Versione mostrata: Xbox 360
Chi segue con un certo grado di interesse il mondo dei videogiochi avrà sicuramente bene in mente quanto è successo al team di sviluppo di XCOM: dopo il reveal del gioco fatto in occasione dello scorso E3, il progetto subì una battuta di arresto e per diversi mesi non si seppe più nulla. Successivamente circolarono alcune voci di corridoio secondo cui designer e producer del titolo furono licenziati per dare spazio a un redesign sostanziale del gameplay. E ovviamente quale situazione poteva essere migliore dell'edizione 2011 della fiera losangelina per mostrare le novità?
A che punto siamo?
L'ambientazione del gioco invece non è stata modificata di una virgola: ci troviamo nel pieno degli anni '60, il 1962 per l'esattezza, sul territorio americano e il nostro protagonista è un ex agente speciale dell'FBI, spostato di recente tra le fila degli XCOM. Nel videogioco infatti viene ipotizzata una continuity storica alternativa: improvvisamente nel pieno del governo Kennedy, l'America viene colpita da un attacco alieno e l'umanità si trova di punto in bianco a dover fronteggiare un'apparentemente inarrestabile invasione. La demo si apriva con il nostro protagonista impegnato a guardare un video registrato su pellicola che mostrava proprio l'arrivo di una forza extraterrestre in un tranquillo quartiere residenziale.
Di lì a poco ci accorgiamo di essere nel nostro ufficio all'interno del quartier generale degli XCOM: una stanza per approfondire e scegliere il caso da seguire, il laboratorio dove poter studiare la tecnologia aliena per costruire nuove armi ed equipaggiamento e infine, almeno per quanto visto, l'ufficio degli agenti. In questo ambito entrava in gioco la prima delle novità mostrate durante la presentazione. Da questo ambiente sarà infatti possibile gestire un roster di otto differenti agenti, ognuno con la sua esperienza raccolta in battaglia e con una serie di statistiche e abilità direttamente gestibili dal giocatore. In primis due differenti poteri selezionabili in base alle tecnologie ricercate e potenziabili su cinque livelli, in seconda battuta due slot perk sbloccabili al salire di livello degli agenti e che fungono da abilità passive. A questo punto la presentazione si spostava nella sala mappe dove a partire da una gigantografia degli Stati Uniti, il giocatore aveva la possibilità di scegliere la missione da svolgere scegliendo tra diverse aree sotto attacco. Fondamentalmente queste sono di tre tipi: azioni di recupero di umani in difficoltà che possono poi diventare agenti al proprio servizio o scienziati in grado di potenziare l'area ricerca degli XCOM, azioni di guerriglia contro gli alieni per recuperare tecnologia sconosciuta o fronteggiare l'avanzata degli extraterrestri e, infine, le immancabili missioni di trama che portano avanti la storia dell'invasione. Una volta operata la selezione, nel nostro caso una missione di ricognizione con l'obiettivo di raggiungere uno scienzato prima degli alieni, è giunto il momento di entrare in azione.
Variazioni sul tema shooter
La missione si apre con l'arrivo a bordo di un elicottero. Assistiamo al dialogo con i nostri colleghi mentre guardando fuori dal finestrino possiamo ammirare uno scorcio della campagna americana degli anni '60. Lo stile artistico è estremamente fedele a quel tipico immaginario che un po' tutti abbiamo della società statunitense nel pieno del boom economico, stimolato anche dai telefilm dell'epoca. Forse l'unico appunto che ci sentiamo di fare è a una pulizia eccessiva dello scenario al punto tale da farlo risultare fin troppo scarno e statico complici anche le linee nette che delimitano le strade e le case.
