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Guerra globale

Non é un RPG, non é un FPS e non é neanche un RTS... Crisi di identità?

PROVATO di Christian Colli   —   22/01/2010

Il nuovo prodotto di Hi-Rez Studios, disponibile all'inizio di febbraio, non é proprio facile da classificare.

Guerra globale

Global Agenda pesca a piene mani nel panorama videoludico attuale e con tutte le sue caratteristiche si propone come un minestrone di idee un po' bizzarro ma davvero interessante. La Closed Beta di gennaio ci ha offerto la possibilità di provare con mano questo particolarissimo MMO e la prima cosa che é saltata all'occhio é senz'altro la stabilità del client e dei server, davvero solidi come una roccia. Una buona premessa per un'esperienza rivelatasi poi decisamente accattivante.

Di tutto un po'

La caratteristica principale di Global Agenda é proprio quella di non avere un'identità precisa ma, comunque, riuscire a mantenersi fedele a un concept di base che accomuna tutte le features impacchettate assieme da Hi-Rez Studios. Se proprio dobbiamo fare un paragone, Global Agenda ricorda l'immortale Team Fortress 2, in un contesto fantascientifico in cui svariate Agenzie si combattono per la conquista del pianeta.

Guerra globale

Ma gli sviluppatori si sono divertiti ad ampliare questa premessa con una moltitudine di caratteristiche che fanno il verso a MMORPG, FPS e giochi di strategia. Fin dal principio il giocatore é chiamato a creare un suo alter-ego tramite un discreto editor e a scegliere una tra le quattro classi disponibili: Assault, Medic, Recon e Robotic. Ognuna di queste classi può essere ricondotta facilmente agli archetipi del genere, l'Assault per esempio é il tipico tank mentre il Medic é chiaramente il guaritore, ma può anche essere sviluppata ulteriormente tramite un albero di specializzazioni che consente una discreta personalizzazione del proprio alter-ego. E' piuttosto interessante l'idea che le abilità e gli attacchi dei giocatori siano identificabili in una lista di gadget e skill che si ottengono aumentando di livello, come nel più classico dei MMORPG: questo si verifica sia scontrandosi contro altri giocatori che affrontando delle missioni PvE insieme a un gruppo di giocatori, in instance specifiche e a tempo, con tanto di boss finale e qualità delle ricompense basata sulle performance. Le instance sono anche la fonte principale di materiali e "ricette" per il crafting, che permette di costruire nuovi gadget, equipaggiamenti e armature.

Guerra globale

Sistemi di pagamento


Global Agenda costerà 49 dollari via digital delivery e, senza ulteriori spese, permetterà di sperimentare tutta la fase PvE oltre a una serie di battaglie contro gli altri giocatori associabili al classico multiplayer competitivo. Chi poi volesse pagare l'abbonamento mensile di circa 12 dollari, potrà accedere alla fase di Alliance vs Alliance, ovvero gli scontri su grande scala tra le fazioni, oltre a una serie di opzioni tipicamente legate al mondo degli MMO, come la casa d'aste o il crafting. Lo si può acquistare via Steam.

Tra lanciarazzi e ninja bionici

Global Agenda propone anche un'ampia componente sociale che si sviluppa non solo negli hub popolati dai giocatori ma anche, e sopratutto, nelle Agenzie, aggregazioni di utenti che altrove chiameremmo "gilde", "legioni", "compagnie"... fate vobis. Fare parte di un'Agenzia é un elemento peculiare nella fruizione di un gioco come Global Agenda, in cui risulta preponderante il lato PvP fin dalle prime partite: é possibile infatti partecipare a svariati match a squadre e tutti contro tutti, come nel più tipico degli FPS, caratterizzati anche da regole ben precise e obbiettivi da raggiungere, piuttosto che dal massacro indiscriminato. Beh, c'è anche quello, chiaramente. Purtroppo le mappe e le modalità di gioco proposte non sono tantissime e, appunto, senza una comunità con la quale organizzarsi, il gameplay di Global Agenda sembra diventare presto abbastanza monotono. In realtà, una delle feature principali molto pubblicizzata da Hi-Rez Studios é una modalità definita "Conquest" tramite la quale i giocatori e le loro Agenzie dovranno darsi battaglia per il possesso di alcune aree ben precise dove la guerra diventa davvero campale ed é concesso l'utilizzo, ragionato, di marchingegni e perfino mezzi di trasporto e da combattimento.

Guerra globale

Le regole del Conquest sono piuttosto complesse e ben congegnate sopratutto per evitare sbilanciamenti e assalti "sleali": da questo punto di vista gli sviluppatori, che sembrano piuttosto confidenti nella componente PvP del gioco, si definiscono già abbastanza soddisfatti dal bilanciamento delle classi, pensato principalmente proprio attorno al player versus player, che é poi il cuore del gioco. Global Agenda sembra dunque un titolo da tenere d'occhio, sopratutto se manterrà le promesse e proporrà dei contenuti all'altezza della discutibile scelta di rendere soltanto una parte di essi disponibile all'utente occasionale: per usufruire di features come asta, Conquest e altro ancora i giocatori dovranno infatti pagare una quota mensile. Una decisione che ha già sollevato parecchie critiche e perplessità, ma ne riparleremo in sede di recensione.

CERTEZZE

  • Gameplay vario e sempre appassionante
  • PvP e PvE bilanciati e avvincenti

DUBBI

  • Poca varietà di mappe e instance
  • Pochi utenti interessati ai contenuti a pagamento