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L'invasore che non ti aspetti

Sega propone il doveroso adattamento videoludico del nuovo film d'animazione di Sony Picture in arrivo al cinema

PROVATO di Giorgio Melani   —   13/11/2009

Versione testata: Xbox 360

Se c'è una cosa che non può mancare nelle strategie di marketing dei publisher, a prescindere dai tagli e ridimensionamenti che - particolarmente in questo periodo - tendono a falciare nuovi progetti nonché team di sviluppo, sono gli adattamenti in videogioco dei blockbuster cinematografici annunciati.

L'invasore che non ti aspetti

E' chiaro dunque che Sega tratti con un certo riguardo il videogioco di Planet 51: Il Videogioco, nuovo film d'animazione in computer grafica di Ilion Animation Studio, scritto da Joe Stillman (di Shrekiana memoria) e prodotto da Sony Picture. E il riguardo è dimostrato anche dall'anticipo con cui questo titolo è stato annunciato, visto che il publisher nipponico ne ha parlato per la prima volta nel corso del 2007, affidandone lo sviluppo a Pyro Studios con una larghezza sui tempi di uscita del film che fa pensare quantomeno ad una lavorazione alquanto accurata. In effetti, le premesse sono notevoli, considerando anche che si tratta di un titolo fondamentalmente destinato ad un pubblico molto giovane: si tratta dunque di un action game con struttura sandbox che consente un'esplorazione abbastanza libera degli ambienti (in particolare della città di Gliptorg), ingaggiando missioni di varia tipologia e proseguendo nella storia che, per la maggior parte, segue piuttosto fedelmente quella del film. Immaginate un Grand Theft Auto estremamente edulcorato e fumettoso, dove l'azione più cattiva ci si possa fare è falciare le aiuole del vicino con il tagliaerbe, e avrete un'idea indicativa di quello che Planet 51: Il Videogioco propone, ovviamente considerando che abbiamo a che fare con un'ambientazione aliena e tutto quello che ne consegue in termini di strutture, oggetti e veicoli a disposizione. Una soluzione simile a quella adottata da un altro prodotto analogo, il videogioco di Bee Movie, sebbene in questo caso l'estensione del mondo esplorabile e la varietà di azioni possibili paiano decisamente superiori.

Alieni come noi

Chi si è già informato sul film d'animazione sarà a conoscenza del simpatico ribaltamento di prospettiva su cui la storia di Planet 51: Il Videogioco si basa: in un mondo del tutto simile a quello tipico dell'immaginario anni 50, la normale vita di una cittadina viene sconvolta dall'arrivo di un orribile alieno, che scatenerà le reazioni convulse dell'esercito e della popolazione, sulle prime, ma saprà poi anche accattivarsi l'amicizia di un ragazzo locale, che lo aiuterà a trovare una via di fuga. Qualcosa di già visto messo in questi termini, sicuramente, ma l'elemento dirompente è dato dal fatto che il mondo in questione è alieno, mentre l'alieno invasore è proprio un umano, con un rovesciamento delle aspettative che ripropone la tematica fondamentale del vecchio classico fantascientifico di Fredric Brown, "Sentinella". Trattandosi di un film d'animazione, il tutto è ovviamente filtrato in un'ottica estremamente gioiosa e fanciullesca, e il videogioco ricalca precisamente questa atmosfera fin dai primi passi nel Pianeta 51. Si inizia controllando Lem, l'alieno-non-alieno protagonista del film, il quale, ignaro degli eventi che da lì a poco avranno luogo nella città di Gliptorg, si trova alle prese con i problemi tipici di un qualsiasi adolescente come la scuola, i lavoretti da fare, le scorribande con gli amici e ovviamente l'amore non corrisposto per la propria vicina di casa.

L'invasore che non ti aspetti

Al giovane alieno si alterna Chuck, l'umano invasore con cui Lem si troverà a collaborare e che potrà essere anch'esso controllato dal giocatore. Il paragone con Grand Theft Auto (ma anche con Bee Movie The Game) non è posto a caso: vagando per la città in una struttura in stile free roaming si innescano le varie missioni, che vengono svolte controllando il personaggio a piedi ma spesso anche alla guida di vari veicoli, i quali riprendendo il look fantascientifico anni 50 si presentano ovviamente futuribili (scooter hovercraft, macchine volanti e cose simili). Nella maggior parte dei casi gli eventi avvengono direttamente nella successione imposta dalla trama del film, ma trattandosi di un approccio aperto è possibile dedicarsi a diverse azioni alternative, come effettuare lavoretti per gli abitanti della città (tagliare l'erba, trasportare oggetti). La struttura e i contenuti definitivi sono ancora da verificare, ma certo la profondità del gioco non sembra andare al momento molto oltre quella tipica del tie-in dedicato al pubblico giovanissimo.

Curiosità

Nella maggior parte dei casi le missioni da svolgere riguardano la guida di un mezzo all'interno di un particolare tracciato, con scopi diversi. Spesso si tratta di gare di velocità, o delle sorte di autoscontro con la possibilità di giocare in multiplayer a schermo condiviso, cosa che ovviamente aumenta esponenzialmente la godibilità degli eventi.

Un mondo familiare

L'elemento caratterizzante di Planet 51 è indubbiamente la particolare ambientazione creata da Ilion Animation Studio per mettere in scena le vicende del film. Incentrando tutta la storia in un pianeta alieno e ponendo l'attenzione su questo mondo fantastico i grafici si sono potuti sbizzarrire nel creare una versione alternativa della Terra negli anni 50, citando e riciclando clichè tipici della fantascienza classica in chiave moderna e umoristica.

L'invasore che non ti aspetti

Questo elemento permane nel videogioco, che esalta la cura riposta nella caratterizzazione presentando una vasta città da esplorare in lungo e in largo sfruttando anche i fantasiosi mezzi di locomozione locali. La grafica, in questo senso - considerando che quella provata non è la versione definitiva - lascia ben sperare, con un mondo dettagliato riproposto in 3D sebbene non complesso e movimentato come quello di altri titoli caratterizzati dalla medesima struttura da "free roaming metropolitano", ma dotato comunque di una certa consistenza e coerenza nei confronti del particolare stile adottato dai grafici di Ilion. E' Quanto basta per far pensare ad un tie-in sviluppato con un po' di criterio da parte di Pyro Studios, che dimostra anche una certa attenzione nella riproduzione dei modelli tridimensionali usati per i personaggi, la cui espressività (calata all'interno della particolare stilizzazione derivata dalla direzione artistica del film) emerge in maniera notevole nelle scene d'intermezzo. La colonna sonora è derivata in gran parte da quella del film, mentre i dialoghi sono opportunamente tutti tradotti e doppiati in Italiano con risultati alterni a seconda delle voci in questione. In definitiva, ci troviamo di fronte al classico prodotto che deve essere valutato nel contesto per cui questo è pensato, ovvero i videogiocatori più giovani che verosimilmente hanno apprezzato il film e ne vogliono ripercorrere l'esperienza in maniera interattiva: in questo senso, Planet 51: Il Videogioco si prospetta come un gioco interessante e un possibile buon acquisto per la stagione pre-natalizia.

CERTEZZE

  • Realizzazione tecnica interessante
  • Impostazione aperta che promette buone cose
  • Il traino del film si farà sentire

DUBBI

  • Prevalentemente dedicato ad un pubblico specifico
  • Le missioni in gran parte ripropongono il medesimo gameplay