Un incontro con il sempre simpatico David Rutter e una manciata di partite disputate ci hanno consentito di avere un quadro più chiaro in merito al nuovo episodio di Fifa, atteso con grande entusiasmo da un numero sempre più nutrito di fan. Diciamo subito che, rispetto a PES 2011, si percepisce un distacco meno marcato nel confronto con la versione dell'anno scorso; questo però è dovuto al fatto che mentre il calcio di Konami si è dovuto profondamente rinnovare cercando di allontanarsi dal pericoloso calo qualitativo che l'aveva contraddistinto negli ultimi anni, al contrario Fifa necessitava evidentemente solo di qualche assestamento ad una formula già di grande successo e qualità.
Questo però non significa che la produzione EA sia avara di novità, ma piuttosto che queste sono nella maggior parte dei casi più sottili e distribuite in maniera omogenea nei vari aspetti del gioco.
Basta poco
Tra le introduzioni più importanti figura senza dubbio la possibilità di controllare il portiere, annunciata proprio in occasione della GamesCom 2010; all'atto pratico questo si risolve con alcune soluzioni personalizzate al ruolo in questione, e tali da consentire un divertimento perlomeno comparabile con quello degli altri ruoli. In sintesi, lo stick analogico sinistro viene impiegato per i movimenti, mentre il destro per i tuffi e quindi auspicabilmente le parate. Compaiono inoltre due nuovi indicatori grafici, atti a facilitare il lavoro del giocatore; un cerchio giallo che suggerisce la posizione migliore da adottare, e una freccia rossa che indica la traiettoria della palla quando questa viene calciata verso la propria porta, col fine di renderla più evidente e visibile. Ovviamente è poi possibile abbandonare la propria area a giocare ovunque si voglia, lasciando pericolosamente lo specchio libero; preferibile è invece la facoltà di fornire indicazioni ai propri compagni in fase di attacco, seguendo visivamente da vicino l'azione con la telecamera e suggerendo passaggi e movimenti (pur senza eseguirli in maniera diretta). Per quanto riguarda invece le partite "normali", sicuramente importante è l'eliminazione dell'effetto ping pong nei passaggi, grazie all'inclusione di nuove variabili che riducono la precisione se il giocatore non si trova in posizione e condizione ideale per servire il compagno; allo stesso modo è stata migliorata sensibilmente la gestione della difesa da parte dei propri compagni controllati dalla CPU, fin troppo suscettibili nel capitolo precedente a perdere marcature e posizionamento ideale.
Anche il peso specifico e la fisica del pallone è stata modificata, cosa che si percepisce soprattutto in occasione dei tiri in porta; ora la sfera sembra essere più pesante e meno propensa ad infilarsi a velocità siderali sotto l'incrocio dei pali. Tante piccole o meno piccole modifiche quindi che rendono il gameplay più piacevole, alla stregua del personality + che tramite delle badge presenti accanto al nome dei giocatori nella gestione della squadra indica in maniera ancora più netta i tratti distintivi di ogni giocatore, le qualità speciali e anche i punti deboli come per esempio l'attitudine all'infortunio. Molto bella da vedere invece la nuova serie di animazioni associate al contatto fisico tra due avversari nel tentativo di andare a raggiungere una palla, con strattoni e spallate estremamente realistiche e che aumentano la sensazione di fisicità. Più in generale però la componente grafica non ha subito particolari modifiche; certamente ci sono più animazioni e qualche limatura, ma il colpo d'occhio è vicinissimo a quello offerto da Fifa 10. In conclusione non possiamo che dirci soddisfatti dalla prova del calcio di EA; la sensazione di controllo e la reattività dei calciatori ai comandi resta impareggiabile, autentico punto di forza di un prodotto sempre più completo e sempre meno criticabile edizione dopo edizione.
