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PC Magazine #3

Largo ai giochi indipendenti all'interno di un numero ricco di informazioni, consigli e la consueta panoramica di quanto accaduto negli ultimi sette giorni!

RUBRICA di La Redazione   —   22/10/2010

E' di nuovo venerdì e non poteva non tornare PC Magazine, proponendo la consueta carrellata di contenuti proprio alle porte di un weekend importante per gli amanti del pc gaming, una due giorni sotto il tiepido sole californiano che prende il nome di BlizzCon e che nelle prossime ore non mancherà di deliziarci con notizie e annunci riguardanti gli universi di StarCraft, Diablo, World of Warcraft e chissà quali altre primizie made in Blizzard. Continuate a seguirci nei prossimi giorni perché saremo sul posto per garantirne la miglior copertura possibile.
Tornando alla settimana appena trascorsa e alla lunghissima sfilza di caratteri che segue, l'approfondimento di questo numero è dedicato a Sleep is Death, un gioco indipendente uscito prima dell'estate ancora oggi meritevole di essere trattato vista l'ottima realizzazione, il basso costo ma soprattutto la forte carica originale, quella sorta di aura che, irresistibile, riesce ancora ad attrarre giocatori verso titoli "piccoli" ma unici nelle idee e nel gameplay.

PC Magazine #3

A tal proposito la scena indipendente è stata movimentata nei quindici giorni passati da due eventi diversi ma con in comune lo status di cartina tornasole della sua buona salute: Minecraft, di cui abbiamo parlato di recente con un primo provato, ha raggiunto le 400'000 copie vendute, ancora in alpha e con tanti colpi in canna pronti a essere sparati, mentre a Los Angeles sono stati premiati i vincitori dell'IndieCade, uno dei festival più prestigiosi all'interno del panorama. Soffermandoci per un istante su quest'ultimo segnaliamo la vittoria di Continuity, un flash game godibile in forma gratuita online, del riconoscimento per il gameplay più innovativo mentre uno dei nostri preferiti della scorsa stagione, VVVVVV, si è portato a casa la statuetta per il divertimento e la capacità di intrattenere; la lista completa la potete trovare a questo indirizzo.

di Umberto Moioli

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Jason Rohrer ha un approccio insolito alla creazione di videogiochi. I suoi titoli sono pensati per essere giocati sempre in due, perché - almeno per il momento - nessuna intelligenza artificiale è all'altezza dell'imprevedibilità di un cervello pensante. Sleep is Death è la sua ultima fatica, un titolo che merita davvero di essere definito unico, e non solo come videogioco, ma bensì nell'insieme più vasto del racconto, sia esso orale, scritto o visivo. Quello che segue è il resoconto della nostra esperienza (mia e del mio inconsapevole giocatore) alle prese con Sleep is Death.

La prima emozione la comunica il nome del gioco, inquietante e tenebroso. Già dall'home page si percepisce un'impronta noir che risponde a una scelta ben precisa di Jason Rohrer. Scarico il client e mi trovo alle prese con un editor essenziale e a tinte fosche. Decido di consultare il primo video tutorial. Ce ne sono molti, ma è sufficiente il primo, di appena dieci minuti, per creare le proprie storie. Gli altri video si rivolgono a chi vuole personalizzare la grafica dei personaggio e degli ambienti, o comporre la propria musica. Non spaventatevi però; la grafica a pixel è stata scelta da Rohrer per incoraggiare chiunque a intervenire sugli aspetti estetici del gioco. In ogni caso possiamo giocare le storie inventate da altri e inserire tutte le loro creazioni grafiche nel nostro database.

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Come prima cosa scelgo il personaggio del giocatore, un uomo. Poi la prima stanza, una cucina. A questo punto entra in gioco l'atmosfera dark di Sleep is Death: inserisco un bambino con in mano una palla e sua sorella, seduta sulla sedia. Con una nuvoletta in stile fumetto faccio dire al bambino "Papà, la mamma si comporta in modo strano", mentre la bambina si lamenta del fatto che le uova sono bruciate. Un inizio gelido che sembra preludere a una catastrofe, ispirato dai racconti di Raymond Carter. Preparo altre ambientazioni che preludono a un dramma psicologico. Invito quindi un amico a giocare in remoto dal suo computer, a casa sua, lontano da me. E qui accade l'impensabile. Si trova davanti la scena della cucina e, come me, ha solo trenta secondi per muovere il personaggio, fargli dire qualcosa o descrivere un'azione. Risponde prontamente "Butta le uova e prepara la colazione per tua sorella, io vado a cercare la mamma. Ha parlato nuovamente con la sua vicina?". La sua vicina? Ma io non avevo previsto nessuna vicina. A questo punto ognuno dei due è parte attiva della storia e, grazie anche ai contributi del mio amico, quello che doveva essere solo un thriller è diventato un horror con dietro un rapimento a opera degli alieni!

