Assembla che ti Passa è una rubrica settimanale che raccoglie le principali novità legate all'hardware da gioco PC e propone tre configurazioni, divise per fasce di prezzo, pensate per chi desidera assemblare o aggiornare la propria macchina. Come al solito i suggerimenti e le correzioni sono ben accette a patto che i toni siano adeguati. Un ulteriore consiglio è quello di leggere i paragrafi che presentano le configurazioni prima di dare battaglia nei commenti.
Il mercato delle schede video continua a soffrire a causa delle improvvise impennate di una domanda altalenante, influenzata pesantemente dall'ancora bruciante febbre delle criptovalute che ha portato molti tentare la via del minatore digitale. L'imprevedibilità di questo segmento rende complicata la pianificazione di un aumento nella produzione di GPU e nel caso di schede come le Radeon RX Vega la già scarsa disponibilità iniziale ha portato a prezzi folli. Ma stiamo parlando di un fenomeno che si ripete da ormai diversi mesi, a partire dall'estate bollente delle Radeon RX 500 per arrivare ai recenti rincari delle GTX 1080 Ti, rivalutate come strumenti per generare moneta virtuale. Tutto questo, combinato con il corposo innalzamento dei prezzi delle memorie, ha messo nei guai chiunque voglia acquistare un PC da gioco e che non può nemmeno scagliarsi contro i produttori che non guadagnano direttamente dai mostruosi rincari di chi cerca di approfittarsi di questa carestia. NVIDIA, però, potrebbe fare qualcosa in più del semplice raccomandare a chi vende i suoi prodotti di dare la precedenza ai giocatori. Dubitiamo che chi è capace di vendere una GeForce GTX 1080 Ti per $1600 e una Radeon RX Vega 64 per $2100 ritrovi d'incanto una coscienza grazie all'amore di NVIDIA per il mondo del gaming. Un mondo che sperava di vedere un po' più di impegno dietro alle GPU dedicate al mining che avrebbero distolto l'attenzione dai prodotti dedicati ai videogiochi. Purtroppo, nonostante i prodotti e gli annunci, così non è stato, ma speriamo di trovarci di fronte a una situazione differente con le future GPU. GPU che come abbiamo detto potrebbero includere, tra un paio di anni, prodotti targati Intel e pensati per i videogiochi. A seguirli è Raja Kodur, ex capoccia del Radeon Technologies Group che ha lasciato la sua vecchia occupazione cavalcando l'onda dei Core i7-8700G che montano GPU AMD Vega ed è ora pronto per una nuova sfida. Lo stesso, inevitabilmente, vale per la sua vecchia compagnia che ha appena risistemato i ranghi del settore grafico piazzando il nuovo Senior Vice President Mike Rayfield come General Manager del Radeon Technologies Group e mettendo David Wang sulla poltrona del Senior Vice President of Engineering. Entrambi in contatto diretto con Lisa Su, i due dirigenti gestiranno per intero la questione Radeon che si sospetta sia attualmente alle prese con un refresh a 7 nanometri dell'architettura Vega.
