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A Tale of Two Halves – La grande storia del gioco più bello del mondo

A Tale of Two Halves - The History of Football Video Games è un libro che ripercorre trent'anni di videogiochi di calcio: molto più di FIFA, PES e Football Manager.

SPECIALE di Mattia Ravanelli   —   29/10/2024
L'elegante copertina di A Tale of Two Halves – The History of Football Video Games

Ha qualche problema in difesa e la costruzione del gioco non è sempre spettacolare e armoniosa, ma alla fine i tre punti sono suoi. Se andaste di fretta, potrebbe bastarvi questo sunto a tema per inquadrare come si posizioni A Tale of Two Halves - The History of Football Video Games, un librone che dentro le sue oltre seicento pagine accoglie gli spogliatoi e le tribune di trent'anni di storia dei giochi di calcio. È l'ultima uscita dell'attivissima casa editrice Bitmap Books, che per raccontare del beatiful game è tornata a collaborare con Richard Moss.

Dal 1980 al 2010

Moss ripercorre la carriera dei videogiochi che hanno provato a schematizzare e a trasformare in un calcolo matematico l'arte, spesso estemporanea e frutto dell'improvvisazione, che va in scena sui campi da calcio da 150 anni. Moss, già autore di The Secret History of Mac Gaming (Bitmap Books, 2018) e Shareware Heroes (Unbound, 2022), spiega nell'introduzione che la scelta di fermarsi al 2010 è data dalla convinzione che dopo quell'anno non sia successo nulla di interessante nel campo: "i tre principali franchise di giochi di calcio si sono presi per loro praticamente le vendite dell'intero anno del genere, infilandosi in una noiosa gara che mira a sfinire l'avversario, un'iterazione dopo l'altra". Immagino che il terzo nome sia quello di Football Manager, sostanzialmente l'ultimo gioco manageriale di calcio in attività (e voglio dare per scontati i nomi dei primi due).

In A Tale of Two Halves non ci sono capitoli, ma stagioni: così vengono suddivise le annate di cui ci si occupa nelle decine di pagine che seguono (foto: Bitmap Books)
In A Tale of Two Halves non ci sono capitoli, ma stagioni: così vengono suddivise le annate di cui ci si occupa nelle decine di pagine che seguono (foto: Bitmap Books)

L'idea di A Tale of Two Halves - The History of Football Video Games è di mettere assieme la storia dei campi verdi e dei tacchetti in coppie di annate, quasi a formare delle stagioni che ricordano i calendari calcistici. Si parte dalla stagione '80/'81 e si rotola fino a quella dello '09/'10. L'impatto con lo stadio fa un po' tremare le gambe al lavoro di Bitmap Books, che, caso piuttosto raro, non trova una chiave grafica particolarmente convincente. I font non si segnalano per eleganza e presenza scenica, mentre la costruzione delle pagine è ordinata, ma non rapisce lo sguardo.

Una possibile spiegazione sta nella materia stessa trattata, che si concede con difficoltà a grandi variazioni sul tema: schermata verde puntellata da dei tizi (o simil-tizi) di pixel vestiti.

Le illustrazioni sono quelle che sono e quando va di lusso ci si concede una pausa per una bibita calda con le immagini dei mille giochi manageriali. Quindi, sostanzialmente, screenshot di menu, barre, testi, numeri. Poi, però, c'è il colpo dell'artista: per ogni stagione un paio di pagine riproducono ad altissima risoluzione di stampa le maglietta dei giocatori leggendari e indimenticati di anni e anni della Master League di Pro Evolution Soccer o delle storpiature di grandi campioni a cui Konami non poteva assegnare il giusto nome per questioni di licenza. La pagina di Tancona, lo strepitoso #7 del Manchester United, è uno spettacolo.

Per tutto il libro ci sono coppie di pagine in cui vengono riprodotte le maglie di giocatori celebri, passati alla storia di PES anche con i nomi storpiati (foto: Bitmap Books)
Per tutto il libro ci sono coppie di pagine in cui vengono riprodotte le maglie di giocatori celebri, passati alla storia di PES anche con i nomi storpiati (foto: Bitmap Books)

Al di là della presentazione, non ci sono molti altri limiti al lavoro di Moss e Bitmap Books. Anzi, lo schema di ogni stagione è eccellente. L'autore inzuppa di contesto ogni doppia annata, segnalando non solo i giochi più meritevoli e assegnando dei premi, ma allungando lo sguardo sul calcio reale degli stessi anni. Dei mondiali del 1982 in Spagna, Moss ricorda la vittoria degli Azzurri come la parola finale sul calcio totale dell'Olanda degli anni Settanta e la celebrazione di una nuova scuola di pensiero. Per fare un esempio.