Provato 23 luglio 2010
Andando a spulciare all'interno degli aggregatori di voti, Metacritic o Gamerankings cambia poco, alla voce dedicata ai giochi calcistici appare ben chiara una tendenza quasi generazionale: la serie FIFA di Electronic Arts è stata al centro di un continuo crescendo, con un picco verso l'alto a cui si è arrivati lo scorso anno, all'uscita di quello che è considerato un capolavoro del genere. Come per ogni cosa, anche lo sportivo di provenienza canadese ha evidentemente degli aspetti in cui resta migliorabile, però la sensazione avuta quasi dodici mesi or sono è stata quella di aver raggiunto un punto in cui tutti i tasselli del puzzle riuscivano a disporsi adeguatamente, ricreando una figura a cui non restava che aggiungere ulteriore definizione e profondità. Dopo una presentazione milanese la consapevolezza è quindi stata proprio questa, ovvero quella di un prodotto che non ha più nulla da rivoluzionare ma che riesce a inserire tanti aggiustamenti e novità nei punti giusti, pronto a raggiungere i negozi il prossimo primo di ottobre rappresentando ancora una volta un'eccellenza all'interno del panorama videoludico.
Controllo e profondità
E' difficile parlare di realismo in un gioco calcistico e in fondo cercare di portare all'estremo la vicinanza delle competizioni virtuali con quelle giocate sui prati di mezzo mondo non sarebbe nemmeno possibile, considerando come la durata dei match sia diversa, come si senta la necessità di concentrare in un minor tempo di gioco una maggiore spettacolarità - e quindi gratificazione - e come sia impossibile far provare all'utente la fisicità e lo sforzo fisico, la fatica e la progressiva perdita di lucidità. Ciò detto, FIFA 11 sembra puntare molto di quello che avrà da dire sulla messa in scena di dinamiche che riportino alla mente il calcio giocato, fare qualche passo ulteriore verso la maggior verosimiglianza possibile. In tal senso due saranno le aggiunte di enorme peso: Personality + e Pro Passing. Il primo, dietro a un nome da integratore vitaminico, nasconde un sistema che partendo dai database delle statistiche e arrivando all'intelligenza artificiale dei calciatori, farà in modo di renderne più credibile il rendimento in campo nelle diverse, possibili situazioni. Una prima punta, ad esempio, tenderà a veder modificata l'efficacia di certi attributi qualora mai si dovesse spingere in difesa, mentre i portieri avranno differenti stili di approccio alle uscite o ai calci piazzati. Questo permetterà di notare differenze di comportamento anche all'interno dello stesso ruolo, con un calciatore come Vucinic che tenderà maggiormente ad andarsi a prendere la palla sulla trequarti rispetto a Gilardino, oppure con un difensore di qualità come Chiellini dotato di un tackle con un raggio d'azione più ampio rispetto a quello di una riserva della squadra di provincia.
Pro Passing, invece, rappresenta l'ulteriore evoluzione del concetto di costruzione della manovra secondo Electronic Arts: l'idea alla base di questa aggiunta è quella di non permettere più l'estrema semplicità che si sperimenta con i passaggi di prima quando parecchi e consecutivi. La qualità del tocco verrà per questo influenzata, anche con i controlli automatici, sia dalla forza applicata al tasto, sia dall'inclinazione del passaggio - quindi rendendo meno potente un passaggio fatto, per dirne una, ruotandosi verso la direzione opposta rispetto alla corsa - sia infine dalla durata dello scambio, facendo diventare progressivamente più complesso il fraseggio. Alla prova dei fatti, con alcune partite su una versione completa circa al 75%, i due aspetti combinati assieme restituiscono una costruzione dell'azione più complessa oltre che impegnativa da padroneggiare, dando così anche un ulteriore stimolo per continuare a giocare e migliorarsi.
Versione PC - Un po' di chiarezza
FIFA 11 in versione PC non è stato presentato durante l'evento a cui abbiamo partecipato ma, nel corso dell'intervista successiva che potrete vedere nei prossimi giorni, abbiamo comunque avuto modo di chiedere delucidazioni. Come noto, qualche settimana or sono è stata rilasciata la notizia relativa all'adozione da quest'anno, anche su PC, del motore "next-gen" della serie calcistica di EA. Quello in arrivo a ottobre, quindi, sarà un capitolo dotato di un comparto tecnico preso dall'iterazione del 2010 e modificato ulteriormente con alcune aggiunte specifiche, come il supporto per i comandi via mouse e tastiera, e una manciata di spunti provenienti da World Cup 2010. Non ci saranno, invece, gli aggiornamenti al gameplay di cui si parla nell'articolo, come il Pro Passing; per quelli bisognerà forse attendere un ulteriore avvicinamento tra le versioni nel 2011.
