 2 - Voci dal Sottobosco
Injustice 2 - Voci dal Sottobosco

Ciò nonostante, tra i videogiochi, i fumetti, i film e le serie televisive ispirate ai fumetti DC ha cominciato a formarsi un legame molto più stretto che in passato: non è narrativo, come nel caso del Marvel Cinematic Universe che intreccia tutte le produzioni cinematografiche e televisive sotto l'egida Marvel Studios, ma più che altro creativo. Parlando dei miglioramenti e delle novità introdotte in Injustice 2, Ed Boon ha rivelato di essere particolarmente fiero del nuovo roster, il quale comprende per metà lottatori completamente inediti. "Abbiamo cominciato subito a discutere i personaggi che avremmo voluto inserire nel primo gioco. Per esempio, io rimpiangevo un sacco di non aver trovato un posto a Capitan Cold o Supergirl". Il criminale armato di pistola congelante e la cugina di Superman fanno capolino nel cast di Injustice 2 in un momento decisamente sospetto: i due personaggi stanno infatti avendo un grande successo sul piccolo schermo. Capitan Cold è uno dei comprimari più apprezzati nelle serie TV Flash e Legends of Tomorrow, mentre Supergirl non ha bisogno di presentazioni visto che ha una serie tutta sua. Secondo questa logica, non dovrebbe stupire neppure l'introduzione di altri lottatori come Firestorm o Gorilla Grodd, insieme a quelle un po' più ricercate di Atrocitus o Doctor Fate. "Secondo me è una specie di grande ciclo", ha commentato Geoff Johns, presidente e direttore creativo di DC Comics. "I fumetti ormai influenzano i giochi e viceversa. La serie Arkham di Rocksteady ha ispirato il look della serie televisiva Gotham, per esempio". Complichiamo ancora di più le cose: Harley Quinn è nata nel cartone animato Batman: The Animated Series degli anni '90, è passata ai fumetti, quindi è stata ripresa per la serie Arkham e poi è diventata praticamente la protagonista del film Suicide Squad: oggi è impensabile un prodotto col Joker o con Batman senza Harley Quinn. "Alcuni pensano addirittura che Injustice abbia influenzato l'aspetto di Batman v Superman: in parte è vero e in parte è una coincidenza", ammette Johns. "Non so se [il regista] Zack Snyder lo avesse giocato, ma non mi stupirebbe". Johns è un videogiocatore appassionato e supervisiona le produzioni multimediali marchiate DC Comics soprattutto dopo che i primi film mirati a fondare una mitologia cinematografica hanno fallito nel contrastare lo strapotere di Marvel Studios: è suo compito assicurarsi che tutto leghi quando deve legare ma anche che le varie proprietà intellettuali mantengano le distanze laddove necessario. Il Flash del film sulla Justice League che uscirà a fine anno potrà avere una specie di armatura come quello di Injustice, ma sono personaggi completamente diversi che appartengono a realtà distinte e separate. Il multiverso dei supereroi DC Comics è davvero complicato, ma se siete fan ormai dovreste averci fatto il callo: superato il trauma iniziale, è tutta discesa.