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La recensione di Assassin's Creed Origins: Gli Occulti

Assassin's Creed Origins si espande con un'avventura ambientata quattro anni dopo la campagna originale

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   27/01/2018

Disponibile da alcuni giorni su PC, PlayStation 4 e Xbox One, Gli Occulti è la prima espansione di Assassin's Creed Origins, il capitolo della rinascita per la serie Ubisoft, capace di reinventare l'esperienza in molte sue meccaniche e di proporre una storia interessante e coinvolgente, anche e soprattutto per merito di uno scenario tanto vasto quanto splendido, quello dell'antico Egitto. A differenza del passato, il pacchetto che ci accingiamo a recensire è stato pensato esclusivamente per chi ha completato la campagna di base e anche molte delle missioni secondarie, visto che le quest a cui andremo incontro consigliano un livello minimo pari a 39 sui 40 del precedente level cap, innalzato per l'occasione a 45. Gli Occulti va tuttavia giocato dopo aver concluso Assassin's Creed Origins anche perché si ricollega in modo diretto alla trama principale, mostrandoci la situazione della Confraternita dopo quattro anni e una nuova, terribile minaccia che incombe sulla penisola del Sinai.

Sfida vera

Bayek decide di raggiungere l'inedita location dopo aver ricevuto una richiesta d'aiuto da Tahira, capo di una squadra di Occulti che si muove appunto all'interno del Sinai e che ha subito una pesante sconfitta per mano degli uomini del comandante romano Rufio. La regione è ormai nelle loro mani, e non si tratta di un semplice modo di dire: le strade di questo nuovo, affascinante scenario sono presidiate dai centurioni e non sarà semplice passare inosservati, men che meno portare a termine le sedici missioni (otto principali e otto secondarie) che compongono l'espansione, specie se proverete a farlo partendo da un livello di abilità inferiore a quello suggerito.

La recensione di Assassin's Creed Origins: Gli Occulti

Parliamo insomma di un pacchetto in grado di offrire una sfida vera e consistente, e che fa il paio con l'importantissima opzione introdotta di recente dagli sviluppatori per il bilanciamento automatico dell'abilità dei nemici: un vero e proprio "game changer", se consideriamo che uno dei limiti storici di Assassin's Creed era proprio la facilità con cui si usciva indenni da determinati combattimenti, anche contro centinaia di avversari, una volta che si era potenziato il personaggio oltre un certo punto. Pur disponendo di un Bayek di livello massimo, tuttavia, la quantità di nemici che affollano le tre regioni del Sinai vi porterà ad adottare un approccio decisamente più votato alla strategia che non agli scontri diretti, ricorrendo al prezioso contributo di Senu per identificare tutti i bersagli all'interno delle basi e procedendo alla loro eliminazione in sequenza, tramite l'esecuzione di colpi alla testa dalla distanza e uccisioni silenziose con la lama celata.

La recensione di Assassin's Creed Origins: Gli Occulti

Vertical limit

Se dal punto di vista del gameplay, dei nemici e delle situazioni Gli Occulti può essere tranquillamente bollato come un semplice "more of the same" rispetto all'esperienza di Assassin's Creed Origins, non c'è dubbio che l'ambientazione del Sinai contribuisca in modo forte a caratterizzare questa espansione. Si tratta di una regione molto ampia, dai panorami brulli e montagnosi, che alterna paesaggi piuttosto diversificati e introduce un forte elemento di verticalità, che prima mancava. Le stesse basi nemiche, mai così grandi e piene di soldati, si sviluppano verso l'alto e poggiano su pareti rocciose che possiamo percorrere in salita e in discesa, magari per trovare il punto di tiro ideale e spostarci rapidamente una volta che gli avversari ci avranno individuato.

