Ci sono due modi di farsi strada in un genere inflazionato ed affollato come quello dei titoli ad ambientazione fantasy: o si fa un capolavoro o un titolo ironico - o tutte e due le cose assieme, cosa che non si vede più o meno da Warcraft 3. Posto che il sogno nel cassetto di ogni sviluppatore è probabilmente quello di sviluppare un prodotto definibile "pietra miliare", si capisce fin dal nome che Orcs must Die! punterà principalmente sulla verve comico-parodistica piuttosto che sulla grafica strepitosa o la varietà di situazioni e ambienti di gioco.
Presentato in forma giocabile all'ultimo E3 da Robot Entertaiment, casa di produzione relativamente recente ma formata da professionisti che hanno lavorato a titoli di grosso calibro come gli Age of Empires, Orcs must Die! porrà i giocatori nei panni dei difensori di svariate fortezze prese d'assalto da un'orda di famelici, aggressivi, arrabbiatissimi, verdastri e soprattutto infiniti orchi, che, come nel celebre assalto al fosso di Helm, non lasceranno nulla di intentato per aprire i portoni e mangiarsi poveri contadini protetti dagli eroici difensori.
Facciamoje Male
Un non ben definito Ordine, governato da una casta di maghi cavalieri, ha costruito una serie di fortezze per impedire che le bucoliche valli del reame vengano messe a ferro e fuoco dall'Orda di orchi che, senza apparente ragione, si lanciano giorno e notte in assalti contro le suddette fortificazioni. L'importante compito del giocatore sarà guidare un mago guerriero nella gestione delle difese, nella preparazione delle trappole ed infine nella resistenza contro gli invasori in una serie di livelli dal concetto di base piuttosto semplice. Se si fermano abbastanza orchi si vince, se invece ne passano più di quanti il livello consenta, o se il giocatore dovesse morire una volta di troppo, si perde. In effetti, Orcs must Die! è uno dei rari tower defense nel quale il giocatore si troverà anche impegnato in prima persona (in terza, a dire il vero), invece di limitarsi a sistemare trappole e difensori per poi starsi a godere il risultato.
A farla da padrone per garantire un alto valore di rigiocabilità saranno ovviamente le diverse decine di armi, incantesimi e trabocchetti che si sbloccheranno via via col passare dei livelli: da arcieri elfi da posizionarsi in determinati punti si passerà a voragini irte di lance, mine, addirittura barili colmi di olio bollente e onnipresenti incantesimi con danno ad area. Senza dimenticare per strada dardi lanciati dai muri (Indiana Jones docet) e persino trappole a molla in grado di scagliare letteralmente via i malcapitati, il tutto sterminando il più velocemente possibile una variegata accozzaglia di orchi, balestrieri orchetti e gnoll cacciatori, senza farsi mancare ovviamente troll, goblin e mostri assortiti, con tanto di squartamenti e smembramenti a rendere il tutto ancora più trash e splatter. Il giocatore avrà a disposizione un discreto arsenale magico composto da classiche palle di fuoco o di ghiaccio e dalla pioggia di stalattiti o di lapilli, cui si aggiungono incanti più tattici in grado di paralizzare gli orchi o creare dinnanzi a loro delle barriere invisibili.
Un motore grafico volutamente leggero dovrebbe permettere il movimento delle decine di modelli presenti in contemporanea su schermo senza inficiare con orribili cali di frame rate il massacro continuo dei poveri avversari, facendo così perdonare i modelli vistosamente scarni e gli effetti speciali che, per quanto coloriti e divertenti da vedere, sembrano anche piuttosto raffazzonati. Dal poco che gli sviluppatori han lasciato trapelare sembra tuttavia che, ironia e goliardia a parte, il gioco necessiterà comunque di un approccio ragionato nel momento di posizionare trappole e difensori, poiché l'orda nemica, come già accennato suddivisa in diverse classi, proporrà tipi di truppe particolarmente adatte a contrastare od evitare determinate strategie di difesa (i cacciatori gnoll dovrebbero essere letali per gli arcieri elfi, ad esempio) ma allo stesso tempo succubi ad altre, costringendoci quindi a scegliere oculatamente dove e come posizionare le varie risorse a sua disposizione.
Per quanto riguarda l'esperienza multiplayer non si sa ancora molto sulle reali intenzioni degli sviluppatori ma, trattandosi di un prodotto a basso prezzo pensato per la distribuzione digitale, è quantomeno auspicabile che vengano inseriti almeno un paio di modalità per divertirsi in compagnia, tra le quali ci si augura di vedere una co-op degna di tale nome, anche se l'anima del titolo dovrebbe essere puramente single-player. Per quanto riguarda il prezzo, possiamo aspettarci un valore compreso tra i 15 e i 20 euro, certo più che abbordabili se si pensa alla potenziale longevità di venti roccaforti diverse da difendere. Alla fine dell'estate non manca molto, ed è probabile che già ad ottobre saremo tutti sugli spalti a cercare di fermare l'orda selvaggia lanciata all'assalto.
CERTEZZE
- Dovrebbe rivelarsi piuttosto divertente.
- E' lecito aspettarsi una varietà di trappole e incantesimi pressapoco infinita.
DUBBI
- La ripetitività è sempre dietro l'angolo.
- Incerte le sorti del multiplayer.