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Overwatch League: il recap dell'ultima settima della Fase 2

Un finale incredibile per questa seconda fase, con sfidanti insospettabili e più colpi di scena di una puntata di Game of Thrones!

SPECIALE di Lorenzo Fantoni   —   28/03/2018

Colpi di scena, finali al cardiopalma e cocenti delusioni. Anche questa per questa fase la Overwatch League si conferma un campionato ricco di incertezze con un paio di granitiche sicurezze: i New York Excelsior e i London Spitfire, che nonostante qualche piccolo incidente di percorso restano i due team più vincenti e continui della lega. Vediamo insieme com'è andata a finire questa seconda finalina e il cammino che ci ha condotti allo scontro finale.

Giorno 1: giovedì 22 marzo

Occhi puntati sullo scontro per i playoff: Los Angeles Gladiators e Philadelphia Fusion si giocavano tutto e anche di più in uno scontro diretto ad alta tensione. I Gladiators arrivavano carichi come molle dopo una serie di ottime prestazioni, i Fusion avevano un buon ruolino di marcia ed erano senza dubbio la seconda sorpresa di questa fase. Dopo le prime due mappe finite in parità la partita ha cambiato faccia con la sostituzione di Asher con Surefour, a quel punto Carpe e Snilllo hanno cominciato a azzerare la potenza di attacco dei Gladiators eliminando sistematicamente la Widowmaker avversaria e flankando senza pietà. Un vero e proprio omicidio su commissione che è culminato con lo spawncamping del povero Surefour su Hollywood. Col proprio potere offensivo dimezzato il resto dei Gladiator non è riuscito quasi mai a entrare in partita e rappresentare una minaccia per gli avversari, visto che la Widowmaker avversaria di Carpe aveva campo libero per combinare tutti i danni che voleva. Neppure Fissure è riuscito a dare respiro alla squadra, vittima di un focus asfissiante. Con questa vittoria i Fusion mettevano una seria ipoteca sul secondo posto, in attesa dei risultati di Spitfire e Dinasty. Chiudono la giornata una facile vittoria di Houston sui Dragon e una sorprendente sconfitta degli Shock contro i Mayhem, che stanno lentamente risalendo la china della classifica e si levano lo sfizio di dare il ben arrivato a Sinatraa sconfiggendolo.

Giorno 2: venerdì 23 marzo

Pronti via e siamo subito investiti da un gavettone di emozioni: Houston batte 3 a 1 i Dinasty in un match che solo una settimana fa sarebbe finito con un secco 4 a 0 per i coreani. Ancora una volta il super team delle tigri fallisce proprio nel momento del bisogno. Houston ultimamente ha avuto grandissimi problemi a causa della sua scarsa efficienza con Tracer, tuttavia anche i Dinasty, nonostante la loro skill e Fleta, hanno sofferto di problemi molto simili sul fronte DPS. Insomma, se c'era una squadra delle tre big con cui Houston aveva una chance erano proprio i Dinasty. I texani si sono presi Hanamura, mentre su Nepal i Dinasty hanno controllato con sicurezza. Il cambio di passo c'è stato su King's Row dove il pareggio dei primi due round ha portato gli Houston in attacco sul finale e ha permesso loro di brillare con Jake e Zunba, che con una tripla kill di Reinhardt ha garantito la vittoria al team. Su Gibraltar il trionfo si è ulteriormente consolidato grazie alla superiorità di Linkzr con Widowmaker, che ha saputo tenere a bada Fleta e ha sfruttato gli ampi spazi concessi dalla mappa per tenere sotto scacco il team avversario. Alla fine, ciò che ha permesso a Houston di farcela è stata la sua capacità di resistere anche in condizioni molto difficili, come l'ultimo round di Gibraltar. Tuttavia, restano dei problemi sul fronte DPS che stavolta sono stati mascherati dal buon uso di Junkrat da parte di Jake e uno stato di grazia di Linkzr. Questa settimana fa anche registrare un sorprendente nuovo corso per i Fuel, che schierando Mickie come tank e Seagull come off-tank sembrano aver trovato la via che conduce fuori dalla crisi. È mancata la vittoria, nelle attuali condizioni della squadra, far sudare freddo Saebyeolbe e Libero, costringendoli a numeri da circo per portarla a casa, trascinando gli Excelsior alla mappa di spareggio che è senza dubbio un importante risultato. Solo la settimana scorsa i Fuel sembravano ormai persi, oggi forse non è più così. Chiude la giornata una vittoria al cardiopalma degli Uprising sugli Shock che ancora una volta perdono sulla mappa di spareggio. Ne è venuto fuori un gran bel match, come spesso accada per i 3 a 2, ma entrambi i team dovranno lavorare duro per ottenere uno spazio nella Fase 3, in particolare, Boston ha finora tradito quanto di buono fatto alla fine della prima.

