Assembla che ti Passa è una rubrica settimanale che raccoglie le principali novità legate all'hardware da gioco PC e propone tre configurazioni, divise per fasce di prezzo, pensate per chi desidera assemblare o aggiornare la propria macchina. Come al solito i suggerimenti e le correzioni sono ben accette a patto che i toni siano adeguati. Un ulteriore consiglio è quello di leggere i paragrafi che presentano le configurazioni prima di dare battaglia nei commenti.
La tempesta continua a picchiare sul mercato PC tra aumenti dovuti alle memorie e ricarichi pecuniari folli dettati dalla scarsità di GPU. Ma il prezzo delle RAM è in calo mentre si avvicina la presentazione di nuove schede video, prevista entro i prossimi mesi, che potrebbe alleggerire ulteriormente la tensione. Questo sempre che il rumor che vede la GeForce GTX 2080 venduta a 1500 dollari si riveli infondato o comunque relativo a una scheda non pensata per il mercato consumer. E siamo inclini a propendere per questa ipotesi considerando che benché si parli di rincari, questi riguardano le problematiche determinate dalla scarsità di memorie che mai e poi mai potrebbero tradursi nel raddoppio del prezzo di lancio di una GPU. Tra l'altro un salto del genere per una scheda destinata al gaming potrebbe suscitare sospetti che NVIDIA voglia approfittarsi della pessima situazione della grande distribuzione, segnata da cifre al dettaglio a dir poco folli, irritando quei giocatori che rappresentano comunque il grosso del mercato. Parliamo infatti di decine di milioni di pezzi acquistati ogni anni contro le tre milioni di GPU comprate nel 2017 dai minatori di criptovalute che, nonostante l'entusiasmo, non sono riusciti ad arginare un calo del 4.8% della distribuzione complessiva di GPU rispetto al 2016. Ed è proprio questo calo che ci mette di fronte a una vera e propria carestia di schede video, ulteriormente aggravata dalla febbre da criptovalute, determinata dalla decisione dei grossi costruttori di memorie di spostarsi verso la produzione di componenti mobile sacrificando, almeno per qualche mese, il mercato PC. Ed eccoci qui, nel bel mezzo della peggiore congiuntura degli ultimi anni, con i prezzi base destinati a crescere di qualche altro euro e quelli al dettaglio gonfiati fino a raggiungere cifre da Repubblica di Weimar. Ma torniamo alle GPU vendute ai minatori che pur rappresentando una frazione hanno avuto un peso rilevante sul mercato delle schede video del 2017. Parliamo di 776 milioni di dollari di introiti complessivi che hanno tra l'altro visto AMD, forte di un'architettura adatta ai calcoli particolarmente complessi, mangiare alle avversarie l'8.1% del mercato delle GPU discrete. Ma tutto questo non vale di certo il rischio di perdere la faccia di fronte ai videogiocatori che rappresentano la spinta primaria per il mercato delle GPU.
Per questo presumiamo, e speriamo, che la presunta scheda NVIDIA da 1500 dollari di cui si parla sia quella, rumoreggiata nelle scorse settimane, destinata a criptovalute e impieghi professionali. E lo speriamo anche perché questa scheda dovrebbe comparire durante la GDC di di fine marzo o, al più tardi, in occasione della GTC di maggio, al fianco delle schede Ampere destinate al mercato consumer. Quale che sia la data di presentazione, comunque, ci aspettano due mesi fondamentali per la tecnologia. Parliamo di strategie per le criptovalute, di prezzi futuri e di un mercato che potrebbe sfruttare il momento per spingere sul gioco in streaming, non a caso tra gli interessi del momento di NVIDIA con il servizio GeForce Now. Il tutto mentre si affacciano tecnologie compatte capaci di prestazioni da gioco. Da una parte ci sono i chip Ryzen 2000G che come abbiamo visto sono capaci di cavarsela con buona parte del gaming attuale, e per soli 99 dollari nel caso dell'R3 2200G, mentre dall'altra c'è il chipset Intel equipaggiato sia con grafica integrata HD630 sia con la GPU Radeon RX Vega M, nelle versioni GH e GL. Entrambe sensibilmente più potenti dei chip grafici Vega integrati nei Ryzen 2000G, promettono una potenza paragonabile a quella di una GTX 1060, ottimizzando la comunicazione tra GPU, CPU e memoria HBM2. Rumoreggiato a lungo, il Frankenstein del mondo PC è comparso a gennaio all'interno del potente mini PC Intel Hades Canyon che impacchetta parecchia potenza in un minuscolo spazio vitale proprio grazie al chipset creato da Intel e AMD. Il dispositivo in questione, venduto al prezzo di circa 1000 dollari, è equipaggiato con il Core i7-8809G che mette in campo quattro core o otto thread sbloccati combinati con una Radeon RX Vega M GH dotata di 24 compute unit, di 1536 stream processor e di 4GB di HBM2 spinti a 204.8GB/s contro i 179.2GB/s della versione più modesta da 20 compute unit. E tutto questo è in grado di garantire tra i 45 fps di media in 1080p con Rise of the Tomb Raider, con le impostazioni grafiche portate al massimo, superando le 50 immagini al secondo grazie all'overclock. Non male anche se sotto sforzo pare che la temperatura della CPU si avvicini ai 90 gradi, oltrepassandoli in caso di overclock. Tiene invece benissimo Vega che ha compiuto grossi passi in avanti, come abbiamo toccato con mano mettendo alla prova i Ryzen 2000G, rispetto alla versione montata sulle schede video discrete. La GPU non supera infatti i 55 gradi, nemmeno alzando le frequenze e questo lascia ulteriore margine di miglioramento per un sistema integrato che promette di portare ultraportatili e ultracompatti nel mondo del gaming senza compromessi.
