In un mercato apparentemente non felicissimo per il PC gaming, non dovrebbe esserci molto spazio per un titolo ultra settoriale come possa essere un simulatore di
sommergibili; in realtà la serie di Silent Hunter, ora in sviluppo presso quelli che sono diventati gli studi Ubisoft Romania, è riuscita nel tempo a ritagliarsi una fetta d'utenza sufficiente a sopravvivere e proseguire nello sviluppo di una serie convincente e, nel suo quinto capitolo, pronta a fare un grande salto verso l'innovazione di meccaniche che altrimenti alla lunga sarebbero potute diventare stantie. Alle GamesCom 2009 lo abbiamo visto in anteprima per voi.
Il capitano
Le premesse per questa quinta iterazione sono le solite: ci si dovrà porre al comando di un sommergibile militare, guidandolo in battaglia per l'occasione nelle gelide acque norvegesi nel corso della Seconda Guerra Mondiale. La novità sta nel fatto che le meccaniche di micro gestione del proprio equipaggio, già parzialmente introdotte nel quarto capitolo, verranno ora espanse all'inverosimile
, permettendo di muoversi liberamente all'interno di tutta l'imbarcazione, interagendo con i singoli personaggi così da carpire i loro stati d'animo e, soprattutto, poter loro impartire gli eventuali ordini. Nel corso della demo è stato a esempio posto il caso dell'addetto ai motori, a cui si potrà dire di sovraccaricarli nel caso servisse una dose extra di potenza; questa sua abilità potrà nel tempo essere migliorata e andrà usata con cura, perché causa di alcuni effetti collaterali come la perdita di morale da parte della crew di bordo. Espandendo questo concetto a ogni singolo personaggio di spicco, aggiungendo a ciascuno di essi una quantità di differenti capacità, livellabili nel tempo, e la libertà di crearsi una catena di comando su misura così da poter affrontare al meglio le battaglie, si capisce presto l'interesse delle implicazioni possibili.
Alle spalle del nemico
Usciti dalla coperta e con lo sguardo al mare, ai nemici e ai propri alleati, il gioco propone le classiche meccaniche della serie, ottime nel rendere l'idea di un mezzo pesante e lento, dal potenziale devastante ma costretto a muoversi con estrema cautela per non cedere mai il fianco. L'interfaccia, oltre ai soliti comandi legati all'immersione, all'uso del periscopio e alla navigazione, propone una rinnovata mappa capace di mettere ancora meglio in mostra le potenzialità di individuazione del mezzo dell'utente da parte del nemico, evidenziando la visuale, il rumore prodotto e il raggio di microfono e sonar, così da poter cercare di porre rimedio a una impossibile invisibilità, diminuendo o addirittura spegnendo i motori, cambiando di profondità e aggirando ogni tipo di potenziale pericolo. Le fasi di attacco dovranno invece tener conto di posizione dell'avversario - in base a dove si attacca i danni causati saranno diversi - e tipo di arma usata - i torpedo sono molto lenti e ci si dovrà appoggiare alla strumentazione per non mancare il bersaglio - tessendo nel suo complesso una tela fatta di tanto impegno ma grandi soddisfazioni. Il multiplayer non è stato mostrato e a quanto detto è ancora in fase di realizzazione, certamente comprenderà delle fasi in cooperativa con più sottomarini schierati contro il nemico controllato dall'intelligenza artificiale.
L'uscita di Silent Hunter 5 è attualmente prevista per un generico 2010, le prime impressioni sono decisamente positive e non vediamo l'ora di vedere qualche spezzone più corposo di gameplay e di poterci giocare in prima persona.
CERTEZZE
- Meccaniche solide oramai collaudate
- Sistema di gestione dell'equipaggio interessante
- Anche in cooperativa
DUBBI
- Un prodotto che difficilmente entrerà nei cuori del grande pubblico