Dopo una breve ricognizione in strada ci dirigiamo con i nostri due compagni di squadra in prossimità di un posto di blocco militare che delimita l'area di sbarco degli alieni. I militari sono tutti morti, con delle strane ferite sul corpo e all'improvviso, girato un angolo, vediamo un capitano ancora vivo intento a rovistare tra i documenti riservati. Ci nota e all'improvviso si lancia contro di noi per strangolarci e scopriamo soltanto in quell'istante la natura aliena di questo umano fittizio: in un attimo lo vediamo mutare forma sotto i nostri colpi e tornare al suo stato naturale semi-metallico, prima di morire colpito a morte dai nostri alleati. Proprio in questo frangente apprezziamo il secondo mutamento subito da XCOM in termini di design: gli alieni hanno ora forma umanoide. Archiviato lo stile blob che contraddistingueva il progetto all'inizio, ora gli extraterrestri sono dei bipedi nelle loro truppe d'assalto mentre mantengono l'aspetto monolitico e geometrico nelle strutture e nelle armi. Questo, a detta degli sviluppatori, consentirà al giocatore di comprendere meglio il nemico durante gli assalti; sarà più facile cioè capire se è girato verso di noi, se si sta riparando, o se sta correndo verso una qualche posizione. E soprattutto perchè, diciamocelo chiaramente, fa sempre più piacere sparare a qualcosa che non sia una macchia d'inchiostro. E durante proprio questo assalto incessante abbiamo potuto notare l'ultima grande novità di questa demo di XCOM: in qualsiasi momento è possibile attivare una sorta di pausa tattica (anche se sarebbe più corretto parlare di ralenty tattico) e gestire i nostri compagni attraverso un menu che occupa i due lati dello schermo.
Attraverso infatti alcune icone contestuali potremo attivare i loro poteri consumando un determinato numero di unità tempo. Nella demo mostrata ne avevamo un totale di dieci che si ricaricavano piuttosto velocemente una volta utilizzate. Inoltre gli stessi compagni potevano essere gestiti anche in tempo reale in uno stile che ricorda molto da vicino Brothers in Arms: i due agenti possono essere direzionati verso una copertura (noi stessi possiamo coprirci con tanto di scivolata per raggiungere rapidamente l'ostacolo) oppure è possibile indicare un nemico preciso da tenere sotto tiro. Con tutte queste aggiunte il combattimento diventa estremamente più tattico: abbiamo visto nella demo l'utilizzo di due abilità, uno scudo e il cosiddetto taunt per attirare il fuoco nemico mentre il protagonista si esibiva nella classica azione di fiancheggiamento così da raggiungere da dietro il nemico per colpirlo alle spalle.
Ma quanto ci piace studiare
Tutte le caratteristiche del gameplay introdotte in questo anno e appena descritte, avvicinano moltissimo XCOM per atmosfera e libertà concessa al giocatore, al capostipite della serie, fermo restando ovviamente il diverso genere visto che si tratta pur sempre di uno shooter in prima persona. Anche la componente della ricerca tecnologica è stata finalmente potenziata. Durante le missioni infatti potremo "assorbire" gli armamentari alieni spegnendoli a patto di avere abbastanza unità tempo da spendere per poi raccoglierli.
A questo punto al giocatore viene data la possibilità di scegliere se utilizzare questi armamentari nel corso della missione stessa (ad esempio se la situazione si complica esponenzialmente e diventa difficile portare la pelle a casa) oppure se riportarli con noi nella sede XCOM. In quest'ultimo caso potremo farli studiare in laboratorio così da avere accesso a poteri aggiuntivi per i nostri agenti. Inoltre, parlando proprio di questi ultimi, nella missione mostrata li abbiamo visti subire ferite quasi mortali e rimanere incapacitati sul terreno. Non è ben chiaro se potranno addirittura morire come nei vecchi titoli della serie, quel che è certo è che dovremo raggiungerli in prima persona per farli rimettere in piedi. In conclusione la demo ci ha colpito e possiamo dire con grande tranquillità che ora XCOM sembra avere una sua personalità molto più marcata e uno stile di gioco assolutamente inedito per il genere. Non ci rimane che aspettare qualche mese per tornare a provarlo dal vivo, mentre la data di rilascio sembra fissata per l'inizio di marzo su PC, PlayStation 3 e Xbox 360.
CERTEZZE
- Molto interessante la gestione degli agenti in stile RPG
- L'azione sul campo guadagna in profondità e tatticismo con le nuove aggiunte al gameplay
- Le missioni sono dinamiche grazie alle continue modifiche al campo di battaglia operate dagli alieni
DUBBI
- Tecnicamente è piuttosto povero come colpo d'occhio
- Confidiamo in una maggiore diversificazione nelle missioni