Un'operazione del genere potrebbe finalmente portare a galla l'effettivo potenziale della tecnologia grafica AMD che non se l'è vista particolarmente bene tra problematiche assortite, consumi elevati e ritardi. Si è invece rianimato, in parte anche grazie ai tagli di Oculus Rift e del successo di PlayStation VR, il mercato dei visori tridimensionali, forte di una libreria di titoli sempre più robusta. Restano però alcuni limiti importanti e in questo caso non parliamo di quelli legati alle difficoltà di movimento negli sparatutto. In questa sede ci permettiamo di essere più gretti, puntando i riflettori sulla mera grafica, un elemento che non è certo essenziale per un bel gioco ma che diventa rilevante, almeno per determinati aspetti, quando l'obiettivo è quello di ingannare i sensi di chi indossa un visore. Per questo siamo piuttosto interessati al visore HTC Vive Pro che, spingendo la risoluzione dei due schermi a 1440x1600 punti, mette in campo il 78% dei pixel in più rispetto alla release precedente. E il nuovo modello ci darà anche la possibilità, accessoria, di giocare in modalità wireless, cosa piuttosto comoda per certi generi videoludici. Non aumenterà invece il campo visivo che sarà ancora di 110 gradi, ma la notizia non ci stupisce perché l'incremento della superficie dei due schermi OLED avrebbe diluito la densità dei pixel per pollice, passata da 448 a 615, vanificando l'aumento della risoluzione. Oppure sarebbe stato necessario un aumento più corposo della risoluzione, cosa che avrebbe pesato ancora di più sulla questione hardware. Questione rilevante visto che c'è una sorta di requisito minimo standardizzato che prevede una configurazione equipaggiata con 8GB of RAM, Core Intel i5-4590 e una GeForce GTX 970 o una Radeon R9 290. Ebbene, tutto questo resterà invariato nel caso di Vive Pro anche se sospettiamo che un setup di questo genere ci metterà di fronte a una qualità visiva paragonabile a quella del modello base. Tutt'altra questione sarà quella di sfruttare al massimo il visore, cosa che secondo quanto affermato dal marketing manager di HTC VR causerà probabilmente cambiamenti nei requisiti raccomandati. E ci auguriamo che le cose vadano così visto che servirà indubbiamente una configurazione migliore per godere senza compromessi dell'aumento di risoluzione. Nel frattempo speriamo che il mercato delle schede video ritrovi una dimensione accettabile, magari grazie all'arrivo di nuove schede il cui arrivo è anticipato dalla produzione di massa delle nuove memorie GDDR6. E l'annuncio dei moduli targati Samsung, ecco arrivare quelli realizzati da SK Hynix che si accontenteranno, però, di soli 14Gbps di banda passante. Non molto, considerando che quelli della concorrenza arrivano a 18Gbps, ma comunque più che sufficienti per le necessità di schede decisamente potenti grazie alla capacità di trasmettere 768GB/s, contro i 548 GB/s della memoria della Titan Xp, con un bus a 384-bit.
Configurazione Budget
La serie di processori Intel Coffee Lake è ancora orfana di schede madri budget ed è un vero peccato viste le ottime prestazioni, senza bisogno di overclock, di CPU come il Core i3-8100. Questo ci lascia ben poche scelte che vanno dalle schede Z370 più economiche da affiancare ai processori Intel per arrivare al più economico connubio tra schede B350 e Ryzen 3 1200, che consente di ottenere prestazioni più elevate grazie all'overclock.
Ma c'è un'altra strada, quella del Pentium G4560, che abbiamo già calcato in passato e che si sposta piuttosto bene con le più economiche delle schede budget. Schede che hanno il pregio di essere disponibili e di essersi salvate dalla bufera che ha scombinato i prezzi di buona parte del mercato delle GPU. Tra queste scegliamo la SAPPHIRE Pulse Radeon RX 560 da 2GB, una scheda che perde qualche frame rispetto alla versione da 4GB, ma riesce comunque a gestire a motori grafici piuttosto impegnativi a 30fps, e con impostazioni grafiche più che dignitose.
COMPONENTE | PREZZO |
PROCESSORE | € 50.00 |
Intel Pentium G4560 3.5GHz | |
SCHEDA MADRE | € 60.00 |
Asrock B250M-HDV | |
SCHEDA VIDEO | € 170.00 |
SAPPHIRE Pulse Radeon RX 560 2GB | |
RAM | € 90.00 |
Ballistix Sport LT 1x8GB DDR4 2666MHz CL16 | |
ALIMENTATORE | € 50.00 |
Thermaltake Smart SE 530 80+ | |
HARD DISK | € 45.00 |
Seagate Barracuda 1TB | |
CASE | € 40.00 |
Bitfenix Neos Mid Tower | |
OPTICAL DISK DRIVE | € 15.00 |
LG GH24NSD1 | |
TOTALE: | € 520.00 |
Configurazione Gaming
Con l'innalzarsi del budget la combinazione tra CPU Coffee Lake e scheda madre Z370 acquista un senso, anche se ogni euro in più va a sommarsi ai rincari causati dai prezzi elevati di RAM e GPU. Doppiamo però considerare che da una parte il Core i5-8400 si sta avvicinando al prezzo consigliato e dall'altra sono spuntate opzioni basate su Z370 reperibili a meno di cento euro.
