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La sfida implacabile di Laser League

Dai creatori di Not a Hero un altro titolo che punta tutto sulla giocabilità, questa volta in ottica agonistica

PROVATO di Mattia Armani   —   16/02/2018

Laser League è nato come un piccolo esperimento da giocare in locale ed è approdato in Early Access sospinto da un'ondata di valutazioni entusiastiche, che apprezzano tanto le meccaniche quanto le ambizioni da eSport di un titolo che sprizza Cyberpunk da tutti i pori, combinando gli immaginari cinematografici del Rollerball del 1975 con quelli di Tron, fenomenale pellicola Disney uscita nel 1982. Il risultato, pieno di neon e di corporazioni che controllano l'intero pianeta, è uno sportivo futuristico orientato alla dimensione multiplayer, seppur giocabile anche contro l'intelligenza artificiale.

Sul filo del rasoio

Non è passato molto tempo dalla beta di Laser League che ci ha colpito grazie a una formula tanto intuitiva quanto capace di esaltare sia l'abilità del singolo, che quella di squadra. Stiamo parlando di un titolo arena che vede squadre da due o tre, con la modalità a quattro per ora non disponibile nel multiplayer online, competere per il dominio di campi da gioco rettangolari ai cui lati si agita senza sosta un pubblico febbricitante, che sottolinea con foga quanto accade nelle concitate mappe di un titolo che è pensato dalla testa ai piedi per tenerci costantemente sul filo. Ed è un filo mortale quello che scaturisce da nodi di energia che si spostano per la mappa e si attivano quando i giocatori in campo riescono a toccarli. I dispositivi sono infatti costruiti per generare muri laser che assumono il colore della squadra che li ha conquistati e che disintegrano tutti i membri dello schieramento avversario che trovano sulla loro strada. Questo almeno fino a quando non si disattivano tornando a disposizione di tutti i giocatori che riducendo gli spazi di manovra degli avversari aumentano le probabilità di eliminare rapidamente la squadra avversaria. Il piano, sulla carta, sembra quanto di più semplice, ma scendendo in campo le cose si fanno complesse tra mappe i cui nodi di energia si fanno sempre più numerosi, muri che riempono l'intero schermo e avversari che come noi hanno a disposizione pericolose abilità che possono spingerci con un laser, paralizzarci per qualche secondo o addirittura eliminarci in un solo colpo.

La sfida implacabile di Laser League

Inoltre in Laser League la dipartita non è definitiva con l'eliminazione che permette agli avatar disintegrati di tornare in campo non solo alla fine del match, ma tutte le volte in cui un compagno ancora in azione sfiora il punto in cui sono caduti. Capita quindi che le sorti di una partita apparentemente in mano a una squadra si ribaltino in pochi attimi, cosa facilitata dalla presenza di ben 16 power-up che compaiono casualmente sulla mappa e consentono alle due squadre di disattivare i nodi di energia, di riportare in vita tutti i compagni, di invertire il movimento dei muri laser e di velocizzare il movimento degli atleti e via dicendo, costringendoci spesso a sfruttare la possibilità di uscire dal bordo dell'arena per comparire dalla parte opposta. Ed è qui che i nostri sensi vengono messi più duramente alla prova, costringendoci a tenere conto contemporaneamente di due diverze zone della mappa.