Combattere per ogni pallone
Le informazioni di cui sopra sono quelle già note da qualche tempo. Durante l'evento, però, sono stati approfonditi anche altri aspetti dell'opera fino a quel momento tenuti nascosti. Innanzitutto Fight for Possession, ovvero un nuovo sistema di interazione tra i calciatori:
similmente a quanto fatto l'anno scorso per i controlli, con la possibilità di muoversi palla al piede a 360 gradi, quest'anno il team di sviluppo si è concentrato per ricreare dei contrasti più credibili, permettendo di difendere la sfera con il fisico durante la corsa a seconda dell'altrui posizione, oppure di riceverla mettendosi tra la stessa e l'avversario, per poi controllarla e darla nuovamente indietro. Le possibilità sono parecchie ma più che l'idea in sé, a dare soddisfazioni è la sua realizzazione, con animazioni sempre precise, perfette nel dare un senso di continuità a ogni movimento e quindi all'azione. Lavorare di fisico per aprirsi un varco per il passaggio o, meglio ancora, per il tiro, dona grandi soddisfazioni senza per questo rallentare il ritmo. L'ultimo grande accorgimento al gameplay, tutto da verificare visto che la prova è avvenuta solo contro altri avversari umani, è relativo all'intelligenza artificiale che da una parte promette di adattarsi agli eventuali schemi ripetuti dal giocatore e dall'altra tenterà a sua volta costruzioni più articolate.
Sul fronte delle opzioni, oltre ai singoli campionati nazionali o a quelli personalizzati, si potrà contare su un nuovo pacchetto di modalità pensate per intrattenere più a lungo: scomparso il Be a Pro Mode e la precedente incarnazione della carriera manageriale, si potranno svolgere quindici stagioni consecutive nei panni di un calciatore, di un allenatore o di entrambi, con il primo che nel tempo potrà cambiare il suo ruolo acquisendo quello ricoperto dal secondo. Svecchiata, inoltre, l'interfaccia che risulterà più comprensibile, mentre maggiore attenzione verrà posta nel mostrare le classifiche di tutti i campionati e nell'elaborazione delle trattative di mercato. Il sistema dei replay di FIFA 11 promette invece di potenziare l'aspetto sociale dell'esperienza, con le riprese delle proprie partite salvabili all'interno della console e quindi, qualora lo si desiderasse, pronte per essere caricate sull'apposito sito easportsfootball.com.
Il percorso inverso lo faranno invece i contenuti realizzati tramite il Creation Center, che darà tutta una serie di strumenti, via web, per realizzare singoli giocatori o intere squadre, con le modifiche tanto estetiche quanto alle statistiche che potranno poi essere scaricate e utilizzate sulla console in tutte le modalità tranne, ovvio, quelle classificate online.
Chiude il quadro il comparto audio, di cui non si è detto nulla in termini di licenze ma che sempre sulla strada della personalizzazione chiederà di scegliere certi temi, presenti di default o importati successivamente, da utilizzare in specifiche situazioni, come l'entrata in campo della squadra. Tirando le somme FIFA 11, come il capitolo dell'anno passato e World Cup 2010, sembra poter continuare con successo un percorso fatto di miglioramenti e rifiniture che oramai permette con costanza di avere un prodotto ai vertici del genere. Chi ama i titoli calcistici dovrebbe iniziare a fare un cerchio sul calendario in vista dell'uscita.
CERTEZZE
- Tante aggiunte all'ottima base di partenza
- Esperienza di gioco più profonda
- La nuova modalità Carriera promette diverse opzioni
- Interessante novità del portiere...
DUBBI
- ...ma il divertimento in quel ruolo è da verificare
- Non ci sono ancora notizie sulle eventuali aggiunte di campionati e leghe rispetto al passato
- Graficamente il progresso è appena percettibile