Non sembra ci sia modo, invece, di salvarsi dal caos del mercato GPU, almeno nel caso della grande distribuzione. Trovare una Radeon RX 580 a meno di quattrocento euro è già un miracolo e c'è addirittura chi sta provando a vendere il modello da 8GB a più di mille euro. Per questi ci rivolgiamo alle versioni equipaggiate con un quantitativo inferiore di memoria e lo facciamo puntando sulla Radeon RX 580 da 4GB che non rappresenta l'opzione più economica in circolazione ma garantisce un po' di aria in più ai giochi rispetto alla GeForce GTX 1060 3GB.
COMPONENTE | PREZZO |
PROCESSORE | € 205.00 |
Intel Core i5-8400 2.8-4.0GHz | |
SCHEDA MADRE | € 95.00 |
Gigabyte Z370P D3 | |
SCHEDA VIDEO | € 315.00 |
XFX Radeon RX 580 GTS XXX 4GB | |
RAM | € 195.00 |
Corsair Vengeance LPX 2x8GB DDR4 3000MHz CL15 | |
ALIMENTATORE | € 70.00 |
Corsair CX550M 80+ Bronze | |
HARD DISK | € 75.00 |
Western Digital Black 1TB | |
CASE | € 70.00 |
NZXT S340 Mid Tower | |
OPTICAL DISK DRIVE | € 00.00 |
- | |
TOTALE: | € 950.00 |
Configurazione Extra
Questa settimana, dopo aver proposto il Core i7-8700K in ogni salsa, torniamo al buon vecchio Ryzen 7 1700 che, accompagnato da un buon dissipatore, tiene il passo del più costoso Ryzen 7 1800X, garantendo potenza bruta in quantità grazie agli otto core e sedici thread. Il tutto a un prezzo notevolmente basso che lo rende appetibile nonostante il vantaggio in termini di puro gaming del processore di punta Intel Coffee Lake.
Ed eccoci ancora una volta di fronte al grosso problema delle GPU introvabili o vendute a prezzi spropositati. Prezzi che sono cresciuti a dismisura anche in relazione al nostro mercato, seguendo quelli internazionali, tanto che in molti casi la GeForce GTX 1080 Ti risulta più economica della GTX 1080. Per questo scegliamo la prima nella versione Gigabyte Gaming OC il cui rincaro, per il momento, è tra i più contenuti.
COMPONENTE | PREZZO |
PROCESSORE | € 365.00 |
AMD Ryzen 7 1700 GHz / Noctua NH-D15 | |
SCHEDA MADRE | € 170.00 |
ASRock Fatal1ty X370 Gaming K4 | |
SCHEDA VIDEO | € 890.00 |
Gigabyte NVIDIA GeForce GTX 1080 Ti Gaming OC 11GB | |
RAM | € 205.00 |
Corsair Vengeance LPX DDR4 3200MHz CL16 Red | |
ALIMENTATORE | € 130.00 |
Corsair RM750i 80+ Gold | |
HARD DISK | € 360.00 |
Samsung 850 EVO 250GB M.2 / Western Digital Black 1TB | |
CASE | € 170.00 |
Cooler Master MasterCase Maker 5 Mid Tower | |
OPTICAL DISK DRIVE | € 00.00 |
- | |
TOTALE: | € 2290.00 |