Assembla che ti Passa è una rubrica settimanale che raccoglie le principali novità legate all'hardware da gioco PC e propone tre configurazioni, divise per fasce di prezzo, pensate per chi desidera assemblare o aggiornare la propria macchina. Come al solito i suggerimenti e le correzioni sono ben accette a patto che i toni siano adeguati. Un ulteriore consiglio è quello di leggere i paragrafi che presentano le configurazioni prima di dare battaglia nei commenti.
Le criptovalute hanno scatenato grandine e tempesta su economisti, aziende, videogiocatori e persino sulla capoccia del SETI rallentando la sempiterna ricerca di vita intelligente extraterrestre. Ma i nefasti effetti della corsa all'oro digitale si sono estesi anche ai cittadini comuni, quelli che quando sentono parlare di GPU pensano a qualche oscuro ente statale che in futuro potrebbe reclamare qualche indebita tassa. Ed è una tassa che i cittadini di Plattsburgh hanno già pagato, a gennaio, per non perdere la fornitura casalinga di elettricità. Bollette segnate da rincari fino a 200 dollari hanno infatti flagellato la cittadina della contea di Clinton, una piccola realtà nello stato di New York che viene rifornita di energia a basso costo grazie alla idroelettrica del fiume St. Lawrence. Questa elettricità, però, è limitata a 104 megawatt/ora che sono stati ampiamente superati grazie a società come Coinmint, capace di ciucciarsi da sola il 10% dell'intera fornitura elettrica della cittadina, che hanno visto nella cittadina un'opportunità per investire nelle criptovalute, sfruttando l'energia a basso costo per massimizzare i profitti. Per non rimanere a secco di corrente Plattsburgh ha dovuto acquistare corrente elettrica sul mercato, spendendo cifre decisamente superiori al solito che hanno gonfiato sensibilmente le bollette dell'intera comunità. Da qui la decisione di trovare una soluzione che potrebbe costringere ai minatori digitali a pagare cifre più alte, segnando un precedente importante verso un futuro in cui la potenza di calcolo messa al servizio degli scambi commerciali potrebbe diventare un fenomeno globale. Anche AMD e NVIDIA sono convinte che le criptovalute continueranno ad alimentare l'acquisto di GPU, ma un calo sensibile in queste settimane si è verificato e questo, combinato con l'arrivo di nuovi rifornimenti, è già evidente nel prezzo delle schede video di fascia media e nello specifico delle GTX 1060. Ma di ciò parleremo quando verrà il momento delle nostre configurazioni per dedicare qualche riga all'ennesimo scandalo scoppiato intorno alle vulnerabilità delle CPU. Questa volta i riflettori sono tutti per AMD le cui CPU Ryzen sarebbero soggette a ben 13 vulnerabilità differenti divise in quattro distinte classi. A rivelarlo è stata la piccola società israeliana CTS-Labs che è finita a sua volta sotto tiro, con tanto di accuse di comportamento volutamente scorretto, per aver divulgato l'esistenza del problema senza concedere ad AMD i consueti 90 giorni, rispettati da tutti, per ovviare alle falle senza informare dei problemi potenziali malintenzionati.