Configurazione Budget
In attesa che l'effettiva disponibilità delle schede madri H310, B360 e H370 ci dia la possibilità di confezionare configurazioni sensate basate sulle CPU Intel Coffee Lake bloccate, ci rivolgiamo al Ryzen 3 2200G che sostituisce il Ryzen 5 2400G in una configurazione decisamente economica e limitata, ma capace di cavarsela con parecchi MOBA e titoli arena, Overwatch incluso, magari in attesa di trovare una GPU discreta al giusto prezzo. .
La GPU Vega 8 inclusa nel Ryzen 3 2200G cade ben più lontana dalla RX 550, in quanto a potenza, della Vega 11 abbinata al Ryzen 5 2400, ma può dare qualche soddisfazione grazie all'overclock. Overclock che come per tutti i Ryzen regala una spinta in più anche a memoria e CPU, di suo già più spinta di quella del Ryzen 3 1200 che mantiene il vantaggio solo in quanto a linee PCIe e cache di livello 3.
COMPONENTE | PREZZO |
PROCESSORE | € 100.00 |
Ryzen 3 2200G 3.5-3.7GHz | |
SCHEDA MADRE | € 75.00 |
Asrock AB350M Pro4 | |
SCHEDA VIDEO | € 00.00 |
integrata | |
RAM | € 105.00 |
Corsair Vengeance LPX Sport LT 1x8GB DDR4 3000MHz CL15 | |
ALIMENTATORE | € 50.00 |
XFX TS 450W 80+ Bronze | |
HARD DISK | € 45.00 |
Seagate Barracuda 1TB | |
CASE | € 40.00 |
Thermaltake Versa H22 Mid Tower | |
OPTICAL DISK DRIVE | € 15.00 |
LG GH24NSD1 | |
TOTALE: | € 430.00 |
Configurazione Gaming
Anche questa settimana l'imminente arrivo di schede madri pensate esplicitamente per processori bloccati come il Core i5-8400 ci dissuade dalla scelta del processore Intel. E con l'arrivo imminente delle Ryzen 2 potrebbe essere sensato rimandare l'acquisto di un nuovo PC. Ma con i processori a sei core Ryzen giochiamo sul sicuro e questa volta ci spingiamo alla versione X che è reperibile a meno di 190 euro.
Il Ryzen 5 1600X viene raggiunto dal più economico Ryzen 5 1600 una volta superata la soglia di overclock dei 4.0GHz, ma garantisce performance single thread ottime senza bisogno di spingere le frequenze. Risulta invece consigliato portare al massimo possibile il clock della memoria che ha un impatto deciso sulle prestazioni. Sulla stessa piastra madre ci mettiamo una GeForce GTX 1060, questa volta appetibile anche nella versione da 6GB per quanto il prezzo sia comunque di una quarantina di euro più alto di quello che avremmo voluto pagare.
COMPONENTE | PREZZO |
PROCESSORE | € 190.00 |
Ryzen 5 1600X 3.6-4.0GHz | |
SCHEDA MADRE | € 90.00 |
ASRock Fatal1ty AB350 Gaming K4 | |
SCHEDA VIDEO | € 345.00 |
ZOTAC GeForce GTX 1060 AMP! Edition 6GB | |
RAM | € 180.00 |
Corsair Vengeance LPX 2x8GB DDR4 3000MHz CL15 | |
ALIMENTATORE | € 75.00 |
XFX TS 550W 80+ Gold | |
HARD DISK | € 75.00 |
Western Digital Black 1TB | |
CASE | € 70.00 |
NZXT S340 Mid Tower | |
OPTICAL DISK DRIVE | € 00.00 |
- | |
TOTALE: | € 1025.00 |
Configurazione Extra
Con Ryzen che svetta nella fascia economica e continua a poter dire la sua in quella media, restiamo ancora una volta fedeli al Core i7-8700K nel segmento dedicato ai PC più costosi. Il processore Intel si ferma a sei core e dodici thread contro gli otto core e i sedici thread degli AMD Ryzen 7, ma sprigiona performance single-thread elevatissime che garantiscono prestazioni ottime nella maggiorparte dei giochi e, combinate, garantiscono una potenza bruta vicina a quella del Ryzen 7 1800X.
Un processore del genere mette senza dubbio voglia di puntare al massimo in quanto a GPU, ma ci accontentiamo della GTX 1080 a causa dei prezzi che per la GTX 1080 Ti sono elevatissimi anche nel caso dell'usato. Ma la scelta ha comunque senso, nell'ottica di una configurazione votata a framerate molto elevati, considerando che mentre la potenza della CPU ha un peso relativo nel caso del 4K, il Core i7-8700K garantisce un aumento sensibile del framerate in 1080p e 1440p.
COMPONENTE | PREZZO |
PROCESSORE | € 425.00 |
Intel Core i5-8700K 3.8-4.7GHz / Noctua NH-D15 | |
SCHEDA MADRE | € 205.00 |
ASRock Z370 Taichi | |
SCHEDA VIDEO | € 700.00 |
Gigabyte GTX 1080 WINDFORCE OC 8G | |
RAM | € 195.00 |
Corsair Vengeance LPX DDR4 3200MHz CL16 | |
ALIMENTATORE | € 120.00 |
Corsair RM750x 80+ Gold | |
HARD DISK | € 175.00 |
Samsung 850 EVO 250GB M.2 / Western Digital Black 1TB | |
CASE | € 120.00 |
Nanoxia Deep Silence 1 Mid Tower | |
OPTICAL DISK DRIVE | € 00.00 |
- | |
TOTALE: | € 1940.00 |