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Mario Kart, ARMS e Splatoon: Nintendo è la nuova regina degli eSport su console?

Con Switch, le tipiche produzioni multiplayer di Nintendo sembrano aver trovato una marcia in più

SPECIALE di Giorgio Melani   —   27/06/2017

È un rapporto quantomeno difficile quello tra Nintendo e gli eSport, storicamente incartato tra l'irresistibile tendenza al multiplayer di alcune delle maggiori produzioni della casa di Kyoto e una cronica arretratezza, quasi timore, per quanto concerne l'apertura delle meccaniche di gioco alla competizione pura. Una questione che parte da lontano e si lega alla doppia faccia di una compagnia da sempre votata alle soluzioni ludiche più impegnative e selettive, propriamente hardcore nel secondo più generico del termine, ma anche restia ad adottare determinate soluzioni tecnologiche considerate ormai standard dalla maggior parte degli attori in campo sul mercato videoludico e che per lungo tempo hanno tenuto Nintendo lontana dall'avanguardia e relative digressioni in ambiti diversi dalla fruizione classica del videogioco. Emblematica di questa mancata corrispondenza tra giochi perfettamente tarati per il multiplayer sportivo e la visione tradizionalista della compagnia è la questione emersa con Smash Bros. Melee per GameCube e l'EVO, forse l'evento più famoso nell'ambito degli eSport classici. Nel 2013 gli organizzatori dell'EVO si rivolsero ai fan per l'elezione di un nuovo gioco da inserire all'interno della programmazione delle competizioni per quell'anno, e una grande massa di utenti chiesero a gran voce l'introduzione di Super Smash Bros. Melee. Curiosamente, Nintendo si oppose a questa decisione cercando di bloccare l'utilizzo del gioco all'interno del torneo ma fu costretta a desistere di fronte all'ondata di proteste e da allora il picchiaduro in questione è rimasto nei palinsesti dell'EVO fino a oggi. Quattro anni più tardi, il trailer di presentazione di Nintendo Switch ha mostrato al mondo una particolare visione di Splatoon sulla nuova console: una vera e propria squadra di giocatori che si prepara ad affrontare una sorta di mega-torneo multiplayer, indicando chiaramente una visione decisamente diversa dell'eSport da parte della casa di Kyoto.

Passi in avanti

Non siamo ancora arrivati a un'organizzazione su vasta scala ma quel frammento di trailer su Splatoon non era messo lì a caso: Nintendo sta guardando con grande interesse agli sport elettronici e sta avviando le manovre per l'organizzazione di eventi dedicati, che verosimilmente rimarranno sotto la stretta sorveglianza della compagnia. L'apertura di un account Twitter ufficiale chiamato Nintendo Versus e dedicato ai giochi multiplayer competitivi sembra già una dichiarazione d'intenti, ma è stato soprattutto il programma dell'E3 2017 a indicare come la compagnia abbia tutte le intenzioni di sfruttare l'enorme potenziale dato dalle sue recenti e prossime produzioni a trazione multiplayer anche in ambito sportivo. Oltre allo Spotlight e alle immancabili sessioni di gioco dalla TreeHouse, Nintendo ha organizzato ben tre tornei nel corso della fiera di Los Angeles, trasmessi attraverso i vari canali social ufficiali: lo Splatoon 2 World Inkling Invitational, il Pokkén tournament DX Invitational e l'Arms Open Invitational. Si è trattato di eventi ancora piuttosto chiusi e poco estesi, legati alla contingenza dell'E3 2017, ma che hanno dato una prima idea di quello che potrebbe succedere nel prossimo periodo con questa scarica di titoli multiplayer su Switch, a cui bisogna aggiungere anche Mario Kart 8 Deluxe. Il potenziale è enorme, considerando il gameplay offerto dai titoli Nintendo e la solida community su cui questi tradizionalmente possono contare, dunque manca soltanto un'organizzazione un po' più capillare e qualche accorgimento tecnico che possa garantire un'infrastruttura online e un netcode che siano più affidabili possibile, per far fronte alle esigenze di una vera e propria disciplina da eSport.