Per funzionare, Sleep is Death chiede al narratore e al giocatore di improvvisare assecondandosi a vicenda. Il giocatore accetta qualunque premessa iniziale gli proponga il narratore, così come il lettore accetta senza discutere che Gregor Samsa una mattina si svegli trasformato in uno scarafaggio nel racconto la Metamorfosi di Franz Kafka. Dalla premessa, collaborando l'uno con l'altro, e incalzati dal limite dei trenta secondi per compiere la propria azione, entrambi danno vita a una storia credibile che può discostarsi anche di molto da quella pensata inizialmente dal narratore; anzi, è proprio la presenza di un giocatore che assicura l'imprevedibilità dello svolgimento. Sleep is Death è un'esperienza che si sente sottopelle, l'occasione di attingere a quel processo magico che è la creazione, l'emozione di rendersi conto che i personaggi creati avanzano richieste autonome, il teatro delle marionette viventi.

di Andrea Rubbini

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Sviluppatore: Jason Rohrer
Tipo di distribuzione: offerta libera (non meno di $1.75)
Sito di riferimento: Link
Download: Per scaricare il gioco è necessario donare una qualunque somma allo sviluppatore. Noi abbiamo versato quindici dollari per esempio. A quel punto si riceve un codice con il quale due persone possono scaricare il gioco.
Da sapere per giocare al meglio: è necessario essere in due per giocare. Vi consigliamo di scegliere un amico o un'amica appassionata di storytelling, giochi di ruolo o recitazione teatrale.

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Se non fossero esistiti i giochi di ruolo cartacei, Cataclysm sarebbe stato solo un sogno di Mike Morhaime una sera che aveva mangiato i peperoni. I giochi di ruolo nascono infatti intorno a un tavolo, tra amici armati di fantasia, matite e fogli bianchi. Solo in seguito sono diventati videogiochi. Ecco perché Baldur's Gate adotta il sistema di regole di uno dei giochi di ruolo cartacei più famosi, Advanced Dungeons & Dragons, dal quale prende in prestito anche la meravigliosa ambientazione, Forgotten Realms. Nasce così un capostipite dei gdr occidentali per PC. Ancora oggi giocarlo lascia incantati; i personaggi entrano sottopelle e restano nel cuore, senza bisogno di lunghi dialoghi da telenovela del tipo "Leliana, le Darkspawn sono arrivate, la notte è già calata, e tu ancora non me l'hai...", e simili amenità. L'interfaccia è un po' scomoda da gestire per quanto riguarda l'inventario, ma il sistema di gioco è semplice da imparare e molto immediato, tanto è vero che nei titoli BioWare è rimasto pressoché immutato. Se riuscite a gestire il gruppo di Dragon Age: Origins in combattimento, non avrete problemi con Baldur's Gate. E senza la piaga della ruota. Per quanto riguarda la storia, tutto comincia con l'uccisione di nostro padre, quasi un evento edipico che ci spinge a partire per un lungo viaggio fuori dalle mura confortevoli del nostro castello, metafora del passaggio dall'adolescenza all'età adulta.

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Là fuori nel mondo c'è sempre qualcosa da fare, ed è questo l'aspetto migliore: ovunque incontriamo personaggi, nemici e nuove avventure da intraprendere. Possiamo perderci a dialogare con le persone in una locanda, o seguire trame secondarie e poi rituffarci nella narrazione principale, cambiando il ritmo a piacimento e senza un solo attimo di noia. Riguardando Baldur's Gate dopo tanti anni non si può rimanere indifferenti davanti alla bellezza dei paesaggi, con texture che ancora deliziano lo sguardo, personaggi dettagliati e animazioni curate. Un piccolo gioiello in visuale isometrica. Ma ancora più del suo aspetto visivo possono la musica e gli effetti sonori, su tutti i rumori della natura. Non lasciatevi intimorire dall'apparente complessità dell'interfaccia: creare un eroe personalizzato in ogni dettaglio è semplice, e ancora più semplice seguirlo nelle sue avventure. Se amate i giochi di ruolo occidentali, Baldur's Gate è un'esperienza intensa che non potete perdere per alcuna ragione e che vi farà guardare con occhi diversi e più consapevoli le produzioni attuali.

di Andrea Rubbini

Il gioco
Linea: GOG
Prezzo: 9.99 $
Storico: Contiene l'espansione Tales of the Sword Coast.
Voto originale Multiplayer.it: N/D

