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Final FantaMii?

Tomodachi Life è piaciuto parecchio, e ora quella formula trova nuova linfa vitale in Miitopia, uno strambo gioco di ruolo che abbiamo recentemente testato

PROVATO di Aligi Comandini   —   08/05/2017

Sfruttando il potenziale social dei Mii, Nintendo ha ottenuto un discreto successo di pubblico con Tomodachi Life. Nonostante la formula semplicissima, si trattava di un prodotto furbo, capace di intrattenere inserendo in situazioni imprevedibili e assurde personaggi basati sulle fattezze dei giocatori, e dotato di un sistema caratteriale abbastanza ben costruito da fare in modo che i momenti ilari si susseguissero con una discreta frequenza. Di "gioco", però, in Tomodachi Life non c'era molto, e vista la funzionalità della formula era solo questione di tempo prima che Nintendo decidesse di applicarla a un titolo più completo, magari apprezzabile sia dal pubblico che ha amato Tomodachi per il suo aspetto sociale che da giocatori un po' più navigati. Il piano della casa ha preso forma con un titolo di nome Miitopia: un gioco di ruolo piuttosto classico dalle meccaniche essenziali, che utilizza i Mii al posto dei personaggi. A tutti gli effetti un'idea lineare quanto il titolo che gli ha dato vita, ma ancora una volta rafforzata dal collegamento diretto ai giocatori. Lo abbiamo testato per un po' durante l'evento di presentazione del New Nintendo 2DS XL, e oggi siamo pronti a dirvi la nostra.

Miitopia è un gioco di ruolo che ha per protagonisti i vostri Mii: lo abbiamo provato per voi a Milano!

Non perdere la faccia

L'evento che dà il via al gioco è quantomai adatto a una scanzonata avventura nei panni di un Mii: un non meglio precisato signore del male ruba le facce dei cittadini di Miitopia, e il nostro compito di eroe è ovviamente ritrovarle e restituirle ai loro legittimi proprietari. Le facce tuttavia sono ormai fuse con dei mostri sparsi per il mondo di gioco, che andranno sconfitti a suon di magie e mazzate per riportare la pace nel regno. Si tratta di una base a dir poco pelle e ossa per una storia, questo è certo, eppure riesce a catturare lo stesso, grazie alle stesse qualità che rendevano spassoso Tomodachi. Durante gli eventi del gioco, infatti, il nostro alter ego (che non deve necessariamente avere la nostra faccia, ma può essere un Mii qualunque a nostra scelta) si unisce ad altri Mii con cui può condividere varie attività, presentate sotto forma di simpatiche scenette.

Final FantaMii?
Final FantaMii?

Dormite nella stessa stanza di uno dei vostri compagni nella locanda, ad esempio, e il giorno dopo potrete assistere a una loro interazione casuale, a cui seguirà un miglioramento del rapporto tra i due personaggi. Non siamo andati particolarmente a fondo nei sistemi durante il nostro breve test, ma migliorare la relazione porta sicuramente dei benefici e sblocca altre scenette, oltre a collegarsi a tutta una serie di altri avvenimenti che permettono di migliorare le statistiche (il più tipico è un semplice pranzo con le cibarie trovate durante i viaggi) o l'equipaggiamento della squadra. Messo in conto il ritorno degli elementi più significativi del vecchio Tomodachi, seppur in forma differente, è il caso dunque di analizzare le meccaniche da gioco di ruolo di Miitopia, che pur basandosi su un gameplay a turni classico risulta piuttosto scarno. Le battaglie vengono infatti affrontate con una manciata di azioni disponibili in base alla classe selezionata (guerriero, mago e così via, ma tra le opzioni ci sono anche scelte atipiche come il cuoco o la popstar) e non c'è reale interattività durante l'esplorazione: la squadra si limita a camminare e incontrare mostri sul suo percorso fino all'evento successivo, con il giocatore che può solo velocizzare l'azione. Si poteva certamente creare qualcosa di più approfondito, ma fortunatamente l'esperienza viene migliorata da alcuni momenti predefiniti che riguardano altri Mii a scelta del giocatore (il team stesso viene allargato con nuovi Mii a periodi alterni). In un momento particolarmente pericoloso potreste ad esempio venir aiutati da un misterioso saggio con la faccia di un vostro amico, o vedere la vostra lotta contro le forze del male prendere pieghe inaspettate e demenziali. A chiudere il pacchetto ci pensa la compatibilità con gli amiibo (che sbloccano personalizzazioni per i Mii e altre chicche) e la presenza di segreti da scoprire tra una battaglia e l'altra. In parole povere, Miitopia è un'evoluzione di Tomodachi Life più interattiva e divertente, pensata per ampliare quelle fondamenta ma senza esagerare, per evitare l'alienazione di una fetta importante del pubblico che ha decretato il successo del prodotto originale. Una mossa comprensibile da parte di Nintendo, anche se non crediamo basterà a convincere chi è completamente disinteressato a vedere una versione cartoon di se stesso e dei suoi amici sullo schermo del Nintendo 3DS.

CERTEZZE

  • L'elemento social del gioco porta sempre alla nascita di scene spassose
  • Più interattivo e divertente di Tomodachi Life...

DUBBI

  • ...ma difficile che piaccia ai giocatori più navigati