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Quant'è bella giovinezza che si fugge tuttavia

Con i canonici quattro mesi di ritardo arriva su PC l'ultimo capitolo delle avventure di Ezio Auditore... sarà valsa l'attesa?

PROVATO di Volodia Pellegrini   —   22/02/2011

Assassin's Creed Brotherhood, indipendentemente dalla qualità del prodotto, è stato fin da subito oggetto di alcune critiche, che lo hanno descritto prima come spin-off creato solo sull'onda del successo del predecessore e poi come sorta di dlc venduto a prezzo pieno. Nonostante tutto, comunque, il gioco ha ottenuto un forte successo il cui unico tassello mancante è la versione PC, come da abitudine ritardata di mesi rispetto alle controparti per console. Senza dilungarsi troppo sulla protesta degli utenti per questi "favoritismi" - tra l'altro a voler ben vedere c'è chi fa peggio, come una certa Rockstar Games che i giochi non li porta proprio - abbiamo avuto modo di provare in anteprima Brotherhood nei nostri computer, ed almeno su un fatto sembra che i giocatori si possano rassicurare: prima o dopo, un bel gioco è sempre un bel gioco.

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Parlando di un prodotto già fatto e finito, non possiamo certo aspettarci novità o grandi stravolgimenti contenutistici: d'accordo, i contenuti scaricabili usciti saranno inclusi nel pacchetto base ma, a parte questo, le differenze non sono certo molte, almeno nella versione scatolata. Per avere qualche gustosa novità si deve puntare all'edizione Deluxe, un po' più costosa in negozio ma attualmente prenotabile al medesimo prezzo di quella base tramite Steam: in questa saranno inseriti due inediti ambienti single player, l'acquedotto e il mercato di Traiano, due nuovi personaggi giocabili in multiplayer - tra i quali spicca l'arlecchino settecentesco, poveri noi - un costume inedito per Ezio, una mappa completa di Roma, la colonna sonora originale del gioco, nonché il contenuto video Assassin's Creed: Lineage e altri bonus minori.

Quant'è bella giovinezza che si fugge tuttavia

Tuttavia, il succo di una conversione PC non è certo quello di trasformarla in una specie di carrello nel quale inserire in una volta ciò che per console si è pagato a rate. Quanto piuttosto di migliorare l'aspetto meramente tecnico del prodotto originale, grazie allo sfruttamento della maggiore potenza offerta dai maggiori quantitativi di memoria, dai processori e dalle schede grafiche. Assassin's Creed: Brotherhood non manca certo di onorare questo trend, presentando un miglioramento visivo davvero notevole, che abbraccia gli effetti speciali quanto l'impatto grafico nel suo complesso: texture più luminose, maggiori dettagli, agenti atmosferici più fluidi e realistici e personaggi non giocanti più numerosi, nonchè ovviamente scintille d'acciaio e fonti di luce ben più convincenti, per un risultato generale davvero soddisfacente e piacevole.

Quant'è bella giovinezza che si fugge tuttavia

Il tutto senza andare a intaccare più di tanto i requisiti minimi dell'originale Assassin's Creed II, promettendo quindi una dsicreta fluidità anche su sistemi non proprio all'ultimo grido. Per chi si può permettere qualcosa in più c'è invece quella che è forse la vera grande innovazione della versione e una delle paventate cause del ritardo, ovvero il supporto per il mutischermo e il 3D. Grazie allo sfruttamento delle tecnologie AMD Eyefinity e Nvidia 3D Vision in modo nativo, sarà infatti possibile godersi Brotherhood ad altissime risoluzioni su più monitor in contemporanea o direttamente in 3D stereoscopico, rendendo l'intera esperienza quasi un tuffo reale non tanto in un ottimo gioco, quanto nel nostro paese nel suo momento di maggior vanto storico. Chiude l'esperienza un supporto totale per il controllo via tastiera e mouse sul quale non vi è poi molto da dire: comodo, veloce ed intuitivo, sopratutto nel dirigere la telecamera.

Resta ovviamente il pieno supporto per qualsiasi tipo di controller, la soluzione preferibile, e addirittura la possibilità di giocare con la sola tastiera - si deve essere masochisti, però. Dubbi? Effettivamente pochi, posto che la qualità del prodotto è innegabile e si è già vista nelle versioni console, l'unica paura rimane ovviamente sulla fluidità, notoriamente cruccio dei prodotti per PC, oltre che seconda faccia della medaglia da contrapporre alla maggiore qualità grafica. Da quello che si è visto dalla nostra prova e anche considerando l'esperienza dell'episodio precedente, non si dovrebbero correre grandi rischi. Ultimamente Ubisoft ha anche lasciato trapelare di aver tolto l'orribile DRM protettivo, così da permettere di giocare anche senza essere perennemente connessi ad internet. Per chi ha mancato l'appuntamento su console è il momento di affilare la daga: tra un mese Roma diventerà più pericolosa di quanto non sia mai stata, tra congiure, intrighi e omicidi.

CERTEZZE

  • Il gioco in sé è una garanzia già nota ai più
  • Impatto visivo molto superiore che su console
  • Le precedenti conversioni non hanno dato grossi problemi di stabilità...

DUBBI

  • ...ma in termini di ottimizzazione non siamo ancora ai massimi livelli
  • Si spera che il neo arrivato comparto multiplayer possa restare popolato a lungo