La sfida implacabile di Laser League

Inferno laser

Laser League ha compiuto passi in avanti evidenti dalla beta, se non altro in quanto a rifiniture e contenuti. Menù finalmente completi e funzionanti ci consentono di accedere a ben tre arene che, sempre caratterizzate dal contrasto tra toni estremamente scuri e neon luminosi, portano i colori delle corporazioni a cui appartengono. Lo stesso vale per le squadre, ora cinque, anche se la scelta è obbligata in base all'arena. Ma questo non ci impedisce di scegliere liberamente tra le sei classi le cui abilità speciali, diversificabili scegliendo uno dei due modificatori disponili, ci consentono di teletrasportarci, difenderci, spintonare, elettrizzare, rubare nodi o affettare gli avversari. Tutto pur di conquistare le arene che ora sono diventate tre ognuna delle quali dispone di ben quattro diverse configurazioni che alterano complessità, movimento ed evoluzione di nodi e, di conseguenza, dei muri laser che possono essere generati. Il risultato, davvero estremo quando ci sono otto nodi che roteano per la mappa trasformandola in un inferno quando attivati, raggiunge vette di frenesia estreme che possono confondere anche il giocatore più attento. Non è invece possibile confondere i personaggi che come abbiamo detto portano i colori sgargianti della corporazione che li sponsorizza, che non aiutano a colmare l'evidente mancanza nella personalizzazione degli atleti, ma che assieme agli spettacolari effetti particellari dell'Unreal Engine 4, ai riflessi in tempo reale, ai peculiari effetti al neon disegnati a mano e alle migliorie apportate ai modelli, permettono a un titolo dalla mole poligonale decisamente modesta di regalarci una messa in scena decisamente efficace.

La sfida implacabile di Laser League

Il tutto combinato con una colonna sonora ridotta ma azzeccata che non ci distoglie dal fulcro di un gioco tutto imperniato sul gameplay, a partire da una dimensione cromatica pensata per consentirci di leggere istantaneamente l'azione in un titolo non facile da padroneggiare. L'impostazione è quella di un classico dual stick shooter, con mira e movimento scorporati che rendono preferibile l'utilizzo di un pad, ma le dinamiche di gioco possono creare qualche difficoltà, almeno sulle prime. Superandole si entra nel vivo di un titolo che ci chiede una reattività molto elevata di fronte a ogni power-up o nodo per non essere anticipati dall'avversario e fare una magra figura in mondovisione nel replay finale della partita. Ed è un'eventualità comune, soprattutto in multiplayer laddove giocatori reali si lanciano in sequenze di finte degne di Ronaldinho. Peccato per il matchmaking non sempre reattivo e per la popolazione altalenante che ad alcune ore mescola giocatori reali con altri controllati dall'intelligenza artificiale, ma anche in questi casi le partite restano imprevedibili, sebbene i personaggi controllati dal computer siano evidentemente più limitati. Non è il caso, comunque, di scivolare in conclusioni affrettate di fronte a un titolo che è ancora nel pieno dello sviluppo e che con l'arrivo della versione definitiva, prevista entro la fine del trimestre, andrà incontro a bilanciamenti arricchendosi, secondo quanto dichiarato dagli sviluppatori, di texture, effetti grafici, stadi, potenziamenti, elementi suggeriti dalla community, miglioramenti al matchmaking ed elementi estetici che andranno ad aggiungersi ai 60 personaggi e ai 250 elementi di personalizzazione già sbloccabili accumulando esperienza. Tutti elementi che potrebbero ovviamente accrescere un prezzo per ora decisamente allettante, con 14,99 euro che possono essere decurtati del 30% acquistando il titolo entro il 19 febbraio.

La sfida implacabile di Laser League

Laser League è un titolo dalle grandi potenzialità e dal prezzo allettante che può già regalare più di un'emozione agli appassionati di sport digitali. Non brilla, purtroppo, in quanto a caratterizzazione degli atleti, ma questo non ha fermato altri giochi che hanno fatto della dimensione agonistica il loro fulcro. Per questo preferiamo lamentarci della mancanza di contenuti anche se sappiamo bene che si tratta di un titolo ancora in Early Access e che promette di arricchirsi notevolmente da qui all'uscita della versione definitiva.

CERTEZZE

  • Gameplay fresco, serrato e adatto alla dimensione competitiva
  • Esteticamente molto gradevole nonostante la modestia poligonale
  • Prezzo decisamente interessante

DUBBI

  • Mancano ancora parecchi contenuti
  • Gli atleti sono piuttosto anonimi
  • Senza una community popolosa l'online rischia di non ingranare