Versioni testate: PlayStation 3 e Nintendo Wii
Sono passati ben quattro anni da quando il primo Devil Kings mostrò come fosse possibile realizzare un picchiaduro a scorrimento di grande qualità anche in un contesto tridimensionale. Il gioco girava su PlayStation 2 e reiterava un concetto che Capcom aveva già ampiamente argomentato con Devil May Cry, ma che all'epoca gli altri sviluppatori non riuscivano a replicare in modo efficace.
Coniugare una grafica poligonale, un gran numero di personaggi sullo schermo e una buona sensazione di impatto non era evidentemente una cosa banale, e se pensiamo al lavoro svolto a tutt'oggi da Koei per i vari Dynasty Warriors (senz'altro sostanziosi, ma al contempo ripetitivi ed eccessivamente "soffici") appare chiaro che non tutti i team di sviluppo dispongono del medesimo know-how: anche in questo senso, la casa di Osaka continua a regnare incontrastata. Durante la seconda e ultima giornata dedicata esclusivamente ai media del Tokyo Game Show 2010, Capcom ha organizzato un evento in cui era possibile provare con tutta tranquillità una serie di giochi e in tale occasione abbiamo testato per bene la versione giapponese di Sengoku Basara: Samurai Heroes, titolo originale dello spettacolare picchiaduro a scorrimento che arriverà anche da noi il 15 ottobre con il titolo occidentale di Devil Kings 3.
Gli otto samurai
Chi ha già provato Devil Kings su PS2 conosce bene la struttura di gioco che caratterizza la serie: nei panni del comandante di un esercito di soldati, sullo sfondo di un Giappone feudale ricco di riferimenti fantasy, dobbiamo conquistare un certo numero di territori liberandoli dall'occupazione del nemico. Bisogna quindi scegliere la propria destinazione fra quelle disponibili sulla mappa, raggiungerla e una volta sul posto fare strage di avversari, grazie alle speciali capacità del nostro personaggio. In Devil Kings 3 sono ben otto i comandanti che possiamo utilizzare, e ognuno è dotato di abilità differenti che si concretizzano nell'esecuzione di mosse speciali basate sull'attacco piuttosto che sulla difesa, scatti che permettono di penetrare le fila nemiche come un coltello caldo nel burro o potenti colpi sul terreno in grado di sbaragliare centinaia di soldati che si trovano nelle nostre vicinanze. Il sistema di controllo è molto simile a quello del già citato primo episodio, con il nostro personaggio che comincia a correre quando ci muoviamo per un certo periodo di tempo senza fermarci (rendendoci l'esplorazione di luoghi estesi molto più agevole), un pulsante per saltare, due attacchi combinabili in vari modi e un pulsante per rilasciare una devastante supermossa non appena si è riempita l'apposita barra. È inoltre possibile parare gli attacchi nemici, scartare rapidamente di lato per schivarli, abilitare il lock-on su un determinato bersaglio o addirittura entrare in una sorta di "modalità furia" che per alcuni secondi ci rende quasi imbattibili. Lo svolgimento dell'azione alla fine dei conti è piuttosto simile a ciò a cui la serie Dynasty Warriors ci ha abituato: sulla destra dello schermo vediamo una mappa che ci indica la nostra posizione all'interno del territorio nemico, con varie caselle colorate a rappresentare le aree libere e quelle ancora occupate. La grande differenza rispetto alla serie Koei, con un particolare riferimento agli ormai tre spin-off basati sulla saga di Gundam, risiede nella maggiore varietà degli attacchi disponibili e nella straordinaria fisicità degli scontri: due fattori che riescono a trasformare un gameplay fondamentalmente lineare e ripetitivo in un'esperienza comunque divertente e coinvolgente.
Picchia che ti passa
Durante la nostra sessione di gioco abbiamo utilizzato tre degli otto personaggi disponibili, apprezzandone le differenze e l'ottimo design. A livello tecnico, Devil Kings 3 si presenta davvero bene, con un numero mostruoso di personaggi sullo schermo e un frame rate che rimane sempre fluido, senza accusare incertezze neppure nei momenti più concitati.
La spettacolarità dell'azione è uno dei punti di forza del prodotto Capcom, grazie alle tantissime mosse presenti, speciali e non, e a una serie di effetti che accompagnano i vari step delle nostre sortite in territorio nemico. La cosa che ci ha stupito di più, comunque, è l'ottimo lavoro svolto per la versione Wii del gioco, che al di là della risoluzione grafica inevitabilmente più bassa (con annesso aliasing) non si fa mancare proprio nulla: i personaggi disponibili sono gli stessi, così come gli scenari, e c'è comunque un grandissimo numero di nemici da affrontare in contemporanea: magari saranno meno di quelli visti su PS3, ma possiamo davvero dire che non si notano enormi differenze fra le due versioni e la fluidità rimane alta in tutti i casi. Un risultato a tratti sconcertante, reso forse più semplice da sfondi un po' poveri di dettaglio. Non abbiamo notato la presenza di gesti da effettuare col Wii-mote, anzi i controlli appaiono piuttosto classici: A e B per attaccare, Z sul Nunchuk per saltare e C per parare, con altre combinazioni a coprire le restanti manovre. In conclusione, non vediamo davvero l'ora di poter provare Devil Kings 3 in una lingua comprensibile, per poter verificare la bontà del lavoro svolto anche per quanto concerne la struttura.
CERTEZZE
- Molto spettacolare
- Grafica sorprendente, specie su Wii
- Ottima sensazione di impatto
DUBBI
- Inevitabilmente ripetitivo
- Struttura da verificare