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3DMark 11

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Anche se i benchmark non utilizzano le stesse risorse di un engine videoludico, rappresentano una scorciatoia efficace per mostrare all'utenza l'effettiva potenzialità delle schede video moderne. In un benchmark aggiornato infatti vengono utilizzate tutte le nuove tecnologie e nel caso del 3DMark 11 a farla da padrone sono sicuramente luci e tessellation che ci mostrano una giungla quasi reale e capace di compiere un nuovo salto in avanti verso il realismo dopo quello compiuto dall'ormai datato Crysis. Da notare la morbidezza e il dettaglio che, in un ambiente cosi complesso, prosciugherebbero le risorse di qualsiasi scheda se realizzati utilizzando semplicemente poligoni. Il trailer della demo High Temple del nuovo 3DMark 11 è stato pubblicata direttamente dai ragazzi di Futuremark in questa pagina di YouTube. Invece a questo indirizzo di lostcircuits.com potete trovare una preview del nuovo 3DMark con l'elenco delle tecnologie DirectX 11 utilizzate. Il nuovo benchmark targato Futuremark dovrebbe essere disponibile prima della fine dell'anno.

NVIDIA Rumors
Mentre cresce l'attesa per verificare luci e ombre che avvolgono la nuova serie AMD RADEON 6000, NVIDIA non sta certo con le mani in mano e si prepara al contrattacco.

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Premettiamo comunque che si tratta ancora di voci, anche se insistenti e plausibili, che anticipano un consistente abbassamento di prezzo per le schede GTX 460 e 470 previsto per questo fine settimana. Ma non è finita qui, infatti ancora più copiosi sono i rumors che riguardano la GTX 580. Un volenteroso utente del forum di HardOCP li ha raccolti citando fonti e dettagli che lasciano presumere un'uscita natalizia della nuova scheda NVIDIA. A quanto pare la GTX580 avrà 768 shader core, un record per le schede NVIDIA, e sarà basata sul nuovo chipset GF110 per il quale si parla di 512 core CUDA e di 128 unità dedicate alle textures contro le sole 60 della GTX 480. L'assenza di voci su un prototipo lascia comunque forti dubbi sulle possibilità che la nuova scheda arrivi a dicembre.

GT 440

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Oltre ai rumors questa settimana da NVIDIA arriva anche una certezza. Si tratta della GT 440 che è stata già rilasciata ed è indirizzata sul mercato OEM ed è destinata ai PC di fascia media. Siamo rimasti sorpresi dal silenzio assoluto che ha circondato questa scheda, mentre non ci sorprende la scelta di offrire un'alternativa più convincente della GTX 460 che, non a caso, sembra essere destinata ad un forte abbassamento di prezzo. Certo la banda di memoria si ferma a 43.2 GB/s, che è quasi la metà rispetto a quella della GTX 460, ma il consumo si ferma a 56W ed è inferiore persino a quello della GT 430. Inoltre la GT 440 arriva in due varianti da 1.5 GB e 3 GB di memoria DDR3 cloccate rispettivamente 1600 e 1800Mhz. Ovviamente la variante più convincente, e che consente effettivamente di risparmiare, è quella da 1.5 GB mentre 3 GB sembrano davvero troppi per le potenzialità di questa scheda. Purtroppo per conoscere i prezzi dovremo aspettare che i costruittori di schede video trasformino la versione OEM della GT 440 in una scheda commerciale.

Intel taglia i prezzi
Intel ha deciso di rinnovare il listino dei processori di fascia medio bassa ma, come riporta un newser di eTeknix in questa pagina, qualcosa non quadra.

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I processori E5700, E6700 e Core i3 550 hanno subito un taglio di prezzo che va dal 13 al 15 percento, mentre l'i7 640LM e l'i7 660UM sono più economici rispettivamente del 6 e del 9 percento. In testa ai tagli troviamo il Celeron dual core E3400 che è stato decurato del 21 percento. La particolarità della mossa Intel è che l'azienda ha lasciato sul mercato i predecessori di questi processori senza abbassarne il prezzo. Quindi, ed è evidentemente un'anomalia, al momento l'E6700 e l'E6600 hanno lo stesso prezzo e la stessa cosa succede anche per i Celeron E3400 e E3300.

