Il 2008 e il 2009 sono stati archiviati più o meno concordemente come pessimi anni per il Wii. Sicuramente nell'ultimo periodo la vita della console Nintendo è stata caratterizzata da una carestia di bei giochi, soprattutto per il pubblico competente/storico, ma definire questi anni come catastrofici non è giusto: nel 2008 più che assenti le uscite sono state gestite male (Mario Kart Wii e Super Smash Bros. Brawl lanciati nel giro di pochi mesi), mentre nel 2009 Nintendo, soprattutto a fine anno, si è occupata di rifocillare la sua nuova utenza attraverso Wii Sports Resort, Wii Fit Plus e l'universale New Super Mario Bros Wii. Tutto questo per dire che sì, il 2010 sembra un anno enormemente promettente, ma è promettente soprattutto, al momento, per tutto quel pubblico che è rimasto insoddisfatto da metà 2008 in poi, quello appunto appassionato, competente e con anni di gioco alle spalle, mentre sembra piuttosto piatto per tutti gli altri: nessun titolo della serie "Wii Sports/Music/Fit" è stato annunciato finora, anche se è possibile che, entro la fine dell'anno, venga rilaciato qualcosa per il Vitality Sensor di prossima uscita (proprio in questi giorni Nintendo ha registrato il marchio WiiRelax).
No More Heroes 2
Il gioco
In uscita il 26 gennaio 2010
Secondo alcuni Suda51 è un genio, secondo altri un impostore, alcuni lo ritengono postmoderno, altri trash, i suoi giochi da certe persone sono considerati capolavori e da altre spazzatura: insomma, i suoi progetti fanno sempre discutere, nel bene e nel male.
No More Heroes 2 non fa eccezione, ed è un seguito diretto del primo episodio (uscito su Wii), tanto che le vicende narrate iniziano solo tre anni dopo la conclusione del predecessore; anche le meccaniche di gioco sembrano molto simili, seppur limate e - teoricamente - bilanciate meglio, in particolare è stato eliminato l'incerto free roaming stile GTA. L'atmosfera vagamente trash/pulp è rimasta intatta, così come le varie trovate demenziali, sia ludiche che narrative; è rimasto immutato (purtroppo?) anche il sistema di controllo, che - nonostante abbia subito delle leggere modifiche - non sfrutterà il MotionPlus, accessorio che sarebbe stato fondamentale per avere dei combattimenti più vari e precisi. Questo episodio del resto verrà convertito nei mesi successivi per Play Station 3 e Xbox360, quindi era impossibile aspettarsi dei comandi così complessi da risultare poco adattabili ai controller tradizionali. Qua e là per il gioco saranno disseminate delle sezioni 8-bit, che a prima vista sembrano davvero eccezionali.
Final Fantasy: Crystal Chronicles - The Crystal Bearers
Il gioco
In uscita il 5 febbraio 2010
Escludendo il titolo pressoché impronunciabile, da un certo punto di vista Crystal Bearers rappresenta il Final Fantasy che ogni appassionato Nintendo, almeno concettualmente, ha sempre desiderato: un'avventura alla Zelda basata sull'azione, senza interruzioni o repentini cambi di scenario in stile j-rpg, ma col magico tocco Square-Enix a benedire grafica, stile visivo e filmati.
Ecco, concettualmente Crystal Bearers è tutto questo e anche di più - stando al direttore del progetto sarebbe una sorta di fusione tra Zelda e GTA in salsa Square - eppure c'è il timore che la società nipponica, vuoi per la scarsa esperienza col genere, vuoi per un investimento molto inferiore rispetto a quello stanziato per un Final Fantasy tradizionale, non riesca a tenere fede alle promesse. Il gioco è già uscito in Giappone, e dalle prime recensioni sembra che i dubbi fossero fondati: escluso un comparto audiovisivo di ottima qualità, tutti si sono scagliati contro lo scarso carisma e la linearità dell'avventura. Nonostante questo, vista la bontà del concept, attendiamo la release occidentale per scoprire se si tratta davvero di un'occasione sprecata: è possibile che la stampa giapponese, spesso conservatrice, non abbia gradito il forte cambio di rotta - verso ovest - di questo Final Fantasy.
