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Gli articoli della settimana - 26/2010

Siamo finalmente in piena estate, facciamo il punto sulle pubblicazioni della settimana appena passata

RUBRICA di Matteo Santicchia   —   03/07/2010

Finalmente a pieno regime dopo la sfacchinata americana, torniamo a fare il punto del meglio della settimana appena trascorsa. Come è giusto che sia la stagione estiva fa diradare le uscite, comunque qualche buon titolo è riuscito ad arrivare sugli scaffali, e noi pronti subito con la recensione!

Gli articoli della settimana - 26/2010

Drakensang: The River of Time, Singularity e Transformers: La Battaglia per Cybertron si sono rivelati dei bei titoli, una piacevole sorpresa di fine giugno, mentre per chiudere in bellezza abbiamo pubblicato gli ultimi pezzi da Los Angeles: Quantum Theory, un Gears of War made in Japan e Spec Ops: The Line, interessante shooter in terza persona dalla inedita ambientazione "sabbiosa" di 2K Games e dato infine uno sguardo approfondito alla beta multiplayer di Medal of Honor.
Singularity, sparatutto in prima persona dei Raven, è un prodotto decisamente ben fatto, ma iper derivativo, che ci mette nei panni di un soldato americano contro i soliti cattivissimi sovietici, roba da guerra fredda insomma, solo che questa volta il tutto è molto più complicato visto che gli sviluppatori hanno deciso di mettere in mezzo viaggi nel tempo, distorsioni temporali, esotiche armi segrete e realtà alternative da correggere. Un pò Lost e un pò Ritorno al Futuro ma con stuoli di Spetnazt armati di Gatling al posto di others e bulli di paese. La miscela realizzata dagli sviluppatori, tra armi che invecchiano e ringiovaniscono, gravity gun prese di peso dal braccio di Gordon Freeman ed enormi boss di fine livello, funziona ma non graffia, diverte ma non lascia il segno insomma. Un titolo che si gioca con estremo piacere, il nostro 8 sta lì a dimostralo, per nove ore tutte d'un fiato, ma nulla che ci ricorderemo negli anni a venire.

Cloni e soldati

Quantum Theory è la risposta giapponese a Gears of War, stessa telecamera, stesso gameplay, stesso combat system, stes... ehm le somiglianze finiscono qui, anche se ad onor del vero l'ambientazione apocalittica fa da sfondo alle peripezie dei due protaginisti Syd e Fillena.

Gli articoli della settimana - 26/2010

La nostra prova ci restituisce un titolo piuttosto interessante, nel suo essere "fortemente ispirato" al capolavoro Epic, con alcuni spunti azzeccati, come il lancio della coprotagonista in mezzo ai nemici, ma ancora con molta strada da fare per portare a casa un gameplay, che in questa prima uscita pad alla mano è sembrato con qualche problema di troppo. Un gioco comunque da tenere d'occhio, se non altro per vedere come si evolve il rapporto tra la scuola giapponese e quella occidentale. Sempre rimanendo in California, e sempre parlando di shooter in terza persona Pierpaolo Greco ci racconta la sua esperienza di gioco con Spec Ops: The Line, anche questo titolo tutto fuoco e copertura, ma con l'inedita ambientazione di una Dubai stravolta dalla guerra civile, battuta da vorticose tempeste di sabbia, lontana anni luce dal paradiso turistico che tutti abbiamo in mente. Più delle meccaniche di gioco, da classico shooter in terza persona, ma con la possibilità di dare ordini ai propri compagni, del comparto tecnico mosso da un Unreal Engine in grande forma, al nostro Pierpaolo sono sembrate molto interessanti le dinamiche morali innestate nel gameplay, visto che il titolo obbligherà molto spesso il giocatore a effettuare scelte morali in modo estramemente frenetico e nel pieno dell'azione, proprio quando l'adrenalina può portare alla pressione involontaria del grilletto.

Potrebbe Spec Ops: The Line insomma essere un buon titolo, frenetico e divertente, ma impreziosito da una visione degli eventi più adulta rispetto a prodotti del genere. Vedremo come evolverà il gioco, le promesse per fare bene sembrano esserci tutte. Tra ottobre e novembre si scatenerà la guerra degli FPS, noi (e voi ovviamente) abbiamo provato la beta multiplayer del primo combattente che si lascia provare con mano, quel Medal of Honor che si allontana dalle consuete atmosfere della seconda guerra mondiale per tentare la via della guerra moderna anzi reale, vista l'ambientazione afghana. Il nostro articolo snocciola tutte le caratteristiche di questa beta di prova, trattando singolarmente le due modalità di gioco presenti, il classico team deathmatch e una ad obiettivi progressivi dagli spazi molto aperti. Le nostre prime impressioni sono positive, vedremo se questo reboot di un franchise seminale riuscirà vincente nella sfida tutta interna con Bad Company ma soprattutto con quella senza esclusione di colpi con Call of Duty.

Sangue robotico

Chiudiamo in bellezza con le recensioni di Drakensang: The River of Time e Transformers: La Battaglia per Cybertron.

Gli articoli della settimana - 26/2010

Puro gioco di ruolo in salsa fantasy, il secondo capitolo della serie Drakensang per PC è un perfetto seguito, migliora sotto tutti gli aspetti il buon lavoro fatto sul primo episodio, e cosa da non sottovalutare impreziosisce il tutto con un ottimo lavoro di doppiaggio, sia dei testi che audio, ma soprattutto porta tutto questo ben di Dio sugli scaffali a soli 19.90€. Una vera e propria manna dal cielo per i ruolisti duri e puri, un 9 strameritato per un gioco anche molto bello graficamente a patto però di scendere a compromessi con un motore grafico piuttosto pesante, problematico per certi versi anche con configurazioni vicine a quella minima. Abbandoniamo l'ambientazione fantasy di Drakensang e buttiamoci in quella fantascientifica più estrema con Transformers: La Battaglia per Cybertron, sorpresa estiva di Activision che porta nelle nostre case non il classico tie in al minimo sindacale di un franchise famoso, ma un bel gioco a tutti gli effetti, dotato di buona grafica e di un gameplay sostanzioso. Questa si conferma essere la settimana degli shooter in terza persona visto che Transformers condivide l'impianto di base con molti titoli dello stesso genere, ma con in più la possibilità di giocare le due campagne (quella Decepticon e quella Autobot) cooperativamente con altri due giocatori. In più è stato inserito anche un comparto multiplayer che non è il solito compitino ma si dimostra essere uno dei punti forti del titolo, con diverse tipologie di gioco, cooperative e non, piuttosto tattiche vista la presenza di diverse classi di robot tra cui scegliere che donano estrema varietà al tutto.