L'ultima frontiera dell'USB

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Gli oggetti elettronici caricabili con una presa USB sono ormai innumerevoli. Si va dai telefonini alle consoles portatili e si passa da visori, cuffie, mouse e tastiere. Eppure questa piastra da 80 prese USB sembra eccessiva anche per chi non si fa mancare assolutamente nulla. O, meglio, sembra eccessiva per chi non si fa mancare nulla tranne un paio di padelle elettriche capaci di cucinare un filetto con l'alimentazione di 30 cavi USB. E tra l'altro rimangono anche 20 prese libere per gli iPhone degli amici che sicuramente interverranno per vedere un mito che si infrange. Chi infatti dopo aver comunicato ai curiosi il prezzo del proprio gaming PC non si è mai sentito dire: "quanto costa? per quel prezzo deve minimo far da mangiare". Et voilà, le filet mignon c'est sur la table.

Il dilemma dell'occhiale 3D
Dopo qualche tempo torniamo a parlare dei famigerati occhiali tridimensionali

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e della potenziale diffusione di questa tecnologia sul mercato. L'occasione è il nuovo sondaggio di U-Decide Initiative che IndustryGamers ha prontamente intercettato. Questa volta i risultati sono più articolati di quelli apparsi inprecedenza e differenziano le fasce di utilizzo. Il primo dato è che la necessità di usare gli occhiali perde in ogni caso contro 3D senza occhiali e TV standard. Ma si tratta di un dato piuttosto banale vista l'evidente scomodità del mezzo. Eppure le fasce di pubblico che si dedicano a videogiochi e film HD sono più propense ad accettare il compromesso per fruire delle tre dimensioni, almeno fino a quando la visione 3D senza occhiali non sarà effettivamente abbordabile e funzionale.

di Mattia Armani

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Se quella di settimana scorsa era la macchina da gioco ideale, quella che coniugava l'uso di componenti pensati per spingere al massimo ogni titolo in commercio riuscendo nel contempo a rientrare in una spesa non certo contenuta ma ancora possibile e in grado di essere pianificata per i più appassionati, la configurazione di oggi è quella che a nostro vedere dovrebbe essere presa in considerazione da coloro sono nella condizione di dover cambiare computer e sono disposti a una spesa extra contenuta per fare il grande salto.

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Dagli assemblati presenti nei centri commerciali a qualcosa di decisamente più performante, di prospettiva e soprattutto in grado di mettere nella condizione di giocare tutto quanto offerto dalle moderne esperienze interattive, scendendo solo a compromessi in alcuni sporadici casi oppure accontentandosi di una risoluzione sub-full hd.
Per quanto riguarda il processore abbiamo scelto il Core i5 760, una via di mezzo eccellente, per giocare, tra i numeri spesso associati ai benchmark dei Core i7 800 - con in particolare l'860 lontano circa 60 euro - e la presenza negli stessi di tecnologie e caratteristiche, come l'Hyper Threading, che in ambito videoludico poco o nulla hanno di davvero utile. Meno netta, come quasi sempre, la decisione effettuabile per scegliere che scheda video montare, considerando la presenza di un'ottima proposta come la Radeon HD 5770 oramai a circa 120 euro, oltre che delle due GeForce GTX 460, a 768 MB e 1 GB rispettivamente disponibili dai 140 e dai 180 euro. Scegliamo, attendendo i prossimi e inevitabili scossoni all'interno dei listini, la GTX 460 768 MB perché eccellente ogni qual volta si scende sotto i 1920x1200 ma comunque molto più che prestante anche a quelle altezze, se non in alcuni casi. Le memorie restano le stesse segnalate la settimana precedente e potrebbero benissimo essere sostituite da prodotti equivalenti di altre marche, discorso che vale anche per l'alimentatore, comunque da scegliere senza eccedere al risparmio, e il case.

Componente
Caratteristiche
Prezzo
Processore
170€
Scheda Madre
70€
Scheda Video
140€
Ram
100€
Alimentatore
80€
Hard Disk
51€
Lettore-Masterizzatore Ottico
27€
Case
40€
Prezzo Computer Entry Level
678 Euro

di Umberto Moioli

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World of Warcraft
Continua il conto alla rovescia per il 7 Dicembre e l'uscita ufficiale di Cataclysm, intanto la fase Beta dell'espansione sembra essere alle battute finali con i test programmati dei raid-encounter che sarà possibile affrontare a livello 85.

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Non è niente, comunque, in confronto all'evento della settimana appena trascorsa, ovvero la pubblicazione della tanto attesa cinematica introduttiva. Il filmato in CG, della durata di circa 2 minuti e mezzo, si concentra sul vero protagonista del gioco, cioè il drago Deathwing, fuggito dalla sua prigione di Deepholm e ora impegnato a seminare distruzione per tutta Azeroth. Vedere Stormwind, Darkshore e Orgrimmar distrutte in computer-graphic farà venire i brividi anche al giocatore "più casual" dell'MMO Blizzard. Contemporaneamente, sono stati rilasciati anche i requisiti di sistema ufficiali: salta subito all'occhio il balzo dei requisiti minimi rispetto alle precedenti espansioni, quasi a sottolineare anche il recente update grafico apportato con la patch 4.0.1 e l'introduzione dei nuovi shader per le superfici liquide e gli effetti luce "sunshaft". A quando un bel remake dei modelli poligonali del 2005?

