Dopo l'annuncio e la prima prova avvenuta in quel di Los Angeles, riassunta in questo articolo che introduce anche il concept alle spalle del gioco, Need for Speed: Hot Pursuit è tornato in forma giocabile durante la GamesCome 2010.
L'automobilistico sviluppato da Criterion Games è stato presentato in una saletta privata all'interno dello spazio riservato alla stampa di Electronic Arts, con la versione PlayStation 3 a fare bella mostra di sé tra piste assolate e bolidi da più di trecento chilometri orari. L'evento non ha riservato grossissime novità in termini di informazioni sull'esperienza per il singolo giocatore, con la progressione lungo la carriera che resta ancora piuttosto oscura, ma è servita a provare ulteriormente il sistema di interazione sociale studiato per supportarla.
Tempi da battere
Attraverso l'Autolog, come noto, si potranno visualizzare gli ultimi tempi ottenuti dagli amici, suggerendo così all'utente a quali competizioni prendere parte per battere i nuovi record e riprendersi la testa della classifica. Tutto ciò non sostituirà il multiplayer competitivo, ovvero le gare giocate direttamente contro altri avversari umani, ma rappresenterà piuttosto un'alternativa a quest'ultimo per tutti coloro non si sentissero pronti a buttarsi nella mischia online. Gli eventi giocabili in solitaria saranno raggiungibili selezionando appositi hot spot all'interno della mappa, con una serie di gare da completare in sequenza per ciascuno di essi. La nostra prova è avvenuta a bordo di una Porche Carrera 911 GT3, contro altri cinque avversari umani lungo un percorso di montagna caratterizzato da lunghe sequenze di tornanti e reso più movimentato da una serie di bivi e scorciatoie. Nonostante la versione non sia ancora finale, Need for Speed: Hot Pursuit è apparso già fluido e dotato di un sistema di guida ben definito, estremamente arcade tra curve prese in derapata e il sempreverde nitro a dare un'ulteriore spinta alle già performanti auto a disposizione.
Durante la prova ma anche in un paio di gare osservate nel corso della presentazione, abbiamo potuto apprezzare il sistema di cambiamento dinamico tanto dell'ora del giorno, con un ciclo giorno-notte piuttosto credibile, quanto delle condizioni climatiche, con il bel tempo che pian piano ha lasciato spazio a un temporale.Sempre per mano degli sviluppatori abbiamo assistito a una fuga dalla polizia che, avvicinandosi alla conclusione della gara, poteva contare su mezzi sempre più veloci e tecniche di interruzione della fuga più efficaci; nel caso le forze dell'ordine fossero controllate dall'utente, poi, questi avrà modo di gestire l'uso di oggetti come le strisce chiodate da porre per terra o delle esplosioni elettromagnetiche per interferire con i sistemi elettrici dei corridori in fuga. Prima di concludere questo incontro, parecchio convincente sia in termini di giocabilità quanto tecnicamente, è stato chiarito come l'esperienza per il singolo giocatore beneficerà di due campagne distinte, una come corridore clandestino e una come poliziotto. Insomma il prossimo autunno l'automobilistico in sviluppo presso i creatori di Burnout Paradise, sembra avere tutte le carte in regola per far tornare per strada tutti gli appassionati di corse arcade rimasti delusi dalle uscite precedenti a Shift.
CERTEZZE
- Tanti eventi, macchine e opzioni
- Il sistema Autolog dovrebbe mantenere costantemente fresca l'esperienza di gioco
- Ambienti e modelli delle auto ben realizzati
DUBBI
- La progressione lungo il single player necessità di essere vista con maggior attenzione
- Si spera possa avere un supporto post-rilascio al livello di Burnout Paradise