Red Steel 2
Il gioco
In uscita a febbraio/marzo 2010
Red Steel 2 è il primo titolo per giocatori tradizionali costruito attorno all'utilizzo del Motion Plus - che, lo ricordiamo, consente dei movimenti 1:1 pressoché perfetti. Ritorna l'utilizzo combinato di spade e pistole, ma per il resto questo nuovo episodio prende le distanze dal predecessore, sia come atmosfera che come stile grafico: l'aspetto visivo è molto più raffinato e omogeneo, così come la qualità della narrazione in-game.
Nel complesso si ha la sensazione che il progetto sia molto più coerente del precedente: Red Steel 2, se tutto andrà bene, potrebbe diventare il primo must-buy per Wii creato da una third party. Il sistema di controllo, stando ai vari hands-on apparsi online dopo l'E3, dovrebbe essere una garanzia: la spada sembra rispondere brillantemente ai movimenti, così come la pistola, quest'ultima gestita principalmente attraverso lo spostamento del puntatore. Red Steel 2 potrebbe avere un'importanza storica da non sottovalutare, visto che sarà il primo gioco che tenterà di rinnovare, attraverso il motion control, un genere antico come quello degli sparatutto in prima persona: i dubbi principali riguardano l'interazione, visto che, nonostante i comandi siano vari e innovativi, finora non sembrano trovare un riscontro altrettanto valido né nelle reazioni dello scenario, piuttosto statico, né nei combattimenti coi nemici, che seguono routine vecchie di anni. Ubisoft qualche mese fa ha ritardato l'uscita del gioco per apportare dei "necessari miglioramenti": speriamo siano serviti, e che l'appuntamento con la storia non venga mancato.
Sin & Punishment 2
Il gioco
In uscita nel 1° trimestre 2010
Sin & Punishment per Nintendo 64 è uno di quei giochi che hanno contribuito a rafforzare, col passare del tempo, il mito di Treasure: questa società nipponica, pur non brillando nell'ultimo periodo, è rimasta praticamente l'unica in circolazione a unire un artigianato tipico delle piccole software house a una qualità tecnologica sempre all'altezza della situazione. Il seguito sembra ricalcare le orme del predecessore senza apportare stravolgimenti: è vero che questo modo di fare spesso non porta a grandi risultati, ma è anche vero che il concept originale sembrava creato per essere giocato con l'accoppiata wiimote-nunchuk, quindi non bisogna scandalizzarsi per questa scelta. Sin & Punishment era uno sparatutto a scorrimento molto dinamico, spettacolare ed estremamente ben ritmato, tanto che nei suoi momenti migliori portava il giocatore in sintonia con l'andamento dello stage, creando una sorta di meravigliosa danza macabra tra spari ed esplosioni: ci aspettiamo che il seguito faccia lo stesso, stavolta via Wiimote. Sul piano visivo, sia stilistico che tecnico, non ci dovrebbero essere dubbi di alcun tipo.
Monster Hunter 3
Il gioco
In uscita nel 1° semestre 2010
Monster Hunter, brand Capcom, era considerato un gioco hardcore ben prima che il vocabolo "hardcore" venisse defraudato e usato abusivamente in opposizione a "casual": insomma, Monster Hunter è sempre stato difficile, impegnativo e soprattutto ha sempre richiesto tanto, tantissimo tempo per essere apprezzato a dovere.
