Mentre voi starete leggendo queste righe noi saremo da qualche parte sopra l'Atlantico, si spera dormendo, in viaggio verso Los Angeles, dove a partire dal 14, conferenze comprese, si terrà l'E3, la fiera videoludica più importante del mondo.
Come al solito la nostra copertura sarà totale e globale, e visto il grande successo raddoppieremo le superdirette, per raccontarvi due volte al giorno cosa abbiamo visto nei padiglioni del Convention Center.
Le notizie stanno iniziando a filtrare, e potete seguirle con attenzione leggendo la nostra pagina dedicata, che tra l'altro è anche la guida definitiva alla fiera, con tanto di paragrafo dedicato alla gnocca presenta tra gli stand! Ricapitolando, 7 superdirette, guida alla fiera e immancabile mini-sito dedicato di facile consultazione con tutti gli aggiornamenti in tempo reale, scritti e a video.
Questa appena passata è stata la settimana delle presentazioni calcistiche di Electronic Arts, che ha svelato per la prima volta FIFA 11 e ha mostrato ancora più nel dettaglio FIFA Online, versione "MMO" del suo brand sportivo più importante. Per scrivere il provato dell'undicesimo capitolo di FIFA il nostro Mattia Armani è volato sino a Vancouver, il risultato è quello di un bell'articolo lungo e corposo che snocciola tutte le novità sul gioco che sembrano essere davvero tante. La più importante, almeno per gli utenti pc, è la conferma che la loro versione sarà in tutto e per tutto uguale a quella console, finalmente. Sul versante giocabilità e gameplay invece sembra che gli sviluppatori abbiano posto ancor di più l'accento sull'aspetto simulativo. I cambiamenti più rilevanti in termini di giocabilità riguardano l'aumento del peso delle statistiche dei giocatori sul comportamento in campo oltre alla gestione della palla ora influenzata visibilmente dal contesto. Un sostanziale aumento di variabili dunque che dovrebbe incrementare il realismo complessivo del titolo senza renderlo complicato. Pad alla mano, la prova di Mattia sembra confermare quanto detto in sede di presentazione, fiondatevi a leggere il pezzo per scoprire quanto di buono ci aspetterà il prossimo autunno.
Invasori mondiali e spie
Dopo le profondità simulative dell'ammiraglia calcistica Electronic Arts, Mattia ha provato la sua versione "più leggera", da ufficio diremmo, quel FIFA Online che promette di unire immediatezza e divertimento con tutte quelle caratteristiche social che hanno fatto la fortuna di tanti blasonati MMO. Il nostro provato descrive il gioco come un manageriale online che ci consente di giocare in prima persona ogni partita. La componente gestionale è basata sul denaro virtuale, necessario per comprare e allenare giocatori e quindi per creare una squadra competitiva. La giocabilità ricorda, anche se in modo ancora più semplice e intuitivo, il buon vecchio FIFA 96 che poteva essere giocato agilmente con un semplice mouse. L'idea alla base del gioco è quella di renderlo accessibile a tutti, siano essi giocatori hardcore o casual, ma soprattutto di renderlo giocabile sul più ampio numero di configurazioni possibili, anche quelle più vecchiotte e meno performanti, che rappresentano il focus su cui Electronic Arts si è concentrata, per attaccare una base installata davvero ampia. Il titolo è gratuito, ma molte cose saranno acquistabili con microtransazioni, il bilanciamento di questa scelta sul gameplay è ancora da verificare, i prossimi incontri ci potranno dire molto in tal senso.
In settimana c'è stata anche la recensione di Alpha Protocol di Obsidian, un'interessante fusione tra gioco di ruolo alla Mass Effect e action/stealth, il tutto declinato in salsa spionistica moderna, con evidenti richiami più alla saga di Jason Bourne che a quella di James Bond. Purtroppo il gioco, nonostante funzioni egregiamente a livello narrativo, con un sistema di dialoghi che cambiano efficacemente la progressione delle peripezie dell'agente Thornton e un profondo e ben congegnato meccanismo di upgrade delle abilità e delle classi, non riesce a tradurre ciò in un convincente gameplay, che smorza tutte le potenzialità RPGistiche del titolo a causa di diverse criticità, su tutte spicca l'inetta intelligenza artificiale, casuale e con comportamenti al limite del patologico. Un vero peccato che le enormi potenzialità non trovino conferma pad alla mano, ma si spera in una futura patch correttiva, che permetta di godere appieno del solido impianto di base realizzato da Obsidian. Il voto non è esaltante, ma una chance va comunque data a Alpha Protocol anche per provare come le nostre scelte possano cambiare radicalmente il nostro destino. Il jet lag non sembra spaventarlo, Antonio Fucito, incurante delle tredici ore di volo per Los Angeles, è appena tornato da New York dove ha potuto vedere Homefront, il nuovo sparatutto bellico di Kaos Studios, i ragazzi con alle spalle l'interessante Frontlines: Fuel of War. L'incipit è quello classico dell'invasione del suolo americano, niente russi questa volta, la guerra fredda è stata vinta, ma per rimanere sul pezzo gli sviluppatori hanno scelto i coreani del nord, cattivi perfetti che di questi tempi sono in cronaca estera un giorno sì e l'altro pure. Le differenze con Frontline sono marcate, laddove infatti il precedente titolo offriva mappe ampie e una libertà di movimento marcata, Homefront punta invece su una struttura lineare legata a doppio filo alla storia e alla componente spettacolare, per coinvolgere e avvolgere il giocatore piuttosto che affidargli piena scelta di movimento. Un gameplay alla Modern Warfare per intenderci, ma focalizzato su un singolo personaggio, invece che sulle storie di diversi protagonisti, con i mezzi a fare da corollario solo quando è necessario. Un titolo piuttosto interessante, anche qui vedremo se l'E3 sarà foriero di ulteriori novità.