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La fine del mondo

Daedalic ci mostra un futuro davvero poco piacevole. E per fortuna ci da anche la possibilità di cambiarlo.

ANTEPRIMA di Mattia Armani   —   10/09/2010

I cambiamenti climatici riguardano tutti. Chi li causa, chi li subisce, chi crede in un futuro disastroso e chi pensa che sia solo catastrofismo. Una questione globale, nel vero senso della parola, che non è estranea al mondo dei videogiochi ma che raramente ha visto interi progetti dedicati esclusivamente all'argomento. Daedalic ha deciso di colmare questa lacuna e lo ha fatto in un periodo particolarmente azzeccato visti i recenti disastri del petrolio della BP e degli incendi che hanno devastato la Russia.

Antefatto

Nel 2500 la situazione climatica è ormai disastrosa e l'umanità si trova sull'orlo dell'estinzione. Ma c'è ancora una possibilità. Una squadra di intervento viene infatti mandata indietro nel tempo nell'anno 2050 per fermare anzitempo il disastro ma all'arrivo si accorgono con sgomento che è troppo tardi. Fortunatamente due viaggiatori del team riescono a compiere un

La fine del mondo

secondo balzo per arrivare nel 2008, anno in cui, forse, è ancora possibile fare qualcosa. Qui la viaggiatrice Fay incontra Bent, un personaggio chiave dell'epoca che ha letteralmente devastato la propria vita alla ricerca di un carburante biologico rivoluzionario. L'uomo si è ritirato dalle scene scientifiche, ma con l'arrivo di Fay ha una nuova occasione, ha la possibilità di dare nuovamente un senso alla propria vita contrapponendosi ai pericoli che ha sempre combattuto e alle fredde logiche monetarie. Logiche matematiche che trascendono l'uomo e non sono di certo disturbate da eventi marginali come la fine del mondo.

In sostanza

A New Beginning è un'avventura punta e clicca classica che ci mostrerà un futuro terribile ma ci darà anche una speranza e ci condurrà in giro per il mondo, mostrandoci decine di locazioni tra cui la San Francisco del 2050 e alcuni punti chiave del nostro mondo per quanto riguarda il problema dell'inquinamento. Niente rivoluzioni quindi ma tavole bidimensionali ricche e dettagliate che mostrano locazioni vissute e tinteggiate con colori caldi e coinvolgenti. L'obiettivo di Daedalic è quello di mettere sul mercato un prodotto coinvolgente e profondo che faccia discutere e raggiunga anche chi non è un assiduo videogiocatore. Per questo la scelta di un sistema di gioco semplice che punti tutti i riflettori su una storia che, ci assicurano, sarà articolata e qualitativamente elevata. Per supportare il proprio prodotto e sottolinearne la profondità gli sviluppatori stanno anche costruendo un sito web che consentirà di informarsi e discutere, in 7 lingue, di ciò che accade al nostro clima e dei temi che saranno trattati in A New Beginning. Per quanto riguarda i crudi dati del titolo si parla di 130 schermate di gioco, 30 personaggi, tonnellate di animazioni e il supporto di un esperto, il Professor Schulz-Friedrich di Kiel, per essere sicuri che quanto raccontato durante l'avventura mantenga una certa credibilità, anche quando gli eventi narrati non rientrano propriamente nella sfera del possibile. Fondamentale infatti la scelta del viaggio nel tempo fantascientifico che, come hanno intuito fior di autori di fantascienza diversi anni fa, riesce a dare un taglio fantastico a una vicenda fin troppo reale. La speranza infatti è quella di avere tra le mani un mix azzeccato che non rinunci alla critica onesta ma che riesca anche a divertire e coinvolgere. D'altronde senza un buon taglio narrativo un'avventura grafica ha ben poco da dire.

La fine del mondo

CERTEZZE

  • Argomento molto interessante
  • Sembra piacevole da vedere
  • Il mondo non finirà nel 2012

DUBBI

  • Realizzare un'avventura grafica divertente non è facile
  • Bilanciamento tra critica e intrattenimento