Il Signore degli Anelli Online
La situazione europea del MMO Turbine ispirato all'universo di J.R.R. Tolkien si è fatta un po' spinosa, ultimamente: il nuovo servizio F2P è stato lanciato senza troppo magagne in America, contribuendo a portare sulla Terra di Mezzo virtuale moltissimi nuovi utenti, ma in Europa pare che ci sia un problema di diritti con Codemasters che sta rallentando, diremmo ormai eccessivamente, il passaggio alla nuova gestione del gioco.

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Ed è un peccato perché gli sviluppatori sembrano non volersi adagiare sugli allori, come dimostra la nuova "producer's letter" di Kate Paiz. L'argomento principale sembra essere lo sviluppo e il rilascio delle prossime patch, o Book, che pare non presenteranno ogni volta nuove missioni o sequenze narrative, al fine di mantenere frequente l'aggiunta di contenuti e costante la qualità degli stessi. E in effetti non è che ci sia molto da inventare, a livello narrativo: pare che i cervelli dietro Il Signore degli Anelli Online sembrino tenere bene a mente fino a che punto possano spingersi con la loro visione della mitologia tolkeniana. In compenso, l'aggiornamento novembrino proporrà alcune nuove feature, tra le quali spiccano il sistema "Task" per i giocatori di basso livello e una bella sistemata alle classi Loremaster e Runekeeper.

Warhammer Online
I fan del controverso MMORPG di Mythic Entertainment sono sicuramente in ansiosa attesa dell'aggiornamento che introdurrà nel gioco una delle razze più amate della mitologia di Warhammer, gli Skaven. Gli sviluppatori pare stiano dedicando alla nuova razza tutta l'attenzione che merita, come dimostra Thanquol's Incursion: un massiccio dungeon per due gruppi di 24 giocatori appartenenti a fazioni opposte.

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In questa imponente struttura Ordine e Distruzione dovranno affrontarsi in una battaglia all'ultimo sangue, scontrandosi contemporaneamente con le armate degli Skaven del terribile Thanquol. La caratteristica peculiare del dungeon risiede nella nuova meccanica associata ai boss: piuttosto che affrontarne uno svolgendo un'elaborata strategia fino alla sua sconfitta, i giocatori dovranno affrontarlo gestendo contemporaneamente anche l'assalto della fazione avversaria, sia contro di essi che contro il boss stesso. Uno speciale elemento dell'interfaccia indicherà il "punteggio" delle fazioni, determinato in base ai nemici sconfitti, alle morti in battaglia e ai danni inflitti al boss. RvR e PvE miscelati in combattimenti dinamici che premieranno sia la strategia che l'improvvisazione, insomma.

Final Fantasy XIV
La critica videoludica è stata tutt'altro che gentile con la nuova iterazione di uno dei franchise più famosi di sempre e pare che Square Enix abbia accusato discretamente il colpo, come dimostra l'estensione del periodo gratuito di prova annunciata qualche giorno fa: tutti coloro che hanno acquistato Final Fantasy XIV e registrato un account entro il 25 Ottobre 2010 avranno diritto ad altri 30 giorni gratuiti, per un totale di quasi due mesi complessivi di gioco.

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Sembrerebbe quasi che la società giapponese si stia scusando con i suoi utenti, cercando contemporaneamente di rassicurarli sul futuro del loro nuovo MMORPG: la patch della scorsa settimana ha infatti apportato qualche piccola modifica al Market Ward, una delle feature più criticate del gioco, ma sono previsti due importanti e massicci aggiornamenti a Novembre e Dicembre, mirati a migliorare la fruizione dell'interfaccia (diminuendo i tempi di risposta, per esempio) e alcune scelte piuttosto discutibili, adesso rimesse in discussione. Pare sia all'orizzonte la tanto chiacchierata funzione di ricerca nel Market Ward così come una sorta di ricettario consultabile che velocizzerà il crafting, tanto per citare qualcuna delle richieste che i giocatori hanno inoltrato fin dalla Beta. Meglio tardi che mai, insomma, benché ci sia molto da sistemare per rendere il nuovo Final Fantasy degno del nome che porta.

di Christian La Via Colli