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Creazione di un'icona

Abbiamo provato Mega Man Universe, tutto votato alla creazione e condivisione dei contenuti.

PROVATO di Matteo Santicchia   —   18/09/2010

Versione testata: PlayStation 3

Tra le molte cose mostrate al Tokyo Game Show da Capcom molta importanza è stata data tanto sullo showfloor, tanto nelle sessioni private a Mega Man Universe, ennesimo capitolo scaricabile per PlayStation 3 e Xbox 360, di uno dei personaggi più longevi della software house giapponese, votato questa volta alla creazione e alla condivisione dei contenuti creati dagli utenti.

Creazione di un'icona

Le informazioni sono ancora nebulose, i producer che ci hanno assistito durante l'hands on sono stati estremamente restii nel fornire dettagli, ma tutto ruoterà intorno ai tool di creazioni dei livelli e di costruzione del proprio personaggio. La cosa molto interessante è che parlando della realizzazione del proprio avatar non si tratterà di scegliere solo "pezzi" provenienti dall'universo di Mega Man, ma come il primo trailer ci ha mostrato, altri personaggi esterni alle avventure del piccolo personaggio blu saranno della partita. Ecco quindi che, tra i presumibilmente molti protagonisti, avremo Sir Arthur di Ghost'n'Goblins ma anche Ryu di Street Fighter, e cosa davvero sfiziosa, le abilità di questi sembra potranno essere mischiate, assisteremo infatti a Mega Man, o chi per lui, lanciare hadouken al posto dei soliti proiettili gialli e molto altro!

Salto della fede

Oltre a ciò ogni personaggio ha diversi slot di customizzazione, dalla scelta delle armi, principali e secondarie, ma anche delle caselle apposite per l'upgrade delle varie parti del corpo e per raccogliere ulteriori oggetti. Tutto questo nell'ottica della valutazione delle abilità del proprio eroe, suddivise in energia, armi, salto e mobilità e che incidono drasticamente sulle performance in partita, come abbiamo potuto chiaramente constatare selezionando ad uno ad uno i sei personaggi presenti per la dimostrazione. Tornando a parlare del tool di creazione di livelli, Capcom sembra molto confidente sulle possibilità di questa nuova feature, e a giudicare dalla qualità dei livelli portati qui al Tokio Game Show, creati per l'occasione e che probabilmente saranno inclusi nella versione finale del gioco come bonus, con relativa facilità e immediatezza gli utenti potranno rivaleggiare con gli sviluppatori stessi, realizzando come da tradizione del franchise mappe tanto complesse quanto difficili da superare. Gli elementi distintivi della saga erano tutti presenti, piattaforme e scale mobili, salti vertiginosi, muri e baratri acuminati e tutta una serie di nemici dall'aspetto apparentemente poco minaccioso, ma alla prova dei fatti estremamente letali.

Creazione di un'icona

Parlando della tradizionale difficoltà della serie, vero e proprio marchio di fabbrica di Mega Man, viene fuori un'aspetto che necessita da qui all'uscita del gioco di ulteriori sessioni di raffinamento e correzione. Benchè ogni personaggio fosse sensibilmente diverso l'uno dall'altro, potendo quindi scegliere il proprio stile di gioco, privilegiando la velocità piuttosto che la capacità di spiccare salti arditi e quant'altro, l'impressione avuta è che tutto fosse un pò troppo legnoso e poco reattivo, col risultato che, anche gli stessi uomini Capcom, sono morti più e più volte durante le sessioni di gioco. Sembra che il movimento sia un pò troppo "o la va o la spacca" o come dicono gli americani hit-and-miss, col risultato di generare un senso di frustrazione palpabile piattaforma dopo piattaforma. Nulla di inedito comunque, è una caratteristica della serie quella di invogliarti a lanciare il pad contro lo schermo, ma in alcune dei livelli mostrati sembravano fatti apposta, chiunque personaggio si scegliesse, per mettere alla prova i nostri nervi.

Old School

Sul versante tecnico si è scelto di fare un lavoro che media tra modernità e tradizione, con una fusione tra elementi bidimensionali e altri tridimensionali che donano al gioco un look certamente peculiare, ma che potrebbe far storcere il naso a molti visto che questa mediazione non sembra offrire una certa coerenza stilistica, frutto forse dell'assemblaggio del tutto mediante editor. Ad un Mega Man poligonale, animato e modellato con cura, si affiancano livelli che sembrano usciti dagli episodi dell'epoca 8bit, rispettosi della tradizione ma che sembrano forse troppo "antichi" per i nostri tempi. In definitiva, nonostante alcuni difetti causati molto probabilmente dalla giovinezza della build di prova, è possibile essere piuttosto fiduciosi in questo Mega Man Universe. Solo il tempo ci potrà dire se intorno ad esso nascerà una community attiva e numerosa di creatori di personaggi e livelli, ma data l'estrema popolarità del personaggio è chiaro che da subito sarà possibile accedere a moltissimi contenuti creati dagli utenti.

CERTEZZE

  • La creazione e condivisione dei contenuti è una mossa vincente
  • Ben congegnato sistema di personalizzazione del proprio eroe

DUBBI

  • Controlli da sistemare
  • Graficamente potrebbe spiazzare