Versione testata: Xbox 360
Ken il Guerriero è stato uno di quei manga giapponesi capaci di lasciare il segno nell'immaginario collettivo di più generazioni alla stregua, per capirci, di produzioni come I Cavalieri dello Zodiaco, Lupin, Dragon Ball e tantissimi altri fenomeni mediatici provenienti dal paese del Sol Levante.
Hokuto no Ken, con questo nome nacque in Giappone nel lontano 1983, è stato negli anni trasportato più e più volte in ambito videoludico, purtroppo però sempre con risultati piuttosto deludenti. Dopo anni di cocenti insuccessi, soprattutto nei confronti degli appassionati sempre speranzosi, la software house Temco Koei Games si è messa al lavoro progettando Fist of the North Star: Ken's Rage - nomea già di per sé piuttosto evocativa - ossia il titolo sviluppato su piattaforme Xbox 360 e PlayStation 3 dedicato alle vicende di Kenshiro e precisamente incentrate sulla prima serie, quella insomma che parte da Shin e si conclude all'epico scontro con il fratello maggiore Raoul. L'obiettivo primario questa volta, è non deludere chi ama il mondo di Kenshiro.
Più sangue e violenza
Inutile nasconderlo, si tratta palesemente di una produzione dedicata ai fan della longeva saga, costruita al fine di far rivivere l'epopea dell'uomo dalle sette stelle direttamente sul pad delle due console di nuova generazione. Dopo avervi svelato gli aspetti salienti durante la Superdiretta grazie all'arrivo in redazione della versione Japan, siamo stati invitati da Halifax nella sua sede di Milano per fare il punto sulla release europea del titolo, che si presenta peraltro decisamente interessante per molti aspetti rispetto alla controparte giapponese.
Per prima cosa la presentazione si è svolta con un bel video-messaggio mandato dall'autore della serie Tetsuo Hara. Successivamente sono stati mostrati i caratteri principali dell'edizione di Fist of the North Star: Ken's Rage preparata per l'Europa, con dedizione particolare ai vari miglioramenti. Per prima cosa, a differenza di ciò che è sempre successo con il cartone animato, il titolo occidentale gode di una massiccia implementazione di violenza, una vera novità viste le pesanti censure sull'anime arrivate sempre con una certa puntualità in Italia.
Tutto ciò viene espresso grazie a una maggiore rappresentazione delle esplosioni dei corpi dei nemici in seguito ai micidiali colpi messi a segno da Ken, e il sangue scaturito da queste ultime. Effettivamente, dopo un'accurata prova con mano, la differenza pare piuttosto sostanziale: il sangue scorre senza freno e i tratti dei corpi alterati dalla pressione degli tsubo vengono evidenziati con cruenza e credibilità per un effetto sinceramente più che riuscito. Le rifiniture, tuttavia, non si esauriscono agli aspetti per così dire sanguinolenti. Come ribadito più volte nel corso della conferenza, la versione europea di Fist of the North Star: Ken's Rage è infatti migliore anche dal punto di vista prettamente grafico e tecnico, con interventi mirati alle texture che compongono le ambientazioni e i personaggi da una parte, ma anche per quanto riguarda la fisica del motore dall'altra, ulteriormente perfezionata e bilanciata. Questo solido upgrade permette al titolo di avere un impatto superiore alla release giapponese sin dal primo sguardo, un'edizione ricordiamo esordita sul mercato nipponico ormai da diversi mesi.
In italiano è meglio!
Completa il quadro l'accurata localizzazione in italiano, indispensabile per godere appieno della trama e per navigare tra i menù di gioco senza empasse; tutti coloro che erano entrati in possesso della versione giapponese infatti, ricorderanno la fatica volta all'interpretazione degli ideogrammi. I menù sono quindi completamente tradotti, mentre le voci sono rimaste in lingua originale sapientemente sottotitolate in italiano, comprese le frasi relative ai colpi dei protagonisti. L'hands on messo a disposizione da Halifax ci ha permesso di prendere parte alla prima fase di gioco della campagna, durante la quale è possibile prendere confidenza con i comandi di gioco con cui manovrare Ken, primo step che precede l'apprendimento delle numerose mosse speciali, le quali non stentano mai di fronte alle orde di nemici da sconfiggere in tipico stile Dynasty Warriors. Molto interessante inoltre, la modalità chiamata Dream. Si tratta in sostanza di piccole avventure parallele rispetto alla story-line principale (quindi sostanzialmente inventate, dei piccoli spin-off), in cui è possibile utilizzare tutti i personaggi più noti compresi anche i cosiddetti "cattivi". Se da un lato questo aspetto si discosta dalla classica trama, dall'altra però permette di prendere in mano Shin, Rei, Mamiya, Toki e tutti i protagonisti più rappresentativi.
Ognuno di essi è caratterizzato da tutte le mosse e i colpi di cui era padrone nel fumetto: ci è stato permesso di fare alcune sessioni alla guida proprio di Shin (per chi non lo conoscesse si tratta di colui che infligge sul corpo di Ken le mitiche sette stelle di Hokuto), uno dei maggiori rappresentanti della sacra scuola di Nanto, con risultati decisamente appaganti visto anche le notevoli capacità del personaggio. Tirando le somme, l'ultima prova sul campo di Fist of the North Star: Ken's Rage prima dell'uscita ufficiale ci è sembrata molto positiva. Seppur sia estremamente chiaro come si tratti di una produzione dedicata solo ai fan della saga, pare altrettanto evidente l'ottimo lavoro svolto da Koei soprattutto per la versione europea del titolo, che godrà di un'accurata recensione come sempre sulle pagine di Multiplayer.it una volta che sarà immessa sul mercato, ossia ufficialmente dal prossimo 5 novembre.
CERTEZZE
- Grande cura per la trama e i personaggi
- Utilizzare Ken non ha prezzo
- Ottimo upgrade per la release europea
DUBBI
- Inadeguato per chi non ha amato la saga
- Combattimenti base un po' ripetitivi
- Graficamente altalenante