Assembla che ti Passa #121

Assembla che ti Passa è una rubrica settimanale che raccoglie le principali novità legate all'hardware da gioco PC e propone tre configurazioni, divise per fasce di prezzo, pensate per chi desidera assemblare o aggiornare la propria macchina. Come al solito i suggerimenti e le correzioni sono ben accette a patto che i toni siano adeguati. Un ulteriore consiglio è quello di leggere i paragrafi che presentano le configurazioni prima di dare battaglia nei commenti.

Pur lungimirante, l'architettura Vega deve fare i conti con tutta una serie di problemi e limiti che hanno lasciato campo libero a NVIDIA. Uno dei più importanti riguarda l'enorme ritardo accumulato, in parte dovuto all'utilizzo di memoria HBM2, nonostante il quale ci troviamo di fronte a schede video dai consumi decisamente elevati. Tra l'altro la Radeon RX Vega 64 non riesce a svettare sulla GTX 1080, nonostante questa abbia più di un anno sulle spalle, ma dobbiamo anche dire che le prestazioni con alcuni titoli legati alle librerie di nuova generazione sono eccezionali e le prospettive per la scheda AMD, così come per l'ancora più interessante sorella minore, sono decisamente interessanti. Ciononostante siamo chiaramente di fronte a una tecnologia di mezzo, un ponte verso la futura architettura Navi che punterà espressamente sulla potenza di calcolo. Per ora, quindi, ci dobbiamo accontentare e la situazione non è destinata a cambiare sensibilmente con l'arrivo delle RX Vega custom. A evidenziarlo sono i test sulla ASUS Radeon ROG RX Vega 64 STRIX che deve sottostare a un clock inferiore rispetto alla versione reference e di conseguenza finisce per risultare meno prestante. Per recuperare terreno è necessario ricorrere all'overclock che colma il gap e in alcuni casi inverte il rapporto di forza, ma alza i consumi e determina guadagni tanto ridotti da risultare decisamente trascurabili. Il tutto nonostante la scheda possa contare su tre grosse ventole che si accontentano di mantenerla di giusto un grado più fresca rispetto al modello ufficiale di AMD. Ma se non altro la maggiore reperibilità di GPU Vega ha dato la spinta finale ai prezzi delle nuove Radeon che sono finalmente rientrati entro confini accettabili. Non ci saranno invece problemi del genere con le GPU Vega Mobile di cui abbiamo parlato nei giorni passati.

D'altronde parliamo di chip integrati che si affacciano sulla scena attraverso i primi ultraportatili a garantire possibilità di gioco decenti. Non è il caso di aspettarsi prestazioni da laptop da gioco, ma l'Envy x360 2-in-1, equipaggiato con un Ryzen 5 2500U, dovrebbe riuscire a combinare qualcosa con i titoli più leggeri, come MOBA e sparatutto arena, grazie alla Radeon Vega 8 Mobile, anche se questa si accontenta di condividere gli 8GB di DDR4 del sistema potendo contare solo su 256MB dedicati. Niente HBM2, dunque, ma la cosa non ci sorprende visto che parliamo di un sistema da circa 800 dollari, tra l'altro non particolarmente economico considerando la dotazione. Per questo, volendo qualcosa in più dal punto di vista del videogioco, è bene aspettare le nuove CPU Intel Kaby Lake H che, nel nome di uno storico accordo, affiancheranno una GPU Vega Mobile alla classica GPU integrata. Il probabile obiettivo della manovra è NVIDIA, leader indiscussa del mercato delle GPU anche nel campo dei dispositivi portatili. L'intero mercato è in crescita, con un incremento complessivo nelle spedizioni delle GPU di 9.3 punti percentuali rispetto ai tre mesi precedenti, ma le GPU discrete NVIDIA cresciute del 34.7% mentre quelle per notebook sono salite del 22.4%. AMD, invece, si è dovuta accontentare di un ben più magro incremento complessivo del 7.6%, dovuto anche alla scarsa reperibilità delle Radeon Vega, nonostante il dominio nel campo del mining delle criptovalute. La speranza è che l'arrivo delle versioni custom riporti un po' di equilibrio nella fascia alta, spingendo ulteriormente una AMD che si è finalmente ridestata dal lungo sonno conquistando anche una bella fetta del mercato CPU. Nello stesso settore, nel frattempo, Intel sta avendo qualche problema a causa di un problema di vulnerabilità che coinvolge la famiglia di processori Skylake e tutti i derivati che vanno dalla serie Kaby Lake fino alla recente Coffee Lake passando per diversi Xeon, Atom, Pentium e Celeron. Il rischio per chi possiede un sistema basato su questi prodotti è quello di subire intrusioni remote senza potersi difendere e questo ha messo in allerta parecchi partner Intel tra cui Dell, Latitude, Lenovo, Alienware e via dicendo. Avvisati i clienti le compagnie, a partire dalla stessa Intel, si sono messe al lavoro sui necessari update dei firmware in modo da tappare le falle che sono ben quattro per quanto riguarda l'Intel Management Engine V11.20, due per i Server Platform Services v4.0 e una per quanto riguarda TXE V3.0. Dell dovrebbe presto rilasciare un aggiornamento mentre Lenovo dovrebbe averlo già pubblicato. Nel frattempo Intel ha messo a disposizione uno software per verificare se un sistema è soggetto alle vulnerabilità o meno.

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