Una panchina lunga

I videogiochi veri e propri sono una quantità imbarazzante e anche i più fedeli frequentatori del genere faticheranno a riconoscerne una percentuale piuttosto significativa. Le regole con cui sono stati selezionati vengono però messe in chiaro fin dall'inizio e A Tale of Two Halves - The History of Football Video Games fa di meglio che limitarsi a stipare quanti più nomi sia possibile tra una pagina e l'altra. È invece vero il contrario, perché in molti casi ci sono blocchi interi di episodi di FIFA e PES, per dire, che vengono riassunti in commenti unici, suddivisi per generazione o motore grafico. Tutte le uscite di FIFA a 16 bit, insomma, sono raccolte sotto un'unica voce.

Le serie più importanti, e con le uscite più numerose, vengono riassunte per generazione: in questo caso ci si occupa della storia di PES su PlayStation 2 in un unico, lungo, momento  (foto: Bitmap Books)
Le serie più importanti, e con le uscite più numerose, vengono riassunte per generazione: in questo caso ci si occupa della storia di PES su PlayStation 2 in un unico, lungo, momento (foto: Bitmap Books)

Una scelta che ha lasciato ampio spazio a tanti altri protagonisti, con testi generalmente lunghi e approfonditi. Se messo a diretto confronto con altre produzioni di Bitmap Books, A Tale of Two Halves - The History of Football Video Games è un libro molto più da leggere che da guardare. Anche se la solita stampa di elevatissima fattura e l'affidabilità dei colori, così come la qualità delle immagini, consentono comunque di riposare gli occhi gradevolmente e di godere anche al tatto della pesantezza della grammatura della carta.

In fondo al libro c'è una lunga appendice che include una dozzina di interviste, condotte tra le altre a chi ha lavorato al lancio della serie di FIFA. Per quanto mi riguarda, però, ho dovuto trattenere i lacrimoni solo leggendo quella a Carlos Abril. A metà degli anni Novanta Abril e Dynamic Software, un'etichetta spagnola, fecero il botto con PC Futbol, ma forse qualcuno potrebbe ricordarlo con il titolo italiano: PC Calcio.

La qualità della riproduzione delle immagini di gioco è quella a cui ha abituato Bitmap Books. In giro non c'è di meglio (foto: Bitmap Books)
La qualità della riproduzione delle immagini di gioco è quella a cui ha abituato Bitmap Books. In giro non c'è di meglio (foto: Bitmap Books)

Per tutte le seicentoventi pagine dell'opera, il filo conduttore è la passione per la materia. A Tale of Two Halves - The History of Football Video Games non è un libro improvvisato, ma il punto di arrivo di uno studio lungo e rigoroso, costruito sulla base di un entusiasmo che viene trasmesso da ogni pagina. A differenza di altri volumi proposti da Bitmap Books, questo è meno enciclopedico e più interessato al racconto e alla trasmissione di ciò che sono stati i videogiochi di calcio.

Ma poi voi lo sapevate che nel 1990 sono usciti ben dodici videogiochi di calcio dedicati, ufficialmente o ufficiosamente, ai mondiali delle notti magiche? Di calcoli, curiosità e riletture simili sono costellate le sezioni extra che separano le stagioni di cui è composto il libro. A Tale of Two Halves - The History of Football Video Games si può acquistare direttamente attraverso il sito di Bitmap Books, al prezzo di 42,95 € (a cui si devono aggiungere circa 10 € per le spese di spedizione, che già includono le tasse doganali). Come tutti i libri dello stesso editore, anche A Tale of Two Halves - The History of Football Video Games è disponibile unicamente in lingua inglese. E infatti dentro ci trovate pure l'immancabile e menagramo slogan: "it's coming home".

I segnalibri in dotazioni ricordano chiaramente i lacci delle scarpe da calcio. Scartata l'idea iniziale di usare dei parastinchi (foto: Bitmap Books)
I segnalibri in dotazioni ricordano chiaramente i lacci delle scarpe da calcio. Scartata l'idea iniziale di usare dei parastinchi (foto: Bitmap Books)

Menzione speciale per la prefazione firmata da Clive Tyldesley, per molti anni voce della telecronaca dell'edizione anglofona di FIFA. In due pagine Tyldesley spiega con dovizia di particolare e il giusto trasporto come funzioni e quali siano le conseguenze di quel suo strano ruolo. E intanto celebra la grandezza dei videogiochi di calcio, che da decenni ci fanno sognare di poter replicarne l'inafferrabile poesia e brutalità ogni singolo giorno, sul televisore di casa, quando di partite "vere" non ce ne sono (mai abbastanza).