Lungi dall'essere ritenuto un capolavoro, negli anni ha saputo comunque racimolare - soprattutto in Giappone - un pubblico molto vasto, sempre su piattaforme Sony: anche per questo l'arrivo su console Nintendo ha fatto scalpore, soprattutto su Wii, la patria del casual gaming. Questo terzo episodio, seppur con qualche miglioramento grafico (relativo soprattutto alla vastità del panorama), segue fedelmente la struttura dei precedenti capitoli: azione cooperativa online, combattimenti in tempo reale, alter ego personalizzabile e missioni molto lunghe e complesse. Monster Hunter non è troppo diverso da Phantasy Star Online, ma è decisamente meno arcade e immediato, mancano completamente le ricompense a breve termine di cui il gioco Sega è pieno, in poche parole è un titolo che richiede tanta pazienza per giocatori che hanno molta passione e tanto tempo a disposizione. La realizzazione tecnica è eccellente, escluso Mario Galaxy la migliore vista finora su Wii: complessivamente si tratta di un quasi certo must-buy, sempre che siate interessati al gaming tradizionale (il gioco non sfrutterà il motion control).
Epic Mickey
Il gioco
In uscita nel 2° semestre 2010
Del gioco abbiamo visto pochissimo (qualche immagine, qualche artwork e nessun video in-game) ma il progetto è sicuramente tra i più importanti e promettenti in arrivo nel 2010. A capo di tutta l'operazione c'è Warren Spector - autore, tra gli altri, di Deus Ex e Thief - un game designer tra i più bravi, competenti e geniali in circolazione; il team di sviluppo, acquisito e finanziato da Disney Interactive, è il neonato Junction Point Studios, che ancora non ha pubblicato niente ma comprende personale esperto e talenutoso proveniente da società come Valve e Looking Glass Studios.
Il concept alla base del gioco è molto interessante e sorprendente, vista la pigrizia intellettuale e artistica che solitamente orbita attorno a Topolino. Per la mascotte Disney sarà un ritorno alle origini, sia grafico che contenutistico: rapito da Osvald, un coniglio ormai dimenticato creato all'inizio del XX secolo, Mickey Mouse dovrà confrontarsi, oltre che con alcune delle solite, classiche note nemesi, con tutto l'universo "oscuro" partorito da Walt Disney nel corso degli anni, con tutti quegli scenari, ambientazioni e personaggi poco riusciti, dimenticati o perversi che non hanno mai visto la luce o trovato il successo. E, cosa ancora più interessante, Topolino potrà scegliere come affrontare il cammino che lo riporterà a casa: usando lo sfumino per cancellare al più presto tutti i personaggi tra lui e Topolinia, oppure colorando con un pennello queste creature invidiose e/o mai nate per farle uscire, finalmente, dal limbo Disneyano. Non è chiaro ancora quanto varie saranno saranno queste scelte, ma sappiamo che rappresenteranno il cuore dell'esperienza, tanto che, si vocifera, sarebbe possibile terminare il gioco senza lottare o combattere con alcun nemico. Epic Mickey uscirà il 16 settembre negli States, mentre arriverà - presumibilmente - qualche settimana/mese dopo in Europa.
Gladiator A.D.
Il gioco
In uscita entro il 2010
Non si può dire che The Conduit sia stato un successo: l'enorme hype creatosi attorno al gioco è stato uno dei più ingiustificati a cui abbiamo assistito negli ultimi anni, sia perché non era mai sembrato niente di eccezionale, né come game design né come grafica, sia perché il team di sviluppo, High Voltage, non aveva mai brillato nonostante anni di attività alle spalle.
Sebbene The Conduit sia stato una specie di fallimento, ormai questa società americana è diventata famosa tra i giocatori, soprattutto perché è una delle poche a spingere il Wii - tecnicamente - ai limiti delle sue potenzialità: Gladiator A.D., un gioco ambientato nell'antica Roma, non fa eccezione. Concettualmente il progetto è piuttosto interessante: tenta di unire il genere dei picchiaduro 3d, con un'attenzione particolare per le simulazioni di pugilato (stile Fight Night), a dei combattimenti via spada/gladio gestiti attraverso Wiimote e Motion Plus. Non è ancora chiaro se l'utilizzo dell'accessorio Nintendo sarà facoltativo oppure obbligatorio come in Red Steel 2 - probabilmente verrà deciso dopo l'uscita del gioco Ubisoft - ma sembra che Gladiator sia stato pensato, nelle dinamiche basilari, per farne uso. Non si sa molto di più, se non che il background di ogni lottatore - ce ne dovrebbero essere dieci in totale - verrà curato maggiormente che nei soliti picchiaduro. Anche in questo caso potremo capire il vero potenziale del gioco solamente al prossimo E3.