Il paradosso tecnologico

La piattaforma online non è necessariamente un fattore determinante per decretare l'accesso di un gioco all'ambito eSport, visto che durante le maggiori manifestazioni gli scontri avvengono solitamente in presenza o attraverso connessione in LAN, due sistemi che i titoli Nintendo sfruttano in maniera perfetta, particolarmente con Switch. Certamente la possibilità di fruire dei giochi con un online ben organizzato, tuttavia, aumenta in maniera esponenziale la base di utenti e la "cultura" del multiplayer legata a tali titoli, che si alimenta con una pratica costante e un supporto importante fatto anche di eventi periodici ed evoluzioni programmate nell'arco di vari mesi. La scelta di proporre un nuovo servizio in abbonamento per il gioco online su Switch sembra andare nella direzione di una maggiore cura per questo settore da parte di Nintendo, eppure i dubbi sulla progettazione di questo supporto riemergono, quando si scopre che il tutto si basa sull'utilizzo di un'app specifica sul cellulare per organizzare i match e la comunicazione, e per parlare con gli altri giocatori durante una sessione a Splatoon 2 è necessaria una sorta di macchina di Rube Goldberg. È ancora presto per giudicare l'organizzazione del nuovo servizio online Nintendo, in ogni caso, visto che la sua versione definitiva non è ancora partita: è indubbio che l'interesse da parte della compagnia su questo aspetto sia cresciuto negli anni, e questo già rappresenta una nuova tendenza, ma la farraginosità sembra essere ancora parte integrante dell'esperienza online Nintendo. In ogni caso, quello che conta maggiormente è la costruzione di un gameplay in grado di generare sfide multiplayer che siano stimolanti, coinvolgenti e selettive, con un tasso tecnico in grado di renderle scalabili a diversi livelli in base all'abilità maturata dai giocatori, e per quanto riguarda queste caratteristiche Nintendo sembra perfettamente portata per la creazione di giochi adatti all'eSport.

Tempesta di multiplayer

La serie di esperienze multiplayer messa in fila da Nintendo in questo 2017 è veramente impressionante per varietà e qualità offerte, ma anche per quantità, se si considera la concentrazione di titoli nel giro di poco più di un'estate. Siamo partiti con Super Mario Kart 8 Deluxe, considerato universalmente uno dei migliori racing game arcade sulla piazza, poi siamo passati ad ARMS, un gioco in grado di proporre una prospettiva nuova sul picchiaduro a incontri, emergendo subito come una soluzione di grande interesse. Nemmeno il tempo di abituarsi a quest'ultimo che sarà subito il tempo di Spatoon 2 e a settembre si arriverà a Pokkén Tournament DX, ovvero 4 grandi esperienze multiplayer nel giro di circa 5 mesi, un ritmo veramente impressionante impartito a Switch, che evidentemente ha intenzione di affermarsi subito come console del multiplayer. D'altra parte la sua stessa progettazione è chiaramente aperta a questo tipo di fruizione, con la possibilità di far partire in ogni momento e situazione una partita in multiplayer ovunque ci si trovi. Altra caratteristica impressionante di questa lineup è l'originalità dei titoli, che invece di seguire canoni affermati al momento nel settore multiplayer impongono interpretazioni uniche del racing, del picchiaduro e dello sparatutto e si tratta peraltro di titoli tutti first party ed esclusivi per Switch, addirittura alcuni dei quali (in particolare ARMS, che punta ad elevare il gioco basato su motion sensing al rango di competizione ad alti livelli) incentrati su un sistema di controllo che esiste solo sulla piattaforma in questione. Non c'è letteralmente nulla di simile sulle altre piattaforme ed è per questo che si può parlare di Nintendo come possibile regina degli eSport su console. Tuttavia, multiplayer ed eSport non sono concetti precisamente sovrapponibili e la compagnia di Kyoto dovrà dimostrare una certa maturità nella gestione dei propri giochi per poter inserirsi a pieno titolo nel circolo, limandone alcuni aspetti che appaiono ancora aleatori e magari accogliendo i feedback degli utenti per regolare al meglio la precisione delle meccaniche.