8

La recensione di Wolfenstein II: Le Gesta del Capitano Wilkins

L'ultima espansione di Wolfenstein II: The New Colossus racconta le avventure di un soldato attempato ma coriaceo

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   17/03/2018

Con Le Gesta del Capitano Wilkins si conclude Le Cronache della Libertà, la trilogia di espansioni single player inclusa nel Season Pass di Wolfenstein II: The New Colossus. Un tentativo, quello compiuto da MachineGames, di arricchire l'universo alternativo della serie con nuovi personaggi da affiancare al ben noto W.J. Blazkowicz, anche al fine di sondare il terreno per lo sviluppo di eventuali spin-off. Esperimento riuscito? Non proprio: se i DLC erano partiti in maniera discreta con Le Avventure di Pistolero Joe, le cose non sono andate altrettanto bene con il secondo pacchetto, I Diari dell'Agente Morte Silenziosa, e il ciclo si conclude mestamente con quest'ultima espansione, forse la più breve e inconsistente delle tre. Wolfenstein II: Le Gesta del Capitano Wilkins racconta per l'appunto la storia di Gerald Wilkins, un soldato americano che non si è mai arreso, neppure quando i nazisti hanno sganciato l'atomica su New York, decretando la fine della seconda guerra mondiale. Nascosto in un luogo sicuro, viene richiamato in azione quando un suo ex commilitone gli rivela la posizione di una terribile arma segreta che si trova in Alaska. Non servono altre parole: Wilkins ruba un sottomarino tedesco e si dirige sul posto, determinato a fermare l'operazione Sole Nero.

Il capitano allungabile

Il filo conduttore dei tre DLC di Wolfenstein II: The New Colossus risiede nell'uso di altrettanti upgrade che nella campagna originale è possibile equipaggiare perché Blazkowicz possa sfondare i muri correndo, comprimersi il torace al punto da poter attraversare condutture di piccole dimensioni o raggiungere zone inaccessibili grazie a due trampoli elettronici. Saranno proprio questi ultimi, nome in codice Battlewalker, a supportare l'azione del Capitano Wilkins nella sua missione in Alaska, divisa come al solito in tre capitoli che però è possibile completare nel giro di due ore scarse: come detto si tratta probabilmente dell'espansione meno ricca e significativa delle tre realizzate da MachineGames. L'approccio è il solito, con livelli disegnati in modo da presentare dei "compartimenti stagni" pieni di soldati nazisti da eliminare in modo silenzioso oppure attraverso spettacolari scontri frontali che esaltano il solidissimo gameplay del gioco, votato al dinamismo e al run & gun, piuttosto che all'attesa.

La recensione di Wolfenstein II: Le Gesta del Capitano Wilkins

Far scattare un allarme si tradurrà nell'arrivo di tantissimi nemici pronti a farci la pelle, incluse unità corazzate di vario genere, o soldati dotati di un'armatura che permette loro di resistere più del dovuto alle nostre raffiche. Per sistemarli rapidamente potremo utilizzare la pistola lanciagranate, già vista in precedenza, oppure le inedite appendici da applicare alle mitragliatrici, che ne enfatizzano l'efficacia e trasformano una di esse in un fucile di precisione. Alla fine dei conti il risultato è un'esperienza a metà strada fra quanto visto nel primo e nel secondo DLC, anche se Wilkins sembra più votato all'azione che non alla riflessione: può assumere kit medici e cibo per raggiungere una salute stabile del 200% e utilizzare corazzature per ottenere uno scudo extra del 100%, valori questi davvero utili in battaglia. I game over, tuttavia, non mancheranno e vi ritroverete spesso e volentieri a procedere in maniera frammentaria, fra prove ed errori: anche questo un tratto caratterizzante de Le Cronache della Libertà.

La recensione di Wolfenstein II: Le Gesta del Capitano Wilkins

Trofei PlayStation 4

Sono appena dieci i Trofei inclusi in Wolfenstein II: Le Gesta del Capitano Wilkins. Ottenerli è relativamente semplice: basta completare i vari livelli dell'espansione, giocandola però anche al grado di difficoltà più alto. Sul fronte dell'esplorazione, c'è un achievemente riservato a chi cercherà negli scenari per raccogliere tutto l'oro nascosto.

Breve e generico

Ci sono giusto un paio di colpi di scena nella breve campagna dedicata al Capitano Wilkins, lungi da noi volerle rivelare in questa recensione, ma in generale la narrazione rimane molto distante dai picchi qualitativi che abbiamo potuto apprezzare in The New Colossus. Colpa certamente della mancanza di cutscene, dovuta all'esigenza di contenere i costi, e al "racconto animato" in stile fumetto che però non colpisce per la bontà dei disegni, anzi. I problemi, però, sono altri: sebbene l'ambientazione dell'espansione sia teoricamente inedita, ci si muove all'interno di livelli che sanno decisamente di già visto, con tantissimi asset riutilizzati e davvero poche novità, nella forma di un paio di nemici nuovi. Poco, troppo poco per giustificare l'acquisto, a meno che davvero non abbiate una voglia matta di rimettervi a giocare con Wolfenstein II, approfittando magari del fatto che proprio in questi giorni il Season Pass del gioco è in offerta su tutte le piattaforme a metà prezzo.

La recensione di Wolfenstein II: Le Gesta del Capitano Wilkins

Non c'è molto altro da aggiungere: il doppiaggio in italiano è discreto ma stavolta non propriamente indimenticabile, la durata è risicata e non ci sono in effetti momenti memorabili ne Le Gesta del Capitano Wilkins, né boss fight, tanto che la stessa conclusione dell'espansione sorprende per la semplicità dello scontro finale, se vogliamo chiamare così la mera pressione di un tasto. È però il caso di fare un ragionamento sull'intera operazione: provare ad arricchire l'universo di Wolfenstein va benissimo, ma si tratta di un obiettivo da perseguire con impegno e ispirazione, investendo tempo e risorse anziché offrendo dei contentini molto distanti qualitativamente dal gioco di partenza. Speriamo che gli sviluppatori prendano nota in vista di un eventuale Wolfenstein III.

Conclusioni

Versione testata PlayStation 4
Digital Delivery Steam, PlayStation Store, Xbox Store
Prezzo 9,99 €
Multiplayer.it

Lettori (5)

7.6

Il tuo voto

PRO

  • Lo stesso gameplay di Wolfenstein II
  • Qualche piccola novità fra armi e nemici
  • Offre una buona sfida...

CONTRO

  • ...ma è davvero troppo breve e inconsistente
  • Trama banalotta e poco approfondita
  • Livelli decisamente già visti