E la reazione diffidente verso CTS-Labs è più che comprensibile visto il comportamento anomalo di un'azienda nata nel 2017 che potrebbe avere interesse nella questione anche solo, nel migliore dei casi, per guadagnare visibilità. Nel peggiore dei casi, invece, potrebbe essere tutto guidato dalla misteriosa Viceroy Research che secondo alcune voci è immischiata nella vendita di titoli allo scoperto. Tra l'altro il rapporto dell'oscura società parla di vulnerabilità estremamente gravi che porteranno addirittura alla bancarotta di AMD, mentre chi ha confermato l'esistenza delle falle parla di vulnerabilità "second-stage", non cosi immediate da sfruttare, vista la necessità che sia lanciato un eseguibile, e pericolose più che altro per gli reti d'impresa, organizzazioni e fornitori di servizi cloud. Certo, in caso di conferma il problema sarebbe comunque grave visto che parliamo di vulnerabilità che permettono di riscrivere il BIOS, compromettere il Secure processor e scrivere nella memoria SMM di un sistema senza bisogno di accedervi fisicamente. E nel caso delle vulnerabilità Chimera viene chiamata in campo anche ASMedia, l'azienda che produce i chipset per AMD, cosa che rende la questione ancora più complicata da gestire. Ma tanta fretta di divulgare il problema mettendo nei guai tanto AMD quanto parte dei suoi clienti, tutto condito da toni tanto estremi per qualcosa che non dovrebbe preoccupare più di tanto l'utente comune, generano il sospetto, ci auguriamo infondato, che dietro alla questione possano esserci manovre volte alla speculazione. In ogni caso non è detto che CTS-Labs e Viceroy siano legati, così come non è detto che le vulnerabilità siano legate esclusivamente alle CPU AMD, ma ci aspettiamo che tutti questi dubbi vengano dipanati nei prossimi giorni. Nel frattempo AMD si prepara per i processori Ryzen 2 celebrando il successo della prima serie di nuovi processori che hanno mangiato terreno a Intel grazie a tonnellate di core e thread venduti a prezzo concorrenziale, a partire dalla fascia media per arrivare alle CPU da server. Il Core i7-8700K, va detto, ha letteralmente dominato il mercato tra lo scorso dicembre e i primi mesi del 2018, ma presto arriveranno le nuove CPU AMD dalle quali, a meno di cataclismi legati alle vulnerabilità di cui abbiamo parlato qualche riga più in alto, ci aspettiamo numeri importanti; che secondo Jim Anderson, dirigente di AMD, potrebbero portare la compagnia a recuperare una fetta di mercato paragonabile a quella conquistata nei primi anni 2000 dalle CPU Athlon 64. Ed è un'evenienza che non ci dispiacerebbe, visti gli effetti positivi della concorrenza sui prezzi e sulla spinta all'evoluzione della tecnologia, che è mancata per gli schermi in alta risoluzione a più di 60Hz, anche se le cose stanno finalmente cambiando anche grazie all'iniziativa Big Format Gaming Display di NVIDIA che ci porterà una TV 4k 120Hz dotata di G-Sync da ben 65 pollici. Nel mentre il mercato PC accoglierà, nel terzo trimestre del 2018, i monitor ultrawide 3440x1400 di ASUS e Acer che pur non arrivando effettivamente al 4K supereranno la soglia dei 120Hz toccando quota 144. E nel quarto trimestre dell'anno dovrebbero arrivare anche l'ASUS PG35VQ e l'Acer X35 in versione 200Hz.
Configurazione Budget
Ancora in attesa delle schede madri budget per la serie Coffee Lake torniamo, pur invitando alla cautela vista la bagarre sulle presunte vulnerabilità delle CPU AMD, al Ryzen 5 2400G che con un pizzico di overclock, fondamentale e praticamente indolore nel caso della memoria, può garantire prestazioni da desktop per la CPU e prestazioni vicine a quelle di una Radeon RX 550 per quanto riguarda la grafica.
Come abbiamo visto il Ryzen 5 2400G permette di giocare dignitosamente a DOOM in qualità ultra, pur impacchettando GPU e CPU in un'unico pacchetto da 150 euro circa. Un prezzo superiore a quello del del Ryzen 5 1400 che costa 130 euro e mantiene qualche vantaggio tecnologico, ma che viene però giustificato dal fatto che oltre a includere una GPU, le CPU Ryzen 2000G supportano ufficialmente memorie a 2933MHz e vantano clock più elevati.