Mario Galaxy 2
Il gioco
In uscita entro il 2010
Mario Galaxy, uscito nel 2007, è stato sicuramente il gioco più lodato e premiato per Wii, e in generale uno di quelli più celebrati degli ultimi anni per qualunque piattaforma, grazie al concept geniale e alla straordinaria realizzazione tecnica.
La delicatezza con cui Nintendo ha trattato la serie dei Mario 3d è stupefacente e anacronistica, anche per questo ha fatto tanto rumore un seguito così vicino al primo episodio (un sequel, oltretutto, così diretto da avere un tristissimo "2" nel titolo): basti pensare che, da Super Mario 64 (1996) in poi, sono usciti solo Super Mario Sunshine (2002) e Super Mario Galaxy (2007). Nonostante questo, e nonostante il potenziale pericolo di selvaggia-commercializzazione, realizzare un seguito di Super Mario Galaxy era quasi un obbligo morale: a differenza di Super Mario Sunshine il concept di Galaxy è davvero geniale, e garantisce risorse pressoché illimitate, mentre, a differenza di Super Mario 64, nessuno (o quasi) pare abbia seguito la sua strada, quindi non c'è un rischio di sovraffollamento. Quello che ci si aspetta da EAD Tokyo, semplicemente, è che realizzino un platform perfetto, correggendo le piccole sbavature del primo episodio, bilanciando meglio la difficoltà e i power-up senza perdere l'originalità e la freschezza nell'ideare nuove galassie.
Metroid: Other M
Il gioco
In uscita entro il 2010
Al di là del nome che porta e della fiducia che si può riporre nelle scelte Nintendo, Metroid: Other M è tutt'altro che una certezza.
Il progetto è grosso, molto grosso: si vocifera che ci siano al lavoro più di cento persone, e che sia, a livello finanziario, il più importante per Wii dopo Zelda. Nonostante questo rimane un'incognita perché è un deciso cambio di rotta rispetto all'acclamato Metroid Prime: sviluppato in collaborazione da Team Ninja, Nintendo e uno studio dedicato alla realizzazione delle scene in FMV, rapprenta un ritorno alle origini per Samus, sia per quanto riguarda la provenienza (la lavorazione sarà fatta tutta in Giappone) sia per la strutturazione del mondo di gioco, che probabilmente, nonostante alcune fasi in prima persona, si baserà soprattutto sull'esplorazione in due dimensioni. A capo di tutto il progetto c'è Yoshio Sakamoto (ideatore della serie) che, esclusa la supervisione del primo Metroid Prime, non aveva mai rivisitato la saga in chiave 3d/poligonale. Insomma, le premesse perché sia un buon gioco ci sono tutte, però il fatto che si voglia dare molta importanza all'intreccio (più che alla narrazione) e che Sakamoto abbia parlato di "vera esperienza metroidiana", in opposizione a quella occidentale proposta da Retro Studios (che secondo molti era una perfetta trasposizione in tre dimensioni del brand), qualche dubbio, come affermato inizialmente, lo lascia.
Tower of Shadow
Il gioco
In uscita entro il 2010
Nonostante Nintendo sia cambiata moltissimo come azienda negli ultimi cinque anni, un aspetto delle sue console è rimasto intatto: sono sempre quelle con i platform più interessanti.
