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La gravità della situazione

Ennesimo gradito incontro con Inversion, che anche a Colonia ha saputo mostrare le sue qualità

PROVATO di Andrea Palmisano   —   19/08/2011

Tornare ancora a parlare di Inversion probabilmente può sembrare eccessivo, dal momento che da un anno a questa parte, ovvero dal primo annuncio proprio alla GamesCom 2010, abbiamo dedicato alla produzione Namco Bandai ben quattro articoli.

La gravità della situazione

Eppure la fatica di Saber Interactive dal nostro punto di vista merita di essere seguita con attenzione; nonostante le somiglianze evidenti a livello di gameplay con Gears of War, la cura nella realizzazione e l'intrigante elemento della gravità sembrano portare il progetto nella direzione giusta. Rispetto all'ultimo hands-on di Los Angeles, in Germania abbiamo potuto affrontare un livello diverso, stavolta in co op assieme ad un collega straniero. Inutile dire che, proprio come nel caso della serie di Epic Games, anche in questo caso la cooperativa rappresenti la maniera ideale per giocare a Inversion; in due infatti si possono organizzare tattiche più efficaci e gratificanti, e supportarsi a vicenda durante gli scontri con i nemici. Merita un'ulteriore chiarimento l'aspetto legato ai cambi di gravità, i quali possono avvenire tramite delle specie di portali blu chiaramente visibili nel corso dei livelli, e chiamati Vector Shift; questi sono quindi posizionati in maniera prefissata e il loro utilizzo è legato alla progressione prevista, indipendentemente quindi dalla volontà del giocatore. Nonostante questo, la spettacolarità resta altissima: vedere che la parete di un palazzo diventa il pavimento da un momento all'altro e senza soluzione di continuità è veramente esaltante. Vedremo se il team sarà in grado di fare in modo che l'effetto sorpresa non si esaurisca in maniera troppo breve. L'uscita è prevista per il 10 febbraio 2012, lontano abbastanza da Gears of War 3 per avere qualche speranza di visibilità sul mercato.

E3 2011

La gravità della situazione

In occasione del primo incontro con Inversion, ai tempi della GamesCom di Colonia 2010, non vi avevamo nascosto l'impressione decisamente positiva che ci aveva lasciato la presentazione del progetto di Saber Interactive, prodotto da Namco Bandai. Dopo il test dall'evento Level Up di Dubai di un mese fa, sullo showfloor losangelino abbiamo potuto metterci le mani sopra nuovamente, per verificare gli aggiornamenti in previsione dell'uscita sul mercato prevista per febbraio 2012. La versione per l'E3 era in effetti più matura, con il range di poteri al completo perfettamente funzionanti, così da permetterci di capire con precisione su quali basi il gameplay si voglia sviluppare. Per chi ha qualche anno videoludico sulle spalle, farà piacere sapere che Inversion ricorda per molti versi quello Psi-Ops: The Mindgate Conspiracy uscito per Playstation 2 nel 2004; il concetto chiave, ovvero la possibilità di modificare la gravità per manipolare oggetti e nemici, è infatti praticamente lo stesso.

Inversione di tendenza

Ovviamente gli anni del progresso tecnologico si sentono tutti, e Inversion infatti porta uno sviluppo di quell'idea che sembra assolutamente intrigante. In parole povere, il protagonista David Russell può contare sulla Gravlink gun che gli consente di diminuire (blu) o aumentare (rosso) la gravità presente nell'ambiente circostante; questo si traduce in una serie di opportunità che i programmatori sono stati bravi a sviluppare su vari strati, dando in mano al giocatore un ventaglio di scelte e possibilità grazie alle quali poter proseguire nell'avventura con un certo grado di libertà d'azione. Il potere blu per esempio solleva da terra gli oggetti; la soluzione più semplice può essere quella di raccoglierne uno e scagliarlo contro i nemici a mò di arma. Ma magari con un piccolo sforzo di pensiero laterale si può al contrario lanciarlo contro il ponte sotto a cui stanno passando, moltiplicando l'efficacia e la soddisfazione. In realtà questo è solo uno degli esempi più semplici e banali, perchè il team di Saber Interactive ha voluto riflettere molto per dare vita a situazioni capaci di garantire una certa varietà oltre ad un particolare grado di interazione con gli elementi dell'ambiente.

La gravità della situazione

Inoltre, per la sfortuna del protagonista, anche i nemici dispongono di gravity gun; trovarsi a fluttuare a mezz'aria non è certamente la situazione ideale per schivare pallottole da ogni direzione, poco ma sicuro. Un altro elemento del gameplay interessante è invece il vector shift, tramite il quale in determinate situazioni la gravità dell'intero ambiente viene ruotata; questo vuol dire che da un momento all'altro ci si può trovare a parlare di pavimento per quella che un attimo prima era una parete verticale. Particolarmente disorientante, ma anche spettacolare. Per il resto, la produzione Namco Bandai è un tipico action shooter alla Gears of War, per intenderci, con tanto di cover system che ne riprende in maniera fedele gli stessi elementi. Potrebbe risultare importante nel successo del prodotto finito anche il multiplayer in co-op, grazie al quale affrontare l'avventura con un compagno di supporto. Sarà presente anche una modalità multigiocatore online, come ormai praticamente d'obbligo per gran parte delle produzioni moderne di questo genere, su cui però non possiamo esprimerci oltre. Vedremo quindi se tutte queste buone premesse andranno poi a collocarsi con successo nel prodotto finito; ciò che è certo è che comunque anche il breve tempo avuto a disposizione con Inversion ci ha lasciato con impressioni positive. Pur senza rivoluzionare certamente il mondo degli action game, il titolo Namco Bandai potrebbe rivelarsi una ottima alternativa ai nomi più famosi del mercato. Appuntamento quindi a febbraio.

CERTEZZE

  • L'erede spirituale di Psi-Ops
  • Buona interazione con l'ambiente
  • Soluzioni di gameplay intriganti

DUBBI

  • Dovrà mantenersi interessante per tutta la sua durata
  • Poca personalità nell'area puramente action "alla Gears of War"