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American Arcadia, il provato del nuovo indie dagli autori di Call of the Sea dal Tribeca Festival

Abbiamo provato la demo di American Arcadia, una peculiare miscela di generi diversi ambientata nell'universo di un orwelliano show televisivo anni '70.

PROVATO di Gianluca Musso   —   14/06/2022

È vero, l'E3 è forse un lontano ricordo e quest'anno la seconda settimana di giugno è stata meno densa di annunci rispetto al solito, tuttavia è sempre qui che le grandi aziende del settore concentrano la loro comunicazione, organizzando una sequela di conferenze durante le quali i videogiochi indipendenti finiscono spesso in secondo piano. Mentre l'attenzione degli astanti si polarizzava sui grandi annunci del momento, ci ha pensato il Tribeca Film Festival a dare risalto a una ristretta cerchia di esperienze indipendenti di estremo interesse, protagoniste di alcune demo a cui abbiamo avuto accesso nei giorni scorsi.

Tra le varie proposte del Tribeca Selection, abbiamo avuto l'opportunità di provare American Arcadia, il titolo sviluppato da Out of the Blue Games e annunciato per la prima volta durante la diretta del Summer Game Fest 2022. Il gioco era apparso con un altro trailer anche al Future Game Show, e dopo averlo visto in azione in un paio d'occasioni ci siamo potuti immergere in questa colorata distopia retro-futurista grazie a una demo di 25 minuti che ha messo in luce alcune qualità dell'opera realizzata dello studio spagnolo. Ecco, di seguito, tutto quello che vi potrete aspettare da American Arcadia.

Gli anni ‘70 incontrano The Truman Show

La postazione di lavoro di Trevor, pochi istanti prima che la sua vita venga sconvolta
La postazione di lavoro di Trevor, pochi istanti prima che la sua vita venga sconvolta

È difficile descrivere il nuovo titolo dagli autori di Call of the Sea con un solo aggettivo, dal momento che American Arcadia miscela sapientemente due generi agli antipodi nella stessa avventura story-driven a giocatore singolo. Ci troviamo in una metropoli occidentale apparentemente congelata negli anni '70, i cui abitanti sono però gli ignari protagonisti di un orwelliano reality show nel quale chi viene escluso dal programma televisivo viene eliminato anche nella vita reale.

Un bel giorno, proprio quando scopre che il suo compagno di scrivania è stato mandato all'estero per una vacanza da cui non tornerà mai, l'anonimo impiegato d'azienda Trevor Hills viene coinvolto in una rocambolesca fuga da Angela, che vuole farlo scappare dalla cupola in cui si ambienta il reality per salvargli la vita.

Da queste premesse narrative si svilupperà un'avventura nella quale interpreteremo entrambi i ruoli della vicenda, cambiando di volta in volta prospettiva in base alle necessità dell'azione. Nei panni di Trevor, American Arcadia è un platform a scorrimento in 2,5D colmo di enigmi ambientali, mentre al controllo di Angela il gioco si trasforma in un'esperienza 3D che include furtività, hacking e tanti rompicapi.

La demo, che corrisponde all'inizio dell'avventura, introduce il giocatore a tutti i meccanismi di questo peculiare dualismo, e non abbiamo timore di ammettere che fin dai primi istanti l'idea concretizzata da Out of the Blue Games è riuscita subito a farsi apprezzare.

Coop a giocatore singolo

Una sequenza di gioco in prima persona nei panni di Angela
Una sequenza di gioco in prima persona nei panni di Angela

Le battute iniziali della demo sono dedicate a Trevor che, seguendo le indicazioni della misteriosa Angela, abbandona il suo posto di lavoro per scoprire che in realtà tutta la struttura non è altro che un enorme set televisivo. In questo frangente si apprendono i fondamenti del sistema di controllo delle fasi platform, nelle quali il nostro protagonista salta, corre e muove delle casse in modo molto immediato e affatto complesso.

Dopo aver risolto un puzzle ambientale e liberato il passaggio verso la libertà, Trevor si è trovato in un vicolo cieco ed è lì che siamo passati a gestire Angela. In un primo momento è stato necessario violare le telecamere del suo ufficio per evitare che venisse intercettata dagli organizzatori dello show, mentre in seguito abbiamo dovuto cercare il codice d'accesso alla stanza dei server in modo da garantirle il controllo dei sistemi elettronici dell'edificio.

Tanto nelle fasi platform quanto in quelle in prima persona, i rompicapo non si sono rivelati mai troppo articolati e la nostra sensazione è che il team di sviluppo non abbia voluto renderli eccessivamente cerebrali per favorire il ritmo della storia, ma c'è in ogni caso la possibilità che più avanti nel gioco questi diventino più strutturati, riuscendo a mettere in seria difficoltà il giocatore. Dopo questo frangente nei panni di Angela, abbiamo assistito a una sezione di gameplay nella quale i due personaggi hanno finalmente cominciato a collaborare all'unisono: potevamo muovere Trevor con la parte inferiore del controller, mentre con i dorsali e i grilletti eravamo in grado di governare tutti gli apparati elettronici nelle vicinanze. Mentre l'impiegato fuggiva, Angela liberava il passaggio per la sua fuga, durante un'intensa sezione platform culminata con un'avvincente camminata su di una gru sospesa nel vuoto.

La rocambolesca fuga di Trevor sui tetti della città
La rocambolesca fuga di Trevor sui tetti della città

Ora, se durante gli enigmi ambientali gestire in contemporanea Trevor e le violazioni elettroniche di Angela non si era rivelato un problema, durante la fuga la forte complessità del sistema di controllo ci ha portato al game over in più di un'occasione, complice la poca reattività dei comandi che però può essere addebitata alle modalità della prova. Nelle fasi più concitate della demo, poi, non abbiamo avuto spesso il tempo materiale per studiare una strategia di hacking mentre eravamo impegnati a far sopravvivere Trevor, e il "trial & error" che ne è conseguito ha finito inevitabilmente con lo spezzare il piacevole senso di coinvolgimento che avevamo provato fino a quel momento. American Arcadia non ha ancora una data d'uscita e lo studio ha tutto il tempo del mondo per limare queste spigolosità, ma tutto sommato ci sentiamo di essere ottimisti nei confronti di una produzione che ha innanzitutto il merito di proporre una formula originale e di grande interesse.

Non è un caso se nel gran novero dei videogiochi indipendenti in uscita nel prossimo futuro, proprio American Arcadia sia stato selezionato tra le proposte ludiche del Tribeca Film Festival. Il titolo di Out of the Blue Games mette in tavola una ricetta di gameplay inedita, combinando stili di gioco diversi in un'unica divertente esperienza che non vediamo l'ora di approfondire. Per il momento abbiamo registrato un paio d'incognite sul sistema di controllo dei due protagonisti, ma il gioco non ha ancora una data d'uscita e lo studio potrà concentrarsi sul feedback in arrivo dalla demo senza alcuna pressione. Fino ad allora, avranno tutta la nostra fiducia.

CERTEZZE

  • L'idea alla base del gioco è fresca e originale
  • La storia inizia col piede giusto e ha una buona intensità
  • I rompicapi si incastrano bene col flusso dell'azione

DUBBI

  • Il sistema di controllo è abbastanza spigoloso
  • Non è sempre semplice gestire entrambi i protagonisti nello stesso momento