Dopo New Super Mario Bros Wii, Mario Galaxy, Lostwinds e relativi seguiti, dopo Wario Land Shake, De Blob e A Boy and his Blob, i futuri Cave Story ed Epic Mickey, ecco in arrivo Tower of Shadow, il progetto Hudson più interessante dai tempi di Mario Party. L'aspetto grafico è evidentemente ispirato a Ico di Ueda e, sebbene non raggiunga gli stessi livelli d'eccellenza, è decisamente un bel vedere, nonostante la semplice modellazione poligonale. L'elemento più interessante dell'intero progetto comunque è il concept stesso: il protagonista non interagisce con gli oggetti in primo piano, ma con le ombre che questi proiettano, si muove quindi in un oscuro mondo bidimensionale. L'avventura alternerà fasi di pura azione platform ad altre dedite al puzzle solving: queste ultime saranno incentrate principalmente sullo spostamento degli oggetti in primo piano, coi quali si potrà interagire sia muovendo una fatina (attraverso il puntatore), sia attivando dei congegni nel mondo d'ombra, il cui azionamento si ripercuoterà nella dimensione materiale e, di riflesso, darà nuova forma al mondo di gioco. L'uscita è prevista in modo generico per il 2010.
The Legend of Zelda Wii
Il gioco
In uscita entro il 2010?
Zelda Wii è in sviluppo dalla conclusione di Twilight Princess, ovvero da circa tre anni: Aonuma e Miyamoto, ascoltando anche le richieste del pubblico, pare abbiano deciso di dare una grossa svolta alla serie. Innanzitutto, dalle poche informazioni che abbiamo, sembra che EAD abbia lavorato a una modifica concettuale di Zelda, ovvero a un'alterazione del tradizionale susseguirsi di esplorazione-villaggio-dungeon, che ormai, in alcune circostanze, aveva iniziato a sentire il peso degli anni. Dopo qualche mese dall'inizio della lavorazione pare che Nntendo abbia mostrato il MotionPlus, accessorio che gli sviluppatori avrebbero deciso di integrare alla base delle meccaniche di gioco del nuovo episodio. Dalle ultime interviste rilasciate siamo venuti a sapere che i controlli e l'engine sono pronti, e che Zelda Wii permetterà davvero l'agognato movimento 1:1; insomma, il talento del team non si discute, e questa volta ci saranno grandi cambiamenti/rivoluzioni sia sulla micro che sulla macrostruttura, quindi non ci può aspettare niente di meno che un gioco epocale, anche perché, molto probabilmente, sarà la prima avventura in tre dimensioni a sfruttare a dovere il motion control. L'unico dubbio, visto che ancora non è stato curato minimamente l'aspetto visivo, è se Nintendo riuscirà a pubblicarlo entro la fine dell'anno: osservando il passato, le possibilità sono poche. Ne sapremo di più all'E3.
Nintendo DS
Il DS entra nel suo sesto anno di vita con una gloriosa carriera alle spalle, e le premesse per un 2010 positivo, sebbene non eccezionale, ci sono tutte. Ai giochi che tratteremo tra poco probabilmente andrà aggiunto qualche - importante - progetto Nintendo non ancora annunciato, ma in linea di massima saranno le terze parti a decretare se e quanto sarà positiva l'annata, visto che EAD negli ultimi mesi si è concentrata principalmente sullo sviluppo per Wii. Molti tra i titoli più interessanti in arrivo nel 2010 su DS sono già stati pubblicati in Giappone, alcuni anche negli Stati Uniti; per una volta però il secolare ritardo impiegato nella localizzazione servirà a riempire dei mesi che, altrimenti, sarebbero stati piuttosto avari d'uscite.
Phantasy Star Zero
Il gioco
In uscita il 12 febbraio 2010
Pubblicato un anno fa in Giappone e a fine 2009 negli Stati Uniti, Phantasy Star Zero sta per arrivare anche in Europa. Le meccaniche di gioco, pur con i limiti imposti da una console come il DS, non sono troppo diverse da quelle che hanno ammaliato milioni di giocatori in Phantasy Star Online: si tratta di un hack'n'slash con molti elementi da rpg (in particolare lo sviluppo del personaggio), immediato ma estremamente longevo, con ricompense a breve, medio e lungo termine come pochi altri giochi online sanno offrire.