Giorno 3: sabato 24 marzo

I Dinasty iniziano la giornata facendo ciò che devono fare, vincendo 3 a 1 contro i Mayhem, in attesa dei risultati di Fusion e Gladiators. Se una delle due avversarie vince saranno nuovamente fuori dalla finale di fase. Incredibile, ma vero. Il primo verdetto è arrivato nel match successivo, quando i Fusion hanno sconfitto per 3 a 2 i Valiant in un match tesissimo che ha messo in evidenza un piccolo problema di lineup dei Fusion. Eqo e Carpe usano hanno scelte più o meno simili e si sono spesso scambiati tra Tracer, Genji e Widowmaker, generando una certa confusione e privando la squadra di continuità durante il match, questo ha permesso ai Valiant, più organizzati, di mantenere il match in bilico. Il ritorno di Agilities in coppia con Soon/Kariv ha fatto bene ai Valiant, soprattutto su Gibraltar. Alla fine, la vittoria dei Fusion è arrivata su Ilios dopo molti overtime e grazie ad alcune giocate personali, ma se fossero stati i Valiant a esultare non avrebbero rubato niente. Chissà, forse li vedremo di nuovo grandi nella Fase 3. La giornata prosegue con un netto 4 a 0 degli Spitfire sui Dragons che dalla prossima fase potranno finalmente schierare Geguri e stanno già lavorando a ulteriori aggiustamenti per smettere di essere la Cenerentola della Overwatch League.

Giorno 4: domenica 25 marzo

Dopo l'ottima prova contro New York i Dallas non riescono a bissare la perfomance e a impensierire gli Spitfire ai quali resta solo da capire chi sfideranno in semifinale di fase. Dopo la sbandata precedente New York si riprende e brutalizza con un 4 a 0 privo di grandi livelli di lettura i Valiant, altra squadra che dopo la sconfitta di misura contro i Fusion sembrava rinata, evidentemente dovremo aspettare ancora. Scendono infine in campo Boston Uprising e Los Angeles Gladiators. I gladiatori in viola avevano un solo obiettivo: vincere tutte le mappe, perché perderne anche solo una avrebbe regalato ai Fusion l'accesso alle finali. Nonostante questo imperativo, gli Uprising hanno distrutto le chance dei Gladiators già dalla prima mappa, spazzando via gli avversari grazie a una impeccabile coordinazione tra Gamsu e Striker. Dopo l'half time i Gladiators sono apparsi trasfigurati, nuovamente vincenti e trascinati da Fissure e Asher, ma ormai era troppo tardi. Probabilmente la differenza tra un buon team e un eccellente team sta tutta qua: nella capacità di vincere quando ce n'è bisogno, senza se e senza ma. Intanto i Fusion ringraziano e sfideranno gli Spitfire nella semifinale.

Giorno 5: le finali

Si parte con Fusion e Spitfire che si contenderanno l'onore di sfidare gli Excelsior nella finale di fase. I pronostici ovviamente vedono i londocoreani come favoriti, hanno già vinto una finalina, hanno battuto i Fusion senza troppe difficoltà in passato e sono uno dei team più forti sulla piazza. Tuttavia, la Overwatch League già in passato ci ha abituato a match incredibili e questo entra sicuramente nella top 5 dei più epici, almeno per ora. Si parte con gli Spitfire all'assalto che si portano a casa il primo round con un pressing asfissiante e senza lasciare scampo agli avversari. Su Nepal invece i Fusion piazzano un triplo tank, abbassano il ritmo e riescono a inchiodare i DPS avversari portandosi a casa un punto. Su Hanamura il copione si ripete, i Fusion si rifiutano di ballare al ritmo della musica suonata dagli Spitfire e vanno sul due a uno. Sudori freddi per i londinesi che però su King's Row si svegliano e portano a casa la mappa. Essenziale qua il lavoro di Fury che con D.Va nega non uno ma ben quattro Ultimate alla Zarya di Poko. La partita viene decisa su Route 66 e qua lasciateci tessere le lodi di Snillo che con Tracer ha fatto cose incredibili: era semplicemente ovunque, pronto a eliminare i DPS avversari, sicuro nel colpire i tank quando era in grado di rosicchiare le ultime tacche di vita, imprendibile, ubiquo. Potremmo quasi dire che ha carriato la mappa da solo, ma la verità è che anche il resto del team ha giocato in maniera eccelsa.

Eccoci dunque alla finale, Fusion vs Excelsior, uno scontro senza dubbio inaspettato, ma che probabilmente New York avrebbe gestito con tranquillità, giusto? Assolutamente no. Si parte su Route 66 dove si ripete il copione della semifinale, i Fusion picchiano gli avversari come se fossero punching ball da allenamento mentre il pubblico impazzisce, stavolta a suonare il primo violino e Carpe mentre Saebyeolbe ancora deve far uscire lo strumento dalla custodia. Su Lijiang Tower la musica è la stessa e diventa così forte che gli Excelsior sembrano storditi. Su Twitch nessuno ha idea di cosa sia succedendo e sono tutti con la mascella a terra. Arrivati all'Half Time gli Excelsior si ricordano chi sono, si fanno una bella doccia fredda e tornano in campo con l'occhio assassino, rendendo ai Fusion tutto il dolore ricevuto. Probabilmente sul piatto hanno pesato anche le partite precedenti, che hanno consumato la concentrazione di Philadelphia oltre i limiti dell'umano, visto che i ragazzi in arancione non sembravano più gli stessi. E mentre Carpe affondava, Saebyeolbe diventava tutt'uno con Widowmaker e Tracer, annullando ogni offensiva avversaria. Arrivati alla quinta mappa la situazione era ormai chiara, praticamente una formalità, dopo non restava altro da fare che incoronare gli Escelsior vincitori della fase e darsi appuntamento per il 5 aprile.