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Liberi di distruggere

Al TGS torna uno dei giochi che seppe sorprendere i primi possessori di Xbox 360

PROVATO di La Redazione   —   28/09/2009

Con uno sviluppatore dal nome improbabile come Ruffian, è difficile prendere sul serio il sequel di Crackdown. Il gioco, però, si difende bene, nonostante sia completo solo al 60% e nonostante lo scenario giapponese del TGS rappresenti una cornice non particolarmente adatta a svelarlo per la prima volta al pubblico.

Liberi di distruggere

Ad accoglierci nel travagliato mondo di Crackdown c'erano il Lead Producer, James Cope, e il Lead Designer, Steve Iannetta, entrambi reduci del primo episodio. Molti dei membri del team di sviluppo originale, RealTime Worlds, si sono messi in proprio creando lo studio Ruffian e sobbarcandosi l'ambizioso compito di creare un sequel degno delle aspettative del pubblico. E' ancora presto per dire se queste aspettative verranno mantenute, ma quanto visto per il momento ha una trama interessante e una grafica già piuttosto avanzata.

La premessa del gioco nasce da un errore compiuto nel primo episodio, quando il protagonista aveva colpito una struttura di ricerca in cui si annidava un potente virus. In questo sequel il virus ha già contagiato buona parte della popolazione e il mondo di Crackdown 2 è pieno di "freak", feroci creature che si muovono in branco di notte, rendendo la vita impossibile ai pochi superstiti. Il gioco ha due facce ben distinte: quella diurna, in cui le strade sono abitate da umani più o meno amichevoli e da squadre volontarie di vigilanti, e quella notturna, in cui orde di mostri sono pronte a lanciarsi all'inseguimento del protagonista e in generale di tutto ciò che si muove.

Liberi di distruggere

Il team di sviluppo è sorprendentemente critico nei confronti di alcuni aspetti del gioco originale, primo tra tutti il sistema di combattimento a mani nude, accusato di essere poco fluido. L'intero sistema è stato ora ridisegnato in modo da offrire più varietà e da amalgamarsi meglio con una trama più complessa, di cui purtroppo sappiamo ben poco. Gli sviluppatori hanno parlato di piccoli cambiamenti che dovrebbero migliorare l'esperienza di gioco, lasciando comunque intatto il feeling della serie. Una conferma di questa filosofia è rappresentata dalle orbs, uno degli aspetti del gioco più amati dai giocatori. Queste sfere luminose continueranno a stazionare in varie aree (soprattutto in cima agli edifici più alti) in attesa di essere collezionate dal protagonista, ma saranno ora suddivise in più categorie ancora non specificate.
Nel corso della demo abbiamo avuto modo di osservare da vicino il nuovo sistema di combattimento. In un'animata sessione di distruzione dei nemici, il protagonista del gioco ha sfoderato un originale fucile a raggi ultravioletti, l'unica arma in grado di distruggere i mostri in maniera efficace. Un'altra utile risorsa è la Mag Grenade, che forma un campo magnetico tra diversi oggetti. Gli sviluppatori ne hanno dato un pittoresco esempio creando una fila di auto sospese tra un edificio e l'altro come se fossero un festone, ma sono poi passati a usi più pratici come quello di lanciare pesanti oggetti da una fionda gigante per spazzare via gli avversari. I giocatori più creativi sapranno sicuramente pensare a tanti altri modi di utilizzare questi piccoli dispositivi, che promettono una maggiore varietà di azione.

Crackdown 2 supporta ora una modalità co-op per quattro giocatori, che possono lavorare insieme per portare a termine una determinata missione o semplicemente coesistere nello stesso spazio facendosi ognuno gli affari loro. Nel caso in cui si decida di intraprendere una missione contro i freak, gli sviluppatori raccomandano però di restare uniti, perché questi esseri sono decisamente più forti di qualsiasi nemico visto nel primo capitolo. Alla fine della demo abbiamo avuto la possibilità di provare una prima versione del deathmatch per sedici giocatori. Saltando da un tetto all'altro o dal livello stradale ai tetti più alti (grazie a speciali trampolini sparsi per il livello), abbiamo eliminato alcuni degli avversari sfruttando un sistema di lock-on piuttosto standard. L'azione non si allontana molto dal deathmatch classico di altri giochi e la mappa era parzialmente bloccata, in modo da offrire solo una piccola porzione di città giocabile. Nonostante il deathmatch non sia risultato particolarmente esaltante, questa prima apparizione di Crackdown 2 si è rivelata una piacevole sorpresa ed è stata accolta positivamente dal pubblico occidentale presente al TGS. La data di pubblicazione del gioco non è stata ancora annunciata, ma dovrebbe essere entro il 2010.

CERTEZZE

  • Il Coop a 4 giocatori
  • Grafica ancora migliorata
  • Storia più coinvolgente

DUBBI

  • Varietà delle missioni
  • Modalità online