Anno 2070, la Terra non se la passa bene. Il riscaldamento globale ha raggiunto livelli inauditi a causa delle troppe fiere di videogiochi, in cui s'indicono conferenze stampa faraoniche per annunciare una singola data d'uscita. La mole di videogiocatori in perenne pellegrinaggio da una baracconata all'altra ha prodotto un riscaldamento eccessivo dell'asfalto delle città coinvolte negli eventi e ha costretto le fabbriche cinesi a sacrificare più bambini per aumentare la produzione di scarpe di gomma.
Le fabbriche sempre attive hanno prodotto più inquinamento causando la crescita di temperatura di tutto il pianeta. All'inizio non ci si fece caso e molti si dissero che, in fondo, un clima più caldo avrebbe permesso alla gente di stare più tempo al mare. Nessuno sospettò nulla davanti ai vari presidenti che dichiaravano: "va tutto bene, non c'è nessun riscaldamento globale", mentre venivano sventolati da ballerine brasiliane seminude. A rendersi conto del problema per primo fu un utente della nuova console Microsoft, uscita nel 2069, la Xbox 1380,2. Rotto l'ennesimo Kinect, periferica nel frattempo diventata capace di rilevare i peli nel naso (chissà quali fantastiche idee potranno trarne i game designer, strillavano tutti i comunicati di lancio) si recò nel suo negozio di videogiochi di fiducia per scoprire con orrore che non c'erano più periferiche da comprare.
Superata la depressione, fece una breve indagine su internet e trovò la risposta all'arcano: dall'Africa non arrivavano più materie prime! Come mai? All'inizio qualcuno provò a dare la colpa all'ennesimo DRM di Ubisoft, ma la verità era che purtroppo non c'erano più africani, sterminati dal riscaldamento globale e dall'innalzarsi delle acque. Da lì fu il caos, soprattutto per quelli che ancora speravano che uscisse un gioco hardcore per Kinect. Satoru Iwata, ancora vivo grazie agli organi espiantati a Super Mario, morto in circostanze misteriose per indigestione di funghi, propose di risolvere la situazione dimezzandosi lo stipendio. Nessuno lo prese sul serio.
Guerra e caos
Anno 2070 è la nuova incarnazione della serie Anno (ma dai?), per la prima volta ambientata in un mondo futuristico, dopo diverse edizioni con scenari storici. Come avrete capito dalla chiarissima introduzione, il giocatore è chiamato a prendere parte al conflitto tra due fazioni, gli Eco e i Tycoon, che vogliono controllare il pianeta distrutto dal riscaldamento globale.
Come i nomi suggeriscono (nomina sunt omina... speriamo di aver azzeccato), la contrapposizione nasce dal diverso modo di interpretare la situazione mondiale e, soprattutto, dalle diverse soluzioni proposte per risolverla. Gli Eco vogliono che la nuova civiltà terrestre cresca in armonia con le nuove condizioni naturali, mentre i Tycoon non si preoccupano troppo dell'ecosistema terrestre e vogliono espandersi più aggressivamente, colonizzando tutto il colonizzabile e diffondendo ovunque la propria cultura industriale. Entrambe le filosofie hanno un impatto deciso sul gameplay, con i Tycoon che dovranno andare costantemente a caccia di approvvigionamenti energetici per non far crollare la crescita e l'espansione, e con gli Eco che saranno meno dipendenti dallo sfruttamento delle risorse, ma cresceranno più lentamente. L'idea è quella di due potenze opposte, con punti di forza e debolezze ben caratterizzati, che hanno dei bisogni unici, così da rendere le partite con entrambe molto diverse tra loro. Nonostante questo, ci saranno dei fattori comuni che Eco e Tycoon dovranno considerare per arrivare al dominio assoluto, come ad esempio la ricerca dei territori da colonizzare, o la costruzione di abitazioni e di altre infrastrutture, tra cui quelle militari e quelle economiche. Insomma è quello che si è sempre fatto nella serie Anno, solo con finalità diverse.
In fondo al mar
Una delle novità di maggior rilievo di questo Anno, rispetto ai precedenti episodi, è la necessità di espandersi in mare. Il riscaldamento globale ha fatto innalzare le acque, ricoprendo d'acqua la maggior parte della superficie terrestre.
Per sopravvivere ed espandersi, le due fazioni hanno dovuto sviluppare tecnologie che permettessero loro di costruire infrastrutture anche sott'acqua. In questo modo il giocatore si troverà ad agire su tutti i livelli della litosfera, da cui potrà trarre i benefici specifici, ma di cui dovrà considerare alcune difficoltà. Le costruzioni subacquee saranno utilizzabili esclusivamente per la raccolta delle risorse e non avranno scopo abitativo (ditelo al vostro agente immobiliare). Ovviamente, una situazione del genere sarà causa di conflitti con le altre nazioni, che non esiteranno a dichiararci guerra e a costringerci a far scendere in campo le nostre forze militari, formate da veicoli di terra di cielo e di mare. Il maggior cruccio dei militari sarà la difesa dei commerci, ma potranno essere usate anche per conquistare degli obiettivi e per altri compiti.
Catastrofi e Tex
Altro problema da tenere seriamente in considerazione sarà la presenza di eventi catastrofici naturali. Le pessime condizioni del pianeta sono favorevoli alla nascita di tornadi, incendi e terremoti, e lo sfruttamento intensivo delle risorse non aiuterà certo, rendendo questi fenomeni più frequenti.
Da questo punto di vista saranno gli Eco a essere avvantaggiati, grazie al loro approccio più ambientalista all'espansione e allo sfruttamento delle risorse. Con lo sviluppo di una fazione, diverranno disponibili delle nuove opzioni di gioco, come la possibilità di costruire edifici degli avversari o di diventare una Tex, cioè una fazione specializzata nella ricerca tecnologica, selezionabile sia dai Tycoon che dagli Eco.
Anno 2070 è un titolo che appare solido e figlio della lunga esperienza con il brand. Qui da noi non è la più famosa delle serie, ma in Germania è una festa a ogni nuova uscita e si parla addirittura di vendite milionarie (è risaputo che il mercato tedesco è PC oriented). Da quello che abbiamo visto ha le possibilità di fare nuovamente breccia tra gli appassionati, dandogli quelle novità che cercano e che gli ultimi episodi hanno lesinato. Se sarà vera gloria potrà dircelo solo la versione definitiva, prevista per questo autunno. Solo su PC, ovviamente.
CERTEZZE
- Il nuovo scenario sembra curato
- Le meccaniche di gioco sono quelle di sempre
DUBBI
- Niente in particolare