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La recensione di Wolfenstein II: I Diari dell'Agente Morte Silenziosa

Dopo Le Avventure di Pistolero Joe, arriva il secondo DLC di Wolfenstein II: The New Colossus

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   01/02/2018

La vendetta è una motivazione poderosa, e lo è ancor di più se la persona che amavi è stata tradita, torturata e uccisa da un manipolo di uomini malvagi. Sono queste le terribili ombre che caratterizzano il passato di Jessica Valiant, agente speciale che durante la seconda guerra mondiale si è guadagnata sul campo il soprannome di "Morte Silenziosa" per via della sua straordinaria capacità di eliminare furtivamente i propri bersagli. Un'azione che conduceva assieme a suo marito Jack, formando una coppia letale; finché i nazisti non hanno vinto la guerra e l'uomo, tradito da una persona che considerava amica, è stato catturato e ucciso in modo orribile.

La recensione di Wolfenstein II: I Diari dell'Agente Morte Silenziosa

Rifugiatasi in Brasile, Jessica aveva deciso di abbandonarsi all'alcol e a relazioni estemporanee, priva ormai di uno scopo nella vita o di qualsivoglia interesse; finché non ha ricevuto una lettera dalla Resistenza con i nomi e le foto dei tre responsabili della morte del marito. A quel punto la donna ha capito di dover indossare nuovamente la propria vecchia uniforme, impugnare la pistola silenziata, tornare negli Stati Uniti e compiere la propria vendetta. Un proposito da portare a termine nell'ottica di una mini campagna che, similmente a Le Avventure di Pistolero Joe, è composta da tre differenti missioni. In questo caso, però, più brevi e meno significative...

Caro diario

Gli uomini che Jessica deve eliminare sono Hans Stiglitz, ufficiale specializzato in torture; Chuck Lorentz, l'attore che ha tradito Jack in cambio di un posto di rilievo nella macchina della propaganda nazista; e infine Gerhardt Dunkel, il mandante dell'operazione. Per poter mettere le mani su di loro, l'Agente Morte Silenziosa potrà contare su di un equipaggiamento speciale, che rinuncia alla chiassosità delle granate in favore di una potente pistola silenziata, senza però farsi mancare l'efficacia di mitragliatrici e fucili a pompa in caso di bisogno; ma anche sulla capacità di comprimere il proprio torace per attraversare passaggi ristretti, strisciando come un serpente.

La recensione di Wolfenstein II: I Diari dell'Agente Morte Silenziosa

Quest'ultima meccanica riprende una delle tre abilità speciali viste nella campagna di Wolfenstein II: The New Colossus, impiegandola ai fini di un gameplay decisamente più votato all'azione stealth rispetto alla norma. Se infatti durante la campagna originale con B.J. Blazkowicz era sì possibile procedere silenziosamente, ma si finiva spesso per allertare le guardie e ritrovarsi addosso decine e decine di soldati da affrontare, ne I Diari dell'Agente Morte Silenziosa bisognerà fare più attenzione e studiare bene il comportamento dei nemici al fine di effettuare eliminazioni rapide ed evitare scontri frontali. Questi ultimi restano possibili anche vestendo i panni di Jessica, ma si rivelano sostanzialmente più complicati, in quanto la donna possiede una resistenza ai danni limitata: giocando a carte scoperte, il game over è sempre dietro l'angolo.

La recensione di Wolfenstein II: I Diari dell'Agente Morte Silenziosa

Prova ed errore

Se lo stealth non è propriamente nelle corde di Wolfenstein II: The New Colossus, come fare a costruirci sopra una mini campagna? Per molti versi le perplessità nate dopo la prova dell'epilogo de Le Cronache della Libertà sono rientrate quando abbiamo potuto provare con mano alcune delle soluzioni messe in campo dagli sviluppatori per evitare di ricorrere in modo eccessivo a un approccio in stile trial & error, pur presente in alcune fasi. Il primo elemento è rappresentato dall'efficacia della pistola silenziata, che può eliminare i bersagli con un unico colpo qualora sia diretto alla testa, o comunque con una veloce raffica nel caso in cui si sia sbagliato mira.

La recensione di Wolfenstein II: I Diari dell'Agente Morte Silenziosa

Il secondo è un breve bullet time che si attiva nel momento in cui uccidiamo un nemico che si trova accanto a un altro soldato, oppure quando qualcuno sta per scoprirci: pochi attimi che però bastano per piazzare un proiettile in mezzo agli occhi del nostro avversario di turno e chiudere la pratica. Infine, una struttura a compartimenti stagni per i livelli: laddove lo stealth dovesse fallire e si finisca per far partire gli allarmi, con l'obbligo dunque di tirare fuori le armi pesanti e cimentarsi con il coinvolgente, tradizionale run & gun sapientemente forgiato da MachineGames, accadrà solo per un periodo di tempo limitato, e una volta uccisi tutti i rinforzi si potrà godere nuovamente della copertura per la sezione successiva della mappa.

