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Nuova IP, nuova vita!

Gli sviluppatori di Black si ritrovano in casa Codemasters e provano a spaccare tutto! O quasi...

PROVATO di Antonio Jodice   —   28/06/2010

Versione testata: Xbox 360

Un buon E3 per Codemasters quest'anno, visto che oltre all'atteso nuovo gioco su licenza F1 si è presentata alla stampa con una versione giocabile di Bodycount, nuovo FPS erede spirituale di Black, a cui avevano partecipato buona parte dei membri di questo nuovo team di sviluppo. Gli ingredienti alla base del gioco sono un mix di azione tipicamente arcade, fatto di catene di bonus per uccisioni consecutive andate a buon fine, una trama a episodi, vero e proprio omaggio a serial tv di successo come Lost, e la distruttibilità dell'ambiente di gioco.

Nuova IP, nuova vita!

Protagonista di Bodycount è John Doe, ex militare in pensione, che viene richiamato in battaglia, dopo essere stato sostanzialmente rapito, da un'associazione segreta chiamata Il Network, per la quale si trova a combattere in una zona non meglio precisata dell'Africa in un futuro prossimo. Partendo da qui, e attraverso una serie di missioni concatenate, la trama si dipanerà rivelando particolari sempre più inquietanti. Per adesso, abbiamo potuto guardare e giocare una delle prime missioni e farci un'idea più precisa di questo progetto costato tre anni di lavoro e che dovrebbe uscire entro la fine del 2010.

Distruzione quasi totale

A differenza di Battlefield, citato in più occasioni dal team come punto di riferimento per questo tipo di meccaniche, la distruzione in Bodycount è più sottile, meno plateale, ma forse maggiormente capace di influenzare il gameplay. Tutto si fa a pezzi progressivamente, tranne le superfici metalliche. E' un processo subdolo e più lento, visto che le pareti si sgretolano lentamente sotto i colpi degli avversari, e che il giocatore si accorge di essere allo scoperto, con sorpresa, dopo essersi riparato dietro un muro che sembrava sicuro e inespugnabile.

Nuova IP, nuova vita!

L'intelligenza artificiale dei nemici aiuta in questo, visto che sembra piuttosto sviluppata, con i gruppi di soldati avversari che si raggruppano e che seguono il giocatore per lunghi tratti, cercando di accerchiarlo e di stanarlo da ogni nascondiglio. Proprio il sistema di copertura è un altro degli elementi chiave del gioco, con il giocatore che, una volta scelto un riparo, può attivare una modalità grazie alla quale la leva sinistra del pad diventa un metodo veloce ed intuitivo per sporgersi da dietro qualsiasi muretto e in tutte le direzioni, almeno fino a quando quello stesso muretto non viene distrutto dai colpi avversari.
In Bodycount i livelli assomigliano più a delle arene in cui ci sono una serie di obiettivi, segnati con dei puntatori arancioni, che possono essere affrontati nell'ordine desiderato, stando però attenti a non fare troppa confusione. Come detto, l'intelligenza artificiale è ben sviluppata ed è importante procedere con cautela per non richiamare l'attenzione di troppi avversari che non mollano la presa, ma seguono John un po' ovunque, con diverse abilità, differenziate per grado lungo una scala gerarchica facilmente identificabile dopo aver preso dimestichezza con l'aspetto dei vari modelli. La sensazione data dal gioco è molto positiva, con comandi precisi e veloci, un'azione che passa dalla calma di una copertura alla frenesia tipica dei giochi più arcade (in questo aiuteranno le modalità multiplayer con anche il coop a fare bella mostra di sé). Resta da valutare la struttura di gioco che pare vantare una storia al di sopra della media, ma che da quanto visto potrebbe essere intaccata da una serie di missioni a obiettivi che sembrano più puntare sull'immediatezza che non sulla profondità. Il motore di gioco è una versione rivista dell'Ego Engine proprietario di Codemasters e che già aveva mosso Dirt e Grid. Il team ha lavorato molto per garantire l'interattività del fondale, facendola convivere con la bontà della cosmesi che questo motore riesce sempre a garantire. Da quanto visto, c'è da lavorare un po' sul dettaglio delle texture e sull'antialiasing, visto che qualche scaletta di troppo spuntava dallo schermo LCD che ospitava il codice in mostra. Siamo certi che avremo altre occasioni per provare Bodycount da qui all'uscita, ma per adesso si vede che un team di persone con esperienza sta lavorando a un titolo a cui crede molto.

CERTEZZE

  • Distruzione ragionata
  • Un team d'esperienza
  • Una trama diversa dal "solito" FPS

DUBBI

  • Bilanciamento tra trama e frenesia arcade
  • Interazione a discapito della pulizia?