COMPONENTE | PREZZO |
PROCESSORE | € 150.00 |
AMD Ryzen 5 2400 3.6-3.9GHz | |
SCHEDA MADRE | € 75.00 |
Asrock AB350M Pro4 | |
SCHEDA VIDEO | € 00.00 |
Integrata | |
RAM | € 105.00 |
Corsair Vengeance LPX 2x4GB DDR4 3000MHz CL15 | |
ALIMENTATORE | € 50.00 |
XFX TS 450W 80+ Bronze | |
HARD DISK | € 45.00 |
Seagate Barracuda 1TB | |
CASE | € 50.00 |
Cooler Master MasterBox Lite 3.1 Mini Tower | |
OPTICAL DISK DRIVE | € 00.00 |
- | |
TOTALE: | € 475.00 |
Configurazione Gaming
Ansiose vedette in cerca di nuove alternative, siamo in trepidante attesa delle schede madri budget per le CPU Coffee Lake, ma l'orizzonte è ancora desolato. Non rinunciamo però al Core i5-8400, riservando l'opzione di fascia media a chi, intimorito dalle vulnerabilità delle CPU AMD, non ha intenzione di correre indebiti rischi.
Venduto a meno di 180 euro, il Core i5-8400 è un processore bloccato, cosa che ci impedisce di sfruttare a pieno una scheda madre Z370, ma garantisce comunque prestazioni in gioco eccellenti. Tanto da portarci a spendere qualcosa in più per la versione da 6GB della GeForce GTX 1060 che nei prossimi giorni sarà disponibile, nella versione EVGA Gaming, a un prezzo sempre gonfiato ma decisamente più consono rispetto a quanto ci ha abituato la grande distribuzione in queste ultime settimane.
COMPONENTE | PREZZO |
PROCESSORE | € 175.00 |
Intel Core i5-8400 2.8-4.0GHz | |
SCHEDA MADRE | € 115.00 |
Asrock Z370 Pro4 | |
SCHEDA VIDEO | € 325.00 |
EVGA GeForce GTX 1060 SC GAMING 6GB | |
RAM | € 180.00 |
Corsair Vengeance LPX 2x8GB DDR4 3000MHz CL15 | |
ALIMENTATORE | € 65.00 |
Corsair CX550M 80+ Bronze | |
HARD DISK | € 75.00 |
Western Digital Black 1TB | |
CASE | € 75.00 |
NZXT S340 Mid Tower | |
OPTICAL DISK DRIVE | € 00.00 |
- | |
TOTALE: | € 1025.00 |
Configurazione Extra
In attesa delle nuove CPU Ryzen e di ulteriori chiarimenti sulle attuali CPU AMD, l'alternativa più appetibile per una configurazione di lusso dedicata al gioco resta l'Intel Core i7-8700K, un processore decisamente popolare che ha macinato vendite incredibili negli ultimi tre mesi.
A quanto pare sarà presto disponibile un carico di EVGA GeForce GTX 1080 Ti che speriamo si rivelino effettivamente disponibili. Cogliamo l'occasione, scegliendo il prezzo più basso, vista la mancanza di alternative papabili nella fascia alta ed estrema, almeno per quanto riguarda la grande distribuzione.
COMPONENTE | PREZZO |
PROCESSORE | € 450.00 |
Intel Core i7-8700K 3.8-4.7GHz / Corsair Hydro H100i | |
SCHEDA MADRE | € 170.00 |
ASUS PRIME Z370-A | |
SCHEDA VIDEO | € 920.00 |
EVGA GeForce GTX 1080 Ti SC2 GAMING | |
RAM | € 195.00 |
Corsair Vengeance LPX DDR4 3200MHz CL16 | |
ALIMENTATORE | € 145.00 |
EVGA Supernova G2 750 80+ Gold | |
HARD DISK | € 230.00 |
Samsung 850 EVO 500GB M.2 / Western Digital Black 1TB | |
CASE | € 125.00 |
Fractal Design Define R5 Titanium - Window Mid Tower | |
OPTICAL DISK DRIVE | € 00.00 |
- | |
TOTALE: | € 2235.00 |