Versione testata: Xbox 360
Che Goldeneye al tempo del suo lancio per l'ormai defunto ma mai dimenticato Nintendo 64 fosse una vera e propria pietra miliare del genere FPS, è una verità assoluta. Come è altrettanto ineccepibile la qualità del remake uscito lo scorso anno sempre per una console Nintendo: WII. Quando diversi mesi fa Activision annunciò - con anche un discreto entusiasmo - il porting del remake (non è un gioco di parole!) per console di nuova generazione, dello 007 per WII, i giocatori si sono chiesti fin da subito se una terza uscita non fosse eccessiva, soprattutto in un periodo in cui qualsiasi FPS lanciato sul mercato si va a scontrare con titoli tripla A come Battlefield e Moder Warfare 3. Oggi abbiamo testato quelli che in teoria dovrebbero essere gli assi nella manica di 007.
Pimp my 007!
La prima variante di gioco che abbiamo visionato è ovviamente la più classica: la campagna single player. Essenzialmente, per chi l'ha già giocata, si tratta di un semplice porting in alta definizione del già eccellente remake fatto sulla versione per WII (del quale potete trovare la recensione qui ) con dei miglioramenti in termini di giocabilità, grafica e intelligenza artificiale. Analizzando questi tre punti focali gli sviluppatori ci hanno mostrato come l'engine - sviluppato internamente - sia stato totalmente riscritto per rendere più godibili gli ambienti di gioco con texture in alta definizione, bump mapping ed effetti particellari degni di questa generazione. In particolare abbiamo potuto notare come durante il primo livello ambientato su una diga, gli sviluppatori abbiamo speso tantissimo tempo anche per le animazioni facciali, con volti molto espressivi e realistici.
Inoltre un sapiente utilizzo di rendering regala sezioni di gioco che si distaccano nettamente dalla bassa definizione del WII e lo trasformano quasi in un gioco nuovo. Anche la mappatura dei comandi è stata totalmente riscritta per un'esperienza di gioco più confortevole rispetto al puntatore di casa Nintendo. Sempre all'interno di questa operazione di restauro chi ha beneficiato maggiormente di questi upgrade è stata sicuramente l'intelligenza artificiale grazie a routine completamente nuove che rendono i nostri avversari più tosti, scaltri e intelligenti, sempre in accordo coi quattro livelli di difficoltà presenti nel gioco. Più saliremo di difficoltà, maggiori saranno le possibilità di essere scoperti durante le fasi stealth e soprattutto i soldati nemici utilizzeranno tattiche di aggiramento per stanarci dalle nostre copertura e abbatterci senza pietà. Tutto questo supportato da un frame rate che solo saltuariamente scende sotto i sessanta frame al secondo.
Silenziosi o aggressivi?
Durante la nostra prova, abbiamo avuto modo di giocare il tutorial e buona parte della prima missione del titolo. Il poco tempo a disposizione ci è bastato per notare alcuni tratti distintivi del gioco. La particolarità di ogni missione sta nella possibilità di intraprenderla sia in modalità stealth che aggressiva. Se decideremo di utilizzare un basso profilo, avremo a disposizione un'arma silenziata e delle mosse speciali che si attivano con B, quando ci troveremo alle spalle dei nostri nemici, strozzandoli o rompendogli il collo. Purtroppo però ci saranno dei passaggi scriptati in cui dovremo necessariamente utilizzare la forza, riducendo le scelta ad un unico, singolo approccio.
Per le sessioni di gioco in cui dovremo usare la forza bruta gli sviluppatori hanno inserito una sorta di copertura attiva, azionabile con LT che servirà per ripararci e controbattere al fuoco nemico. Una volta completata la missione principale, vi sarà inoltre la possibilità di giocare le così dette MI6 Mission: undici missioni speciali in cui dovremo compiere determinate azioni come difendere dei radar, sterminare tutti i nemici o superare una determinata zona senza essere avvistati. Il tutto somiglia ovviamente alle Special Operations di Call of Duty e dal quale molto probabilmente i ragazzi di Eurocom hanno tratto ispirazione. Inoltre per i giocatori più esigenti ci saranno dei modificatori di parametri che renderanno la missione speciale più o meno difficile in base alle esigenze di chi sta giocando, rendendole così accessibili a tutti i gusti. A seconda del risultato che otterremo verremo premiati con un certo numero di stelle che serviranno per sbloccare le missioni successive.
007 nella rete
Dopo aver visionato tutto quello che riguarda il singolo giocatore, ci siamo fiondati sul multiplayer. Il gioco offrirà scontri a fuoco per sedici giocatori e si potrà avvalere di numerose modalità di gioco tra cui i classici Deatmatch e Team Deathmatch, Search & Destroy e Capture the Flag. Saranno presenti anche varianti più particolari come Golden Gun in cui avremo solamente una pistola con un colpo in canna, o Escalation in cui dovremo compiere uccisioni con tutte le armi presenti nel gioco.
Rispetto alla versione WII saranno presenti ben quattro mappe totalmente inedite che andranno ad arricchire la scelta delle location di gioco. Inoltre è stato aggiunto un sistema di esperienza che non riguarda unicamente il giocatore ma anche l'arma. Più uccisioni faremo, più tempo utilizzeremo un'arma, maggiori saranno i potenziamenti per la stessa che sbloccheremo come mirini ottici e molto altro. Gli sviluppatori sperano in questo modo di fidelizzare il giocatore ad un particolare tipo di arma e migliorarla il più possibile. Se qualcuno di voi inoltre non disponesse di una connessione a Xbox live o PSN nessun problema: gli sviluppatori hanno deciso di inserire una modalità split screen a quattro giocatori che riprende le meccaniche del multiplayer online con la semplice limitazione di un minor numero di mappe e modalità di gioco.
Una spia invecchiata
Se in parte abbiamo elogiato poco fa il comparto tecnico single player, durante la nostra sessione di gioco online abbiamo notato uno strano risvolto della medaglia per quel che concerne dettagli grafici e soprattutto frame rate nelle sessioni di gioco multigiocatore. Durante le partite che abbiamo avuto modo di giocare, indipendentemente dalla grandezza della mappa ,e senza il numero massimo di giocatori, i cali di fluidità erano vistosi e abbastanza frequenti associati a fastidiosi problemi di bad clipping. Interrogati gli sviluppatori su questi problemi tecnici ci è stato assicurato che tutto verrà risolto in tempo per l'uscita del titolo, così da poter offrire agli amanti della spia inglese un titolo degno di un icona così importante in campo cinematografico e cartaceo e si spera anche videoludico. Appuntamento a inizio del mese prossimo per scoprire dove può arrivare il titolo Activision.
CERTEZZE
- Single Player ben realizzato e appagante da giocare
- Missioni MI6 molto divertenti
- La co-op in split screen è un valore aggiunto
DUBBI
- Multiplayer afflitto da diversi problemi tecnici
- L'uscita in un periodo così caldo potrebbe farlo passare inosservato