La recensione di Wolfenstein II: I Diari dell'Agente Morte Silenziosa

Quattro domande a MachineGames

WolfensteinII: I Diari dell'Agente Morte Silenziosa si baserà sull'azione stealth. Finiremo per sperimentare un bel po' di sezioni trial & error? Qual è la vostra opinione rispetto a questo tipo di approccio?
I Diari dell'Agente Morte Silenziosa è stato realizzato principalmente per i giocatori che apprezzano lo stealth, le uccisioni silenziose e le infiltrazioni. Lo stealth in Wolfenstein non viene imposto in alcun modo, sebbene attaccare a viso aperto si tradurrà in una situazione più difficile da gestire.

Quando avete pianificato i DLC, la vostra intenzione era quella di enfatizzare l'uso delle tre abilità speciali che Blazkowicz ottiene durante la seconda parte della campagna principale? Pensate sia stata una buona decisione fare in modo che gli utenti scegliessero un singolo potere per volta?
In Wolfenstein II: The New Colossus i giocatori possono ottenere tutte e tre le abilità, ma introdurle una alla volta è stato un buon modo per essere certi che gli utenti familiarizzassero con ogni capacità prima di ottenere la successiva. Per i DLC volevamo esplorare ulteriormente questi potenziamenti e provare a costruire il level design e l'esperienza attorno a essi.

L'introduzione di tre nuovi personaggi dimostra quanto credete nell'universo di Wolfenstein, provando ad arricchirlo con nuovi volti, scenari e storie. Pensate sarebbe possibile realizzare un nuovo episodio della serie senza Blazkowicz?
Crediamo che Wolfenstein possieda un incredibile potenziale per raccontare storie fantastiche oltre quella di Blazkowicz, e l'introduzione di una timeline alternativa dimostra che abbiamo liberato questo universo narrativo dai confini della seconda guerra mondiale, aprendo a un ampio ventaglio di possibilità per raccontare la lotta contro i nazisti.

Il primo DLC, Le Avventure di Pistolero Joe, aveva una buona storia e ottimi personaggi, ma naturalmente non poteva competere con la straordinaria narrativa della campagna principale. Possiamo aspettarci una trama più sfaccettata per I Diari dell'Agente Morte Silenziosa?
I Diari dell'Agente Morte Silenziosa è simile al primo DLC per quanto concerne le dimensioni, ma varia in termini di approccio visto che presenta un protagonista completamente diverso. La storia avrà un ruolo meno centrale, ma il gameplay sarà solido come quello della campagna originale.

Una breve avventura

Nell'intervista che ci hanno concesso (vedi box), gli sviluppatori de I Diari dell'Agente Morte Silenziosa avevano parlato effettivamente di un focus minore sulla narrazione rispetto al primo DLC, e la cosa purtroppo si fa sentire, specie se consideriamo quanto la storia, i dialoghi e la caratterizzazione dei personaggi abbiano contribuito alla riuscita di Wolfenstein II: The New Colossus. È un peccato che la figura di Jessica Valiant venga così poco approfondita, se non attraverso una serie di riflessioni abbastanza scontate sulla sua dipendenza dall'alcol, e che soprattutto la vicenda nella sua globalità finisca per esaurirsi nel giro di pochissimo tempo.

La recensione di Wolfenstein II: I Diari dell'Agente Morte Silenziosa

Per completare le tre parti della mini campagna basta infatti un'ora e mezza, vissuta neanche tanto intensamente: l'obbligo di procedere silenziosamente porta a evitare i nemici che non possiamo eliminare senza far scattare gli allarmi, dunque quelli corazzati e le bestie meccaniche, e mancano del tutto i boss. A ciò bisogna aggiungere un sostanziale riciclo di tanti degli asset grafici già visti nell'avventura di Blazkowicz, con poche situazioni e scenari inediti. Se dunque avevamo promosso con riserva Le Avventure di Pistolero Joe proprio per la durata risicata e la mancanza di profondità del pacchetto, non possiamo certamente chiudere un occhio sull'inconsistenza di questo secondo DLC, che ci sembra sia stato realizzato con minor voglia e ispirazione. La speranza è che il Season Pass di Wolfenstein II: The New Colossus si chiuda con un acuto finale, in attesa di ulteriori sviluppi per il franchise.

Conclusioni

Versione testata PlayStation 4
Digital Delivery Steam, PlayStation Store, Xbox Store
Prezzo 9,99 €
Multiplayer.it

Lettori (3)

6.5

Il tuo voto

PRO

  • Gameplay solido come sempre
  • Qualche accorgimento per favorire lo stealth
  • Personaggio potenzialmente valido...

CONTRO

  • ...ma la storia è risicata
  • Ben poche novità sul piano visivo
  • Si completa troppo in fretta