La recensione di Assassin's Creed Origins: Gli Occulti

Il risultato è un approccio differente rispetto a tante situazioni, che spinge a rivedere le proprie strategie e ad assimilare meccanismi nuovi per poter far fronte alla sfida consistente, come già detto, che questo DLC propone. È però stato fatto un ottimo lavoro anche dal punto di vista della trama: la natura di sequel de Gli Occulti ha un senso e va a rivelare nuovi aspetti di quella che diventerà la Confraternita degli Assassini, nell'ottica di una struttura basata anche in questo caso su di un sistema di luogotenenti che avremo il compito di eliminare per stanare Rufio e porre fine al suo barbaro dominio sul Sinai. Non mancheranno colpi di scena e sorprese: se vi è piaciuta la storia della campagna di base apprezzerete anche questa, visto che va a toccare sostanzialmente le stesse corde, senza farsi mancare nulla nonostante un raggio d'azione per forza di cose ridotto.

La recensione di Assassin's Creed Origins: Gli Occulti

Splendido splendente

Abbiamo giocato Assassin's Creed Origins - Gli Occulti in versione PC su di un televisore Ultra HD OLED, godendo dunque degli splendidi paesaggi del Sinai (nonché di quelli di un Egitto che rimane liberamente esplorabile a campagna conclusa, specie se si hanno ancora delle missioni secondarie con cui cimentarsi) con il supporto dell'HDR, una tecnologia in grado di dare il meglio proprio in contesti come questo, ovverosia ampi scenari illuminati dalla luce del giorno. La nuova ambientazione non può ovviamente vantare la ricchezza e la varietà apprezzate nell'immensa mappa dell'Egitto, ma si difende molto bene e in alcuni punti sa sorprendere piacevolmente, dimostrando che quella penisola offre molto più di qualche assembramento roccioso.

La recensione di Assassin's Creed Origins: Gli Occulti

Le performance, come indicato nel nostro recente approfondimento, rimangono variabili: con una GTX 1070 bisogna scegliere se giocare a 4K reali con qualche piccola rinuncia e trenta frame al secondo oppure a 1080p e sessanta frame al secondo, ma in entrambi i casi la fluidità viene fortemente influenzata dalla complessità dello scenario. È inoltre curioso notare come le pur splendide cutscene non siano ancora state sistemate: i modelli poligonali "premium" e i tanti effetti di luce mettono in difficoltà anche le GPU più potenti, sfociando in cali di parecchi fotogrammi.

La recensione di Assassin's Creed Origins: Gli Occulti

In conclusione, Gli Occulti è un'espansione solida e ben fatta, che dà un seguito alla trama di Assassin's Creed Origins proponendo una nuova ambientazione, nuovi personaggi e nuovi modi per affrontare situazioni certamente non inedite né originali rispetto alla campagna di base, ma caratterizzate da un grado di sfida molto consistente. Considerata la durata del DLC, la sorprendente bellezza della mappa e l'importanza del pacchetto ai fini della trama, l'acquisto è certamente consigliato a tutti i possessori del titolo Ubisoft.

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Processore: Intel Core i5 6600K
  • Scheda video: NVIDIA GeForce GTX 1070 Jetstream
  • Memoria: 16 GB di RAM
  • Sistema operativo: Windows 10

Requisiti minimi

  • Processore: Intel Core i5 2400S, AMD FX 6350
  • Scheda video: NVIDIA GeForce GTX 660, AMD Radeon R9 270
  • Memoria: 6 GB di RAM
  • Sistema operativo: Windows 7 SP1, Windows 8.1, Windows 10 a 64 bit

Requisiti consigliati

  • Processore: Intel Core i7 3770 o AMD FX 8350
  • Scheda video: NVIDIA GeForce GTX 760, AMD Radeon R9 280X
  • Memoria: 8 GB di RAM
  • Sistema operativo: Windows 7 SP1, Windows 8.1, Windows 10 a 64 bit

Conclusioni

Versione testata PC Windows
Digital Delivery Steam, uPlay, PlayStation Store, Xbox Store
Prezzo 9,99 €
Multiplayer.it

Lettori (16)

8.5

Il tuo voto

PRO

  • Una nuova, affascinante ambientazione
  • Bella trama, con alcune ottime idee
  • Davvero impegnativo

CONTRO

  • Nessuna grande novità
  • Persistono alcune incertezze tecniche