Non manca una modalità single-player, ma naturalmente il fulcro dell'esperienza sta nel multiplayer in rete: al contrario che nei predecessori i compagni d'avventura, a meno che non siano nella vostra "lista amici", vengono assegnati casualmente. Questo fatto pregiudica drammaticamente la sensazione di trovarsi in una comunità, ma dal punto di vista ludico non altera granché gli equilibri di Phantasy Star Online: quattro erano i giocatori prima, quattro sono ora su DS. La comunicazione avviene attraverso frasi predefinite, o in alternativa, ed esclusivamente con gli amici, utilizzando una nuova versione della classica PictoChat. Visivamente il gioco sembra di ottimo livello, sia come stile che come realizzazione tecnica, seppur più infantile e fantastico (piuttosto che fantascientifico) rispetto agli standard della serie. Con tutti i difetti e le rigidità che si porta appresso da una décade, Phantasy Star rimane un'ottima scelta per chiunque desideri un surrogato di mmorpg su DS, e un acquisto obbligato per gli amanti della serie.
Dementium II
Il gioco
In uscita il 15 marzo 2010
Renegade Kid, software house texana, si è fatta conoscere al mondo per gli straordinari risultati ottenuti su DS: sia Moon che il primo Dementium hanno lasciato tutti quanti a bocca aperta per complessità poligonale e fluidità d'azione.
Con questo seguito mirano a migliorare il proprio gioco su tutti gli altri campi: non che i titoli precedenti fossero scadenti, ma la superlativa realizzazione tecnica era oscurata da un game design alquanto scolastico. Dementium II è un FPS dall'atmosfera horror, praticamente un caso unico su DS: anche per questo Renegade Kid è intenzionata a puntare ancora sul brand, conscia che potrebbe ottenere molto più successo di quello avuto finora. Sembra che gli sviluppatori abbiano riservato molta attenzione alle recensioni di Dementium: the Ward, visto che questo seguito tenta alacremente di eliminarne i vari difetti: controlli più intuitivi, mappa sempre presente su uno dei due schermi, niente respawn dei nemici, un intreccio più complesso e, soprattutto, una narrazione più consona allo spirito della storia. Data la natura olistica del videogioco speriamo che non perdano di vista il progetto nel suo complesso: se riuscissero nell'obbiettivo, certi di un engine eccezionale, Dementium II potrebbe essere la sorpresa dell'anno.
Dragon Quest IX: Protectors of the Starry Sky
Il gioco
In uscita entro il 2010
Dragon Quest in Giappone è una delle serie commercialmente più floride; non c'è da stupirsi quindi se negli anni sia stata offerta sempre alla console più venduta, che tradotto significa Nintendo, Sony e di nuovo Nintendo.
Sebbene andare dal maggior bacino d'utenza possa sembrare un segno di debolezza, la scelta di Square-Enix mostra soprattutto quanto, più che a una compagnia o all'altra, Dragon Quest appartenga prima di tutto al popolo giapponese: conservatore, tradizionale e tradizionalista, questo j-rpg ha sempre tentato di aggiornarsi cambiando il meno possibile. La scelta di far uscire il nono capitolo su DS, per quanto in linea col passato in ottica commerciale, rappresenta una deviazione inaspettata: per la prima volta un Dragon Quest della serie principale viene sviluppato su un portatile, per la prima volta c'è una regressione tecnologica rispetto al diretto predecessore (per PS2), per la prima volta non ci sono i combattimenti casuali. Tutto questo ha una facile spiegazione: Square-Enix vuole che il brand ottenga un grande successo anche in occidente, cosa che finora non è mai accaduta, e ritiene che il DS sia la console giusta per la missione. Nonostante siano spariti gli scontri casuali, Dragon Quest IX è ancora molto, molto simile ai suoi avi: sia il multiplayer che il touch screen sembrano avere un ruolo meno rivelante di quanto ci si aspettasse inizialmente, quando si credeva che il gioco sarebbe stato una sorta di hack'n'slash in rete alla Phantasy Star Online (o qualcosa di simile, comunque). Il nono episodio della celebre saga giapponese ha le carte in regola per soddisfare le aspettative degli appassionati, ma conquistare nuovi giocatori sarà una missione ardua.
