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Toh, un altro MMORPG

Dalla Russia con amore, ecco l'ennesimo sfidante allo strapotere di Blizzard

ANTEPRIMA di Volodia Pellegrini   —   28/12/2010

Annunciare lo sviluppo di un gioco di ruolo di massa in questo periodo è un po' come tentare di farsi notare per le strade di una metropoli: troviamo inutile elencare nuovamente i grandi nomi, passati e futuri, coi quali i nuovi arrivati dovranno confrontarsi alla loro uscita, eppure sembra che qualcuno in grado di proporre qualcosa di interessante e non del tutto scontato, ancora ci sia. Questa volta tocca a Katauri Interactive, Software House russa che, forte del successo ottenuto con le serie King's Bounty e Space Rangers, si lancia ora nel mare dei giochi di ruolo online di massa con Royal Quest, tra maghi, alchimisti, pietre preziose, pericoli e, ovviamente, una buona dose di PvP.

Il grifone, l'alchimista, l'armadio

Il gioco si ambienta ad Aura, mondo fittizzio nel quale magia, tecnologia ed alchimia convivono in un magico minerale chiamato Elenium, grazie al quale gli abitanti possono controllare il potere dei quattro elementi (acqua, aria, fuoco, terra) e sfruttarlo per dare vita a varie civiltà che formano un mondo tipicamente fantasy nel quale vi è però una forte componente steampunk con tanto di armature meccaniche, golem, attrezzi a vapore e così via. Ovviamente nemmeno stavolta manca il supercattivo di turno, in questo caso un alchimista dedito alle arti oscure che sta tentando di impossessarsi di tutto l'Elenium del pianeta per dar vita ad un esercito di non morti e quindi dominare il mondo.

Toh, un altro MMORPG

Messo alle strette, il re di Aura è costretto a cercare quanti più eroi e avventurieri possibile per fermare la terribile invasione, promettendo in cambio l'unica cosa di cui è ancora provvisto: terre, ricchezze e castelli in abbondanza per chiunque prenderà le armi e combatterà il male. Sebbene le classi disponibili non siano ancora state annunciate, uno dei punti di forza del gioco dovrebbe risiedere proprio nel fatto che ogni guerriero/ranger/mago/alchimista - sarà preveggenza ma le varianti dovrebbero essere queste - potrà possedere un proprio castello una volta completate diverse missioni nel nome del sovrano, delle Royal Quest, appunto. Tra dungeon, foreste oscure, mari e montagne vi saranno oltre cento zone esplorabili a formare un immenso mondo e la sua popolazione di mostri, orchi, demoni e, ovviamente, legioni di non morti, tra i quali si nasconderanno misteri, tesori nascosti e altre chicche indipendenti dalle quest principali compiute nel nome di Sua Maestà.

Toh, un altro MMORPG

Venimmo, vedemmo e senza indugio lo fottemmo

Passiamo ora ad analizzare in che modo i giocatori dovranno interagire con il mondo pensato dagli sviluppatori: essendo il titolo basato sulle avventure di singoli eroi, il PvE non sarà strutturato per dare spazio a grandi party di personaggi, ma anzi, anche le quest più impegnative saranno studiate per essere affrontate da piccoli gruppi, in un'ottica più vicina a quello di un gruppo di amici che si ritrovano a passare qualche ora in un gioco cooperativo piuttosto che all'idea di organizzazione quasi paramilitare di alcune gilde di World of Warcraft o emuli, in un'atmosfera più rilassata ed aperta alle esperienze dei singoli o di ristretti nuclei di giocatori.

Toh, un altro MMORPG

Anche per questo in Royal Quest i momenti di combattimento saranno più frenetici che nei diretti concorrenti, andando a sfiorare il ritmo di un hack&slash: immancabili tanti poteri e molteplici combo, ma dimenticate pure i lunghi cooldown dei colpi più devastanti a favore di uno stile di gioco frenetico e continuo, nel quale gli attacchi possono essere sferrati in rapida successione e senza temere di scaricare qualsivoglia barra di energia - esclusa quella della vita, ovviamente. Il fulcro del successo in battaglia, e qui viene una seconda caratteristica di Royal Quest, sarà dovuto anche al corretto bilanciamento tra gli elementi che l'elenium permette di controllare: gran parte degli oggetti e delle armi, oltre che delle creature, sarà infatti legato ad un particolare elemento e ne subirà un altro; esempio classico è lo scudo di ghiaccio che poco potrà contro una lama di fuoco e, viceversa, una spada di fiamma potrebbe essere facilmente resa inutile da una magia o un'arma che scateni il potere del vento. Certo ci si chiede - e solo una prova diretta potrà fugare questi dubbi - se questo particolare ci darà la possibilità di sfruttare gli elementi anche nell'esplorazione, magari potendo sciogliere delle barriere naturali o spazzarle via, e se sarà sufficente a far spiccare Royal Quest dalla massa.

Toh, un altro MMORPG

Passando al PvP è bene mettere in chiaro fin da subito che non esisteranno fazioni diverse, siano esse orda o allenza piuttosto che ordine o distruzione: i giocatori saranno tutti alle dipendenze dei vassalli del re e nessuno potrà unirsi neanche per sbaglio alla setta degli alchimisti, salvo venire resuscitato come zombie dopo essere stato abbattuto (è una battuta, non aspettatevi qualcosa del genere nel gioco). I personaggi potranno comunque affrontarsi in due diversi momenti: all'interno dei castelli e dei feudi con cui verranno premiati per i risultati ottenuti in PvE, nel caso qualche altro personaggio tenti di impossessarsene, oppure nel nome di un nobile del regno , che potrebbe mandarli ad affrontare i bravi di un suo concorrente. In ogni caso il PvP sarà limitato solo a determinate aree e sarà pensato, esattamente come la componente con l'ambiente popolato dall'intelligenza artificiale, per scontri tra piccoli gruppi di giocatori. Sarà Royal Quest un successo? Il curriculum dello sviluppatore è abbastanza solido da concederci di sperarlo, sebbene per ora non si riesca a vedere nulla di davvero rivoluzionario. Ultima nota prima di chiudere, non si hanno ancora informazioni per quanto riguarda un'eventuale localizzazione in italiano o su un possibile canone mensile, anche se sembra si stia valutando la possibilità di dare una base free to play con microtransazioni. Restate sintonizzati per altre novità: il gioco non dovrebbe vedere la luce prima del secondo semestre del 2012, quindi il tempo per crescere e migliorare non manca di certo.

CERTEZZE

  • Potrebbe essere un buon MMORPG per chi ha poco tempo e vuole partite veloci
  • La componente hack&slash sembra promettere bene
  • Lo sfruttamento degli elementi potrebbe dare sorprese

DUBBI

  • Nonostante tutto, sembra il solito gioco fantasy col solito supercattivo
  • Il PvP sembrerebbe fin d'ora piuttosto limitato
  • Una sola fazione giocabile?