Terzo appuntamento con gli speciali dedicati alle icone di FIFA 18, questa volta ci soffermiamo su quella zona del campo sempre troppo poco valorizzata. Un po' come gli ultimi sprazzi di resistenza di un esercito ormai alle strette, la difesa rappresenta il muro di cinta di una squadra, che dovrebbe essere presa in considerazione il meno possibile e messa in condizione più di impostare il gioco, che non di dover evitare di prendere insaccate avversarie. È però, allo stesso tempo, la zona nella quale l'esplosività del fisico e le doti sull'uno contro uno fanno la differenza tra un buon mestierante e un vero fenomeno del calcio. Vediamo quindi chi sono le nostre migliori icone.
Roberto Carlos
Come spesso ci è accaduto nel corso di questi speciali, troviamo nella lista dei top player un brasiliano. Roberto Carlos è ancora oggi considerato uno dei migliori terzini offensivi della storia del calcio: in grado di fare la fortuna sia dei club che della propria nazionale, ciò che lo ha reso immortale è il suo piede mancino, in grado di calciare punizioni fuori da ogni logica. La traiettoria intrapresa dalla palla dopo il tocco di Roberto Carlos è un qualcosa che ancora oggi si cerca di comprendere, e il famoso calcio piazzato con le tre dita resta uno dei capolavori della tecnica della storia di questo sport. Le tre carte a lui dedicate sono datate 1994, 1998 e 2002 con i rispettivi overall di 86, 91 e 88. Ciò che rende le sue carte straordinarie è un incredibile bilanciamento tra le possibilità offensive e difensive, facendone quindi il più completo della sua categoria. Nonostante nessuna delle tre carte scenda mai con un singolo valore sotto al 79, quella del 1998 può contare su tutti indicatori ben sopra l'80, coronando il tutto con un incredibile 92 a velocità. Schierare Roberto Carlos significa avere un furetto incontrollabile in mezzo al campo, tutti si spaventeranno.
Carles Puyol
Giocatore totalmente diverso dal brasiliano, meno completo ma certamente più affidabile in difesa è Carlos Puyol. L'ex capitano della Spagna campione di qualsiasi cosa e capitano del Barcellona più forte di sempre, Puyol ha deliziato tutti con capacità difensive eccezionali. La fisicità e la grinta di Puyol restano ancora oggi caratteristiche insuperate, rendendolo uno dei giocatori più carismatici della storia del calcio. Le sue carte racchiudono un periodo che va dal 2002 al 2010 con overall rispettivi di 86, 90 e 92. Non particolarmente bravo con i piedi, e di certo non annoverabile tra i difensori più veloci in assoluto, schierare Puyol significa inserire nella propria squadra un muro stabile al centro della propria retroguardia. I valori di difesa di 88, 92 e 94 ne sono una chiara dimostrazione, che ben si sposano con quelli relativi alla fisicità: 89, 91 e 90. Completamente trascurabile dal punto di vista dell'impostazione e del tiro, dove addirittura non riesce a superare un misero 44, la velocità si attesa comunque su valori medi intorno al 70.
Alessandro Nesta
Sulla stessa linea di Puyol, il nostro Alessandro Nesta può essere annoverato tra i difensori puri più forti della storia del calcio. Campione del Mondo del 2006 con la maglia della nazionale, ciò che lo contraddistingue dalla media della sua categoria è una tecnica sopraffina, impreziosita da un piede fatato, che non lo ha reso un grande tiratore ma sicuramente un difensore estremamente vicino al regista. Con una bacheca colma di trofei ha fatto la felicità dei club nei quali ha militato, regalando miracoli calcistici per quasi un ventennio. Le sue carte racchiudono un periodo abbastanza breve che va dal 1998 al 2006, passando per il 2003. Se le prime due già non scherzano con gli overall di 90 e 88, è quella mezzana a strabiliare con un incredibile 92. Parliamo di un calciatore in grado di piazzare valori in difesa che toccano il 94 e accompagnarli con un altrettanto eccezionale 86 a fisico. Incalcolabile anche lui per quanto riguarda il tiro, non gli viene resa giustizia per quanto concerne invece il passaggio, che non riesce a superare il 65. Il consiglio è quello di scegliere uno solo tra i difensori puri come Nesta e Puyol e accompagnarli con qualcuno di più mobile ed esplosivo, così da non rischiare mai di trovarsi scoperti.
Paolo Maldini
L'Italia è sempre stata una nazione in grado di sfornare difensori incredibili. Non a caso il nostro è un campionato estremamente tecnico, dove alla fine dell'anno vince chi subisce meno gol. Per questo è la categoria che ci regala ben due icone tutte tricolori. Paolo Maldini, figlio d'arte in grado di superare un padre già straordinario nonché capitano indiscusso del suo Milan e della Nazionale, è proprio il tipo di difensore da poter affiancare ad uno come il sopraccitato Nesta. La sua enorme versatilità gli ha permesso di occupare qualsiasi ruolo della difesa, dando il meglio di sé come terzino sinistro prima e come difensore centrale nella seconda parte della sua carriera. Le sue carte sono tra le più longeve esistenti nel gioco e coprono la bellezza di sedici anni, andando dal 1987 al 2003. Con overall di 88, 94 e 92, è probabilmente tra i difensori più forti del gioco, secondo nelle icone solo ai più completi Roberto Carlos e Javier Zanetti, che però non eccellono come lui dal punto di vista meramente difensivo, con valori che superano ampiamente il 90 per arrivare fino ad un pazzesco 96. Affiancati da una grande esplosività fisica che arriva fino all'83 e una velocità quasi impareggiabile fino al'87, si rivela più completo di quanto non si potesse pensare e sarà il vero incubo dei vostri avversari.
Javier Zanetti
Concludiamo la nostra carrellata di difensori con un'altra delle ultime bandiere del calcio nostrano. Argentino carismatico ma giocatore di estrema eleganza e personaggio pubblico di spicco, Javier Zanetti è il quinto giocatore della storia del calcio per numero di presenze in match ufficiali, detentore anche del doppio record di presenze sia nella sua Inter che nella nazionale Albiceleste. Unico difensore ad aver collezionato solo due cartellini rossi in più di mille partite ufficiali giocate, ha rappresentato per circa vent'anni il punto fermo di una squadra sempre troppo legata ad alti e bassi. Le sue carte vanno dal 1998 al 2010, passando per il 2005. Con overall di 87, 92 e 88, rappresenta insieme a Roberto Carlos il terzino perfetto. Velocissimo, con valori dall'88 all'83, è in grado di affiancare alla sua esplosività una grandissima capacità di dribbling (mai sotto all'80) e valori di difesa e passaggio straordinari. Con un fisico in grado di affrontare qualsiasi contrasto, che si tramuta in un valore mai inferiore all'80, è l'esempio del terzino difensivo per eccellenza. Riuscire ad inserire nella propria rosa Roberto Carlos a sinistra e Zanetti a destra, significa non avere più alcun tipo di problema sulle fasce, oltre al prestigio dato alla squadra da tali inserimenti in rosa.