Golden Sun 3
Il gioco
In uscita entro il 2010
Tutti si aspettavano che la serie creata da Camelot su Game Boy Advance sarebbe arrivata, nell'arco di qualche anno, su home console: né su Gamecube né su Wii invece, nonostante i rumor insistenti, si è vista l'ombra di Golden Sun. Per l'entrata in scena dei poligoni - e della terza dimensione - si è dovuto attendere il DS, che ospiterà il terzo episodio della saga: la nuova storia sarà incentrata sui discendenti degli otto protagonisti dei precedenti capitoli. Com'è consueto nel mondo dei j-rpg la formula non si discosterà troppo da quella apprezzata in passato: combattimenti a turni, esplorazione gestita attraverso una mappa stile Final Fantasy 7 e, soprattutto nei dungeon, tanti enigmi. Il punto debole che ha sempre impedito a Golden Sun di essere inserito tra i giganti del genere è la qualità della narrazione: dialoghi, personaggi e storia, seppur di buon livello, sono sempre stati poco profondi e abbastanza stereotipati. Vedremo se con questo terzo episodio Camelot riuscirà a fare il definitivo salto di qualità ed entrare nella storia.
Okamiden
Il gioco
In uscita entro il 2010
L'annuncio di Okamiden è stato una sorpresa, e per alcuni una delusione: molti fan del primo capitolo, splendida avventura uscita su Play Station 2 e in seguito convertita su Wii, si aspettavano un seguito per PS3 (o Xbox360) che ampliasse la magnificenza visiva di Okami, o, in alternativa, un pennello-Wiimote ancora più preciso e duttile se la console prescelta fosse stata quella Nintendo.
Rimpiangere quello che sarebbe potuto essere (e forse sarà) di fronte alla bellezza di Okamiden è comunque una follia: visivamente è delizioso come pochi altri titoli su DS, e il touch screen potrebbe dare una nuova dimensione all'utilizzo del pennello - che, per chi non avesse giocato il primo episodio, serve a interagire coi nemici e l'ambientazione in vari modi (attacchi, scritte, ecc...). Il lupetto celestiale, che pare una versione cucciolo del protagonista di Okami, si muove utilizzando in combinazione pulsanti e stylus: proprio il sistema di controllo, potenzialmente uno dei punti di forza, potrebbe rivelarsi un problema se Capcom non alternasse con cautela le due fasi (tradizionale e touch screen). Già, è Capcom ora a occuparsi del brand: Hideki Kamiya, il creatore della serie, attuale punta di diamante di Platinum Games, ex Seeds, ex (più o meno) Clover Studio, non metterà mano su Okamiden. Incrociamo le dita.
WarioWare: Myself
Il gioco
In uscita entro il 2010
Quella di WarioWare è una fortunata, folle serie nata nel 2003 su Game Boy Advance, grazie al coraggio e alla pazzia dei pochi, valorosi uomini di R&D1 (che tra l'altro, grazie a questo successo, si sono guadagnati la possibilità di realizzare un gioco ad altissimo budget come Metroid: Other M).
Il concept nelle varie iterazioni è sempre rimasto intatto, a cambiare sono stati i mezzi tecnologici e le modalità di gioco: l'esperienza è basata sul frenetico susseguirsi di micro game da cinque secondi l'uno, in cui a farla da padrone sono istinto, riflessi e intuito. Nintendo DS ha già avuto il "suo" WarioWare classico (sottotitolato Touched!), questo Myself rappresenta quindi una specie di spin-off di difficile definizione, anche se quella migliore probabilmente sarebbe "compositore di micro giochi". Nintendo con questa serie ha sempre danzato tra stranezza e sciattezza, tra sperimentazione e idiozia: finora le scelte l'hanno sempre premiata, ma stavolta sarà ancora più difficile confermarsi. WarioWare: Myself non è altro che un enorme editor che consente di creare nuovi concept, animazioni (via touch screen) e musiche (attraverso il microfono) in modo da scaturire una potenziale serie infinita di micro giochi, da scambiare (e scaricare, direttamente da Nintendo) online. Una riduzione/conversione uscirà entro il 2010 anche su Wiiware.